Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Bab1974    14/08/2013    1 recensioni
Cynthia, occupata a modo suo a salvare il modo, rinuncia all'amore della sua vita per non metterlo in pericolo.
Partecipante al terzo turno del contest di _Aras_ 'E tu chi scegli?'.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'New Okland Times (NOT)'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mia unica, vera amica La mia unica, vera amica


Cynthia guardò il corpo di Linda, fermo nell'immobilità criogenetica, e sentì una stretta al cuore. Mille volte si era chiesta se aveva fatto bene a renderla un'eterna diciasettenne, pur di strapparla alla morte, nell'attesa di trovare una cura per la sua rara malattia e, soprattutto, se era giusto che averne usato il cervello per costruire il suo SuperComputer.
Certo, il fatto che il padre fosse d'accordo era già una risposta positiva ma qualsiasi alternativa poteva essere accettabile, pur di salvare la figlia moribonda. Lui era l'unico che aveva il permesso di venirla a trovare, oltre a Cynthia.
Anche il fatto che lavorando con le sue terminazioni nervose ne mantenesse vivo il cervello, poteva essere positivo. Un eventuale recupero quando, in un futuro che appariva sempre più vicino, sarebbe stata pronta la cura per lei, poteva essere velocissimo.
Linda era l'unica amica avesse mai avuto. Le sue capacità intellettive, senza bisogno di andare a scomodare le altre sue caratteristiche, e il fatto che la madre avesse sposato in seconde nozze un uomo ricchissimo, le attiravano solo invidie e falsità che lei, grazie alla sua sensibilità, sgamava subito. Forse perché era morente, Linda la guardava per quello che era, non per quello che valeva all'esterno.


Per questo lei era la sua unica confidente. Le raccontava tutto, appena succedeva qualcosa di personale che avesse rilevanza, correva al suo capezzale.
Anche quella volta corse lì. Non se la sentiva di raccontarlo a Claude, suo fratello gemello, che aveva già i suoi guai sentimentali, la maggior parte dei quali erano causati dall'essere un gay dichiarato, che s'innamorava sempre di uomini, che invece volevano rimanere nell'ombra e non alla madre, che si sarebbe preoccupata troppo.
"Sai, credo di essermi innamorata." esordì Cynthia, toccando la gelida bara trasparente "Di solito ti parlo di storie da poco, anche perché incontro sempre uomini che sono spaventati dalla mia superiorità, e conoscendo solo un'unghia delle mie capacità. Qualche giorno fa ho incontrato un mio ammiratore. Ha detto che mi segue da sempre e trova che sia il genio più sexy che esista al mondo. E lo sai, quello che ho letto nella sua mente mi è piaciuto molto."
Era la prima volta che ammetteva una cosa del genere: di solito, appena gli uomini scoprivano che era ricchissima e con una decina di lauree in attivo, o si spaventavano e fuggivano, o cominciavano a fare i loro conti e la corteggiavano. Non sapevano che non era possibile ingannarla ma, quando lei li lasciava, non avevano troppo tempo da perdere, e si trovavano un'altra mucca da mungere.
Con Richard Harrison invece fu tutto diverso. Cynthia aveva capito subito che lui era un uomo leale, del quale potersi innamorare e dal quale sarebbe potuta essere ricambiata. Era certa che fosse l'uomo della sua vita...
"...ed è per questo che ho deciso di lasciarlo andare." concluse "Ho già troppo da fare a difendere i miei parenti e amici da chi mi vuole male e non me la sento di mettere nei guai un ragazzo di cui sono davvero innamorata. Sono certa che con quell'altra sarà più felice che con me. L'ho trattato davvero male sai? Non voglio che abbia più la tentazione di venirmi a cercare."
Ripensò alla notte di passione che aveva passato con lui, con la certezza che sarebbe stata unica. Aveva dato il meglio di sé, sapendo di non poter avere di più. La mattina seguente l'aveva lasciato con il cuore in lacrime, ma fingendo durezza fuori. Lui non riusciva a credere di essersi sbagliato così tanto su quella ragazza. Lei non riusciva a credere di non essere crollata ai suoi piedi: il suo autocontrollo era davvero ineccepibile.
L'amore non faceva per lei, ora l'aveva capito. La sua vita era troppo pericolosa e non voleva sentire sulla coscienza una persona che avrebbe potuto offuscare i suoi sensi, com'era già accaduto in passato.
Sperò che nessuno avesse capito quanto teneva a lui, ma per sicurezza Linda lo avrebbe tenuto sotto controllo. Uno più uno meno, non faceva differenza per lei.


Cynthia abbandonò il capezzale della ragazza, con il cuore più leggero e sempre più convinta di avere fatto la scelta giusta. Se Claude lo avesse saputo l'avrebbe rimproverata, come sei lui fosse più coraggioso in amore! Ok, entrambi, per un motivo o per un altro, avevano qualcosa che non andava e che li rendeva degli eterni single.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Bab1974