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Autore: Stolemyheart_    12/08/2013    2 recensioni
Un’altra performance è finita, le luci si affievoliscono lentamente sino a spegnersi, le urla agitate e felici della folla sono sempre più lontane mentre la tranquillità del backstage li avvolge come una coperta. –Ed erano gli One Direction, signore e signori!- La voce del presentatore è ormai un sussurro indistinto quando la band raggiunge il tour bus. [...] –Si torna a casa ragazzi!- esclama Niall prima di sprofondare in uno dei comodi sedili in pelle dell’aereo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hall of fame



Un’altra performance è finita, le luci si affievoliscono lentamente sino a spegnersi, le urla agitate e felici della folla sono sempre più lontane mentre la tranquillità del backstage li avvolge come una coperta. –Ed erano gli One Direction, signore e signori!- La voce del presentatore è ormai un sussurro indistinto quando la band raggiunge il tour bus. Nessuno sembra entusiasta dell’esibizione, la stanchezza si fa strada sui loro volti avvolgendoli come una maschera uniforme. –Ragazzi non addormentatevi, se tutto va bene in pochi minuti siamo in aeroporto.- La richiesta del bodyguard si dissolve in pochi secondi tra le pareti del bus, seguita da un lungo silenzio che persiste sino all’arrivo sul jet privato. –Si torna a casa ragazzi!- esclama Niall prima di sprofondare in uno dei comodi sedili in pelle dell’aereo. I suoi compagni annuiscono, borbottando qualcosa di incomprensibile persino a loro stessi. Il viaggio sarà lungo, li aspetta una bella traversata oltreoceano e mentre qualcuno di loro crolla subito in un sonno profondo, gli altri si soffermano ad osservare i colori sempre più intensi del tramonto e a riflettere sull’ultima performance. Ognuno si incolpa di qualcosa andato storto, qualcosa che ha sbagliato, facendosi prendere dalla rabbia verso sé stesso. Però ormai è inutile pensarci, ciò che è fatto è fatto e non si può cambiare. Questa volta la pressione e la stanchezza di un tour mondiale alle spalle l’hanno avuta vinta, ma finalmente stanno tornando nel loro Paese, stanno tornando a casa.
Quando i cinque amici si dividono fuori dalle grandi porte scorrevoli dell’aeroporto di Londra è ormai notte, un’unica, sottile linea luminosa all’orizzonte segna la fine di un altro giorno mentre loro si salutano, ognuno ansioso di godersi i propri brevi istanti di vita ordinaria.
 


Sto tornando a casa.
Un unico, semplice messaggio in grado di scaldare il cuore del destinatario, ma anche del mittente. Ed è proprio grazie a questo sms che quando Louis entra nel suo appartamento trova la sua ragazza ad aspettarlo. Sorridono entrambi tra un bacio ed un altro, avvolti in uno di quegli abbracci che solo due persone che non si vedono da troppo tempo riescono a regalare. –Non hai idea di quanto felice sia di essere di nuovo a casa- sussurra il ragazzo, dimenticando finalmente tutto lo stress e la pressione del tour. E’sinceramente felice, si sente bene e per un momento gli piace fingere di essere un qualunque ventenne appena tornato dal suo lavoro di cameriere in un fast food, contento di rivedere la sua ragazza dopo una giornata di lavoro e consapevole di avere la sua famiglia a pochi isolati da casa. A volte pensa che sarebbe bello vivere una vita del genere, tranquilla ed incredibilmente normale.
 

-Sono a casa.-
Si chiude la porta alle spalle, girandosi appena in tempo per vedere la sua ragazza corrergli incontro, un sorriso radioso ad illuminarle il volto. –Zayn!- con un balzo gli salta in braccio, aggrappandosi a lui quasi con la paura di vederlo andar via di nuovo. –Ciao piccola, mi sei mancata.- Gli è mancata davvero tanto, ha odiato ogni singolo momento in cui aveva avuto bisogno di sfogarsi con lei, ma lei non era al suo fianco. Ed ora, seduti insieme sul grande sofà, si sente finalmente libero di parlare. –Allora, com’è andata la vostra ultima performance?- chiede lei curiosa. –Uno schifo.- L’espressione sul volto di Perrie muta velocemente in una maschera di curiosità e preoccupazione, mentre abbraccia il suo ragazzo e si prepara ad ascoltarlo. Lui si sente immediatamente meglio: è questo tutto ciò di cui ha bisogno. E finalmente, sorride.
 

Le note di vecchie canzoni ormai familiari risuonano tra le mura del bagno mentre Harry si immerge nella sua vasca idromassaggio, una bottiglia mezza vuota di champagne in mano e la tensione accumulata durante gli ultimi mesi che inizia a sciogliersi. I muscoli sul suo viso, però, sembrano non volersi rilassare. Gli occhi color smeraldo, solitamente sorridenti ed allegri, ora scrutano la stanza intorno a sé con perplessità, osservando il lusso sfrenato che decisamente non si addice ad un ragazzo di diciannove anni. Tutti quei mobili di design, i pavimenti lucenti ed i soffitti alti sembrano terribilmente freddi, vuoti senza nessuno al loro interno, nessuno ad aspettarlo dopo un lungo viaggio. Un altro sorso di quel vino pregiato viene ingurgitato velocemente dal ragazzo. In fondo è ancora un bambino, ha bisogno di qualcuno che lo sostenga nelle sue scelte, della sua famiglia, di sua sorella, di sua mamma, non di una vasca idromassaggio da ventimila sterline.
 

Niall getta le chiavi di casa sul tavolino, afferra una birra ed osserva le luci di Londra fuori dalla sua finestra, sorride: quella città è sempre così affascinante, così magica e lui è felice di essere finalmente a casa. Accende la tv su uno di quei soliti canali di sport e rilascia un sospiro rilassato. Ecco tutto ciò di cui ho bisogno: il mio divano, una birra e una bella partita di calcio alla tv. E’vero, è ciò che ha sempre pensato e d’altronde gli è anche sempre bastato, ma ora c’è qualcosa di diverso che lo fa sentire incompleto. Il suo sguardo si posa sulla foto incorniciata sopra il camino spento: ritrae lui nella sua casa –la sua vera casa- in Irlanda, assieme ai suoi genitori e a suo fratello, tutti con un sorriso smagliante dipinto in volto. Una sorta di malinconia gli stringe il petto ed improvvisamente la sua stessa casa gli sembra sconosciuta ed insignificante. Andiamo Niall, per quanto credevi di poter ancora imbrogliare te stesso? Una lattina di birra non fa la felicità.
 

-Sì mamma, è andata benissimo. Adesso vado, sono stanco. Ci sentiamo presto, un bacio.- Chiude la chiamata ed accendendo la luce del soggiorno per un attimo Liam spera ancora di veder apparire la sagoma della sua –ormai ex- ragazza. Gli costa parecchio ammetterlo, ma ogni tanto gli manca ancora. Gli mancano la sua energia, la sua dolcezza, l’allegria che riusciva a trasmettergli anche nei momenti peggiori, ma ormai è finita e forse sta volta davvero per sempre. Chissà se riuscirà mai ad amare una persona come ha amato lei. Si butta a peso morto sul letto matrimoniale nella sua camera, troppo grande e vuoto per una sola persona. Non riesce ancora a distogliere la mente da quell’esibizione, dal panico che gli è preso quando è rimasto senza voce. Ormai dovrebbe essere abituato, a volte capita tra le centinaia di performance che devono fare ogni anno, ma questa volta è stato diverso, erano davvero sfiniti, tutti e cinque, completamente privi di forze, è stato terribile. Per l’ennesima volta legge quella scritta incisa con dell’inchiostro nero sul suo braccio sinistro: “Everything I wanted but nothing I’ll ever need…” Il suo sogno si è realizzato, ha tutto ciò che ha sempre voluto, ma adesso, guardandosi intorno, capisce che quella casa è troppo grande per lui e che non avrà mai bisogno di tutto quel lusso. Tutto ciò che desidera è avere qualcuno accanto che sia lì ad aspettarlo, che lo supporti sempre e che sia pronto ad ascoltarlo quando qualcosa va storto ed ha bisogno di parlare.

Sono cinque ragazzi che stanno vivendo un sogno, si stanno divertendo e stanno vivendo la loro vita al massimo, ma è in questi momenti che si rendono conto di aver bisogno solamente di una vita normale, di vivere come qualunque altro ragazzo della loro età, di una famiglia vicina, di amici di cui sanno di potersi fidare. Tutto questo a volte è davvero troppo persino per loro, sono stati costretti a crescere troppo in fretta, a prendersi responsabilità troppo grandi. Eh già, la fama ha un prezzo non indifferente.





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Spazio autrice
Buongiorno a tutti! Se qualcuno se lo stava chiedendo (non credo) sì, sono ancora viva!:D
Bene, come ben saprete sta notte ci sono stati i TCA, bene, dopo averli visti mi è uscita sta roba, di getto, quindi non so quale sia il risultato, non sono nemmeno sicura che abbia un vero senso... però mi è capitato speso di cercare di "entrare nella testa" dei ragazzi e ho voluto provare a mettere giù qualcosa. Beh detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate:) 
Sara_

P.s. Ho eliminato da poco la mia ff "I gotta find my way", che era a dir poco penosa, tanto non credo dispiaccia a nessuno;) E probabilmente tra poco pubblicherò una nuova ff, chissà... alla prossima!
  
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