Serie TV > Grey's Anatomy
Ricorda la storia  |      
Autore: nitidi sogni    12/08/2013    3 recensioni
Il ritorno di Izzie dal punto di vista di Alex.
Un amore eterno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izzie Stevens
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

'e ritorno da te, contro il vento che c'è.'




Mi alzo al mattino presto, stamattina potrebbe esserci qualche avvenimento importante, magari un bell’incidente d’auto, o magari qualcosa in più.
Sento l’adrenalina pomparmi nelle vene, come una pompetta di emozioni che pompa in modo anche troppo veloce.
Scendo, faccio colazione, e quella sensazione cresce, lasciandomi quasi senza fiato.
Mi vesto velocemente, dopo una doccia che faccio durare più del solito per dare modo ai miei muscoli di rilassarsi, sperando abbia lo stesso effetto sul mio cervello.
Prendo l’auto, ma capisco che oggi, non sono in grado di guidare.
Decido quindi di farmi una lunga passeggiata, con la voglia di calmarmi e la costante paura di perdermi quel fantomatico caso clinico straordinario che potrebbe arrivare al Seattle Grace stamattina.
Entro in ospedale, saluto Meredith che si trova sulla soglia della porta quasi mi stesse aspettando.
E’ strana.


‘Perché sei qui e hai quella faccia? Non dirmi che stamattina non c’è nulla di davvero interessante?’ le dico per sdrammatizzare, sperando sia davvero quello il motivo della faccia che ha.
‘Alex, devo parlarti, è importante.’
‘Dimmi tutto Meredith.’
‘Si tratta di Izzie.’
Mi sembra di non poter più respirare.
Il cuore mi batte all’impazzata, e non trovo nulla a cui appoggiarmi.
Il mondo intorno scompare, sono solo io, io che aspetto lei, io che non ho mai smesso di sperare che lei ritornasse. Io, lei, io, lei. Niente di più.
‘Cosa Meredith? Cosa Izzie? Cosa?’
‘Alex stai calmo, è qui, e..’
‘Dove? Dov’è?  Meredith?’
‘In terapia intensiva, ha avuto un incidente. E’ vigile, ma le sue condizioni non sono molto buone. Avrà bisogno di due operazioni. Mi dispiace.’
Un tumore, ha combattuto un tumore alla testa.
Ha vinto quella battaglia estenuante, l’ha vinta senza lasciarsi mai sopraffare, l’ha vinta. L’abbiamo vinta.
Non può non vincere questa lotta. Io non mi arrenderò.
Inizio a correre, veloce, il mondo intorno a me, è completamente scomparso.
Non capisco come mai sia qui, non capisco come abbia avuto un incidente d’auto se lei ha sempre preferito camminare, o in casi estremi usare mezzi pubblici.
Non capisco, ma la mia mente, e il mio cuore, oggi per la prima volta non stanno cercando spiegazioni.
Stanno cercando lei. E non importa se lei, stesse tornando da me, o aveva solo voglia di rivedere i suoi amici. Lei oggi è qui, ed io non me la lascio sfuggire, non adesso, non di nuovo.
Sento una mano che mi afferra il braccio, con una stretta forte, pressante.
‘Non può ricevere visite, Alex.’
‘Meredith, io sono un medico, lo ricordi adesso? O stamattina hai sbattuto al testa?’
‘Sei anche il suo ex marito, Alex, e sai che non ti faranno mai entrare. Aspettiamo qui, insieme. Andrà tutto bene.’
‘Quante volte lo abbiamo detto ai familiari dei nostri pazienti? Quante, Meredith, quante? E quando quelle persone non ce la facevano, tu come ti sentivi? A non avergli permesso una visita, un ultimo bacio, un misero abbraccio? Come?’
‘Va bene Alex, ma fai in fretta e..’


Non le faccio neanche finire la frase, che già sono dentro.
‘Alex..’ mi dice lei, dolce, stanca, senza forze.
‘Io..’ inizia a dire tra le lacrime. Le faccio segno di non parlare, le prendo la mano, la stringo, e me la metto sul cuore.
‘Andrà tutto bene’, le dico, mi dico.


Arriva Cristina, mi dice che è arrivato il momento di portarla in sala.
Anche lei, mi dice che andrà tutto bene. E ad essere sincero, anche se mi costa ammetterlo, sono molto più sicuro se in sala c’è anche lei.
Ha una lamiera conficcata nel petto, la operano al cuore e anche alla gamba, mi dice poi Cristina, hanno deciso di fare un’unica operazione.


La accompagno fino all’ascensore.
‘Ti amo’ mi dice Izzie, e la riconosco.
Lei è lì con me, dopo tanto tempo, lo sento di nuovo.
Sento i suoi suoi occhi fissi su di me.
Riconosco i suoi capelli, lisci, biondi, e morbidi al tatto.
La riconosco, è tornata.
Cristina, dopo circa sei ore di intervento, mi viene ad avvisare che è andato tutto alla meraviglia.
‘Si riprenderà presto, Alex.’
Corro in stanza da lei, e senza bisogno di troppe frasi glielo dico.


‘Ti amo ancora, ti amo anch’io.’
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: nitidi sogni