Sleep with You
 

Erik, o meglio conosciuto come Cobra, sonnecchiava tranquillo ed indisturbato sul tetto della scuola, riscaldato dai tiepidi raggi di sole lasciati trapelare dalle nuvole bianche.
Aveva appena smesso di piovere e lui non ci aveva pensato due volte a fiondarsi sul tetto della scuola per farsi un bel sonnellino, solo ed indisturbato senza alcuna preoccupazione; era anche vero che stava saltando qualche lezione, ma sinceramente, la cosa non lo scuoteva minimamente, e di certo, nessuno si sarebbe azzardato a disturbarlo.
Certe volte la sua fama di “bullo” –come molti idioti della scuola lo definivano- risultava molto utile, nessuno osava avvicinarsi a lui o osava guardarlo in faccia, nessuno.
Beh... a parte... lei.
<< Erik! >>
Un grido seguito dal cigolio della porta che veniva sbattuta segnò la fine della pace.
Il diretto interessato roteò gli occhi –o meglio, l’occhio, vista la cicatrice che svettava su uno dei due, rendendolo ancora più inquietante agli occhi dei ragazzi-, e si girò su di un fianco, facendo finta di nulla, richiudendo l’occhio, sperando con tutto se stesso che lei non venisse a cercarlo, era l’ultima cosa che voleva.
Ma dentro di sé, lo sapeva, mentiva.
<< Erik! >>
Il grido questa volta fu più vicino, davanti a lui per l’esattezza, ma non si mosse comunque.
Anche se teneva l’occhio chiuso, era certo che lei fosse esattamente davanti a lui, con un espressione afflitta ad incorniciarle il viso e le mani tenute sui fianchi, in attesa di scivolare lunghe quest’ultimo, nell’attimo in cui avrebbe capito che non si sarebbe mosso da lì.
<< Erik insomma! >>
Gridò nuovamente lei, senza muoversi di un millimetro dalla posizione in cui –sicuramente- era, ma rompendo comunque un timpano al ragazzo, che sbarrò l’occhio.
<< Non urlare...ci sento benissimo >>
Disse lui con tono annoiato, massaggiandosi la testa, mettendosi a sedere, guardando con l’occhio buono la figura alta, snella e formosa della rappresentate di classe Kinana.
In risposta alla sua affermazione, la ragazza gonfiò una guancia, allacciando le braccia al petto, guardandolo con espressione corrucciata.
<< Stai saltando le lezioni, Erik >>
Fece lei avvicinandosi a lui, con tono di rimprovero.
<< Non me ne ero accorto... e comunque, preferirei se mi chiamassi Cobra >>
Rispose lui con un ghigno; Kinana sospirò, passandosi una mano sul capo, per poi far scivolare le mani lungo i fianchi, sospirando afflitta. Si sedette al fianco del ragazzo, senza dire una parola.
<< Non voglio che ti boccino di nuovo, Cobra... –disse lei con tono preoccupato- ...e se non ti presenti alle lezioni non migliori la situazione >>
Continuò, girando il collo verso di lui, esibendo un espressione di pura preoccupazione, che incrinò il povero Cobra; quella ragazzina aveva la strana capacità di farlo sentire a disagio il più il delle volte, ma doveva ammetterlo, gli piaceva averla intorno... con quel sorriso dolce... con la sua preoccupazione disarmante che provava verso di lui... e soprattutto per il fatto di non temere la sua compagnia.
Lei era diversa, ed era per quello che gli piaceva.
<< Non dovresti preoccuparti per me –esordì lui dopo attimi di silenzio- non sono io quello che è rimasto a scuola fino a tardi, ieri >>
Disse infine osservando il cielo con le mani affondate nelle tasche, alludendo alla sera prima. Kinana parve sorpresa da tale rivelazione, tant’è che sussultò, facendo saettare lo sguardo su di lui.
<< Ma io sono la rappresentante! E come tale devo sempre portare a termine i compiti che mi vengono assegnati! >>
Ribatté lei con convinzione, mentre Cobra roteava l’occhio, stendendosi nuovamente al suolo; quella ragazzina chiedeva troppo da se stessa, si vedeva lontano un miglio che stava crollando dal sonno.
<< Faresti meglio a riposarti un po’ >>
Fece lui, stendendo un braccio dalla sua postazione per poi afferrarle un polso, tirandola al suo fianco e facendole poggiare il capo sulla sua spalla.
Kinana arrossì ampiamente, avvertendo il corpo caldo di Cobra generare mille scosse elettriche lungo la sua schiena, come ormai da molto tempo accadeva.
<< M-Ma le lezioni... >>
Protestò debolmente lei, stringendo leggermente la stoffa della sua divisa.
<< Diremo al Sensei che mi sono sentito male e tu, da brava rappresentate quale sei, mi hai accompagnato in infermeria >>
Fece lui con un ghigno, stringendo a sé la ragazza da corti capelli viola, che arrossì completamente in risposta.
<< Ma... mentiremo ad un professore... >>
Ribatté di nuovo lei, non molto convita nemmeno delle sue parole, ricevendo in risposta un ghigno.
<< Non ti preoccupare piccoletta, non lo dirò a nessuno >>
Terminò lui chiudendo l’occhio, seguito dopo qualche attimo dalla ragazza, che sorrise, arrossendo lievemente, mentre il dolce profumo di Erik le penetrava fin dentro l’anima.
Avrebbe saltato mille lezioni, pur di stare al suo fianco.

Angolo Autrice
*Sprazza cuori*
Salve Minna!
So di aver detto che mi sarei dedicata agli aggiornamenti, ma una One-Shot non guasta mai, neh? ^v^
Questa volta vi ho intrattenuti (sì come no) con una CobraxKinana ^.^
Quanto sono dolciosi (?) questi due?
Io amo Cobra (e preferisco il nome Cobra ad Erik XD) –chi non lo ama? E’ troppo figo U_U- e Kinana è fantastica! *.*
Loro due –come gli altri XD- sono perfetti insieme =D
Se Mashima-Sensei facesse un pensierino anche con lui (Così come dovrebbe con NaLu, GaLe e Gruvia XD) mi farebbe un piacere, ma, per il momento, mi limito a scuoricinare con questa AU, che spero non faccia poi tanto schifo, ma non ci giurerei ^_^”
Beh... oltre alle scemenze... grazie per aver letto... e se vi va... sì, insomma... commentante ^_^”
Ok, me ne vado...
Ciao e
A preeesto
Whiteney
P.S.
Ditemi se ci sono errori o OOC