Non poteva crederci, non poteva essere vero.
 
Tails non poteva leggere certe cose, non uno come lui.
 
Sonic era veramente furioso, aveva appena scoperto che il suo migliore amico leggeva certa robaccia… oh, lo avrebbe sentito, eccome se l’avrebbe sentito.
 
-TAILS!-
 
In seguito all’urlo furioso del riccio, il volpino lo raggiunse di corsa nel salotto di casa sua. Senza dire una parola, Sonic gli sventolò davanti gli oggetti incriminati.
 
-OH NO! S-Sonic… posso spiegarti.-
 
-Spiegarmi cosa? Non c’è assolutamente niente da spiegare. Tails, mi hai profondamente deluso, come puoi leggere certe schifezze?- sbottò furioso.
 
-Ma dai, non ho fatto niente di male… e poi, ormai non sono più un bambino, è normale che cominci a pensare a certe cose, no?-
 
-Ed è così che hai intenzione di crescere, leggendo certe riviste? Guardale, dico io, già nel nome sono da censurare: “Offro lavoro”, “Lavoro oggi”, dove vuoi arrivare, a capo di una multinazionale?-
 
-Bé… non sarebbe male.-
 
-Col cavolo, tu sei destinato a diventare un grande eroe proprio come me.-
 
E quindi prese per il braccio l’amico per andare ad allenarsi.
 
-Convincere i giovani a cercarsi un lavoro per il futuro... ma dove andremo a finire?-