-Non uscire con un Vampiro
-Non uscire con un Licantropo
-Non uscire con un gay
-Non uscire con un sociopatico
-Non uscire con qualunque ragazzo abbia delle tendenze al
“perfettismo” ad atteggiamenti maniacali e psicotici,o che abbia un
rapporto ossessivo con la sua bombolotta spray
Bene vi chiederete cosa cavolo significhi?Ma dopo le mie
meravigliose vicende sentimentali,mi sembrava giusto fare una lista dei tipi da
evitare.
È un promemoria per il futuro.Per impedirmi di commettere
i soliti,stupidi errori che mi portano alla tragedia.
Quindi basta ai ragazzi ossessivi e psicotici.
Basta alle storie autodistruttive,ch ti facevano restare
sveglia fino alle due del mattino,per vedere le repliche di Sentieri e ad
ingozzarsi di cioccolata.
Tra l’altro in quel periodo ero finita per
ingrassare cinque chili.
Avevo deciso di provare a dare un cambiamento radicale
alla mia vita amorosa.
Relazioni non impegnative,a breve durata,con ragazzi
simpatici e soprattutto(cosa piuttosto rara pr me)normali.
Vabbe.Crederete che con la mia solita sfiga(che mi
perseguita come la nuovoletta di paperino)sia stato impossibile.
Ebbene vi sbagliavate.Vi sbagliavate voi,il mio
ex-ragazzo e il mio analista.
Ero riuscita a trovare dei ragazzi normali.Beh diciamo al
novanta per cento normali.
Ma considerando che ero stata con un vampiro e con un
licantropo,avevo fatto un gran passo avanti.
Fin’ora me la stavo cavando piuttosto bene.Non
soffrivo più di depressione cronica e non provavo l’impulso di
suicidarmi.
E soprattutto erano ben otto mesi(ben OTTO mesi)senza che
nessuno tentasse di uccidermi.
Un vero e proprio miracolo.Sembrava che i mostri di tutto
il mondo avessero deciso di concedermi un’attimo di tregua.
Mi sta andando tutto benone e non cado più preda
dell’isterismo.
Apparte quando sento pronunciare il
nome:Edward,Edmund,Edwin,Raimundo(non mi chiedete il perche).
O quando mi imbatto in una Volvo o in un ragazzo
bellissimo,dalla pelle diafana ed occhi topazio.O quando sento la sigla di Anna
dai Capelli rossi.
O quando vedo un film dell’horrore con dei mostri
assetati di sangue.
O quando...Vabbè insomma avete capito.
Praticamente andava tutto bene.Basta che mi tenevo
lontana dai tipi pericolosi.
Ricapitolando:niente vampiri,licantropi,maniaci
ossessivi,i bestioni stupidi ovviamente,ragazzi con tendenze omosessuali…
E che altro?Ah si:gli umani fin troppo perfetti.Come per
esempio il mio ex:Steven.
Alto,moro,occhi blu,fisico perfetto ed asciutto.
In poche parole un figo da paura.Certo,non era
all’altezza del mio personalissimo dio greco,ma si avvicinava non poco
alla perfezione.
Per mia sfortuna però,era anche
inteligente,colto,gentile,generoso,premuroso,studente modello,vincitore di due
borse di studio,atleta semi-professionista,e un’altra dozzina di qualità
che finivano in issimo,o per io-sono-un-essere-umano-assolutamente-perfetto.
Se prima era ingrassato di qualche chilo,nel periodo
della relazione con Steven avevo perso almeno il doppio.
Certo finche stavo con un vampiro bellissimo e perfetto
mi era andata bene.
Ovvio io ero umana.Era lui che aveva i superpoteri e
tutto resto.
Fino ad allora nessuno si era aspettato niente da me.
Io potevo tranquillamente essere la ragazzina goffa ed
impacciata,timidamente cronica e sbadata.
Se mi dimenticavo di chiudere il gas e davo fuoco a
casa,nessuno mi diceva niente.
Se per caso(molto per caso)mi ferivo con un tagliacarte
ed attiravo una dozzina di vampiri pazzi ed assetati...
Beh,anche questo faceva parte della normale routine.
Era normale che causassi disastri.E anche dopo,con Jake e
con Alex,non mi ero dovuta sforzare troppo.
Jake vabbè,Jake era un licantropo.Ed Alex era gay.
Non aveva i superpoteri,ma la sua omosessualità doveva
pur valere qualcosa no?
Insomma,nel mondo d’oggi,essere gay è come vincere
un premio al lotto.
Tutti ti vogliono,tutti ti cercano.E ricevi in omaggio
una dozzina di creme di bellezza e di prodotti per il corpo.
Dopo due mesi di trattamenti esfolianti è normale avere
la pelle liscia e morbida come quella di un bambino.
Tutto questo per dire che ero stata costretta a lasciare
Steven.La nostra relazione non aveva futuro.
Non potevo convivere con un ragazzo così perfetto e
dannatamente umano.
Minava la mia autostima(che era già sprofondata di
parecchio)
E poi non potevo continuare a mangiare bistecche di soia
ed insalata scondita.Sarei morta per un calo di zuccheri.
Allora avevo pensato che il mio problema fosse che
cercavo tipi al di sopra delle mie possibilità.
Meglio puntare su ragazzi molto meno belli ed
affascinanti,ma decisamente più gestibili.
Insomma mi serviva un mezzo sfigato.Era stato il turno di
Eric.
Fortunatamente aveva cambiato un po’ il look.
Aveva abbndonato gli occhiali ed i vestiti da soggetto,per
un abbigliamento un po’ più sicuro ed accattivante.
Ninte più occhiali,brufoli o capelli alla Piton.Gli
shampoo anti forfora fanno miracoli.
Comunque Eric era cambiato.Ora aveva un aria un po’
più misteriosa,con lo sguardo da disturbato,che in realtà cela uno psicotico
serial killer.
E di psicotico aveva molto.E anche del maniaco
ossessivo,o del geloso cronico per dirla tutta.
Ma io allora non lo sapevo. All’inizio pensavo che
la sua aria dolce ed un po’ insicura significasse solo il bisogno di coccole.
Proprio come il cane che non avevo mai avuto.Mia mamma
era allergica.
Fatto sta che mi ero invischiata in un'altra relazione
seria e distruttiva.
Credo che Eric non avesse mai superato i traumi del suo
passato.
Probabilmente era per questo che soffriva di personalità
multipla e di scatti di furia omicida.
All’inizio avevo cercato di aiutarlo.Avevamo fatto
terapia di coppia,corsi di yoga e di tao-chin.
Mi ero iscritta al club del libro e ai corsi di arti
marziali che frequentava.(tra l’altro io ODIO lo sport)
Mi ero addirittura tagliata i capelli pur di farlo
felice.Ma era stato tutto inutile.
Mi aveva segregato dentro casa e alla fine ero stata
costretta a chiamare la polizia.
L’unico che poteva aiutarlo ero una psichiatra.Uno
piuttosto brava tra l’altro.
Non che avesse bisogno di denaro.
Quando non mi spiava(e non era stato il solo dei miei ex
a farlo)navigava su internet per guadagnare denaro con programmi ilegali.
E di denaro ne aveva guadagnato molto.Aveva accumulato un
sacco di soldi.Ma proprio un sacco.
All’apparenza non sembrava ma era straricco.
Ma neanche questo era servito a granchè.Non che non
apprezzassi le macchine sportive ed i gioielli.
Ma non ero disposta a disrugermi la vita.
Comunque dopo Eric era venuto il turno della mia storia
con Tayler.
A dir la verià la mia relazione con Tayler non aveva
neanche avuto il tempo di iniziare che era finita.
Quando,dopo incessanti inviti,avevo finalmente accettato
di uscire con lui,mi aveva portato al cinema di forks.
In realtà piuttosto squallido.Ma in questo paesino del
cavolo è l’unica cosa decente.
Comunque avevo deciso(preda di una qualche follia di
non-so-bene-cosa)di andare insieme a lui.
Con la crescita gli erano venuti dei grossi bicipiti e
pettorali,che a malapena venivano celati dalla camicia.
Sia chairo,io non sono una che nota i dettagli.Ma un
minimo d’ordine cavolo...
La camicia stropicciata,gli usciva dai jeans un po’
rattoppati.Il nodo alla cravatta non era neanche centrato,e la giacca era
leggermente più scura dei pantaloni.
Si era spruzzato per l’occasione un profumo di
colonia,che puzzava come una vecchia ciminiera.
I capelli erano tutti ricoperti di gel,e i baffetti che
si era fatto,lo facevano assomigliare ad un idiota.
Comunque nonostante ci trovassimo ad uno squallidissimo
cinema a vedere un film di serie B,con una confezione mini di pop corn e
coca-cola...
Vabbè in effetti era uno schifo.Anche perche il film era
noioso ed i popcorn attaccati.
Comunque,per non vedere sempre il bicchiere mezzo
vuoto,diciamo che era accettabile.
Anzi sarebbe stato accettabile,se non per il fatto che
dopo neanche dieci minuti Tyler aveva iniziato a provarci con un'altra.
Cioè è vero che io ero partita prevenuta,ma questo era
assurdo.
Mi ero fatta un’ora di piastra,comprata un profumo
costoso ed un nuovo top da abbinare alla minigonna...E per che cosa?
Per un deficiente,che ci provava con la prima che passa.
Ovviamente ho fatto una scenata.Dopo aver sprecato così
un in intero pomeriggio non potevo fargliela passare liscia.
Ho iniziato ad insultarlo ed il bestione mi ha
gentilmente mandato quel paese.
Fantastico.
Mi ero proprio abituata male.Edward,Steven e addirittura
Eric mi avevano viziato,e con Jake non avevo avuto il tempo per fare cose
normali,come uscire o sbaciucchiarci mano nella mano.
Noi eravamo saltati direttamente da amici-fratelli alla
fase hot-passion.
Fase che era durata a malapena per qualche giorno,quando
poi avevamo iniziato a litigare e a scannarci come due tigri.
Solo dopo aver lasciato Edward,avevo in realtà scoperto
che Jake non era affatto la mia anima gemella.
Anzi eravamo due anime incomparabili,che non potevano
stare per più di qualche minuto sotto lo stesso tetto senza ammazzarsi.
Tra l’altro non che avessi intenzioni di vivere a
casa sua.
Più che una casa era un mix tra una baracca ed una
roulotte ambulante.
Anche se le roulotte erano indubbiamente più pulite.
Tra gli amici di Jake,che tutti i sabati si riunivamo per
vedere il campionato sportivo,le trasformazioni,le gare di rutti e lanci di
cibo,gli attacchi di raptus-licantropus,che miravano a distruggere i pochi
mobili ancora intatti della casa,e i peli sparsi praticamente ovunque,la casa
era peggio di un porcile.
I peli,già.Nei libri uno si immagina i licantropi come
grossi ibridi semi-umani,dalla muscolatura possente ed i capelli rigogliosi.
Tutto vero per carità.Tranne per il fatto,che la loro
pelliccia(come quella di tutti gli animali del resto)era un covo di
pulci,zecche e batteri.
Avendo poi Jacob un pelo extra large creava non pochi
problemi(ergo era un parassiatario ambulante)
Io allora,avevo delicatamente proposto di
spuntarglielo.Ormai non stavo più con Edward.Non aveva bisogno di dimostrarmi
niente.
Peccato che in realtà non funzionava così.Per Jake il suo
pelo era un motivo d’orgoglio.
Se solo qualcuno si azzardava a sventolare un paio di
forbici o una limetta per unghie...
Neanche a dirlo che scoppiava il pandemonio.Avevo capito
perche a La Push non ci abitava nessuno.
A nulla il fatto che i suoi amici lo consideravano
schizzato.
Le mie proteste erano state elegantamente zittite con
un:“Non mi rompere i co***ni”
La soluzione fortunatamente era arrivata per miracolo,o
meglio per pacco postale.
Un campione omaggio di”Dog-Spray”,lo spry
anti-pulci per i cani di tutte le razze.
Neanche a dirlo,ma era stato amore a prima vista.
Se ci fosse l’imprinting anche per gli
oggetti,direi che Jake lo aveva avuto.E alla grande.
All’inizio pensavo fosse solo una fase.Infatti
invecie di spulciare e di ammazzare i parassiti,mi limitavo semplicemente a
raccoglierli e a cestinarli.
Un bel miglioramento.Ma il rapporto di Jake con la sua
bomboletta,diventava sempre più ossessivo.
Ero riuscita a sopportarlo fino ad un certo punto.
Quando però,insisteva a dormire con la bomboletta,a lucidarla
in continuazione e a portarsela praticamente ovunque,ero scoppiata.
Essendo però estremamente magnanima gli avevo lanciato un
ultimatum.
“O me o il Dog-Spray”
Ovviamente sgnificava o me,o la tua vita da cane.Jacob
aveva inteligentemente scelto la bomboletta.
E io l’avevo mollato.
E così avevo capito che frequentare i licantropi in
realtà non era il massimo.
Certo risparmiavo sulle pelliccie e sui cappotti,ma alla
fine avevo preferito spendere un po’ più di soldi in
abbigliamento,anziche passare tutto il mio tempo a spazzare le pulci e i peli.
Da questo punto di vista erano molto meglio i vampiri,che
anche se sono un freddi e duri(non che mi dispiaccia tra l’altro)almeno
non sporcano la casa e non hanno bisogno di una cameriera personale ventiquattr’ore
su ventiquattro.
Anche se per essere sincere Ed non era proprio così
perfetto.Insomma aveva pure lui i suoi difetti.
Per esempio amava cantare.
Lo giuro.Era sì un asso nel pianoforte,ma era anche
stonato come una campana.
All’inizio non gli avevo detto niente,ma poi non
avevo resistito.
Oppure per esempio amava riprendermi con la
telecamera,nei momenti più imbarazzanti ovviamente.
Immaginatevi la mattina:i capelli arruffati,le occhiaie
chilometrice,ed il pigiama intrinso di sudore.
L’unica cosa che volete fare è sprofondare nel
letto.Coccolarsi con le lenzuola calde e soffici.
Bene.E ora immaginatevi il vostro personale vampiro,che
eccitato come una trottola,si ostina a riprendervi con la sua telecamera
portatile.
All’inizio poteva anche essere divertente.
Ma quando Edward aveva costruito una stanza apposita per
conservare i filmini,avevo iniziato a preoccuparmi.
Anche perche se li guardava in continuazione.Specialmente
di notte.
Il filmino di me che dormo.Che mi faccio la doccia.Che faccio
colazione,che mi vesto,che mangio il pranzo,e la merenda,e la cena…
I momenti preferiti di Edward erano i miei pasti e quando
dormivo.
Aveva impiantato uno schermo al plasma con il
video-registratore incorporato in camera sua.
Diceva che era per non lasciarmi mai sola(certo
nell’eventualità che mi prendesse un’attacco di sinusite e morissi
soffocata)
Ma io avevo il sospetto che Emmett lo prendesse in giro.
Cavolo,capisco che dopo un secolo anche la mia banale
routine quotidiana può sembrare interessante.Ma farci dei filmini.
Credo che da piccolo avesse sofferto di qualche schock.
Che ne so mancanza d’attenzioni,complesso di edipo
non risolto...
Insomma praticamemte la sua vita era incentrata solo ed
unicamente su di me.
In realtà non era per niente male.Avevo a disposizione
uno splendido vampiro centenario pronto a scattare ad ogni mia richiesta.
E dato che ero molto pigra,e che soffrivo di un artrite
precoce(ehm si mooolto precoce)me ne approfittavo giusto un pochino.
Anche perche non c’era niente di male a farsi
preparare la colazione,la merenda della mattina,lo spuntino di mezzogiorno,il
pranzo,la merenda del pomeriggio,la cena di Charlie,la cena per me,e la
camomilla per addormentarmi.
Ci erano voluti solo qualche mese di lezioni di cucina.
E non c’era proprio niente di male,a farsi fare i
compiti dal proprio ragazzo.
In fin dei conti,lui non solo era super-inteligente,ma
con la sua velocità sopranaturale non ci metteva molto a finire i miei
esercizi.
Comunque si può dire che in quel periodo vivevo felice e
beata.
Anzi la mia relazione con Edward sarebbe andata a gonfie
vele se non fosse stato per Jake e per quella psicopatica di Victoria che
tentava in continuazione di ammazzarmi.
Infatti.E poi non era colpa mia se Edward aveva qualche
problemino di possessività.
La parola chiave per lui era il controllo totale.Inteso
proprio in senso letterale.
Se mi allontanavo anche solo per qualche minuto,o se
fuggivo sulla moto di Jacob per andare ad un festino a La-Push,iniziava a farsi
prendere da crisi isteriche.
Lo giuro.Diventava nervoso ed iniziava a sfasciare i
mobili.
All’inizio non era un problema.Ma dopo un pò non
sapevo più che scuse inventare.
Vabbe che ero inciampata sulla lampada ed avevo dato
fuoco all’armadio.
Vabbè che ero caduta sulla lavatrice con in mano un
martello pneumatico.
E vabbè che un albero era volato dal ciglio della strada
per atterare miracolosamente sul mio pick-up,e distruggerlo.
Insomma era normale.Con la mia solita sfortuna ero
fortunata a non aver disintegrato l’intera cittadina.
Però quando alla lista si era aggiunto il divano,il
comodino mio e di Charlie,la cassettiera,il tavolo da
pranzo,l’aspirapolvere ed il frullatore,il tappeto persiano,il set di
piatti e di coltetti,il...
Insomma avete capito.
Ma non era il solo problema.Lui era assurdamente convinto
che giusto perche avevo dato qualche bacetto innocente a Jacob lo tradissi.
Assurdo dico io.La gelosia e l’ossessione sono
proprio delle brutte bestie.
E poi si lamentava se quando lanciava delle occhiate
passionali(passionali ovviamente.Mica uno può guardare per ben ventotto secondi
una ragazza senza desiderarla!)e se io GIUSTAMENTE mi lasciassi andare a
qualche reazione agitata.
Urlare nella mensa o buttarsi da uno scoglio secondo me
non sono comportamenti da isterica.
Al massimo solo di una molto sensibile.
Comunque anche con Edward ero stata costretta a
lasciarmici.Il problema più grande in realtà era che lui...ehm si insomma avete
capito no?Insomma non voleva superare certi limiti,mentre Jacob mi aveva
promesso che se avessi scelto lui,mi avrebbe dato carta bianca.
Alla fine ero stata costretta a scegliere Jake.Quella per
me era una fase molto delicata.
I miei ormoni imperversavano come un branco di tossici ed
io non potevo far altro che assecondarli.
Avevo diciotto anni cavolo.Dovevo pur divertirmi.
E così avevo lasciato Edward per Jacob.Jake per Alex.Alex
per Steven.Steven per Steven.
E poi mi ero messa con Eric ma l’avevo mollato
quando mi aveva chiuso dentro un’armadio.
La mia sopportazione aveva un limite.
Quindi fin’ora erano quattro le lettere che erano
state escluse dal mio alfabeto.La E,la J,la S,e la A.
Sulla T ero un po indecisa.Ma alla fine non me ne fregava
un figo secco di Tayler.
Ora non dovevo fare altro che tenermi lontana dai guai ed
evitare i tipi nella mia lista.
Facile.Già ma se era così facile perche tutte le mie
storie finivano sempre allo stesso modo?
Io che piangevo come una scema mentre mi guardavo le
repliche di un qualche telefilm strappalacrime.
Forse avevo sbagliato tutto.Se solo fossi potuta tornare
indietro.Se solo...
Un’improvvisa illuminazione mi colpì.Come a San
Tommaso(ma era Tommaso??)
Comunque un'idea assurda iniziò a tortuare il mio povero
cervellino.
Lo faccio o non lo faccio?Dubbio amletico.
"Si lo faccio"decisi affidandomi alla sorte,
“No,non va bene.Non posso”disse la mia
coscienza.(e che palle...Deve sempre rompere i maroni)
"Aspetta e perche no?"proseguì una vocina
maligna.
"Non aveva detto che mi avrebbe aspettato?Non aveva
detto che ci sarebbe stato per sempre?"
Vabbe che l’avevo scaricato ma in fin dei conti era
anche colpa sua.
E poi io ero solo un’adolescente.Una
ragazzina.Avevo si commesso i miei errori ma era colpa degli ormoni,e dei
pettorali da lottatore di Jake...
Ma no,con che coraggio mi ripresentavo?
E poi non sapevo neanche dove stava.Poteva anche essere
andato a vivere a Timboucto o in Okla-homa.Aspetta ma forse...
Mi alzai dal divano eccitata.Apriì la mia vecchia
cassetta dei ricordi(Non l’ho chiamata io così.Secondo quelli
dell’albero azzurro bisogna crederci per farla funzionare...)
Cercai tra le vecchi foto,i peluche,i
portachiavi,l’anello d’oro di Steve,l’anello di latta di
Jake,l’anello di brillante di Eric,ehm si e altri anelli e goielli vari.
La trovai.Una piccola agendina.Strappai il foglio con il
nome che carcavo e presi in mano il telefono.
Okay è un’idea stupida è un’idea
completamente stupida.
Continuavo a ripetermelo ma composi il numero.
199.La publicità diceva che avevano una risposta a tutti
i problemi.
“Pronto,in cosa possiamo esserle utile?”mi
chiese una voce femminile.
All’inizio rimasi un po’ sorpresa.Mi
aspettavo forse che mi rispondesse la scimmia?
Stupida mi rimproverai.Le scimmie non parlano.E
probabilmente non indossano neanche magliette colorate per offrirti una
cornetta di un telefono.
“Ehm vorrei cercare un recapito telefonico.”
“Il luogo?”mi chiese impaziente.
Si fallo.Forza fallo.Forza Bella ce la puoi fare.
“Juneau,Alaska”
“Nome”
Okay ci sei quasi.Non farti prendere dal panico,non farti
prendere dal panico.
Forza ce la puoi fare.Avevo la fronta bagnata di sudore e
il cuore mi batteva a mille.
Okay respira,respira.Come ha detto il tuo psicanalista,o
era il meastro di yoga?
“Signorina è ancora in linea?”
“Si certo”risposi.
"Allora?"chiese la pseudo scimmia.
“Ehm Cullen."sospirai
"C-U-L-L-E-N”