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Autore: givemecigarettes    09/08/2013    2 recensioni
Un treno diretto verso Copenaghen, un Liam ventiseienne che porta in grembo una bambina, un Niall preoccupato e poco paziente.
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“Come si chiama?” Niall iniziava a sudare lì dentro. Fottuto treno.
“C-Cara.. E’-E’ una bambina..” Fiato smorzato, parole bisbigliate.
Non tuo figlio, idiota! Tu! Come accidenti ti chiami, sconosciuto bellissimo e incinta di cui sto stringendo la mano?!

Niam, MPreg!AU, Train!AU
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Mpreg
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Flash-fic scritta per l'iniziativa “AU!Niam/Zarry/Lilo/Nouis/Lirry Fest.” del gruppo Wanki!Fic

Disclaimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcun scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né tantomeno offenderle in alcun modo. In particolare, si ricorda che la sezione in cui siete “incappati” è lo SLASH, ovvero tutte quelle storie dove è presente una relazione omosessuale tra uomini con fattezze reali, pertanto se non gradite il genere/la sezione non andate oltre.
 
Autore: givemecigarettes
Titolo: Rimani, ti prego.
Coppia/e scelta/e: Niall/Liam
AU scelto/i: Train!AU, MPreg!AU
Genere: Fluff, Romantico (ma poco poco poco poco)
Avvertimenti: AU, OOC, MPreg
 
 
 
 
 

Rimani, ti prego.

 
 



“Respiri a fondo e si calmi, siamo quasi arrivati.”
A Niall non era mai capitato di trovarsi in quella situazione. Né tantomeno su un treno. Non sapeva proprio farci, con gli uomini gravidi.
Quindi non capiva come mai si trovasse lì, su un diretto per Copenaghen, a stringere la mano di uno sconosciuto sui ventisei anni, il viso contrito in una smorfia di dolore, un pancione di otto mesi e tre settimane troppo ingombrante.
L’uomo accanto a lui ansimava e gemeva, e Niall si trovava nel panico più totale.

Chi gliel’aveva fatto fare?

“Come si chiama?” Niall iniziava a sudare lì dentro. Fottuto treno.
“C-Cara.. E’-E’ una bambina..” Fiato smorzato, parole bisbigliate.

Non tuo figlio, idiota! Tu! Come accidenti ti chiami, sconosciuto bellissimo e incinta di cui sto stringendo la mano?

“Bel-Bel nome. Davvero” si ritrovò a dire Niall, il ciuffo biondo appiattito sulla fronte.
“T-Tu come ti ch-chiami?” sospirò l’altro, alla fine della frase.

Ma se parlare ti fa male, perché acciderbolina continui ad aprire la bocca?!
Niall queste cose non le capiva proprio.

“Niall. Niall Horan.”
“C-Continua a parlare, N-Niall. Hai una b-bella v-voce.” Il moro poggiò la testa sul pavimento sudicio di quell’orribile cabina di seconda classe.
Il biondo rimase interdetto, prima di aprire bocca.
Così gli raccontò della sua Irlanda, dei prati verdi, della birra, del divertimento, delle feste, dei laghi, del tempo, della musica, di tutto.

“S-Sembra un bel posto. Vor-Vorrei tanto che mia figlia c-crescesse in un p-paese del gen-ah!” Il ragazzo spalancò gli occhi, portandosi una mano sulla pancia.
“Che-Che succede?” A Niall tutto quel caldo iniziava a dare veramente sui nervi.
Era Giugno, il meteo portava pioggia e invece il sole spaccava le pietre.
Niall corse verso la cabina dell’autista, sbraitando un “Ma quando cavolo arriviamo?!”
“Si calmi signore, manca circa un quarto d’ora all’arrivo.”

C’è un cazzo di uomo che aspetta una bambina su questo dannatissimo treno, sono l’unico che sta cercando di aiutarlo, come faccio a stare calmo?!

“Non c’è nessuna stazione a cui possiamo fermarci?”
“No. E ora torni al suo posto, signore.” Il conducente sembrava così tranquillo, Niall lo odiava.
Sbattè la porta di metallo provocando un rumore stridulo, prima di tornare dallo sconosciuto.
Quello era ancora lì, steso per terra che si reggeva il pancione, mentre emetteva mugolii soffocati.
“Manca poco, sta tranquillo.” Niall si lasciò cadere sulla poltroncina più vicina. Gli aveva persino dato del tu e non sapeva neanche il suo nome.
“Come ti chiami?” Poggiò la testa contro il finestrino.
“L-Liam. Liam Payne.”

Fino all’arrivo del treno in stazione i due rimasero in silenzio, sbirciandosi a vicenda quando l’altro non guardava.
Il treno stridette sulle rotaie, e Niall si gettò su Liam per aiutarlo ad alzarsi.
Lo accompagnò in taxi fino all’ospedale, prima di lasciarlo in mano ai medici, che lo posizionarono su una barella d’emergenza.

Mentre si dirigeva verso l’uscita, Niall fu scosso bruscamente.

Chi gli stava tirando la mano?

Era Liam, la fronte madida di sudore.

“Rimani, ti prego.”
 
 
 
 
 
 
Hola.

Sono tornata eheheh.
Non so che dire su questa flash-fic, sinceramente, se non che Liam che aspetta una bambina è adorabile, e Niall che si preoccupa ancora di più. No davvero, non ho parole ahahah quindi nada, alla prossima, e grazie in anticipo a tutti coloro che recensiranno (sogna Ale, sogna) :D

Adios!
  
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