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Autore: Feel Good Inc    10/08/2013    7 recensioni
È il tipo di persona che per convincerti a entrare in acqua non ti schizza, non ti tira giù, ma ti tende la mano. Ed è una persona così bella che, dopo un po’, è difficile non distogliere lo sguardo.
Farfuglia qualcosa in cui l’unica sillaba districabile suona come
Kou, senza chiedergli come abbia capito a cosa stava pensando. Makoto è così: l’ha sentita arrivare e ha saputo il perché.
hints Makoto/Gou | hurt/comfort | episodio 5
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gou Matsuoka, Makoto Tachibana
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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gettin’ closer

 

 

 

 

 

Da lontano lo guarda guardare un punto indefinito dell’orizzonte, forse quello in cui il mare sfuma nel cielo, e pensa che non è cambiato quasi nulla da quando si arrampicava sui davanzali delle finestre della vecchia piscina per spiare onii-chan che si allenava con i suoi amici. Allora le sembravano così grandi, così distanti – oggi le sue gambe sono abbastanza lunghe da permetterle di affacciarsi direttamente ai vetri, di avvicinarsi, persino di raggiungerli e toccarli; eppure loro, alcuni di loro, sembrano ancora incredibilmente distanti.

Da lontano lo guarda nascondere lo sguardo, il sorriso – per un attimo vorrebbe essere altrove, vorrebbe che lui fosse altrove, o magari vorrebbe essere altrove con lui. Non ha modo di raggiungerlo adesso, non ha neppure parole da dirgli. Ma guardarlo da lontano fa male; allora sospira e di nuovo si allontana.

E Makoto si volta.

Gou resta immobile, il piede gelato sul rametto traditore, il fiato sospeso e gli occhi che cercano spasmodicamente quel sorriso, quello sguardo. Li trova entrambi e di colpo, si rende conto, non vuole essere che qui.

«Scusa. Non volevo disturbarti» borbotta, nervosa, ma lui sorride – sorride – il suo sorriso che non dovrebbe mai nascondersi, che non dovrebbe mai affogare nel punto in cui il cielo ingoia il mare.

«Non mi disturbi. Vieni.»

La sua voce è sincera, è morbida, e non è lontana, per niente; prima che lei se ne renda conto, la distanza tra loro si è davvero annullata. Eppure ha cura di non toccarlo, quando gli siede accanto, perché non è sicura di poterlo fare, non ancora, non lei.

«Suppongo di avere una storia da raccontarti, Gou-chan

Questa volta non lo guarda. Makoto è così – è il tipo di persona che si ferma per strada, anche quando è in ritardo, a giocare con un gattino; che lascia ogni giorno fiori freschi sul cumulo di terra che ricopre un vecchio pesce rosso; che indovina tutto di te, perché le cose che si tiene dentro non gli impediscono di guardare e ascoltare e sentire. E aiutare. È il tipo di persona che per convincerti a entrare in acqua non ti schizza, non ti tira giù, ma ti tende la mano. Ed è una persona così bella che, dopo un po’, è difficile non distogliere lo sguardo.

Farfuglia qualcosa in cui l’unica sillaba districabile suona come Kou, senza chiedergli come abbia capito a cosa stava pensando. Makoto è così: l’ha sentita arrivare e ha saputo il perché.

«Potrebbe volerci un po’» aggiunge lui, indicando il cielo che si fa scuro, dal rosa al rosso, dal viola all’indaco, mentre l’unica traccia che resta del mare sono i riflessi delle poche prime stelle.

Gou si stringe nelle spalle. «Ama-chan russa. Ho tutto il tempo che vuoi.»

Lo sente ridere, piano, un suono più fresco delle onde che vengono a lambire i loro piedi. «Ama-chan? Passi troppo tempo con Nagisa

«Forse.» Si avvolge più stretta nella felpa di onii-chan, pronta ad ascoltare.

Prima che la storia sia finita, le loro spalle già si sfiorano.

 

 

 

[ 500 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Free! è uno di quegli anime che mi sono piaciuti fin dall’inizio ma su cui non mi sarei mai aspettata di scrivere. Eppure eccomi qui. La colpa è tutta di Mako-chan, del mare e della botta di angst che è sicuramente in arrivo per tutti noi con il sesto episodio. ;////;

Ora, per quanto riguarda la ship. Giuro che non so il perché. Li shippo e basta. Li shippo pur riconoscendo che Makoto è ben più vicino ad altri che non a Gou – quel non lei non l’ho piazzato lì a caso – e pur avendo un debole dichiarato per il Nagisa/Gou e, ultimamente, anche per il Rin/Gou – sono pessima. E mi è venuto in mente che Gou, se ho capito bene, a differenza dei ragazzi non ha (ancora) idea di quale sia il fantomatico trauma di Makoto legato al mare (Gou una di noi u__ù), e questa considerazione mi ha convinta a prendere la penna in mano e a fare finalmente capolino attivamente nel fandom.

E niente, un ringraziamento tutto speciale a manubibi e a Bea per avermi incoraggiata in primis a entrarvi.

Aya ~

   
 
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