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Autore: AstronautOnTheMoon    12/08/2013    3 recensioni
Semplicemente è uno sfogo personale della mia vita.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono felice quando sono lontana da casa.



Non mi va di ridere, di essere felice, di camminare per strada con un sorriso smagliante, di fingere.

Ora voglio uscire da queste quattro mura, voglio scappare sola e non vedere nessuno e non mi va di parlare.

Voglio solo scrivere di ciò che sento, di ciò che provo, non voglio restare nell'ombra, voglio che tutti sentano.

Voglio che tutti sappiano che non posso essere sempre felice, che non posso sempre essere come sono abituati a vedermi.

La matta, mi chiamano perché non nego mai una battuta stupida a nessuno, perché ho il coraggio -o la pazzia- di fare cose che gli altri non hanno il coraggio di fare, perché se devo dire una cosa in faccia lo dico, perché non seguo le tendenze ma sono sempre me stessa.

Allora perché se sono così sincera loro mi vedono sempre così felice, perché quando sono lontana da casa sono veramente felice.

Queste quattro mura sono una galera perché mi ricordano che non potrò mai essere veramente libera come desidero finché sarò qui. C'è sempre qualcuno che vuole scegliere per me, c'è sempre qualcuno che vuole imporre il suo pensiero, che vuole dire ciò che è giusto per me.

Mi hanno manipolato per tanti anni.

Mi hanno detto: “Non fare l'artistico perché ti porta via troppo tempo, non riuscirai più a realizzare il tuo sogno nella pallavolo!”

E poi quando finalmente è arrivata quella grande occasione che non ci sarà mai più loro hanno detto NO. Non so se capisci cosa vuol dire sentirti dire: “ La squadra *** vuole che tu faccia un provino”.

Io so solo che mi è capitato una volta e non mi succederà mai più.

Sento la sua voce, le sue grida che vengono dalla stanza accanto, mi risvegliano dallo stato di trans creativa in cui mi trovo ogni volta che scrivo, non importa se le mie parole raccontano una storia vera o un frutto della mia mente.

Mi riprendono di qualcosa, non mi interessa.

È sempre così niente va mai bene, tutto dovrebbe essere perfetto.

Ma in fondo non è relativo anche il concetto di perfezione? Ciò che è perfetto per lei non lo è anche per me.

È tutta l'estate che dipingo, dipingo tanto, prima lo facevo di nascosto, chiusa in camera mia quando lei era lontana, poi la voglia di disegnare ha preso il sopravvento e non ho più potuto farci niente.

Passo dei pomeriggi bellissimi in giardino facendo schizzi un po' senza senso, disegnando qualsiasi cosa mi passi per la testa.

Ma poi arriva l'ora di cena e devo rientrare in quelle quattro noiose mura e muoio un po' dentro.

È strano, ma vedo casa mia come una prigione, quando invece dovrebbe essere il luogo dove sentirsi protetti, dove essere felici e sollevati.

Io sono diversa, io vivo una vita differente, io sono contenta quando sono lontana da questa opprimente posto chiamato casa.

  
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