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Autore: eringad    17/02/2008    8 recensioni
Fic triste sulla mancanza.
Temari osserva un tramonto dai colori sgargianti e pensa al suo lui, Shikamaru...che cosa ne viene fuori secondo voi? Questo ovvio!
[...] E qui ti aspetto…perché tu torni qui vero? [...]
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, si lo so dovrei aggiornare Family, ma chi può resistere ad uno sfogo sotto forma di fic? No vabbè non ho scusanti però…godetevi questa shot!
Molto triste scusate, ma cosa può pensare una ragazza il cui amore è lontano? Un tramonto magnifico, ed ecco quel che succede…uff che seccatura l’amore!!! ¬__¬

Dedicata a te Gabry, ti amo con tutto il mio cuore. X3

Un grazie speciale a Ten e Kimi che mi hanno dato una mano!

Ichigo no Sora

Era la prima volta che vedevo quel cielo.
Era la prima volta che vedevo nelle nuvole rosse come sangue il tuo volto.
Era strano. No non era strano, mi sentivo strana.
Eppure, quel cielo terso immerso in quel colore così scuro mi faceva pensare a te.

Quei raggi spenti riflettevano sulle nuvole delle ombre scure.
Quel piccolo pezzo di paradiso, ora senza senso, era ebbro di pace.
Quei colori sembravano essere così vividi da dover colare giù dal cielo da un momento all’altro.
Questo però non era un sogno. O almeno così speravo.

Ugualmente però avevo paura.
Una sensazione tanto grande non poteva appartenermi.
Un sogno può svanire da un momento all’altro. E io tremavo al sol pensiero che ciò potesse accadere.
Un brivido corse lungo la mia schiena, era questo il terrore di perderti.

In verità, quel momento era l’unico che importava.
In quell’istante poco importava di tutto, vedevo solo le nuvole rosse scorrere davanti ai miei occhi.
Inseguirti fino in capo al mondo, che idea stupida. Però mi era venuta lo stesso in mente.
Il sole può morire, come noi, allora perché ho paura di cogliere l’attimo?

Tutto qui mi faceva venire in mente te.
Tutti questi piccoli granelli che scorrevano tra le mie dita rovinate, sembravano reclamarti.
Tremavo senza sapere il perché, forse il vedere la tua schiena mi aveva ferito più di qualunque cosa.
Tu però non ti sei voltato, tu hai continuato a guardare avanti, senza voltarti verso di me.

Io non sapevo che fare, volevo che tu tornassi da me.
Io non potevo raggiungerti, qui avevo la mia vita, il mio dovere.
Il punto nel quale ti vedevo sempre sparire, lo maledicevo sempre con tutta me stessa.
Il mio cuore che batteva più velocemente vedendoti, lo maledicevo ancora di più.

A quel punto però, sentire la tua mancanza poco importava.
Anche se tu eri via potevo sempre vedere quel cielo colorato scorrere davanti a me.
A te poco importava se rimanevi nei miei pensieri, tu non potevi saperlo.
Allora perché sentivo come se il mio cuore si tingesse del colore delle nuvole?

Senza senso, tutto senza senso.
Se tu ora fossi qui i miei pensieri non ti sfiorerebbero neanche.
Se tu ora fossi qui probabilmente staremmo battibeccando su qualcosa, anche una cosa stupida.
Sento però, che se fossi qui guarderesti con me questo cielo rosso, colorato a sprazzi di nero.

Però tu non sei qui, tu non sei mai accanto a me quando ti penso.
Per forza non ci sei, tu vivi lontano, troppo lontano da me.
Per questo mi strazio sentendo la tua mancanza, tu non ci sei e non potrai mai stare al mio fianco.
Perché però tengo il conto dei giorni per sapere quando tornerai?

E perché mi prometti sempre di tornare, anche quando non ne sei sicuro?
Eppure a me fa piacere quel piccolo raggio di speranza, anche se dico il contrario.
E forse te ne sei accorto, per questo lo ripeti sempre.
E questo mi fa arrabbiare, per questo le lacrime mi scendono dagli occhi, per questo stringo la sabbia sotto di me.

Tu forse sai quello che penso, anche se fingi.
Tu non vuoi però capire quanto tengo a te, preferisci fingere di non vedere.
Tuttavia questo mi fa ancora più male di quanto pensi.
Tutto di te mi fa arrabbiare, vorrei urlarlo, vorrei urlare contro quel dannato cielo che mi fa pensare a te.

Te ne vai sempre, e io divento sempre così.
Triste, irascibile, ma non posso mostrarlo ad altri, io non posso proprio mostrarmi debole.
Testarda, si puoi chiamarmi così, seccatura, anche, ma non puoi vedermi in questo momento.
Tu sai sempre dove trovarmi vero? Quando non ci sono vieni sempre qui, a guardare il cielo con me, in silenzio.

Oppure sei così “gentile” da ricordarmi i miei doveri, mentre io vorrei solo stare un po’ con te.
Odio quella dannata ambasceria che ci tiene uniti ma lontani.
Odio questo cielo rosso e nero che sembra tremendamente uguale a te.
Odio sentirmi così, non davanti a te, non dietro di te, odio queste sensazioni e basta.

-Ehi mendeokuze, che fai sogni ad occhi aperti?-

-Non rompere cry-baby…-

-Almeno un bentornato non sarebbe male sai?-

-Non sei il benvenuto-

-Non è per mia scelta venire qui…-

-Si lo so…-

-Hai gli occhi lucidi mendeokuze…-

-No, non è vero-

-Come vuoi…bello questo cielo…-

-…-

-Sembra quasi color fragola vero?-

-No…-

-Ah no? Perché?-

-Sembra color te…-

E qui ti aspetto…perché tu torni qui vero?

ShikamaruxTemari

Se vi va lasciate un commentino! Non mi offendo! (Anche se sono giudizi negativi ç__ç) Bacione GAD
E grazie a tutti quelli che l’hanno anche solo letta!!!
Ps: Leggete l'iniziale di ogni paragrafo...che viene fuori? ^^
  
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