La mia vita è un completo caos. Ci sono momenti in cui devo mettere a fuoco tutto ciò che accade e momenti in cui non riesco ad accettare ciò che sono. Mi chiamo Hope Sanders, ho 17 anni e vivo a Newcastle, vicino a Londra. Non mi reputo una bella ragazza: sono di corporatura abbastanza grossa e questo non mi aiuta visto che già non mi trovo bella. E questa è la cosa che mi fa soffrire di più. Ho i capelli abbastanza lunghi e molto lisci e gli occhi castano cioccolato. Il mio carattere dipende molto da ciò che sono fisicamente: sono molto pessimista e abbastanza timida. Non sono una che fa amicizia subito; sono più il tipo da stare seduta in un angolo aspettando qualcuno che venga a conoscermi. Da questo dipende anche il fatto che non ho molti amici. Ho un' unica migliore amica a cui mi sono legata tantissimo perché è l'unica che mi capisce. Si chiama Allison Forrest, ha la mia età e ci siamo conosciute in prima liceo. A lei devo praticamente tutto. La mia felicità è merito suo. È l'unica che capisce come sono davvero e come la penso. Lei è davvero fantastica, e anche molto bella. È alta e magra, con gli occhi castano chiari e i capelli lisci castano scuro. Ha un carattere particolare come il mio, forse è per quello che ci completiamo; è timida all'apparenza ma poi, una volta conosciuta è allegra e simpatica. Ci sentiamo ogni giorno e lei è l'unica a sapere ogni mio segreto e ogni cosa sulla mia vita. Mi è difficile parlare perché a volte mi chiudo in me stessa e non so più che dire. Pare che io sia stata concepita per tenere mio padre legato a mia madre, ma il tutto non ha funzionato e si sono separati quando avevo 4 anni. Ho sempre vissuto con mia madre, odiando mio padre per avermi lasciata sola, ma a 12 anni mia madre ha avuto un ictus e così sono andata a stare da mio padre. Da li è migliorato il nostro rapporto. So che non è bello da dire ma se non fosse successo nulla a mia madre a quest'ora sarei una che si lascia mettere i piedi in testa, che si lascia spingere dalle scale dai compagni di scuola e che non dice niente a nessuno. Certo, mi prendono ancora in giro. Va avanti ormai da tre anni, ma ho intenzione di cambiare da adesso. Per questo devo ringraziare mio padre, che mi ha insegnato che nessuno deve farti abbassare lo sguardo. Però ora mia madre è diversa, è più bambina ed è come se dovessi prendermi cura io di lei. Litighiamo spessissimo e a volte vorrei che fosse morta, per spegnere un nano secondo quel dolore che provo a vederla così cambiata e così diversa con me, o perlomeno riuscire ad accettare che io non ho più una mamma. Ecco perché odio la mia vita: perché una 17enne dovrebbe pensare a divertirsi, il suo più grande problema dovrebbe essere cosa mettere la sera per uscire, come truccarsi. I miei invece sono come nascondere i chili di troppo, come evitare di soffrire e come smettere di essere presa in giro per ciò che sono. Nella mia vita ho avuto un solo ragazzo che mi ha sfruttata, giocando con me è illudendomi. Questo ha peggiorato solo il mio carattere, ma nonostante tutto è come se fossi ancora legata a lui, come se fossi asservita. Non riesco a dimenticarlo. Ho provato a cambiare molte volte, ma poi ho capito che non devo cambiare per piacere agli altri, ma devo farlo per essere felice con me stessa.

-SPAZIO AUTRICE-

È il mio primo capitolo, scusate se è un po' corto, provvederò a continuarlo appena posso :)

Grazie :)

Giuls