Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club
Ricorda la storia  |      
Autore: happley    10/08/2013    4 recensioni
Gou dice che Makoto fa tenerezza come una briciola di pane. A Rin Makoto non fa tenerezza. A lui lo fa solo incazzare.
MakoRin ispirata a "Mirrors" di Justin Timberlake.
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Makoto Tachibana, Rin Matsuoka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dedicata a LiberTea, Shinkocchi e chocobanana, perché sono sempre felice di riempirvi di MakoRin <3

~back to you
 

Yesterday is history, tomorrow's a mystery 
I can see you lookin' back at me, keep your eyes on me 
Baby, keep your eyes on me 

 

L’odore di pelle sudata ha impregnato le lenzuola, così strettamente annodate ed attorcigliate intorno ai loro corpi; la luce non filtra semplicemente nella stanza, ma la invade con forza. Lo colpisce sul viso, lo costringe ad aprire gli occhi e poi a richiuderli di scatto, accecato. Rin si lascia sfuggire una debole bestemmia mentre si volta su se stesso.
Il suo braccio si scontra con il petto di Makoto, che tuttavia non si lascia sfuggire alcun suono.
Rin lo osserva di sottecchi, controlla la sua espressione pensierosa. È già sveglio anche lui, e chissà da quanto i suoi occhi verdi lo stanno studiando. Forse si chiede perché Rin sia venuto là, la sera prima, perché si era precipitato lì dopo aver tagliato ogni legame con lui ed averlo reso chiaro, disconoscendolo ad alta voce, facendo finta di non ricordarsi nessun nome eccetto quello di Haruka. Rin tiene gli occhi ben chiusi, non vuole assolutamente tradire più interesse per lui di quanto ne abbia già dimostrato con la sua sparata della notte precedente. Sentire la voce di Makoto al telefono ha fatto scattare qualcosa in lui. Ma ormai è acqua passata, ieri è già il passato, e domani chissà cosa farà. Non sa nemmeno se vuole che Makoto continui a fissarlo o no, ma la risposta probabilmente è sì: non è una spiacevole sensazione essere al centro della sua attenzione, per una volta, considerato che pensa a Haruka quasi ventiquattr’ore su ventiquattro.
 

So now I say goodbye to the old me, it's already gone 
And I can't wait wait wait wait wait to get you home

 
In realtà loro sono molto simili -pieni di dubbi, d’incertezze e paure che mai rivelerebbero ad anima viva, a meno che non siano scoperti in modo palese-, hanno solo un modo diverso di esprimerlo. Rin è perennemente furioso con il mondo. Va di fretta, non vuole aspettare che la vittoria gli piombi in mano, ma vuole lanciarsi nel vuoto e afferrarla stretta fra le proprie mani. Makoto invece non si arrabbia mai o, se lo fa, rimane sempre pacato. Sorride con la bocca e con gli occhi, come se fosse rassegnato a qualunque cosa gli venga addosso. Gou dice che Makoto fa tenerezza come una briciola di pane. A Rin Makoto non fa tenerezza. A lui lo fa solo incazzare.
Del resto, anche pensare a com’erano da bambini lo snerva. Preferirebbe dimenticare tutto, tutto ciò che hanno costruito insieme, anche se in qualche modo vi resta sempre aggrappato, non riesce a staccarsene -forse perché in cuor suo teme che, perdendo quella parte di se stesso, Makoto non lo riconoscerà più. Ma all’innocenza, al candore, a questo ha rinunciato da tempo: Rin ha detto addio al bambino che c’era dentro di lui e ora vuole che Makoto stia con lui in modo adulto. È sempre più ansioso di portarlo a casa, una volta chiusa la porta lo avrà soltanto per sé…
 

And I'll tell you, baby, it was easy 
Comin' back into you once I figured it out 
You were right here all along 



D’un tratto le dita di Makoto scorrono sul suo avambraccio, si soffermano nell’incavo del gomito, facendogli il solletico, e poi si premono ai lati del suo polso. Qualcosa gli sfiora il palmo della mano, forse le sue labbra. “Sento il tuo battito” commenta il ragazzo dai capelli castani, con voce calma e gentile. Non sembra turbato dalla familiarità dei propri gesti, mentre Rin sa con certezza di essere arrossito perché il sangue è salito al viso e gli fa bollire le guance. “Sta zitto” lo ammonisce fra i denti. Makoto sospira. Restano ancora in silenzio, i minuti passano lenti. Rin ha la sensazione che in realtà Makoto vorrebbe parlare, e il fatto che non si decida a farlo lo rende impaziente. “Rin?” La voce si alza all’improvviso, un po’ incerta.
Rin lo fissa in attesa, finché l’altro non sospira di nuovo e dice, abbozzando un sorriso: “Sono felice che tu sia tornato.”
Non c’è una punta di malizia nella frase, ma solo una vaga irrequietudine. Rin non se ne stupisce; dopotutto all’atteggiamento pacato e gentile di Makoto non corrisponde mai una serenità interiore. È una persona che si tormenta in continuazione, proprio come lui. Una persona che non ha certezze -forse in questo però sono un po’ diversi. Rin una certezza ce l’ha, ed è Makoto stesso: non è stato affatto difficile tornare da lui, dopo aver capito che è rimasto qua fermo tutto il tempo. Tutti questi anni sono passati senza che lui riuscisse a muoversi di un millimetro da dove lo ha lasciato. Non sa se è un bene o un male. Non sa nemmeno se sia giusto pretendere di stare con lui, ma nel frattempo appoggia la testa sul suo petto, con esitazione. Ascolta il battito agitato ed irregolare.


--
Salve c:
So di andare un po' controcorrente, ma questa è la mia otp. Di recente ho sviluppato un tale amore per la MakoRin che non ho potuto resistere <3  Spero di trovare qualcun altro che li sostiene come me c:
La canzone a cui mi sono ispirata è "Mirrors" di Justin Timberlake.
Oh, sono così contenta che finalmente ci sia questa sezione, così potrò sfogare tutti i miei feels e le endovene di angst che questo bell'anime mi fa--
Roby
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club / Vai alla pagina dell'autore: happley