Quel giorno stavo ascoltando "I miss you" dei 5 seconds of summer, Dio solo sa quanto mi piace quella canzone.

Se solo avessi incontrato Louis l'avrei baciato per avermi fatto conoscere i 5 seconds of summer.

 

Quel giorno pioveva ed io ero lì in quel parco con le mie cuffiette a farmi film mentali su storie d'amore impossibili come quelle nei libri, come il bacio tra Romeo e Giulietta o come la storia di Leo e Beatrice dove c'era la parola fine prima di cominciare quella bellissima storia.

Nei cartoni animati della Disney dove le loro storie erano sempre ostacolate ma alla fine tutto finiva con un semplice "Vissero per sempre felici e contenti", ma mancava qualcosa, mancava la parola "insieme" infondo non sappiamo mai se cenerentola e stata veramente felice con il principe o si sono lasciati.

Posso sembrare negativa, una che non crede nell'amore, ma in realtà io c'ho sempre creduto. Amare una persona ti rende completa e sapere di essere amata è ancora più bello ma a volte l'amore ti rende leggeri riesce a farvi volare poi tutto inizia ad andare in modo strano finché non cadi e ti sfracelli.

 

"Hey Em" urlò un ragazzo, sfoggiando quel sorriso magnifico.

"Alex!" risposi ricambiando il sorriso.

 

Lui era lì, no, non era il mio ragazzo, era il mio migliore amico.

E' semplicemente stupendo, occhi azzurri, alto, muscoloso, capelli biondi. Del tutto diverso da me, chiunque ci avrebbe visto parlare avrebbero detto che "lo strafigo stava parlando con una sfigata".

Io ero bassa, occhi marroni con macchie verdi che neanche si avvicinavano al color mare dei suoi, non ero ne magra ne grassa ero normale ed avevo i capelli tinti di rosso (avevo conbattuto con mia madre per averli). Avevo anche dei pircing io li amo ma ci sono persone come i miei genitori che li odiano.

 

Lui era molto popolare, ed io sono la solita ragazza che viene giudicata perché timida e goffa, in realtà nessuno sa che soffro, che sorrido ma che quel sorriso non e reale ma finto, rido per convincere me stessa di essere felice e per farlo credere agli altri, ci sono persone che credono che le persone che soffrono piangono, ma a volte non piangono nemmeno più ti ridono in faccia piuttosto che farti sapere come stanno.

 

Ah, dimenticavo io sono Emily.