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Autore: Lucy Tommo    11/08/2013    0 recensioni
Adesso tutto era perfetto, accanto a me c'era la persona che amavo a completare le cose.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dobbiamo partire!- -E quando torniamo?- -Non torniamo Cat. Non torniamo - Quelle parole avevano segnato la fine della mia esistenza. Dovevo andarmene dai miei amici, dalla scuola, dalla città che amavo. Da Louis. Dal mio migliore amico. Dal ragazzo di cui ero innamorata. Dal mio tutto. Un mese, tutto quello che mi restava era un mese. E sprecavo i giorni a piangere con la consapevolezza che non avrei più rivisto tutto questo. Sedici anni di risate crollati sulle spalle da due semplici parole. Avanti Cat, reagisci. Almeno queste ultime settimane vivi come mai. Decisi di farmi una passeggiata, ma sola era inutile quindi andai verso casa, ma poi cambiai strada. C'era solo una persona che volevo vedere. Louis. Bussai alla porta asciugando le lacrime che ancora scendevano. Inutile. Venne ad aprire Louis: -Cat che succede?- lo abbracciai. Non me ne importava nulla: -Chi è Louis?- una voce femminile. Ma non erano ne Lottie, ne Fizzy. Ne tantomeno Johanna. Mi sporsi leggermente e notai una ragazza praticamente nuda all'inizo delle scale: -Scusa Louis, me ne vado subito!- corsi via mentre il "aspetta" di Louis andava a dissolversi nel vento. Nemmeno lui. Nessuno. Non mi restava nessuno. Corsi in casa e salii in camera chiudendo la porta. Affondai la testa nel cuscino lasciando che le lacrime scorressero calde e lente sul mio viso mentre respiravo velocemente, un po' per la corsa un po' per il pianto. -Cat, c'è qualcuno per te.- grida mia madre da fuori la porta: -Non voglio vedere nessuno!- dissi in risposta: -Cat apri la porta!- alzai la testa di scatto. Louis? Mi alzai e andai verso la porta: -Louis?- -Forza Cat apri!- girai la chiave e venni spostata dalla porta aperta a forza. La richiusi immediatamente a chiave e mi ci poggiai sopra: -Sei impazzito?- quasi gridai: -Mi spieghi perché sei venuta e poi te ne sei andata correndo? Perché piangevi?- -Chi era quella?- chiesi, scocciata: -Cosa c'entra?- -E allora a te che importa se piangevo?- strozzai un singhiozzo: -Cat.. Scherzi? Sei la mia migliore amica.. Mi importa di te!- mi accarezzó il braccio. Mi scansai. Cazzo Louis... Non ricordarmelo: -Parto!- dissi debolmente: -E allora? Tornerai no?- abbassai lo sguardo: -Cat.. Torni vero?- -No Louis, non torno, resto per sempre a New York!- le lacrime scesero silenziose: -P..per sempre?- annuii. Ripresi a piangere. Mi accasciai sulla porta portandomi le mani agli occhi: -Me me vado Louis.. Non torno piú, tra meno di un mese non ci saró piú.- mi sentii avvolgere le spalle. Riaprii gli occhi: -Allora dobbiamo sprecare questi giorni bene no?- aveva le lacrime agli occhi, ma il suo solito, perfetto sorriso: -Louis.. Rispondimi.. Chi era quella?- si, mi dava fastidio: -Lascia stare Ca..- -Louis..- sospiró: -È la mia ragazza.. Era..- -Era?- -Appena ti ha visto si è ingelosita e se n'è andata!- mi alzai: -È per questo che sei qui? Perché se n'è andata? Se restava..- -Sarei venuto comunque!- -Certo dirlo è facile!- girai intorno al letto: -Cat ascoltami.. Devo farti una domanda!- - Cosa?- asciugai un'altra lacrima: -Livia mi ha detto che... Che io ti piaccio..- quella stronza! Me lo aveva promesso: -È vero?- oh beh, tantovale finirla qui: -Si..- -Oh bene. Non avrei voluto ro... CHE?!- -Anzi, non mi piaci!- sospiró: -Louis... Io ti amo okay?- -M..ma... Cat..- -Vai!- sussurrai: -Cat aspetta..- -Louis, vattene! Tanto ormai cosa potrá cambiare? Tra meno di un mese parto! Ora vai via!- -Cat..- -VATTENE!- gridai. Non volevo piú sentire nessuna scusa, nessuna bugia. Niente. Si avvicinò e mi accarezzó di nuovo il braccio. Mi stava dando sui nervi questo gesto. Mi allontanai: -Non... Toccarmi!- -Spero tu mi perdonerai.- feci una faccia tipo "ma cosa...?". Fece velocemente un passo in avanti mi prese il viso e poggiò le sue labbra sulle mie. Indietreggiai muovendo le mani. Picchiettò sulle labbra. Lasciai intrecciare le lingue avvicinandomi ancora piú al suo corpo. Strinse le braccia attorno al mio bacino mentre io intrecciavo le dita dietro il suo collo. Indietreggiammo lentamente, sfiorai il letto con le gambe prima di essere sollevata da terra e presa per le gambe. Mi aggrappai ai fianchi di Louis: -Okay.. Louis.. Louis..- cercai di staccarmi ma era piú forte di me. Toccai il materasso con la schiena poco prima di sentire la pressione del corpo di Louis su di me: -Scusa Cat. Scusa se non ti ho mai veramente ascoltata, scusa se non ci sono stato, scusa per quando avevi bisogno di me e io non lo capivo. Scusa se non ho capito prima di amarti.- sussurò sulle mie labbra: -Sei tutto quello che ho sempre sognato.- lasció dei leggeri baci agli angoli della bocca per poi passare sulla guancia. Appena toccó sotto l'orecchio rabbrividii gonfiando il petto. -Louis..- Ansimai mentre lasciava un segno violaceo sul mio collo: -Ti prego basta..- dissi di nuovo con un tremolìo nella voce: -CAT! CATIUSCA!- gridó mia madre. Sbuffai. Perché doveva usare sempre il mio nome completo? Faceva esageratamente schifo. Mi alzai di scatto facendo cadere Louis, aprii la porta e mi affacciai nel corridoio: -Che succede mamma?- sbucò accanto a me infilandosi gli orecchini: -Che hai fatto ai capelli? Comunque, sto uscendo, forse torno questa sera tardi, in cucina trovi la cena. Se vuole Louis può restare... A dopo!- mi diede un bacio sulla guancia e uscì. Rimasi nel corridoio e poco dopo dalla mia stanza uscí Louis: -Cat... Mi dispiace.. Io non dovevo, non volevo.. Me ne vado...- lo afferrai per un braccio: -No ti prego. Resta!- sorrise -Ormai ci sono troppo dentro.- mi sollevò per i fianchi e io mi aggrappai a lui. Riprese a baciarmi. Labbra, profilo, collo: -Ti voglio!- sussurrò vicino al mio orecchio: -Se vuoi una cosa prendila. E se non riesci a prenderla, ottienila.- -Ci proverò con tutti i miei mezzi possibili!- mi sfiorò il collo con la punta delle dita facendomi rabbrividire: -Non ce n'è bisogno... Sono già tua.- mi lasciai cadere di nuovo sul letto trascinando Louis. Poco a poco ci liberammo di tutti i vestiti. Le spalline del mio reggiseno abbandonarono velocemente le mie spalle. Dopo essermi riabbassata i capelli mi ricaddero sul seno nudo. Sentii il respiro di Louis mozzarsi non appena il suo sguardo si posó su di me. Risi leggermente alla sua reazione: -Sei perfetta Cat.. Avrei dovuto capire tutto prima.. Ora.. Non ci resta niente..- -Ssh, Louis non pensiamo al futuro. Adesso ci siamo solo noi due. Nessun'altro! E anche se il futuro di cui parliamo è vicino, molto.. Troppo.. Adesso esistiamo solo noi.- avvicinai lentamente il mio viso al suo prima di capitare in un intenso bacio. Era lui che volevo, era lui quello che desideravo da sempre. Se avessi potuto esprimere un desiderio avrei chiesto di stare per sempre con lui. Ma il tempo finí per noi. Alla fine partii *Un anno dopo* Ancora dopo un anno non riuscivo a togliermi la sua immagine dalla testa. Il suo sorriso, il suo profilo ben disegnato, il suo corpo perfetto. Era stato in assoluto il giorno migliore della mia vita. Mi mancavano i suoi baci, le sue dolci carezze, i suoi sorrisi, quel suo essere che avevo scoperto in quell'ultimo mese. Mi mancava lui. Era un giorno come il solito, mi infilai la tuta, le scarpe da ginnastica, presi l'ipod e scesi di corsa le scale. Erano le cinque ma mia madre era giá inpiedi. Era la nostra routine. Lei usciva a lavorare io a correre. Ma quella mattina uscii prima. Diedi un bacio sulla guancia di mia madre e del mio piccolo fratellino, George, salutai Cristopher, il compagno di mia madre che si era appena alzato e andai in cortile per lo strecching. Dieci minuti e mi misi a correre per le strade. Erano quasi le cinque e mezza ma era pieno di persone che correvano, come me. Dopo tutto non era male quel posto. Anche se mancava qualcosa.. Qualcuno. Ero uscita con un paio di ragazzi ma l'ultimo sorriso che mi aveva rivolto Louis era sempre impresso nella mia mente, un pensiero costante: -Scusi signorina ha perso questo!- una voce fin troppo familiare mi richiamò. Inchiodai e mi girai di scatto: -Il mio cuore dovrebbe conservarlo avidamente!- -LOUIS!- gridai. Ero praticamente paralizzta dall'emozione. Era qui. Lui era qui. Si avvicinò: -Mi sei mancata..- poggiò la sua fronte sulla mia: -Non sai tu quanto.- poggiai le mani sulle sue spalle: -Una certa persona mi ha detto che tu mi ami. È vero?- -Non c'è cosa piú vera!- -Per fortuna. Vorrei tanto tu mi perdonassi per questo!- -Sei giá perdonato.- ci baciammo con la luce dell'alba che aumentava piano a piano. Ora tutto era perfetto perché c'era la persona che amavo al mio fianco.
  
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