Gocce di vento
Piove.
Non più luce
a colorare le mie finestre,
solo grappoli dorati
ad ingannare l’oscurità.
Ti avvicini e mi tocchi la spalla,
lasciando che la tua mano lucente
sfiori i miei capelli scuri.
Il temporale,
oh, amico fidato!
Non fa che esternare
chissà quali dolori,
minacciando chissà cosa a chissà chi!
Le tue braccia vanno in cerca delle mie,
le mie labbra vanno in cerca del tuo viso.
E intanto il cielo piange,
chissà per cosa, chissà per cosa…
Non c’è più veleno che possa uccidere la mia gioia,
non ci sono più demoni che possano infierire sul mio cammino.
Dammi retta, te lo dico io:
più di me ti amerà solo Dio.
Piove.
Non più tristezza ad opprimere i sentieri,
solo farfalle di letizia a smuovere i nostri animi.
Scosto i capelli dal tuo viso,
e mi perdo nell’infinito della tua fronte bianca.
Appoggio l’orecchio sul tuo petto,
e mi perdo nella contemplazione della musica più dolce.
Non ci sono più fantasmi ad infestare i miei sogni,
non ci sono più dubbi a far appassire il fiore che cresce in me.
Dammi retta, te lo dico io:
più di me ti amerà solo Dio.
Là fuori,
gocce di vento puliscono il mondo.