IN CARROZZA

Stetti ore in quella stazione a Guardare le persone scendere e salire persone dai treni. Su quei treni transitavano centinaia, forse migliaia di persone. Mi divertiva veder salire e scendere avvocati, becchini, forse pronti a dichiarare morto il senso dell' umorismo di alcune persone. Vedevo passare difronte a me ragazzi grandi, bambini, mamme, papà, nonni, zii, gay, lesbiche, etero, bisex, disoccupati, o almeno così mi piaceva credere che fossero. Andavano tutti di fretta, non avevo mai visto un ebreo correre. forse ha ragione mia mamma, non sono un uomo vissuto. Mentre dinanzi a me sfilavano belle signorine inglesi, pronte a prendere il primo treno verso l' aeroporto internazionale più vicino, io dentro di me pensavo che in fondo quando dicono che siamo tutti uguali non è una frase fatta ma è proprio vero.
L' ho capito guardando 2 gay che si baciavano. In quel momento ho capito che " gay " o "lesbiche" sono solo delle etichette date dalla società. In realtà non esistono gay o lesbiche, esistono solo persone che amano altre persone. E poi in quella stazione ho capito che non esistono le razze.
Esistono popoli con usi e costumi diversi dagli altri. 
Si comportavano tutti nella stessa maniera, soltanto che si distinguevano solo per i vestiti.
Se la suora non avesse avuto il suo vestito nero e la sua croce al collo mentre quell' ebreo che correva prima non avesse avuto il suo cappello avrei detto che erano due persone uguali. 
Qualsiasi treno noi prendiamo, qualsiasi sia la nostra direzione ci sarà sempre una persona vestita diversamente, con ideali diversi, con credenze diverse, con orientamenti politici diversi che si comporterà esattamente come noi.
Perché siamo tutti uguali Essendo distinguibili a singoli individui, paradossalmente il mondo è Bello perché è vario.