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Autore: freakout    15/08/2013    2 recensioni
E se, in un universo alternativo Rufy ed Ace avessero anche una sorella?
E se, essendo cresciuti in sua compagnia, si fossero entrambi innamorati di lei?
Come andrebbero le cose?
Questa è una simpatica teoria che mi è venuta in mente in questo giorno afoso del sud d'Italia, entrate e leggete se vi va!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Strange Brotherhood

« Adesso cosa si fa? »
In un attimo mi ritrovai di nuovo sotto il corpo di Ace. Con una mano aveva cominciato a palparmi il seno mentre si divertiva a torturarmi il collo con le sue labbra, lasciandomi dei piccoli arrossamenti.
Decisi di accontentarlo e cominciai a muovermi un po’ rigando lievemente la sua schiena, cercando il simbolo che segnava la sua appartenenza ai pirati di Barbabianca.
Sentii allora il suo membro nudo eccitarsi, già vicino alla mia intimità e, lamentandomi, gli sussurrai: « Ace, ma è possibile che non ne hai mai abbastanza? »
Lui stava per rispondere con una – ci metto la mano sul fuoco – delle sue battutine quando però qualcuno bussò con forza alla porta della mia camera: « Shana? Sei lì? Ohi! ». Saltai in aria e persi totalmente l’eccitazione, mi allontanai da Ace facendolo sbuffare e balbettai: « R-Rufy! Che c’è? ».
Rufy tentò di aprire la porta ma, per fortuna, mi ero ricordata di chiuderla a chiave. Dissi a bassa voce ad Ace di rivestirsi, cosa che feci subito anch’io urlando: « Aspetta, vengo ad aprire! »
Ormai vestita mi voltai verso Ace per guardare a che punto era ma lo trovai vagamente irritato, ancora intento a mettersi i boxer.
Sbagliai e mi fermai ad osservare il suo corpo semi nudo, ammirando ancora una volta ogni sua forma, a partire dal di dietro scoperto per metà, pentendomi subito di quello che avevo fatto. Arrossì di colpo ed Ace, a cui non sfuggiva mai nulla, se la rise soddisfatto.
Avrebbe voluto dire una delle sue solite cazzate per mettermi in imbarazzo ma gli tirai addosso dei cuscini, indirizzandolo verso il bagno della mia camera.
« Shana! Mi apri o no?! »
Mi avviai in fretta verso la porta dicendo: « Aspetta, sono appena uscita dalla doccia e sono nuda, che diamine! ». Aprii finalmente quella dannata porta e mi ritrovai davanti un Rufy scocciato: « Da quando ti vergogni di farti vedere nuda davanti a me? »
Rufy (che se non si fosse capito è mio fratello) entrò in stanza e, con nonchalance, si sedette sul mio letto guardandosi intorno; lo osservai fino a quando il suo sguardo non si fermò su un solo punto del pavimento: « Quelli… non sono i vestiti di Ace? »
Dopo aver imprecato nella mia mente per qualche secondo e aver insultato pesantemente quell’altro idiota del mio fratello maggiore, me ne uscii con tono stranamente calmo: « Sta facendo la doccia nel mio bagno perché l’altro è occupato, ha lasciato tutto qui, sai com’è… »
E Rufy, credulone com’è, ci avrebbe creduto se quell’idiota di Ace non fosse sbucato in stanza buttando giù rumorosamente la porta del bagno; steso per terra, con la schiena all’ingiù che ci osservava al contrario –data la sua posizione- con un sorriso a trentadue denti, sussurrando: « Già, già »
Sarei andata volentieri a picchiarlo a sangue ma Rufy, indifferente e con un dito al naso, si voltò verso Ace chiedendo « Avete fatto sesso? ». Io arrossì di colpo e rimasi quasi paralizzata, un po’ per la domanda senza pudore un po’ –SOPRATTUTTO- per il fatto che Rufy anche solo conoscesse quella parola.
Ace, ancora con la nuca contro il pavimento e con il viso in aria, sgranò lievemente gli occhi per qualche secondo per poi chiuderli e scoppiare a ridere dicendo: « Esatto, ci hai beccati! Vuoi unirti? »
La voglia di ucciderlo, in quel momento, quasi mi fece dimenticare anche lui era mio fratello.
Ace continuava a ridersela di gusto mentre Rufy, senza cambiare minimamente espressione e continuando col dito il viaggio all’interno della sua narice, rispose pronto: « No, grazie »
Si voltò poi di scatto e uscì dalla camera sbattendo troppo rumorosamente la porta. Strinsi i denti e scambiai con Ace un’occhiata intimorita, e con un tempismo perfetto si formò una crepa sul muro attorno la porta.
Un’enorme goccia di sudore spuntò sulla fronte di Ace che, adesso poco divertito, chiese: « Hey, hey… solo a me è sembrato… un po’ arrabbiato? »

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:
Salve bella gente poco sana di mente che è arrivata a leggere fin qui!
Tengo a dire che questa ‘cosa’ è nata in meno di dieci minuti, in un momento di completa noia e al caldo.
E sì, i tre sono fratelli e due di loro fanno cose sconce, ma calma, non sono fratelli di sangue (?) Vabbè, chiudete un occhio per favore, era più bella così (?)
Grazie per aver letto, mi scuso per eventuali errori e, come sempre, vi invito a recensire ;)

   
 
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