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Autore: Locke    17/02/2008    17 recensioni
One-shot demenziale.Un manuale alla Bella Swan per sopravvivere a relazioni disastrose ed auto-distruttive.
Ma si sa Bella non ne azzecca mai una...Leggetela per farvi quattro risate
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 capitolo

-Non uscire con un Vampiro
-Non uscire con un Licantropo
-Non uscire con un gay
-Non uscire con un sociopatico
-Non uscire con qualunque ragazzo abbia delle tendenze al “perfettismo” ad atteggiamenti maniacali e psicotici,o che abbia un rapporto ossessivo con la sua bombolotta spray

Bene vi chiederete cosa cavolo significhi?Ma dopo le mie meravigliose vicende sentimentali,mi sembrava giusto fare una lista dei tipi da evitare.
È un promemoria per il futuro.Per impedirmi di commettere i soliti,stupidi errori che mi portano alla tragedia.
Quindi basta ai ragazzi ossessivi e psicotici.
Basta alle storie autodistruttive,ch ti facevano restare sveglia fino alle due del mattino,per vedere le repliche di Sentieri e ad ingozzarsi di cioccolata.
Tra l’altro in quel periodo ero finita per ingrassare cinque chili.
Avevo deciso di provare a dare un cambiamento radicale alla mia vita amorosa.
Relazioni non impegnative,a breve durata,con ragazzi simpatici e soprattutto(cosa piuttosto rara pr me)normali.
Vabbe.Crederete che con la mia solita sfiga(che mi perseguita come la nuovoletta di paperino)sia stato impossibile.
Ebbene vi sbagliavate.Vi sbagliavate voi,il mio ex-ragazzo e il mio analista.
Ero riuscita a trovare dei ragazzi normali.Beh diciamo al novanta per cento normali.
Ma considerando che ero stata con un vampiro e con un licantropo,avevo fatto un gran passo avanti.
Fin’ora me la stavo cavando piuttosto bene.Non soffrivo più di depressione cronica e non provavo l’impulso di suicidarmi.
E soprattutto erano ben otto mesi(ben OTTO mesi)senza che nessuno tentasse di uccidermi.
Un vero e proprio miracolo.Sembrava che i mostri di tutto il mondo avessero deciso di concedermi un’attimo di tregua.
Mi sta andando tutto benone e non cado più preda dell’isterismo.
Apparte quando sento pronunciare il nome:Edward,Edmund,Edwin,Raimundo(non mi chiedete il perche).
O quando mi imbatto in una Volvo o in un ragazzo bellissimo,dalla pelle diafana ed occhi topazio.O quando sento la sigla di Anna dai Capelli rossi.
O quando vedo un film dell’horrore con dei mostri assetati di sangue.
O quando...Vabbè insomma avete capito.
Praticamente andava tutto bene.Basta che mi tenevo lontana dai tipi pericolosi.

Ricapitolando:niente vampiri,licantropi,maniaci ossessivi,i bestioni stupidi ovviamente,ragazzi con tendenze omosessuali…
E che altro?Ah si:gli umani fin troppo perfetti.Come per esempio il mio ex:Steven.
Alto,moro,occhi blu,fisico perfetto ed asciutto.
In poche parole un figo da paura.Certo,non era all’altezza del mio personalissimo dio greco,ma si avvicinava non poco alla perfezione.
Per mia sfortuna però,era anche inteligente,colto,gentile,generoso,premuroso,studente modello,vincitore di due borse di studio,atleta semi-professionista,e un’altra dozzina di qualità che finivano in issimo,o per io-sono-un-essere-umano-assolutamente-perfetto.
Se prima era ingrassato di qualche chilo,nel periodo della relazione con Steven avevo perso almeno il doppio.
Certo finche stavo con un vampiro bellissimo e perfetto mi era andata bene.
Ovvio io ero umana.Era lui che aveva i superpoteri e tutto resto.
Fino ad allora nessuno si era aspettato niente da me.
Io potevo tranquillamente essere la ragazzina goffa ed impacciata,timidamente cronica e sbadata.
Se mi dimenticavo di chiudere il gas e davo fuoco a casa,nessuno mi diceva niente.
Se per caso(molto per caso)mi ferivo con un tagliacarte ed attiravo una dozzina di vampiri pazzi ed assetati...
Beh,anche questo faceva parte della normale routine.
Era normale che causassi disastri.E anche dopo,con Jake e con Alex,non mi ero dovuta sforzare troppo.
Jake vabbè,Jake era un licantropo.Ed Alex era gay.
Non aveva i superpoteri,ma la sua omosessualità doveva pur valere qualcosa no?
Insomma,nel mondo d’oggi,essere gay è come vincere un premio al lotto.
Tutti ti vogliono,tutti ti cercano.E ricevi in omaggio una dozzina di creme di bellezza e di prodotti per il corpo.
Dopo due mesi di trattamenti esfolianti è normale avere la pelle liscia e morbida come quella di un bambino.

Tutto questo per dire che ero stata costretta a lasciare Steven.La nostra relazione non aveva futuro.
Non potevo convivere con un ragazzo così perfetto e dannatamente umano.
Minava la mia autostima(che era già sprofondata di parecchio)
E poi non potevo continuare a mangiare bistecche di soia ed insalata scondita.Sarei morta per un calo di zuccheri.
Allora avevo pensato che il mio problema fosse che cercavo tipi al di sopra delle mie possibilità.
Meglio puntare su ragazzi molto meno belli ed affascinanti,ma decisamente più gestibili.
Insomma mi serviva un mezzo sfigato.Era stato il turno di Eric.
Fortunatamente aveva cambiato un po’ il look.
Aveva abbndonato gli occhiali ed i vestiti da soggetto,per un abbigliamento un po’ più sicuro ed accattivante.
Ninte più occhiali,brufoli o capelli alla Piton.Gli shampoo anti forfora fanno miracoli.
Comunque Eric era cambiato.Ora aveva un aria un po’ più misteriosa,con lo sguardo da disturbato,che in realtà cela uno psicotico serial killer.
E di psicotico aveva molto.E anche del maniaco ossessivo,o del geloso cronico per dirla tutta.
Ma io allora non lo sapevo. All’inizio pensavo che la sua aria dolce ed un po’ insicura significasse solo il bisogno di coccole.
Proprio come il cane che non avevo mai avuto.Mia mamma era allergica.
Fatto sta che mi ero invischiata in un'altra relazione seria e distruttiva.
Credo che Eric non avesse mai superato i traumi del suo passato.
Probabilmente era per questo che soffriva di personalità multipla e di scatti di furia omicida.
All’inizio avevo cercato di aiutarlo.Avevamo fatto terapia di coppia,corsi di yoga e di tao-chin.
Mi ero iscritta al club del libro e ai corsi di arti marziali che frequentava.(tra l’altro io ODIO lo sport)
Mi ero addirittura tagliata i capelli pur di farlo felice.Ma era stato tutto inutile.
Mi aveva segregato dentro casa e alla fine ero stata costretta a chiamare la polizia.
L’unico che poteva aiutarlo ero una psichiatra.Uno piuttosto brava tra l’altro.
Non che avesse bisogno di denaro.
Quando non mi spiava(e non era stato il solo dei miei ex a farlo)navigava su internet per guadagnare denaro con programmi ilegali.
E di denaro ne aveva guadagnato molto.Aveva accumulato un sacco di soldi.Ma proprio un sacco.
All’apparenza non sembrava ma era straricco.
Ma neanche questo era servito a granchè.Non che non apprezzassi le macchine sportive ed i gioielli.
Ma non ero disposta a disrugermi la vita.

Comunque dopo Eric era venuto il turno della mia storia con Tayler.
A dir la verià la mia relazione con Tayler non aveva neanche avuto il tempo di iniziare che era finita.
Quando,dopo incessanti inviti,avevo finalmente accettato di uscire con lui,mi aveva portato al cinema di forks.
In realtà piuttosto squallido.Ma in questo paesino del cavolo è l’unica cosa decente.
Comunque avevo deciso(preda di una qualche follia di non-so-bene-cosa)di andare insieme a lui.
Con la crescita gli erano venuti dei grossi bicipiti e pettorali,che a malapena venivano celati dalla camicia.
Sia chairo,io non sono una che nota i dettagli.Ma un minimo d’ordine cavolo...
La camicia stropicciata,gli usciva dai jeans un po’ rattoppati.Il nodo alla cravatta non era neanche centrato,e la giacca era leggermente più scura dei pantaloni.
Si era spruzzato per l’occasione un profumo di colonia,che puzzava come una vecchia ciminiera.
I capelli erano tutti ricoperti di gel,e i baffetti che si era fatto,lo facevano assomigliare ad un idiota.
Comunque nonostante ci trovassimo ad uno squallidissimo cinema a vedere un film di serie B,con una confezione mini di pop corn e coca-cola...
Vabbè in effetti era uno schifo.Anche perche il film era noioso ed i popcorn attaccati.
Comunque,per non vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto,diciamo che era accettabile.
Anzi sarebbe stato accettabile,se non per il fatto che dopo neanche dieci minuti Tyler aveva iniziato a provarci con un'altra.
Cioè è vero che io ero partita prevenuta,ma questo era assurdo.
Mi ero fatta un’ora di piastra,comprata un profumo costoso ed un nuovo top da abbinare alla minigonna...E per che cosa?
Per un deficiente,che ci provava con la prima che passa.
Ovviamente ho fatto una scenata.Dopo aver sprecato così un in intero pomeriggio non potevo fargliela passare liscia.
Ho iniziato ad insultarlo ed il bestione mi ha gentilmente mandato quel paese.
Fantastico.
Mi ero proprio abituata male.Edward,Steven e addirittura Eric mi avevano viziato,e con Jake non avevo avuto il tempo per fare cose normali,come uscire o sbaciucchiarci mano nella mano.
Noi eravamo saltati direttamente da amici-fratelli alla fase hot-passion.
Fase che era durata a malapena per qualche giorno,quando poi avevamo iniziato a litigare e a scannarci come due tigri.
Solo dopo aver lasciato Edward,avevo in realtà scoperto che Jake non era affatto la mia anima gemella.
Anzi eravamo due anime incomparabili,che non potevano stare per più di qualche minuto sotto lo stesso tetto senza ammazzarsi.
Tra l’altro non che avessi intenzioni di vivere a casa sua.
Più che una casa era un mix tra una baracca ed una roulotte ambulante.
Anche se le roulotte erano indubbiamente più pulite.
Tra gli amici di Jake,che tutti i sabati si riunivamo per vedere il campionato sportivo,le trasformazioni,le gare di rutti e lanci di cibo,gli attacchi di raptus-licantropus,che miravano a distruggere i pochi mobili ancora intatti della casa,e i peli sparsi praticamente ovunque,la casa era peggio di un porcile.
I peli,già.Nei libri uno si immagina i licantropi come grossi ibridi semi-umani,dalla muscolatura possente ed i capelli rigogliosi.
Tutto vero per carità.Tranne per il fatto,che la loro pelliccia(come quella di tutti gli animali del resto)era un covo di pulci,zecche e batteri.
Avendo poi Jacob un pelo extra large creava non pochi problemi(ergo era un parassiatario ambulante)
Io allora,avevo delicatamente proposto di spuntarglielo.Ormai non stavo più con Edward.Non aveva bisogno di dimostrarmi niente.
Peccato che in realtà non funzionava così.Per Jake il suo pelo era un motivo d’orgoglio.
Se solo qualcuno si azzardava a sventolare un paio di forbici o una limetta per unghie...
Neanche a dirlo che scoppiava il pandemonio.Avevo capito perche a La Push non ci abitava nessuno.
A nulla il fatto che i suoi amici lo consideravano schizzato.
Le mie proteste erano state elegantamente zittite con un:“Non mi rompere i co***ni”

La soluzione fortunatamente era arrivata per miracolo,o meglio per pacco postale.
Un campione omaggio di”Dog-Spray”,lo spry anti-pulci per i cani di tutte le razze.
Neanche a dirlo,ma era stato amore a prima vista.
Se ci fosse l’imprinting anche per gli oggetti,direi che Jake lo aveva avuto.E alla grande.
All’inizio pensavo fosse solo una fase.Infatti invecie di spulciare e di ammazzare i parassiti,mi limitavo semplicemente a raccoglierli e a cestinarli.
Un bel miglioramento.Ma il rapporto di Jake con la sua bomboletta,diventava sempre più ossessivo.
Ero riuscita a sopportarlo fino ad un certo punto.
Quando però,insisteva a dormire con la bomboletta,a lucidarla in continuazione e a portarsela praticamente ovunque,ero scoppiata.
Essendo però estremamente magnanima gli avevo lanciato un ultimatum.
“O me o il Dog-Spray”
Ovviamente sgnificava o me,o la tua vita da cane.Jacob aveva inteligentemente scelto la bomboletta.
E io l’avevo mollato.
E così avevo capito che frequentare i licantropi in realtà non era il massimo.
Certo risparmiavo sulle pelliccie e sui cappotti,ma alla fine avevo preferito spendere un po’ più di soldi in abbigliamento,anziche passare tutto il mio tempo a spazzare le pulci e i peli.
Da questo punto di vista erano molto meglio i vampiri,che anche se sono un freddi e duri(non che mi dispiaccia tra l’altro)almeno non sporcano la casa e non hanno bisogno di una cameriera personale ventiquattr’ore su ventiquattro.
Anche se per essere sincere Ed non era proprio così perfetto.Insomma aveva pure lui i suoi difetti.
Per esempio amava cantare.
Lo giuro.Era sì un asso nel pianoforte,ma era anche stonato come una campana.
All’inizio non gli avevo detto niente,ma poi non avevo resistito.
Oppure per esempio amava riprendermi con la telecamera,nei momenti più imbarazzanti ovviamente.

Immaginatevi la mattina:i capelli arruffati,le occhiaie chilometrice,ed il pigiama intrinso di sudore.
L’unica cosa che volete fare è sprofondare nel letto.Coccolarsi con le lenzuola calde e soffici.
Bene.E ora immaginatevi il vostro personale vampiro,che eccitato come una trottola,si ostina a riprendervi con la sua telecamera portatile.
All’inizio poteva anche essere divertente.
Ma quando Edward aveva costruito una stanza apposita per conservare i filmini,avevo iniziato a preoccuparmi.
Anche perche se li guardava in continuazione.Specialmente di notte.
Il filmino di me che dormo.Che mi faccio la doccia.Che faccio colazione,che mi vesto,che mangio il pranzo,e la merenda,e la cena…
I momenti preferiti di Edward erano i miei pasti e quando dormivo.
Aveva impiantato uno schermo al plasma con il video-registratore incorporato in camera sua.
Diceva che era per non lasciarmi mai sola(certo nell’eventualità che mi prendesse un’attacco di sinusite e morissi soffocata)
Ma io avevo il sospetto che Emmett lo prendesse in giro.
Cavolo,capisco che dopo un secolo anche la mia banale routine quotidiana può sembrare interessante.Ma farci dei filmini.
Credo che da piccolo avesse sofferto di qualche schock.
Che ne so mancanza d’attenzioni,complesso di edipo non risolto...
Insomma praticamemte la sua vita era incentrata solo ed unicamente su di me.
In realtà non era per niente male.Avevo a disposizione uno splendido vampiro centenario pronto a scattare ad ogni mia richiesta.
E dato che ero molto pigra,e che soffrivo di un artrite precoce(ehm si mooolto precoce)me ne approfittavo giusto un pochino.
Anche perche non c’era niente di male a farsi preparare la colazione,la merenda della mattina,lo spuntino di mezzogiorno,il pranzo,la merenda del pomeriggio,la cena di Charlie,la cena per me,e la camomilla per addormentarmi.
Ci erano voluti solo qualche mese di lezioni di cucina.
E non c’era proprio niente di male,a farsi fare i compiti dal proprio ragazzo.
In fin dei conti,lui non solo era super-inteligente,ma con la sua velocità sopranaturale non ci metteva molto a finire i miei esercizi.
Comunque si può dire che in quel periodo vivevo felice e beata.
Anzi la mia relazione con Edward sarebbe andata a gonfie vele se non fosse stato per Jake e per quella psicopatica di Victoria che tentava in continuazione di ammazzarmi.
Infatti.E poi non era colpa mia se Edward aveva qualche problemino di possessività.
La parola chiave per lui era il controllo totale.Inteso proprio in senso letterale.
Se mi allontanavo anche solo per qualche minuto,o se fuggivo sulla moto di Jacob per andare ad un festino a La-Push,iniziava a farsi prendere da crisi isteriche.
Lo giuro.Diventava nervoso ed iniziava a sfasciare i mobili.
All’inizio non era un problema.Ma dopo un pò non sapevo più che scuse inventare.
Vabbe che ero inciampata sulla lampada ed avevo dato fuoco all’armadio.
Vabbè che ero caduta sulla lavatrice con in mano un martello pneumatico.
E vabbè che un albero era volato dal ciglio della strada per atterare miracolosamente sul mio pick-up,e distruggerlo.
Insomma era normale.Con la mia solita sfortuna ero fortunata a non aver disintegrato l’intera cittadina.
Però quando alla lista si era aggiunto il divano,il comodino mio e di Charlie,la cassettiera,il tavolo da pranzo,l’aspirapolvere ed il frullatore,il tappeto persiano,il set di piatti e di coltetti,il...
Insomma avete capito.
Ma non era il solo problema.Lui era assurdamente convinto che giusto perche avevo dato qualche bacetto innocente a Jacob lo tradissi.
Assurdo dico io.La gelosia e l’ossessione sono proprio delle brutte bestie.
E poi si lamentava se quando lanciava delle occhiate passionali(passionali ovviamente.Mica uno può guardare per ben ventotto secondi una ragazza senza desiderarla!)e se io GIUSTAMENTE mi lasciassi andare a qualche reazione agitata.
Urlare nella mensa o buttarsi da uno scoglio secondo me non sono comportamenti da isterica.
Al massimo solo di una molto sensibile.
Comunque anche con Edward ero stata costretta a lasciarmici.Il problema più grande in realtà era che lui...ehm si insomma avete capito no?Insomma non voleva superare certi limiti,mentre Jacob mi aveva promesso che se avessi scelto lui,mi avrebbe dato carta bianca.
Alla fine ero stata costretta a scegliere Jake.Quella per me era una fase molto delicata.
I miei ormoni imperversavano come un branco di tossici ed io non potevo far altro che assecondarli.
Avevo diciotto anni cavolo.Dovevo pur divertirmi.
E così avevo lasciato Edward per Jacob.Jake per Alex.Alex per Steven.Steven per Steven.
E poi mi ero messa con Eric ma l’avevo mollato quando mi aveva chiuso dentro un’armadio.
La mia sopportazione aveva un limite.
Quindi fin’ora erano quattro le lettere che erano state escluse dal mio alfabeto.La E,la J,la S,e la A.
Sulla T ero un po indecisa.Ma alla fine non me ne fregava un figo secco di Tayler.
Ora non dovevo fare altro che tenermi lontana dai guai ed evitare i tipi nella mia lista.

Facile.Già ma se era così facile perche tutte le mie storie finivano sempre allo stesso modo?
Io che piangevo come una scema mentre mi guardavo le repliche di un qualche telefilm strappalacrime.
Forse avevo sbagliato tutto.Se solo fossi potuta tornare indietro.Se solo...
Un’improvvisa illuminazione mi colpì.Come a San Tommaso(ma era Tommaso??)
Comunque un'idea assurda iniziò a tortuare il mio povero cervellino.
Lo faccio o non lo faccio?Dubbio amletico.
"Si lo faccio"decisi affidandomi alla sorte,
“No,non va bene.Non posso”disse la mia coscienza.(e che palle...Deve sempre rompere i maroni)
"Aspetta e perche no?"proseguì una vocina maligna.
"Non aveva detto che mi avrebbe aspettato?Non aveva detto che ci sarebbe stato per sempre?"
Vabbe che l’avevo scaricato ma in fin dei conti era anche colpa sua.
E poi io ero solo un’adolescente.Una ragazzina.Avevo si commesso i miei errori ma era colpa degli ormoni,e dei pettorali da lottatore di Jake...
Ma no,con che coraggio mi ripresentavo?
E poi non sapevo neanche dove stava.Poteva anche essere andato a vivere a Timboucto o in Okla-homa.Aspetta ma forse...

Mi alzai dal divano eccitata.Apriì la mia vecchia cassetta dei ricordi(Non l’ho chiamata io così.Secondo quelli dell’albero azzurro bisogna crederci per farla funzionare...)
Cercai tra le vecchi foto,i peluche,i portachiavi,l’anello d’oro di Steve,l’anello di latta di Jake,l’anello di brillante di Eric,ehm si e altri anelli e goielli vari.
La trovai.Una piccola agendina.Strappai il foglio con il nome che carcavo e presi in mano il telefono.
Okay è un’idea stupida è un’idea completamente stupida.
Continuavo a ripetermelo ma composi il numero.
199.La publicità diceva che avevano una risposta a tutti i problemi.
“Pronto,in cosa possiamo esserle utile?”mi chiese una voce femminile.
All’inizio rimasi un po’ sorpresa.Mi aspettavo forse che mi rispondesse la scimmia?
Stupida mi rimproverai.Le scimmie non parlano.E probabilmente non indossano neanche magliette colorate per offrirti una cornetta di un telefono.
“Ehm vorrei cercare un recapito telefonico.”
“Il luogo?”mi chiese impaziente.
Si fallo.Forza fallo.Forza Bella ce la puoi fare.
“Juneau,Alaska”
“Nome”
Okay ci sei quasi.Non farti prendere dal panico,non farti prendere dal panico.
Forza ce la puoi fare.Avevo la fronta bagnata di sudore e il cuore mi batteva a mille.
Okay respira,respira.Come ha detto il tuo psicanalista,o era il meastro di yoga?
“Signorina è ancora in linea?”
“Si certo”risposi.
"Allora?"chiese la pseudo scimmia.
“Ehm Cullen."sospirai
"C-U-L-L-E-N”

  
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