Era un gelido mattino invernale. Harry era seduto al tavolo dei Grifondoro e scrutava attentamente il suo rivale. Draco Malfoy. Aveva lo sguardo cupo e ogni tanto portava alla bocca un pezzo di pane. Le sue labbra sembravano invitanti e Harry aveva una gran voglia di baciarlo. Scosse la testa per cacciare quel pensiero e per tornare alla realtà. Tuttavia, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Era terribilmente attratto dal Serpeverde, sempre così affascinante e perfetto. L'espressione negli occhi di Draco, però, era diversa dal solito. Sembrava sul punto di scoppiare in lacrime. Lui, Draco Malfoy.  -Forse dovrei cercare di capire cosa lo preoccupa. Potrei consolarlo.- pensò Harry, ma non finì neanche di pensare ciò, che era in piedi accanto a Malfoy che lo guardava con occhi vuoti.  -Potter, levati dai piedi, non è per niente il momento adatto.- disse Draco, poggiandosi una mano sulla fronte e facendo segno di andarsene con l'altra.  -No.- disse Harry, senza pensarci. Malfoy, allora, si alzò e scrutò Harry dall'alto in basso. -Scusa, Potter?- sussurrò tra i denti. -Sembri...triste oggi. Voglio sapere che hai. Cosa ti turba?- chiese Harry innocentemente. I Serpeverde, compreso Malfoy, rimasero allibiti. Malfoy era letteralmente rimasto a bocca aperta. La sue espressione pareva dire 'Ma cosa gli prende?'.  -Potter, ma...sei sicuro di stare bene?- chiese Malfoy, quasi spaventato dal Grifondoro.  Harry lo guardò diritto nei suoi profondi occhi azzurri e gli rispose che stava benissimo.  Malfoy sbuffò e prese Harry per un braccio. Quando furono abbastanza isolati dal resto della scuola, il Serpeverde iniziò a parlare.  -Hai capito tutto, Potter. Sono...turbato.- affermò. -Da cosa?- chiese il Grifondoro.  Malfoy non riuscì a proseguire. Gli occhi gli si riempirono di lacrime che sgorgarono copiosamente, rigandogli il volto. Harry rimase immobile a fissarlo. Era strano vedere un Serpeverde piangere. Era strano vedere Malfoy piangere, asciugarsi le lacrime con la manica del mantello, coprirsi il viso. I suoi occhi erano diventati ancora più belli di come non lo fossero già. Sembravano trasparenti.  -Potter, smettila di fissarmi in quel modo!- disse Malfoy, posando lo sguardo altrove.  Harry si scusò e gli si avvicinò. -Allora?- disse - Cos'hai?-  -È stressante.- disse Draco senza aggiungere altro, poi si sedette per terra e Harry lo raggiunse.  -Non credo di riuscire a capirti, Malfoy.- disse Harry, inarcando un sopracciglio. -Intendo.- proseguì Malfoy -Il rapporto che c'è tra noi due. È stressante. Sono costretto a trattarti in malo modo, schernirti, farti scherzi di pessimo gusto. Sono costretto a stare lontano da te, perchè 'ci odiamo'. Sono costretto a 'fare il cattivo', per poi piangere lacrime amare e bollenti che bagnano completamente il mio cuscino la notte. Non posso esserti amico perchè io sono 'il cattivo'. Non posso dimostrare i miei sentimenti nei tuoi confronti. E perchè? Per mantenere la mia reputazione. Perchè io sono 'Draco Malfoy', l'acerrimo nemico di Potter.- finì tra mille singhiozzi.  Harry non sapeva cosa dire. Non avrebbe mai immaginato che Draco fosse così sensibile. Non avrebbe mai immaginato che Draco avesse dei sentimenti. Il Grifondoro si limitò ad abbracciarlo, per rassicurarlo, per farlo calmare.  -Non pensavo che tu in realtà fossi così, Malfoy.- disse Harry, accarezzandogli i capelli. -In che senso?- chiese Draco. -Così...emotivo. Non pensavo che soffrissi così tanto. E sai una cosa? Anche io soffro. Soffro perchè non posso stare con il ragazzo che amo. Soffro perchè il ragazzo che amo, in questo momento è tra le mie braccia, in lacrime.- concluse Harry. -Questo vuol dire che...- iniziò Malfoy -Potter, tu...provi amore nei miei confronti?-  Harry si allontanò un po' e rispose di si, sorridendogli dolcemente.  Draco sembrava entusiasta. Un largo sorriso comparve sul suo volto e poi si gettò nuovamente tra le braccia di Harry.  -Pensavo che mi odiassi! Pensavo di aver rovinato tutto, solo per mantenere la mia stupida reputazione. Pensavo che non avrei mai potuto abbracciarti! Pensavo di essere destinato a continui litigi con te. Ma per fortuna non è così!- disse, stringendolo forte.  Poi si guardarono negli occhi.  -Ehi, ma, stai piangendo ancora!- disse Harry, asciugandogli una lacrima. -Si, ma sono lacrime di felicità, queste! Stupido Potter!- proferì Draco sorridendo. Vedere Draco sorridente, riempì il cuore di Harry di gioia. Si sentiva leggero, come se si fosse liberato di un peso.  -Grazie, Harry. Grazie per essermi stato accanto e per avermi compreso.- disse Draco e lo baciò. Era un bacio dolce, colmo di imbarazzo e al Grifondoro piaceva tanto. Le labbra di Draco erano meravigliose, come le aveva sempre immaginate.  Dunque, si diressero in classe per la lezione di Pozioni. -La tua reputazione deve rimanere intatta.- gli disse Harry, prima di entrare in classe. -Concordo. Beh, io improvviso. Seguimi!- e lo baciò dolcemente. Entrarono in classe sbraitando. -Questa me la paghi, Potter!- urlò Malfoy. -Taci, Malfoy. Non sai neanche il significato di ciò che dici.- rispose Harry.  Gli altri non li degnarono di uno sguardo. Erano abituati ai loro battibecchi. Andarono ai loro posti e si scambiarono uno sguardo complice.  Era il loro segreto e nessuno li avrebbe scoperti. Mai. Neanche tra cent'anni.