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Autore: I m a witch    10/08/2013    1 recensioni
A distanza di quasi vent'anni da quella che sembrava essere la fine di tutto, Satsuki e Ren Ichinose riporteranno alla luce le vicende riguardanti i gruppi Blast e Trapnest, vicende che, ancora oggi, costituiscono vecchie ferite non ancora risanate...
Questa è una storia di nuovi amori, di ritorni e di addii, di nuove speranze e ambizioni...
Questa è la storia di chi non ha mai davvero dimenticato il proprio passato. Mai.
-IN REVISIONE-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Shinichi Okazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Satsuki si preparò di tutto punto per quella sera. Fortunatamente, i suoi genitori erano stati convocati ad una serata di gala tra discografici. Lei, ovviamente, si era data per malata, mentre Ren aveva detto, con perfetto spirito di sacrificio, di restare a casa con lei per farle compagnia. Mise un po' di profumo, uscendo dalla sua stanza e trovandosi di fronte a Ren, il quale la osservò attentamente dalla testa ai piedi.
-Sorellina cara... cosa diavolo hai in testa?-
Satsuki si aggiustò la parrucca dai riccioli biondi.
-Questa? L'ho trovata nel ripostiglio... è per non farmi riconoscere dai paparazzi! Come mi sta?- chiese, facendo un giro su sé stessa.
-Sembri un cosplay mal riuscito di un manga scadente- sospirò lui.
-Spiritoso! Adesso entriamo in lavanderia, non c'è tempo da perdere- lo incitò, e insieme entrarono, trovandosi di fronte al montacarichi dopo anni.
-Ok, lo ammetto. E' un po' più piccolo di quanto ricordassi...- ammise Satsuki, osservando quel minuscolo buco nella parete. Non riusciva a credere che un tempo lei e suo fratello riuscivano ad entrarci comodamente in due. Erano cresciuti davvero così tanto o era solo quel coso che col tempo si era rimpicciolito? Più probabilmente entrambe le cose.
Ren era sempre più sconsolato.
-Lo sapevo che non avrei mai dovuto fidarmi di un idea così stupida, soprattutto se sei stata tu ad averla!- esclamò, alzando gli occhi al cielo. Satsuki si sentì offesa.
-Ehi, almeno io ho cercato una soluzione anziché borbottare tutto il pomeriggio...!-
-Oh, certo! Scusa, risolvo immediatamente, troverò una soluzione qui stesso! Vediamo... ma certo, ho trovato!- gridò, scimmiottandola – Potremmo chiamare la fatina di Peter Pan, farci prestare un po' di polvere magica e volare via fuori dalla finestra! E' così ovvio, perché non ci abbiamo pensato prima?!-
-Non essere così pessimista... vedrai che riusciremo ad entrarci... uno alla volta-
Per dare il buon esempio, Satsuki si infilò per prima. Entrare dentro al montacarichi fu più semplice di quanto potesse sembrare.
-Visto? Non è così difficile- sorrise a Ren. Era anche abbastanza comodo lì dentro, anche se un po' claustrofobico.
-Ti ricordo che tu sei più bassa di me di almeno un metro- le ricordò.
-Sempre il solito esagerato! Fammi scendere... premi quel pulsante-
Suo fratello obbedì. Cominciò a  scendere e, in un minuto, Satsuki si trovò nel magazzino.
-Muoviti, Ren!- lo incitò attraverso il condotto.
-Non ci entro... ahi! Un attimo... ok, credo di esserci!-
Satsuki premette il pulsante del piano inferiore e lentamente il montacarichi cominciò a scendere. Non appena vide suo fratello dentro quel coso, scoppiò subito a ridere.
-Smetti di fare la stupida e aiutami a tirarmi fuori di qui!-
Dopo parecchi minuti e molta fatica, Ren riuscì a uscire da quel “diabolico affare”.
-Deve piacerti davvero molto questa ragazza se, per lei, sei stato disposto ad entrare là dentro..!- osservò Satsuki. Ren girò la faccia dall'altra parte, sistemandosi.
-Cosa ne puoi sapere, tu?- rispose rude. Satsuki non se la prese. Conosceva bene suo fratello e i suoi modi di fare. Era molto simile a suo padre, per certi versi: entrambi potevano apparire sempre freddi e distaccati, ma in realtà, l'unica cosa che desideravano era qualcuno che li amasse e che li capisse sul serio, nonostante tutti i loro difetti e, probabilmente, tradimenti. Sperò che suo fratello l'avesse finalmente trovata.
-Andiamo?- chiese, dopo essersi sistemato con cura. Annuì.
Il cuore cominciò a batterle forte. Quel pomeriggio aveva mandato un solo semplice messaggio a Shin, chiedendosi dove avrebbero potuto incontrarsi quella sera.

Vicino agli studios c'è un supermercato. Alle otto fatti trovare accanto all'auto grigia parcheggiata in prima fila, a destra. Mi raccomando: non farti seguire e non renderti riconoscibile.

Salì sulla moto assieme a Ren col cuore in gola. Dopo qualche minuto arrivarono presso il posto dell'appuntamento. Si tolse il casco, stando attenta a non far cadere la parrucca.
-Buona fortuna per il tuo appuntamento, Ren- gli sorrise.
-Satsuki, per favore: fai attenzione- le disse semplicemente lui. Non poteva vederlo in viso a causa del casco integrale, ma capì comunque dal tono di voce che suo fratello era realmente preoccupato.
-Certo, non temere-
Detto questo, s'incamminò verso il posteggio, sentendo la moto di Ren alle sue spalle andare via con una sgommata.
Non fu subito sicura che l'auto fosse proprio quella. Era l'unica auto grigia della prima fila, si trovava a destra, tuttavia era un utilitaria, una macchina troppo poco costosa per i gusti di Shin. Si guardò intorno: non sembrava esserci nemmeno l'ombra di un paparazzo. Sospirò, guardando l'orologio: erano le otto in punto in quell'istante.
-Satsuki- si sentì chiamare. Ci mise un po' per riconoscerlo.
-Shin, ma come ti sei conciato?!-
Aveva una parrucca simile alla sua, un vestito largo con una strana fantasia a quadretti, una cuffietta in testa... il tutto le ricordava l'aspetto di una ragazzina di campagna dall'aria innocente e dai boccoli d'oro. Scoppiò a ridere, piegandosi in due.
-Shh, fai piano, attirerai l'attenzione!-
Satsuki rise ancora di più.
-E così sarei io ad attirare l'attenzione?!-
Lui sbuffò, esasperato.
-Insomma ti muovi o no?! Vieni!- la prese per mano e la fece salire nell'utilitaria. Mise in moto e partirono.
-Dove andiamo?- gli chiese. Non le rispose nemmeno, guardando nervosamente lo specchietto retrovisore. Sospirò.
-Ti avevo detto di non farti seguire-
-Perché, chi c'è dietro di noi?- chiese, sporgendosi dal sedile cercando di guardare dietro. La inchiodò al suo posto con il braccio destro.
-Ferma, o si accorgerà che sappiamo di essere seguiti-
Satsuki si bloccò al suo posto, imbarazzata.
-Scusa-
Shin sorrise.
-Non ti devi scusare. Risolverò questo imprevisto, non ti preoccupare- lui la osservò attentamente, storcendo la bocca con fare critico -Ehi, hai copiato la mia acconciatura!- sbottò altezzoso, aggiustandosi i capelli.
-Veramente, se proprio vuoi saperlo, questo tipo di capelli stanno meglio su di me...!-
-Ma come ti permetti? Mi travesto così da molto prima che tu nascessi!-
Satsuki lo guardò, inquieta.
-Dovrei preoccuparmi...?-
Shin rise.
-No no, tranquilla... nessun pericolo!- le assicurò.
Dopo cinque minuti, Shin imboccò una strada in cui lei non era mai stata, ma la cui fama era conosciuta in tutta la città.
-Ma Shin... questa via è piena di love hotel!- esclamò imbarazzata. Pensare che lei si trovava in quella via con Shin la fece diventare subito rossa.
-Appunto- sorrise lui malizioso. Satsuki lo guardò sorpresa. Che intenzioni aveva? Non voleva per caso portarla davvero in un love hotel? E in quel caso cosa avrebbe fatto? Era sempre più preoccupata, imbarazzata ma anche felice ed euforica allo stesso tempo.
-Finalmente ha rinunciato!- disse Shin -Missione compiuta: sono riuscito a fargli credere che siamo una coppia di amanti...!-
-Una coppia di lesbiche, vorrai dire!- ridacchiò lei. Certo, se lui fosse stato una lei probabilmente sarebbe stata disposta a cambiare sponda...!
-Oh già, diamine, dimenticavo di essere una ragazza in questo momento!- rispose lui, con voce femminile -Potremmo anche essere delle prostitute...!- osservò, dopo un po', con nonchalance.
-Maddai, smettila!- fece lei, dandogli un pugno nel braccio con fare scherzoso.
-Non si picchiano le donne!- inorridì lui -Comunque sia... andiamo via di qui, prima che qualcuno ci scambi davvero per due prostitute...!-
Uscirono da quella via, imboccando l'autostrada.
Mentre si allontanavano da quella via a luci rosse, si incupì.
Dovette ammettere di essere rimasta delusa... si aspettava che... insomma... beh, ormai era chiaro che Shin non avesse avuto quelle intenzioni fin dall'inizio, quindi meglio non pensarci. Tuttavia il suo viso tradiva chiaramente la sua delusione, tanto che anche Shin se ne accorse.
-Cosa ti prende? Non mi dire che...- scoppiò a ridere, tanto da tamponare quasi la macchina di fronte a loro.
-Sta attento, cavolo, e concentrati sulla guida...!- fece lei imbarazzatissima.
-Cavolo, sei così ingenua...!- disse, asciugandosi le lacrime -Non mi dirai che saresti stata consenziente?-
Lo guardò a bocca aperta, ancora più imbarazzata.
-Shin, che diavolo dici?- non era per niente divertita, anzi, si incupì ancora di più. Si sentiva imbarazzata e anche offesa per la leggerezza con cui Shin parlava di quell'argomento. Lui se ne accorse e cercò di tornare serio.
-Davvero tu saresti stata disposta... cioè vorresti farlo con me...?-
-Non possiamo cambiare argomento?- chiese, accendendo la radio -Ma senti, questa nuova canzone mi piace un sacco!-
-Satsuki... in questo momento alla radio c'è il notiziario-
Era vero: era così agitata da non aver nemmeno fatto caso a cosa stessero trasmettendo.
-Ah...- spostò lo sguardo fuori dal finestrino. Erano imbottigliati nel traffico e il rumore dei clacson copriva quasi la voce proveniente dall'autoradio.
-Passiamo alla cronaca rosa! Il famoso attore Shin Ok...-
Shin spense la radio, sbuffando.
-Sentiremo questa storia per parecchio tempo, immagino-
-Ti da così fastidio che tutti credano che noi stiamo insieme?- chiese, senza smettere di guardare fuori dal finestrino. Quella frase fece scendere un pesante silenzio all'interno dell'abitacolo.
-Satsuki, guardami-
Silenzio.
-Ho detto di guardarmi-
Lei lo guardò di controvoglia. Shin era diventato serissimo.
-Sono contrariato solo per il fatto che non voglio che quei paparazzi ti coinvolgano all'interno di gossip e pettegolezzi rovinandoti la vita e...- sospirò, scuotendo la testa e guardando la strada -ne parleremo con calma appena arrivati-
Satsuki continuò a fissarlo. Ridacchiò.
-Si, certo, ma prima di tutto dovrai cambiarti... non sei credibilmente serio con quella roba addosso...!-



Perdono!! Lo so, ritardo madornale, colpa della connesione, scusate! Sono ridotta con la chiavetta, cercate di capirmi...! T.T
Spero che mi sia fatta perdonare con questo capitolo... oggi ho aggiornato praticamente mille storie, eheh! ;)

Dedico questo capitolo a Suzume Yuzuka, che mi riempie di complimenti anche nelle sue storie -sempre troppo gentile!- e che, come me, ha cercato di ipotizzare una continuazione di Nana, piuttosto plausibile devo dire ;D
Allora, che ne pensate?! Adoro Shin quando fa il simpaticone! *-* A proposito, la parrucca bionda e riccioluta vi ricorda qualcosa, vero??! Ehehe!! ;D
Ren, poi, è il fratello che tutte vorrebbero avere! Tanto amore per lui! E tanto amore anche per voi che seguite, recensite, ricordate e preferite! Siete sempre di più, ragazze, e la cosa mi fa immensamente piacere! :3
Fatevi sentire e ditemi cosa ne pensate! Baci, alla prossima!
  
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