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Autore: _Deen_    13/08/2013    1 recensioni
è una calda giornata a Toronto , e per trovare del refrigerio due protagonisti a noi conosciuti si dirigono verso un parco . Tra confidenze , ricordi e l'ombra delle fronde degli alberi tra Trent e Courtney nascerà qualcosa ......
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Courtney, Trent
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Angolo Autrice
Allora premettendo che, grazie al mio nuovo computer dai tasti perfetti, ho molta ispirazione durante questi giorni, sto scrivendo una long, una one-shot è già scritta e un miliardo di idee in mente. Quest'oggi mi cimento sulla TxC, una delle mie coppie da “Crack-paring” preferite. Lo so, lo so cosa pensate, questa non ha mai preoccupazioni per la testa... ed è vero, specialmente in estate. La parte iniziale mi piace, ma verso la fine credo di essere sprofondata nel OCC, e non sono molto soddisfatta, per lo meno per quanto riguarda Courtney. Ho voluto raccontare di un nuovo inizio, ma anche del passato e forse ho un po’ esagerato. Vi auguro una buona lettura e vi ricordo che la violenza contro l’autrice non risolve niente.  
                                                                                            &nbs2p;                                                                                                                                                                
    Baci, Denise

L'afa attanagliava quel giorno d'estate canadese e molte persone, pur di trovare riparo da quel caldo insopportabile, erano uscite dalle proprie abitazioni: chi al mare, chi in montagna, e chi chiuso all'interno di un centro commerciale. Solo poche persone si erano ricordate di un tranquillo luogo lì vicino, dietro a quei enormi ammassi di cemento e calcestruzzo, nascosto tra diversi palazzi, forse per poterlo proteggere, un piccolo parco. All'interno di quel oasi verdi, vi erano madri che giocavano con i propri figli sul altalena, ragazzi seminascosti tra gli alberi intenti a scambiarsi effusioni, anziani seduti sulle panchine, affaticati per il troppo caldo. Una leggera brezza smuoveva le delicate fronde di un albero, a cui piedi vi era una figura maschile intenta ad accordare le corde della sua chitarra. Gli occhi verdi smeraldo del ragazzo vagavano da una parte all'altra del parco, nel vano tentativo di cercare l'ispirazione.

"Potrei scrivere una canzone in cui un ragazzo, durante una giornata affossa, non riesce a trovare l'ispirazione. Meglio potrei scrivere su quel gruppo di formiche intente a ritornare nel loro buco, o su quei due scoiattoli che stanno avendo un rapporto sessuale sull'albero accanto al mio.
Ma che cavolo vado a pensare !!! Sarà meglio tornare a casa, oggi l'ispirazione si è fatta un viaggietto "

Trent prese in mano la sua chitarra e si incamminò verso l'uscita del parco, quando intravede una figura famigliare sotto un albero.
-Ehi Court che ci fai qui? -
La ragazza era seduta sotto un albero, poco distante da quello di Trent, era strano come non l'avesse riconosciuta prima. La mora alzò gli occhi dal libro e lì pianto sul chitarrista. 
-Ah ciao Trent. Ho un libro in mano cosa vuoi che ci faccia qui? -
-Oh capito, non ti scaldare -
Courtney osservo il ragazzo con uno sguardo dubbioso per qualche istante, poi rispose 
-Be visto che oggi faceva troppo caldo per rimanere a casa sono uscita per trovare un pò di refrigerio, e mi sono seduta sotto quest'albero. Tu invece che fai? -
-Cercavo l'ispirazione per la mia nuova canzone, ma non sono stato abbastanza fortunato -
-La fortuna non centra, conta solo quanto sei bravo -
- Solo la bravura, dici? -
-Si, ne sono sicura, non credo alle stupidaggini che piacevano tanto alla tua darkettona come il karma o il destino. Per me si semina quel che si raccoglie, per questo bisogna impegnarsi al massimo in tutto -
-Se affermi di non credere nel destino o nel karma, ma solo nel impegno che ci metti, tu non devi aver impiegato molto energie per uno come Duncan -
Il moro vide la ragazza abbassare lo sguardo e stringere forte il libro tra le mani.
-Be anche tu non devi essere stato molto attento con la tua goticuccia, visto comè andata a finire -
Trent riflette su qualche secondo, e poi ammise
-Su questo hai ragione -
Courtney strabuzzò gli occhi sorpresa, Trent sembrò non accorgersene. Sapeva di avere ragione, lei aveva sempre ragione, ma quasi nessuno glielo aveva mai detto così esplicitamente, in modo sfacciato, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Solitamente era dalla parte della giustizia, della verità e, a suo parere, quella era la parte giusta. Aveva capito fin da bambina che stando dalla parte della giustizia, della verità e della razionalità lei avrebbe sempre avuto ragione, e Dio solo sapeva quanto gli piaceva avere ragione. Ma Trent gli aveva dato ragione in un modo "strano ", disarmante, quasi innocente.
-Adesso che fai? - chiese la bruna
-Le stesse cose che facevo prima del reality, studio in conservatorio, scrivo canzoni ed esco con gli amici. Tu? -
-Io sto studiando per iscrivermi a legge ed esco con le amiche -
- Nessun ragazzo dopo quello- pronunciò l'ultima parola in tono sprezzante
- Be qualche appuntamento, ma nessuno di interessante, e tu? -
- Qualche ragazza carina, ma per lo più erano interessate ai quindici minuti di fama -
-Con qualche ragazza carina ti riferisci a Katy e Sadie, per caso? - chiese lei in tono scherzoso
- Be il Q.I. era lo stesso -
Entrambi scoppiarono a ridere, una risata allegra, cristallina
-Mi sembra che tu suonassi il violino, come vanno le tue lezioni? -
-Purtroppo non ho abbastanza tempo per il violino, ultimamente, devo studiare questi tomi per prepararmi per l'esame che, uniti al caldo, non mi danno un attimo di tregua-
-Sai dovresti riprenderlo, ti ho sentito suonare, sei brava -
-Trent non è che cerchi di dirmi qualcosa, prima mi dai ragione e poi mi dici che sono brava .... sto  iniziando a sospettare che sotto ci sia qualcosa-
-Non dovresti essere così sospettosa Court, il mondo sarebbe un posto migliore se le persone si fidassero di più -
- Come fai a fidarti delle persone? La gente è crudele, malvagia e menefreghista, non gli importa niente di te, ti tradiscono, tutti: tuo padre, tua madre, il tuo ragazzo, e anche le persone appena conosciute ti tradiscono se abbassi le difese solo per un secondo. Anche tu, come sai che un’altra ragazza non si comporterà come lei? -
-Be questo non posso saperlo, ma non dobbiamo commettere l'errore di pensare che tutte le persone sono uguali, che tutti abbiano l'intento di ferirti e ingannarti, altrimenti poi non riesci più a vivere -
Courtney, dopo qualche attimo di riflessione, rispose
-La tua è una logica disarmante, è vero quello che dici, ognuno di noi è diverso in base alla propria personalità e alle proprie esperienze ... ma non credere troppo nei sentimentalismi e nella bontà delle persone, le persone potrebbero ferirti quando meno te lo aspetti -
-Mi hai dato ragione -disse il ragazzo con un tono tra il sorpreso e il divertito
- Non ti ho dato ragione, ho solo ammesso che il tuo discorso era logico, razionale -
Rimasero in silenzio qualche minuto, godendosi quella piccola pace estiva, uno accanto all'altro, seduti sotto le fronde di un albero, cullati dal vento.
" Sai devo ammettere che è bello parlare con te, almeno posso iniziare un discorso serio " ammise Courtney dopo qualche istante di silenzio.
Courtney pose la testa sulla spalla del ragazzo, mentre lui le cingeva le spalle con un braccio
Il ragazzo sorrise, con molta probabilità si trovava affianco a una delle persone più orgogliose e testarde del pianeta, ed era riuscito a farle strappare una confessione. Ma ammirava, in un certo senso, la sua determinazione, il suo coraggio, la continua tenacia, non si arrendeva tanto facilmente,una roccia, era FORTE. Era diversa: lui non aveva esitato nemmeno un istante ad aiutare Gwen, mentre molti, soprattutto Duncan, potevano ricordarsi della vittoria della ragazza contro il punk nella vasca delle palline (N.D.A: ahaahahahahah XD ). Eppure a tratti si era rivelata simpatica, quasi dolce, e quando stava giusto mostrando quel suo piccolo lato , era stata prontamente ferita.   
Era strano trovarsi in quella situazione, entrambi considerati bravi ragazzi, studiosi, obbedienti, non si erano rivolti quasi mai la parola durante il reality, ed erano finiti per innamorarsi di due persone l'uno l'opposto dell'altro. Nessuno dei due aveva considerato troppo l'altro, forse per disinteresse, forse perchè troppo concentrati sui loro opposti, o forse perchè erano troppo simili e la loro storia poteva risultare banale.  Eppure quei due opposti ora si stavano godendo sfacciatamente una felicità, una gioia, e lasciavano loro lì, a crogiolarsi nel amarezza e nell’indifferenza. E ora cosa potevano fare un dolce chitarrista e un cinica leader, entrambi gelosi di un rapporto, di un feeling che loro stessi avevano capito esistesse, prima che i diretti interessati se ne accorgessero? Ricomporre i pezzi di ognuno, magari la prima volta non andrà bene, e nemmeno la seconda, ma, forse, dalla terza tutto sarebbe cominciato ad aggiustarsi e ad andare per il meglio. Provarci, sempre e comunque, mai abbattersi, angosciarsi ma lottare e andare avanti, azioni che entrambi, nell’ultimo periodo, avevano iniziato a comprendere.
  
Sotto un caldo sole di un estate canadese, ai piedi di un albero dalle fronde verdi, vi erano due figure, Trent e Courtney, Courtney e Trent , entrambi umiliati ,offesi, derisi e vittime di un amore non loro. Courtney alzò la testa e incontrò due occhi color del prato, dolci, teneri, innocenti, ma anche protettivi e sinceri. Due occhi che l’avrebbero protetta. Trent alzò lo sguardo e si immerse nei profondi occhi neri, occhi da cerbiatta, ma che della dolcezza e tenerezza del cerbiatto avevano ben poco. Erano occhi ostinati, testardi, guardinghi, inviolabile, per tutti, tranne che per pochi. Tranne che per lui.
Un bacio
Un bacio dolce
Un bacio dolce e casto
Finchè i due non si dimenticarono dell’afa, dell’ispirazione, dei libri, di due figure del passato e si concentrarono sul presente.     
 
 
 
 
 
  
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