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Autore: Morghana86    19/02/2008    4 recensioni
Cosa succederà ai nostri protagonisti, dopo un'estate passata a Lava Spring? Nuove amicizie nasceranno, altre si fortificheranno e nuovi amori nasceranno. Tutto questo è HIGH SCHOOL MUSICAL 3!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Chad Danforth/Taylor McKessie, Gabriella Montez/Troy Bolton, Kelsi Nielsen/Ryan Evans
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
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Chad fissò l'orologio per la trentesima volta

Chad fissò l'orologio per la trentesima volta. Era in ritardo. Taylor era stranamente in ritardo. Ricontrollò nuovamente l'ora, scuotendo l'orologio, convincendosi che fossero le lancette avanti e non lei in ritardo. Sbuffò e si sedette lungo il bordo della fontana, spenta.

Si sentiva nervoso. E anche leggermente adrenalinico.

Qualche giorno prima si sarebbe dato mentalmente dell'idiota e avrebbe cercato di calmarsi. Ora le cose erano cambiate. Sapeva il motivo di quel nervosismo.

Si stava quasi pentendo, di aver sempre preso in giro Troy, quando gli raccontava delle uscite con Gabriella...

Respirò a fondo e si alzò in piedi, voltandosi verso la fontana, che aveva preso a zampillare.

"Scusa il ritardo, è tanto che aspetti?"

Al sentire quella voce, le guance gli si colorarono di un rosa acceso. Per la millesima volta, quel pomeriggio maledì Troy.

Si voltò, sorridendole. Sorriso che si allargò, quando notò l'abbigliamento della ragazza: camicia bianca, coperta da un gilet a rombi neri e verdi, portata sopra un paio di jeans blu scuro, conficcati in un paio di stivali scuri. In testa, un basco nero e la borsa sottobraccio.

"Tutto bene?" chiese lei, notando l'espressione meravigliata sul volto del ragazzo.

"N-no. Cioè si. Si.Tutto bene." balbettò lui, cercando di darsi un contegno "Vogliamo andare?" chiese, cercando di restar serio. Accidenti, gli sembrava di avere una paralisi facciale: non riusciva a non sorridere.

"Sicuro di star bene Chad?" chiese lei, appoggiandogli una mano sul braccio.

Chad, cercò di rilassare i muscoli del viso in una smorfia che doveva somigliare ad un sorriso, suscitando l'iralità della ragazza, che scoppiò a ridere.

"E quello cosa.." prese fiato "Cosa doveva essere?" chiese ridendo.

"Il migliore dei miei sorrisi!" scherzò lui, prendendole con un gesto di coraggio la mano, incamminandosi.

Gli sembrava quasi che il suo cuore si fosse spostato sul palmo della mano, tanto batteva forte a causa di quell'innocente contatto.

Inconsapevolmete, anche Taylor era arrossita.

 

Lo guardò di sottecchi, mentre si fermavano davanti ad una vetrina di articoli sportivi.

Indubbiamente era un bel ragazzo, ma non avrebbe mai e poi mai funzionato tra loro...certo, quell'estate si erano avvicinati molto e poi qualche sera prima l'aveva portata sulla terrazza del Venus Pub, ma non le sembrava il caso di trarre conclusioni affrettate. Decisamente. Erano amici, niente di più. Ma perchè allora continuavano a ronzarle in testa strani pensieri?

"Allora, hai già pensato a cosa prendergli?" gli chiese, per rompere il silenzio.

"Tra noi due il genio sei tu" ribattè lui.

"Ma il suo miglior amico sei tu.." disse lei "quindi si presume, che tu conosca i suoi gusti meglio di me, no?"

Chad si accigliò. Il ragionamento non faceva una piega.

"Non è così semplice"

Taylor lo guardò.

"Qualcosa di sportivo sarebbe troppo scontato e poco originale" assentì.

"Lo penso anch'io. Anche perchè se consideriamo il fatto che ci saranno tutti i Wildcats.."

"Pensi davvero che abbiamo così poca fantasia?!" le chiese, alzando un sopraciglio.

"Ah essere sincera si.. altrimenti non sarei venuta con te.." scherzò lei.

"Rimarrai sorpresa allora.." e sorridendo, svoltò verso una stradina interna, trascinando Taylor con sè.

 

Si fermarono davanti ad una botique piena di oggetti strani: dalla vetrina si potevane vedere magliette con scritte divertenti e particolari, lampade con forme bizzarre a forma di fulmine, di cuore spezzato, di teschio, di pallone, di pesci, seguite da un'infinità di altri oggetti strani.

"Che posto è?" chiese Taylor, avvicinandosi alla vetrina.

"Qui troveremo senz'altro qualcosa. Vengo sempre qui quando devo fare un regalo. Ti piacerà.." e senza voltarsi, spinse la porta del negozio, facendo tintinnare un campanello.

Dal retro bottega, attraverso una tenda fatta da fili di perline viola, nere e rosa, fece la sua comparsa una ragazza di qualche anno appena più grande.

"Chad! Ma che sorpresa.." disse la ragazza, rivolgendogli un sorriso entusiasta.

La ragazza aveva un aspetto perfettamente a tema con il negozio: sopra i capelli lunghi, lisci e neri, portava una bandana con su raffigurata un'aquila in volo. Al collo faceva bella mostra di una collana di cuoio nero con le borchie. Completavano il tutto una salopette militare portata sopra ad una maglietta nera e degli stivali, sicuramente di qualche numero di troppo, pensò Taylor.

"Fammi indovinare..Troy?" chiese la ragazza, facendo il giro del banco, trovandosi di fronte i due ragazzi.

"Non sbagli mai eh?" le sorrise Chad.

Sembrava che i due fossero molto in confidenza. E la cosa infastidì un po' Taylor, che la squadrò così come avrebbe squadrato un millepiedi in aula di scienze.

"Tu invece sbagli sempre! Non mi hai nemmeno presentato questa bella ragazza!" disse la mora, rivolgendosi a Taylor, che sembrò sorpresa ma non lo diede a vedere.

"Hai ragione.. lei è Taylor" disse, mettendosi di fianco alla ragazza.

"Era ora che ti trovassi una ragazza Chad.." Sorrise la ragazza, porgendo una mano a Taylor, che arrossì.

"Oh..I- io.. n-non.." balbettò, stringendogliela.

"Taylor non è la mia ragazza, Ketty!" sbottò Chad, arrossendo vistosamente, imbarazzato.

La ragazza sospirò, ritirandosi dietro il bancone.

Si chinò dicendo "Sei sempre il solito!" e tirò fuori una scatola di legno intagliato, con simboli che ricordavano molto i disegni maya.

Aprì la scatoletta e tirò fuori un mazzo di carte.

Molto velocemente le mescolò, per poi disporle a piramide.

"Molti non ci credono alla lettura delle carte, ma se solo sapessero quante cose possono rivelare, si ricrederebbero. Tu ci credi?" chiese rivolta a Taylor.

"Non particolarmente ad esser sincera" rispose Taylor.

La ragazza girò una carta. Poi guardò Chad e sorrise.

Ne voltò un'altra. Guardò Taylor. Stavolta la guardò perplessa.

Poi ne voltò una terza e sorrise di nuovo.

"Che sta facendo?" chiese Taylor sorrovoce a Chad.

"Giuro che non ne ho la più pallida idea" rispose lui, alzando le spalle, senza distogliere lo sguardo dalle tre carte capovolte.

"Ho quel che fa per voi!" esclamò la ragazza, scomparendo dietro alla tenda di perline.

 

 

  
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