Carezza.

Tra tutti i ragazzi del Seirin, di certo, aveva sempre avuto delle preferenze.
Ovviamente voleva molto bene a Kuroko, per esempio, che era colui che lo aveva salvato dalla strada per portarlo con sè.
Tuttavia, il suo preferito in assoluto, era Kagami.
Ogni volta che lo vedeva, fuggiva, forse perchè particolarmente timido.
Ogni volta che erano troppo vicini, sveniva dall'emozione.
Era per questo che Tetsuya #2 aveva sempre pensato Kagami come una persona molto dolce.
Nonostante ciò, doveva ammettere che una carezza dalle mani grandi e calde del ragazzo non gli sarebbe dispiaciuta.
Per quante volte potesse provare ad avvicinarsi di soppiatto senza farsi notare per cercare contatto con lui, non riusciva a ricevere le attenzioni tanto agognate: appena il suo pelo soffice e la pelle di Kagami si sfioravano, quest'ultimo spariva dalla vista degli occhioni blu del cucciolo.
Anche i tentativi di qualche abbaio incoraggiante, per ridurre le distanze, non erano andati a buon fine.
Non iniziava neanche ad abbaiare che il rosso non era già più lì.
Almeno il suo buon padroncino Kuroko lo aveva aiutato diverse volte nel tentativo di raggiungere il suo amato Kagami, anche se, considerando la differenza di velocità tra i due, non era mai stato molto utile.
Ma Tetsuya #2 ne era certo: grazie ai suoi sforzi e a quelli dal padrone inespressivo, sarebbe riuscito a conquistare Kagami.




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Angolino tra i pini:
CHE CAZZ-
No, ok, questa è tutta colpa di Grotesque. Parlando con lei è spuntata fuori questa cavolata, e mi ha detto che avrei dovuto scriverla.
Vi prego, non odiatemi. Vi prego.

#Bacioni, Purple Deep (-aka Matt-)