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Autore: Serepta    13/08/2013    0 recensioni
"I babbani credono che le fate siano esseri di natura docile ed eterea. Nelle loro fiabe vengono dipinte come esseri pieni di bontà e luce, spesso accostate a manifestazioni positive della natura.
I babbani si sbagliano, non immaginano neanche quanto.
Le fate sono dispettose, permalose, invidiose, fastidiose...a volte cattive."
Draco ed Hermione hanno affrontato e superato una guerra magica che rimarrà nella storia, sono sopravvissuti a Voldemort. Figuriamoci se una piccola, innocua, fatina possa riuscire a fargli qualcosa...suvvia..è impossibile!
Oppure no?
I personaggi della storia non sono di mia proprietà ma della grande J. K. Rowling!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Che emozione...la mia prima ff!
Non mi era mai capitato di scriverne una..me la cavo con i racconti, di solito...cose del tutto inventate da me. Non so nemmeno se sono in grado di partire da personaggi inventati da altri!
Vabbè, ci proviamo! Mal che vada, ritenterò!
Spero tanto che possa dare a chi la legge qualche piacevole momento di stacco dalla routine quotidiana!
Io mi presento: Sono Giuliana, ho 26 anni e sono convivente e madre di uno splendido maschietto. Scrivo mentre lui fa la nanna, alterno lo sguardo fra il pc e il suo dolcissimo visino addormentato!
Spero tanto che sceglierà di leggere Harry Potter, una storia carica di amore, amicizia, magia, gioia e tanto altro. Una di quelle storie che dovrebbero leggere tutti, bimbi ed adulti.
Ed è da questa lunga e meravigliosa stora che parto...con una Dramione, dato che queste ultime sono da sempre le mie preferite!
Un abbraccio...buona lettura a tutti!
P.S. non mi cazziate per la visione delle fate, eheh! Non c'entra nulla con la Rowling...è una creatura che ho immaginato io, per il resto ho cercato di non finire mai OOC, nei limiti delle mie possibilità e capacità :)

 

I babbani credono che le fate siano esseri di natura docile ed eterea. Nelle loro fiabe vengono dipinte come esseri pieni di bontà e luce, spesso accostate a manifestazioni positive della natura.

 I babbani si sbagliano, non immaginano neanche quanto.

Le fate sono dispettose, permalose, invidiose, fastidiose...a volte cattive.

Alla prima categoria di fate, appartiene la piccola Spite. Anche alla seconda categoria: non ditele MAI e poi MAI che è piccola. A meno che non siate masochisti, certo.
Nel suo aspetto faerico, il colore che spicca sul suo corpicino è il rosso. Rossiccia la pelle e neri i capelli corti, rossi solo in punta, rosse anche le ali e le piccole labbra a cuoricino.
Spite era solita passare per le serre di Hogwarts ogni mercoledì, per raccogliere il tanto amato Alioto. Una pianta utile a scatenare l'isteria nelle persone. Lei, si divertiva ad inserirla come ingrediente nelle pietanze presso le varie taverne di sua conoscenza, per poi vedere donne impazzire e prendersela coi propri uomini per i più sciocchi motivi. Spesso, tali uomini, peggioravano la situazione chiedendo alle loro compagne se, per caso, fossero in quel periodo del mese.
Insomma, Spite non vedeva l'ora di provare ancora una volta gli effetti dell'Alioto, quando un fastidioso suono stridulo prodotto da un litigio poco lontano, attirò la sua attenzione.
Si diresse verso il giardino affianco al campo di Quidditch, dove trovò un gruppetto di ragazzi di Serpeverde appena usciti dagli allenamenti. Poco distante da loro, abbastanza poco da far ascoltare le proprie parole ai compagni, c'era Draco Malfoy, che guardava col solito ghigno da strapazzo la malcapitata Hermione Granger, finita da quelle parti per studiare un po' all'aperto, in santa pace, inconsapevole del fatto che quel pomeriggio, Serpeverde avrebbe avuto gli allenamenti di Quidditch. D'altronde...la prossima partita era ancora lontana.
"Guardatela...tutta altezzosa e impettita anche mentre studia. Ora che la chiamano "eroina del mondo magico" nemmeno si volta a guardare noi nullità". La ragazza dai lunghi boccoli castani, virò meccanicamente il proprio capo verso il biondino, lo fissò con quegli occhi color del cioccolato pieni di disgusto...occhioni che, in quel momento, si ridussero a due fessure "Sparisci, Malfoy. Ho di meglio da fare." tornò poi con lo sguardo al suo libro, sebbene avesse ormai perso ogni remota possibilità di concentrarsi...considerando anche che erano proprio queste le risposte che portavano il biondo a rincarare la dose. In sette anni, avrebbe dovuto impararlo.
L'espressione del biondo infatti, si indurì ulteriormente; una piccola vena nel collo iniziò a pulsare, addirittura. "Torna fra noi, Granger. Ricorda che qualunque cosa tu faccia, sei e rimarrai sempre una sanguesporco".
In passato, davanti a quelle parole, probabilmente Hermione Granger avrebbe a stento trattenuto le lacrime e sarebbe fuggita a gambe levate verso il proprio dormitorio. Non quella volta, non dopo la guerra.
La guerra aveva cambiato tutto, sia fuori che dentro di lei. Era diventata una ragazza veramente bella, sotto ogni aspetto. I lunghi boccoli le incorniciavano il viso dai lineamenti delicati, che faceva da corona al corpo affusolato e formoso al tempo stesso, snello e morbido soltanto nei punti "giusti". Ciò nonostante, il vezzo non era comunque una sua priorità, indossava con la solita spontaneità la sua divisa Grifondoro, mentre continuava a fissare il suo libro come se osservasse un punto nel vuoto, apparentemente imperturbabile e pronta a rispondere al biondo cercatore di Serpeverde. "Speravo che la guerra ti avesse insegnato qualcosa, furetto. Ma evidentemente sei stupido, perché solo gli stupidi rimangono, nonostante tutto, sulle proprie ridicole e ottuse posizioni" è in quel momento che tornò a guardarlo, ma con la coda dell'occhio, come a volergli far capire che per lei contava meno di zero "invece sei sempre lo stesso insulso e vanesio ragazzino. In più hai soltanto un marchio sul braccio che ti rende ancor più miserabile e lercio di quanto fossi prima. Meglio sanguesporco che mangiamorte. E ora...aria. Ho da fare."
L'espressione di Spite iniziò a incupirsi e la sua essenza eterea divenne man mano sempre più fisica e tangibile.
Davanti alle parole della riccia, il biondo raggelò. Il suo sguardo divenne ancor più di ghiaccio, nonostante gli occhi grigi e vitrei che ricordavano, appunto, quest'ultimo. I suoi compagni iniziarono a sgattaiolare via fischiettando, fiutando il pericolo nell'aria. Solo un fusto verde-argento dai capelli scuri, la pelle olivastra e gli occhi azzurri come il cielo, rimase a guardare la scena, impassibile, con le gambe e le braccia incrociate, in piedi, e la schiena poggiata ad un albero poco distante da Draco Malfoy.
Le parole della grifona lo destabilizzarono completamente. Dalla sua posizione, vedeva i boccoli castani che scivolavano liberi lungo la schiena. Non ci pensò due volte: puntò la bacchetta verso di lei, con una rabbia che gli conferiva uno sguardo così truce da sembrare quasi innaturale, gridando uno "Stupeficium".
Non appena vide il suo amico alzare la bacchetta, Blaise portò la mano destra alla tempia e scosse il capo in segno di diniego, con un'espressione di rassegnazione dipinta sul proprio volto.
Hermione, sbadigliando, quasi in contemporanea soffiò un "Protego", come se se lo aspettasse. La cosa, fece ancor più infuriare il biondo che, sentendosi prevedibile, prese l'atteggiamento sul personale, come una vera e propria ferita all'orgoglio. Spite assisteva alla scena e sbuffava, sbuffava.
La moretta si girò di scatto verso Draco, restando in terra con le ginocchia piegate e le punte dei piedi impresse sull'erba. Pronta a difendersi. Lui, infatti, non ci pensò due volte ad attaccare ancora. "Incarcerarmus", ma la mora era già pronta e si gettò di lato mentre fece un tentativo di disarmare l'avversario "Expelliarmus!!".
Il duello continuava, fra grida, minacce e sguardi decifrabilissimi. Solo Blaise si accorse della fatina che, lentamente, si rese del tutto visibile agli astanti. Il moro sgranò gli occhi, mentre Spite alternava uno sguardo che non prometteva nulla di buono fra il principe delle serpi e la regina dei grifoni.
"Draco..." a bassa voce, il moro, tentò di attirare l'attenzione del biondo amico, dapprima a voce non troppo alta, per non farsi scoprire. "Draco.." un altro tentativo, meno blando del precedente, comunque discreto. "DRACO!!!" la terza volta non si fece scrupoli ed alzò la voce come si deve. Ma Spite non fece una piega, continuò a fissare i due alternativamente, con aria indignata. Il principe delle serpi non distolse certo lo sguardo dall'avversaria, limitandosi ad un "Che c'è, Blaise?? Non vedi che ho da fare??" quando poi volse lo sguardo nella direzione indicata dall'amico, vide finalmente Spite. Sgranò gli occhi e schiuse le labbra, passando da "super-figo" a "stoccafisso" nel giro di un colpo di bacchetta. Hermione inarcò un sopracciglio e seguì il suo sguardo, assumendo poi la medesima espressione inebetita quando vide Spite. La fatina in questione accennò un sorrisetto e si impettì, sentendosi contemplata ed ammirata. Dopo brevi istanti di stupore iniziale, fu il biondo a parlare per primo: "E questa qui da dove sbuca?".
La frase non troppo elegante arrivò alle piccole (ops) orecchie di Spite, la cui faccia sembrò prender fuoco per quanto divenne rossa. Quel rossore, indice di ira folle, andò a diffondersi per tutto il corpo, mentre Hermione si voltò verso il biondo, guardandolo accigliata "ma allora sei scemo? E' una fata e le parli così?" e lui "sta zitta, Mezzosangue. E' minuscola, che vuoi che faccia".
La regina di Grifondoro si portò le mani ai capelli, allibita, mentre Blaise scosse il capo con aria afflitta. Draco guardò la fatina con aria di sfida, come se fosse convinto che lei non possa nulla contro di lui. "L'esperienza con Fierobecco non ti ha insegnato nulla, stupido idiota" borbottò Hermione. Ma, stavolta, il biondo non fece in tempo a replicare che venne interrotto da un "BASTA, MI AVETE STANCATA!!!!!! BASTAAAAAA!" il grido emesso dalla fata fu così acuto che avrebbe potuto dare adito a pensare che dentro di lei si nascondesse una banshee. I tre, si tapparono le orecchie con le mani aperte, allontanandole lentamente soltanto che l'urlo volse al termine.
"Sono stufa! STUFA dei vostri litigi da ragazzini! Una GUERRA, una guerra e voi non avete capito niente! Ancora vi chiamate "Mangiamorte" e "Mezzosangue", siete degli sciocchi bambini malcresciuti! Tutti e due!" In pochi battiti d'ali raggiunse poi il viso del principe delle serpi, assottigliando lo sguardo "e io...non sono...PICCOLA!!". Lasciando un Draco allibito, tornò nella sua posizione iniziale ed allungò le braccia, una verso Hermione e l'altra verso il suo biondo antagonista. Il sorrisetto che le si stampò in viso non prometteva nulla di buono.


" Per farvi gustare il sapore della vita

è meglio far sì che vi scorra fra le dita

che giorni e notte scorrano veloci

che mutino in fretta i corpi e le voci

Un giorno dopo l'altro una ruga in più

Non ci sarà tempo per quello che vuoi tu

Vi farò un bel dono, oppure sarà un danno?

Ogni sette giorni, un nuovo compleanno!

Orrenda è la sorte di chi troppo tempo aspetta!

Godetevi la vita, che un anno passa in fretta!"


Una volta pronunciate queste parole, dalle manine fatate partirono due lampi di luce rossa, accecante, che colpirono in pieno petto Hermione Granger e Draco Malfoy. A causa del violento impatto, finirono entrambi col sedere a terra; cosa che provocò l'ilarità di Spite, mentre Blaise rimase atterrito a fissare la scena, con le braccia che gli penzolavano lungo i fianchi come se fosse una marionetta. E fu lasciando nell'aria l'eco di quella risate che la fatina, pian piano, svanì alla vista dei due. Solo la sua voce riecheggiava, diventando sempre più bassa. Draco si gettò in avanti, gattonando, per poi mettersi in piedi e guardarsi attorno furiosamente. Annaspava, era evidentemente preoccupato. "Aspetta! ASPETTA, DOVE VAI? Dicci almeno cosa ci spetta!!!" Hermione non lo insultò, era troppo sotto shock per litigare "Io l'ho capito cosa ci aspetta...dicci se c'è un modo per interrompere l'incanto, ti prego!!!" sebbene non fosse nel suo stile, si issò sulle ginocchia e incrociò le dita fra loro, sapendo che le fate hanno bisogno di sentirsi idolatrate un po' per fare qualcosa in tuo favore. Spite non riapparì, ma la sua vocina in lontananza, pronunciò ancora qualche parola "l'incanto svanirà, non appena l'uno le vesti dell'altro indossare saprà, e dato che a parer mio ciò giammai avverrà..si goda la vita chi presto morirà...ahahahahahah!" e così anche l'ultima eco svanì..proprio così: sghignazzando.

Blaise rimase come un baccalà a fissare il punto in cui sparì la fata, scostando lentamente lo sguardo su Draco. Hermione e quest'ultimo si voltarono l'uno verso l'altra in contemporanea. Le espressioni dei loro volti erano atterrite, stavolta. Non ci fu spazio nemmeno per il consueto odio fra i due.

Hermione, infine, si lasciò crollare a terra a pancia in su, sospirando e scuotendo il capo "e, con questa, si concludono definitivamente le speranze di farmi un solo, misero, anno scolastico senza rischiare di rimetterci la pelle"
E le lancette iniziarono a muoversi, più velocemente. Tic tac tic tac...

 



Ecco concluso il prologo! Così tutto ebbe inizio!
Cercherò di aggiornare ogni settimana e di non tirarla troppo per le lunghe, promesso!
Recensite pure, sono pronta ad ogni tipo di commento e sarò felice di imparare da chi ne scrive da più tempo di me!

  
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