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Autore: _Met_    13/08/2013    2 recensioni
[Questa fan fiction partecipa al contest “Attento a quello che sogni” di _Kiiko Kyah e Raven Cullen]
E finalmente sono riuscita anchio a pubblicare :)
La vita di Suzuno modificata da me.
Spero vi piaccia.
Met.
Dal testo :
< Suzuno cos’è un sogno ? >
< Un sogno è un ammasso di false speranze e illusioni >
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore/Autori: _Met_
Titolo della storia: Sogni quelle  false speranze racchiuse nella tela della vita

Rating: verde
Prompt [il sogno che sarà rivoltato nella fic]: normalità
Personaggi: Suzuno Fuusuke, Haruya Nagumo,Hiroto Kiyama, Ryuuji Midorikawa  
Numero di parole:  939 ( senza questa intro e senza l’angolo )
Desclaimer:  Tutti i personaggi in questa Fan Fiction non mi appartengono ( purtroppo ) Questa storia non ha alcuno scopo di lucro ed è scritta per puro divertimento.
Eventuali note:  Inizio con il ringraziare Anna e Raven per avermi concesso più tempo. E ringrazio Fede ( Moustache ) per avermi fatto da Beta Reader [ Ancora grazie ]

Spero vi piaccia anche se le tematiche non saranno allegre. [ Angst a palate ]

 

 

 

 

***

< Perché non vuoi affezionarti alle persone ? >.
< Perché quando lo faccio queste, mi abbandonano >.

***

Suzuno aveva sempre desiderato essere un bimbo normale. Un bambino sorridente e pieno di amici. Un ragazzo allegro e spensierato. Purtroppo questo desiderio non si sarebbe avverato mai. Per colpa di cosa poi? Un incidente.
Quel maledetto inverno, aveva circa sei anni. Un maledetto scontro provocato da un camionista ubriaco. Una maledetta esplosione che gli rubò i genitori e il fratello.
Da quel giorno Suzuno cambiò. Divenne freddo e insensibile, proprio come l’inverno che gli aveva portato via la famiglia.
Da allora il piccolo Fuusuke cambiò molti orfanotrofi. Il più delle volte perché era sempre l’ultimo; quel bimbo mai scelto. Quello troppo freddo e poco allegro che veniva sempre scartato fuori. Quello emarginato.
Poi finalmente, dopo aver viaggiato per mezzo Giappone, trovò una casa.
O, perlomeno, qualcuno che gli volesse davvero bene; qualcuno di sincero. Quel posto era il Sun Garden.
E fu lì che, per la prima volta dopo l’incidente, Suzuno credette davvero che il suo sogno si sarebbe realizzato.
Nonostante ciò, però, decise di tenere un profilo da ragazzo – oramai aveva dodici anni e non voleva più essere definito un moccioso – cinico e distaccato.
Non appena arrivò, subito tre ragazzi lo accolsero sorridenti.
< Come ti chiami ? > gli chiese un bimbo di circa undici anni dai capelli verdi.
< Io sono Hiroto > si presentò un ragazzo dalla carnagione diafana e gli occhi acquamarina.
< Hey, ma sai parlare? > urlò un ragazzo con una buffa acconciatura di capelli.
< Certo che so parlare, Tulipano > rispose deciso Fuusuke.
Nagumo rimase sorpreso: erano in pochi quelli che gli rispondevano a tono.
< Wow, è riuscito a far star zitto Haruya > sorrise Hiroto divertito.
< Comunque io mi chiamo Suzuno Fuusuke > disse.
< Piacere, lui è Midorikawa Ryuuji > disse Hiroto indicando il bimbo con i capelli verdi. Questi agitò la mano allegro in un chiaro segno di benvenuto.
< E il Tulipano è Haruya Nagumo > continuò il ragazzo dai capelli rossi.
< Non è un tulipano, ma una fiamma > si accigliò Haruya notando che Hiroto gli aveva affibbiato un pessimo sopranome.

 

***

< Perché non sorridi mai ?>
< Perché farebbe sembrare il mondo un posto felice in cui io sto bene >

***

Da quel giorno passarono un paio d’anni.
E più passava il tempo, più Suzuno si convinceva che il suo sogno si sarebbe realizzato. Ma non fu così.
Un giorno Seijirou propose hai ragazzi un’idea: il progetto Alius.
Subito tutti e quattro i ragazzi accettarono. Peccato però che tutti uno dopo l’altro ne pagarono le conseguenze.
E quando finalmente tutto sembrava essersi ristabilito, ecco che un malvagio pittore era pronto a rovinare il bel quadro di Suzuno.
Quel quadro a lui importante.
Quella tela a lui fondamentale.
Quella tela chiamata vita.

***
< Suzuno ? >
< Mh ? >
< Hai mai avuto un sogno ? >
< Sì >
< Si è realizzato ? >
< No >
***

 

I mondiali si avvicinano e Suzuno , anche se non l’ho dava a vedere, era felice.
Un altro sogno di Suzuno era proprio quello di andare hai mondiali e vincere. Peccato che anche questo s’infranse. Perse nella semi finale. Con lui c’era anche Haruya. Fin da quando erano piccoli tra loro due non era mai scorso buon sangue. Poi, col tempo, i due sembrarono essersi trovati. Avevano anche provato a mettersi insieme, con l’inutile risultato che si picchiavano un giorno si e l’altro pure. Così i due rimasero migliori amici.

***
< Suzuno cos’è un sogno ? >
< Un sogno è un ammasso di false speranze e illusioni >
< Perché dici così ? >
< Perché i sogni mi hanno fatto credere che potevo fare tutto e invece non ho combinato un bel niente >
***

Dai mondiali passarono dieci anni. Oramai Suzuno era un uomo. Forte, bello e desiderato da tutti. O almeno così era fuori. Ma dentro? Dentro di sé sentiva una voragine incolmabile. Un senso di vuoto e inutilità. Un senso che si espanse quando perse il suo migliore amico. Quel deficiente del Tulipano si era ubriacato troppo ed era andato fuori strada capovoltando la macchina.
Un incidente fatale. I dottori gli dissero che aveva perso troppo sangue e che il tasso di alcool era troppo alto. Anche se non si fosse schiantato, sarebbe morto comunque. Sarebbe morto di Overdose.
Perché? Perché la vita era così ingiusta. Prima i suoi genitori, ora Haruya. Tutti stava scomparendo. Per colpa di cosa? Per colpa del maledetto alcool.

***
< Haruya ? >
< Sei un grandissimo deficiente >
< Lo so Suzuno, lo so >
***

Dalla morte di Haruya passarono tre anni. E Suzuno fu sempre tentato di raggiungerlo. Poi un giorno, allo stremo delle forze, si trascinò fino al cimitero in cui era sepolto Nagumo.
Comprò dei tulipani bianchi e li poggiò sulla lapide. Dalla manica della giacca tirò fuori un coltello. Si fece un taglio sul polso a fior di pelle giusto per far uscire un po’ di sangue con cui imbratto i fiori che divennero color cremisi. Poi rialzò il coltello e se lo puntò all’altezza del cuore. Prima di mettere a tacere il suo debole cuore disse con amarezza :
< E così ho fallito, ho deluso tutti >
E il coltello ricadde sul petto fermando il suo cuore per sempre.

***

 Angolo Ciliegioso (?)

Hola gente.

Anche se un po’ in ritardo sono arrivata anch’io.

Allura mi sa che devo chiarire un paio di cose.

Gli asterischi sono frammenti di dialoghi tra Suzuno e più personaggi.

Il primo e tra lui e suo fratello maggiore ( un mio Headcanon ) poco prima dell’incidente.

Il secondo e tra Fuusuke e Midorikawa all’orfanotrofio.

Il terzo e tra Hiroto e Suzuno prima del progetto Alius.

Il quarto e tra Fuusuke e Haruya poco dopo che il ghiacciolino arrivasse al Sun Garden.

Il quinto e un rimprovero che Suzuno fa a Nagumo dopo aver scoperto che il Tulipano non c’è più. 

Spero vi sia piaciuta.

Uno stra mega abbraccio ciliegioso (?)

Met

 

   
 
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