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Autore: lexiegrey    09/08/2013    7 recensioni
Ti ricordi tutti gli hot dog che abbiamo divorato? Tu con la maionese e io con il ketchup. L’albero di natale che ti ho aiutato ad addobbare? Dicevi che quelle decorazioni dorate luccicavano come i miei occhi. Ricordi che bel panorama dal Chrysler Building? Era impressionante. Per i non addetti era anche vietato salirci, ma noi l’abbiamo fatto lo stesso. E il tassista che parlava da solo in auto? Te lo ricordi Harry?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Melancholy
 

A tutte le persone che mi sostengono e credono in me,
è quasi sempre grazie a voi se risco a realizzare i miei sogni.
Grazie di tutto. 

 

Passeggeri bloccati in aeroporto, voli annullati, appuntamenti rimandati e vacanze scombussolate.
Viaggiare il 27 Dicembre forse non è stata la migliore delle idee, una bufera di neve ha colpito New York e mi ha bloccata in aeroporto per altri due giorni, ma la cosa migliore è che mi ha riportata da te.
E ora, torno a quei giorni indimenticabilmente stupendi, un fiume di ricordi indomabili mi riporta da te, alla tua schifosa carta prepagata da figlio di papà che era stata bloccata a tua insaputa; hai fermato tutta la fila al supermarket.
Al tuo appartamento spoglio, al frigo sempre completamente vuoto se non per un po’ di latte e della birra, alle tue sigarette alla cannella – che lo ammetto, è stata la prima volta che ne ho provata una ma non ho mai osato dirtelo – al tuo laboratorio non autorizzato in una stazione di collegamento della metropolitana, per quegli strani esperimenti scientifici che mi fanno venire il voltastomaco. È lì che ci siamo scambiati il nostro primo bacio, ricordi? Nonostante il luogo fosse ripugnante, è stato indimenticabile.
E tu eri stupito quando mi hai conosciuta, perché io, una ragazza abituata alle spiagge della Florida, ho deciso di andarmene da casa mia e di passare il Natale tutta sola a New York; devo dire che incontrarti non era di certo nei miei piani. Ma io sono fatta così, sono imprevedibile, un giorno ci sono e uno no, fingo di fregarmene quando in realtà m’importa di te, ho passato i giorni più meravigliosi della mia vita in tua compagnia.
Ti ricordi tutti gli hot dog che abbiamo divorato? Tu con la maionese e io con il ketchup. L’albero di natale che ti ho aiutato ad addobbare? Dicevi che quelle decorazioni dorate luccicavano come i miei occhi. Ricordi che bel panorama dal Chrysler Building? Era impressionante. Per i non addetti era anche vietato salirci, ma noi l’abbiamo fatto lo stesso. E il tassista che parlava da solo in auto? Te lo ricordi Harry?
Ero in aeroporto quando la neve ha cominciato a posarsi sul suolo, i miei bagagli erano già stati sistemati al loro posto e avevo fatto il check-in. Ero pronta, ti avevo dato il mio addio con una notte indimenticabile, la più bella di tutta la mia vita.
Stranamente i piloti non facevano altro che rimandare il volo, me ne sono stata tutto il giorno seduta sulla sediolina dell’area d’attesa a leggere giornali di gossip e il libro di letteratura per la scuola che avrei dovuto finire un mese prima, non avevo nemmeno in programma di leggerlo, ma dopo un po’ la batteria del mio IPhone è crollata. Ricordo di aver sentito delle persone parlare di una bufera che aveva colpito tutto lo stato del New York, ho subito pensato a te. Come avresti fatto a uscire per comprare i ricambi per gli esperimenti del tuo laboratorio?
Tu lavori anche durante le feste, Harry, non ti concedi mai un minuto di tregua.
Ero intenzionata ad andare a dirne quattro ad una di quelle odiosissime hostess che stava mandando via i passeggeri, quando ti ho visto. Tu eri lì. Non so neanche come fossi riuscito ad arrivare, ma eri lì, per starmi vicino.
Ti ho ovviamente accolto con uno dei miei commenti taglienti, senza neanche venirti in contro, abbracciarti o baciarti, ma sappi che dentro di me, ero la persona più felice di questo mondo.
In un certo senso volevo saltarti al collo, baciarti ovunque, toccare quelle tue adorabili fossette e affondare una mano nei tuoi ricci morbidi, volevo sentirmi al sicuro tra le tue braccia possenti e invece ti ho detto “Perché non ti siedi? Tanto ne avremo per molto!” incenerendo con lo sguardo una hostess che ti cinguettava intorno.
E come biasimarla d’altronde? Tu sei davvero perfetto Harry Styles, e tra tutte le modelle perfette, le ragazze immagine, donne bellissime che puoi trovare a Manhattan, tu hai scelto una turista cinica e acida che non è nemmeno in grado di darti un’accoglienza adeguata e di mantenere i contatti dopo così tanto tempo.
Quella notte, mi hai presa tra le tue braccia e mi hai coccolata, sussurrandomi parole dolci nell’orecchio, improvvisamente tutti gli altri passeggeri che attendevano con ansia, chi cercava di dormire sulle sedie e chi aspettava semplicemente, chi continuava a lamentarsi e chi si era rassegnato, tutti gli addetti, i bagagli ogni cosa presente in quella stanza è scomparsa lasciando solo te e me.
Ti ho mostrato le infinite fotografie scattate durante la mia permanenza con la macchinetta fotografica professionale presa in prestito alla mia coinquilina; c’era quella dello scoiattolo visto a Central Park, dell’enorme albero a Rockefeller Centre; quello sì che è stato un momento davvero magico.
C’era quella foto scattata al museo di Scienze Naturali, la ricostruzione di quel dinosauro mi faceva realmente impressione, ricordo come mi prendevi in giro per la mia espressione allibita, cosa insolita per una come me.
E c’erano le foto della statua della libertà, quelle a Buttery Park, quelle che mi hai fatto mentre fissavo le vetrine della 5th avenue, quelle sul ponte di Brooklyn e quelle sulla pista di pattinaggio. Quanto eri negato a pattinare? Sei caduto almeno una decina di volte, e ogni volta io mi sono messa a ridere e ti ho congedato con una battutina tagliente, tornandomene in mezzo alla pista.
E quella foto che ti ho scattato a tradimento la mattina di Natale? Eri così perfetto Harry, e devo dire che la fisso in continuazione. In realtà le fisso tutte in continuazione, ci ho creato pure un album dei ricordi.
E quando sono salita su quel maledetto aereo e ho sentito una canzone degli One Republic, mi è venuta ancora più malinconia di quanta avessi già. E rimpiango di essere scappata via senza darti una risposta, al tuo primo “Ti amo” detto senza sforzi, ma sincero.
Perché tu riesci a fare qualsiasi cosa con una semplicità impressionante.
E ora, che mi trovo su un aereo per l’Europa, sento di nuovo quella canzone. Sono passati quattro mesi nei quali io ho rifiutato le tue chiamate e ignorato i tuoi messaggi. Sono passati quattro mesi e ora vorrei dirti “Ti amo”.



 




Sorpresa! 
Se state leggendo e mi state ancora sopportando vorrei dirvi grazie mille! ahahahahahaha
Allora questa One Shot non ha nulla a che vedere con le altre...
L'ho scritta improvvisamente una notte, non riuscivo a dormire e a un certo punto mi è venuta una malinconia tremenda da pianto addirittura, ahahahahaha per un viaggio che ho fatto realmente a New York qualche anno fa anche se io non ho trovato Harry laggiù! ahahahahahaha
Non so, è un po' diversa e l'ho scritta a mano su un pezzo di carta alle tre del mattino con una canzone degli One Republic di sottofondo appunto, quindi non ero proprio così lucida eh? ahahahaha
Spero vi piaccia e vi consiglio di ascoltare "Secrets" degli One Republic perché è davvero una canzone stupenda!
Se vi va fatemi sapere che ne pensate, per me è molto importante! 
Alla prossima,
Benedetta 


 

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