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Autore: prattolina    14/08/2013    2 recensioni
Una ragazzina di quattordici anni sempre vittima di bullismo, scoprirà di star per intraprendere l'avventura più stravolgente della sua vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kili, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EMY COWELL: UN VIAGGIO INASPETTATO
 
 
Sono già le sette del mattino, il mio viso sembra essersi incollato al morbido cuscino profumato di fragole e lamponi, ma ecco mia madre che come al solito entra senza bussare alza le serrande e mi scuote dicendomi di alzarmi...
-Emy Cowell perché non sei ancora in piedi, sai che ore sono?-mi guarda con il solito sguardo da pesce lesso, che invece di intimorirmi (come lei spera) mi strappa sempre un sorriso,-Mamma. Ma che cavolo, fammi stare a casa  ti preg...-non mi lascia finire la frase e, inizia con il suo discorsetto:
Dovresti vergognarti signorina, io a quattordici anni ero già indipendente, devi sapere che mi svegliavo da sola, preparavo zaino, merenda, mi vestivo mi preparavo e prendevo l'autobus. Mica ero pigra come te, in più questo mi garantiva un ottimo fisico e attiravo non so quanti ragazzi ... mmhh se solo sapessi che cosa combinavo ahahha!-  non c'è risveglio più orrido di tua madre che racconta le sue avventure adolescenziali...-SI!Mamma sono contenta per te, ma adesso sei pregata di uscire dalla mia stanza, sai dovrei vestirmi!-.La spingo con tutta la forza che ho e la butto fuori dalla mia camera, già è piccola per me figuriamoci per due persone, fosse anche grande ma è praticamente un buco quindi è bene che ci stia solo io.
Come sempre non so cosa mettermi addosso dopo 5 minuti passati a osservare l'armadio, mi decido, prendo i miei amati pantaloni a zampa di elefante bianchi, cintura con un drago enorme di metallo che mi passa nella vita, maglietta attillata a scollo a cuore nera e i miei amati sandali. Sono pronta anche se molto tesa... primo giorno in una nuova scuola, sono contenta perché non vedo l'ora di conoscere nuove persone e fare amicizia, quindi sono ottimista.
Arrivo in cucina e trovo mia madre davanti al tavolo con la colazione pronta -ti ho preparato  la colazione!tesoro mangiala!- la guardo in modo strano visto che non mi aveva mai chiamata tesoro fino ad allora-Mamma rassegnati, sai che non ne faccio mai colazione, ma grazie lo stesso-lei mi guarda con uno sguardo infuocato  -Cosa?Vuoi dire che io ti ho preparato tutto questo per niente?-  mi comparve sul viso il mio classico sorrisetto ironico 
-Non te l'ho chiesto mamma...su dai ti aiuto a sparecchiare poi andiamo se no facciamo tardi...-
****
Sono le otto in punto e siamo davanti alla nuova scuola, mi sento strana ma allo stesso tempo eccitata all'idea di conoscere gente nuova. 
Ci siamo la campanella suona, mando un super mega bacio a mia madre, entro  in classe sicura di me, come se già conoscessi tutti, saluto cordialmente dopo che la professoressa mi presenta e mi siedo di fianco a una ragazza.Lei sembra molto sicura di se, ha i capelli castani, occhi scuri che sembrano brillare di sicurezza, si veste in un modo molto  volgare e leggero per essere a scuola-Ciao sono Amy, tu come ti chiami?-allungo la mano sperando che me la stringa ma...-Posso chiederti perché ti sei seduta affianco a me?Non mi piaci te l'ho dico subito, ora per favore alzati e accomodati da un'altra parte (sfigata), comunque mi chiamo Beatrice piacere!-i miei lucenti occhi viola d'un tratto si spengono, si riempiono di lacrime che cerco di non fare uscire per evitare di togliermi il fondo tinta e mostrare le mie insopportabili lentigini arancioni, sparse un po' ovunque nel mio naso e nelle mie guance.
Gli altri mi guardano e ridono, sento i loro bisbiglii che mi nominano ,la professoressa capendo la situazine imbarazzante in cui mi trovo mi chiama -Cowell guardi può accomodarsi al primo banco -inizio a sentirmi un peso al cuore e l'ansia inizia a insediarsi nel mio corpo, cerco di nasconderlo ma mi è veramente difficile, faccio un enorme respiro e mi concentro sulla lezione. 
Mezza mattina. Si fa uno spuntino una pausa dalle lezioni (finalmente), ormai ho praticamente dimenticato la faccenda con quella "Beatrice" e cerco di fare amicizia altrove, vedo questo gruppo di ragazzi abbastanza normali  -Hey ciao, posso unirmi a voi ?Mi chiamo Emy!di cosa parlate?-si avvicina un ragazzo alto, credo sia di quarta -Senti ma sei  tu la sfigata che si è seduta vicino alla mia Beatrice?-il mio corpo inizia a riscaldarsi, sento l'agitazione,- Stavo solo cercando di fare amicizia!-lui mi guarda come fa un toro quando sta per caricare -hhahaha,hai proprio sbagliato gruppo, sparisci prima che ti metta le mani adosso!- me ne vado non so che fare,perché mi trattano tutti così?cosa ho fatto di male?
************
Emy come è andata a scuola, cosa hai fatto?-mia madre mi guarda con un viso speranzoso come se si aspettasse una risposta incredibilmente positiva, neanche la guardo filo direttamente in camera  lasciandomi un sentiero di roba nell'andito e sbatto la porta più forte che mai,e dallo sfogo inizio a urlare come una matta, le urla mischiate alle lacrime mi provocano un gran maldi-testa...mi addormento, cercando di non pensare alla pessima giornata...
RAGAZZI RECENSITE, VI PREGO è LA MIA PRIMA FICTION:) TANTI DOLCI SALUTI PRATTOLINA:)<:*
  
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