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Autore: Giuls_BluRose    16/08/2013    2 recensioni
Pan un giorno stava rovistando in soffitta e trova uno strano scatolone, ma l'arrivo del padre le impedisce di vedere bene il contenuto...
Quel giorno sta per andare a farsi una doccia, dopo un po' di lotta e finalmnte vede che cosa contiene il baule e con sua grande sopresa va dai genitori per farsi spiegare tutto.
Nel frattempo un gruppo di ladri prende in ostaggio la banca e proprio una piccola peste convincerà i due "Paladini della giustizia" di Satan City a rifarsi vivi dopo anni di assenza.
Quella sarà veramente la loro ultima apparizione o forse no?
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Mr. Satan, Pan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciaoooo!!!
Sto impazzenso e quindi vi propongo una nuova OS, ovviamente una Gohan/Videl, dove una piccola peste chiamata Pan farà in modo che i due "Paladini della giustizia" si rifacciano vivi dopo anni.
Spero che vi piaccia, un abbraccio!

ATTENZIONE:
Questa sarà la mia ultima fic fino all'otto settembre; infatti domani parto per il mare e non porterò il computer.
La mia vacanza durerà tre settimane e per la vostra gioia io non potrò pubblicare nulla, ma appena torno giurò che vi riempio di  Gohan/Videl a più non posso! XD
Un bacione a tutti e a tutte quelle che continuano a seguirmi, ci risentiamo presto: non pubblicgerò nulla, ma continuerò dal cell a recensire le vostre storie che più mi piacciono, quindi non vi libererete del tutto di me (Risata malefica!)
Un abbraccio enorme a tutti e un saluto!!!!!!
CIAOOOOO!!
Giuliapierucci :*


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Era un normale pomeriggio a casa Son: Gohan stava finendo un suo nuovo progetto per la conferenza del giorno successivo, Videl stava preparando allegramente la cena e nonno Satan era andato da loro per passare un po' di tempo con la nipotina Pan.

“Nonno, ti va di lottare un po' con me?”
L'ingenuità di Pan era unica, ma era estremamente forte e Satan decise di ritirarsi indietro, inventando una delle sue solite scuse

“Mi spiace piccolina mia, ma oggi nonno non sta bene, facciamo un'altra volta ti va?”
Pan si rattristì improvvisamente e mise il broncio, a volte si comportava peggio di una bimbetta di due anni, ma lei ne aveva già cinque. Gohan sorrise a quella scena e decise di intervenire

“Pan, che ne dici se combatto io con te? Fa lo stesso no?”
Gli occhi neri della piccola si illuminarono improvvisamente: era molto raro che suo padre combattesse con lei e quando lo faceva per Pan era una vera gioia, anche se non riusciva mai a batterlo. La figlia di Videl era a conoscenza dell'infanzia frastagliata del genitore e conosceva la sua vera forza ed era per quello che avrebbe voluto allenarsi maggiormente con il padre, ma capiva che il suo lavoro non sempre glielo permetteva.

“Stai dicendo sul serio papà?”
“Certo, dammi il tempo di cambiarmi e iniziamo subito”
“Evviva!”
Pan aveva iniziato a saltare intorno al tavolo felice, mentre Satan si apprestava a ringraziare il genero, che nuovamente lo aveva salvato dal fare una brutta figura

“Non so come ringraziarti Gohan, mi hai salvato la reputazione”
“Non ti preoccupare, va tutto bene, mi piace allenarmi con Pan”
Il Saiyan fece un sorriso al suocero e lo invitò a sedersi sul divano, lui sarebbe tornato poco dopo; Videl nel frattempo aveva assistito a tutta la scena e non vedeva l'ora di vedere scendere il marito con la classica tuta blu: quella che lei amava, quella con la quale Gohan le aveva insegnato a volare quasi undici anni prima, quella che aveva fatto in modo di farla innamorare di lui.

“E riecco e indossa quella vecchia tuta: gliela dovrò buttare un giorno di questi!”
Ovviamente la donna scherzava, la amava troppo per disfarsene, ma gli piaceva farsi guardare a quel modo dal resto della famiglia, con uno sguardo leggermente interdetto.

“Mamma, mamma: perchè papà non combatte quasi mai con me?”
“Bhè sai che lui è un famoso ricercatore ed è indaffarato nel suo lavoro”
La donna cercava di essere il più dolce possibile con la figlia e doveva stare attenta a tutto ciò che diceva o lei se la sarebbe presa a noia, ma lo sguardo di Pan si fece nuovamente furbetto e fece una domanda a bruciapelo alla madre

“E perchè tu diventi tutta rossa quando vedi papà con la tuta da combattimento?”
A quella insinuazione Videl avvampò improvvisamente, facendo sorridere la figlia e si portò le mani al viso cercando di negare il tutto, ma era veramente evidente il suo repentino cambiamento di colore della pelle quando il consorte mostrava i pettorali scoperti, dato che la scollatura della blusa era molto accentuata. Un piccolo sorrise solcò il viso del campione del mondo e prese in braccio la nipotina scompigliandole i capelli e nel frattempo salvò la figlia da quella brutta situazione

“Non fare certe domande alla mamma, sono cose personali non credi?”
“E va bene, scusa mammina non volevo farti arrabbiare...”
Il tono dispiaciuto di Pan fece sciogliere il cuore alla dona, che l'abbracciò dolcemente e le diede un bacetto sulla guancia

“Non è vero, non sono arrabbiata con te piccola mia!”
La bimba allora alzò lo sguardo e sorrise felice alla madre, ma proprio in quel momento una porta si chiuse di colpo e un uomo che dimostrava si e no vent'anni, anche se in realtà ne aveva sette in più, si affacciò dal piano superiore

“Dai Gohan scendi e vieni qua in soggiorno!”
“Si papi vieni dai!”
La piccola Pan e Mr Satan stavano incitando Gohan a scendere, mentre lo sguardo di Videl si posò inesorabilmente sui pettorali del marito mentre la sua faccia cambiava lentamente colore.

“E va bene, adesso scendo!”

L'uomo rideva e iniziò a scendere le scale per arrivare poi in soggiorno, dove la piccola lo aspettava contenta e appena scese anche l'ultimo gradino gli saltò in braccio stringendolo a se con forza.

“Allora pronta per combattere?”
“Certo papi!”
I due uscirono in giardino, li seguirono anche Videl e il padre dato che volevano vedere che cosa combinavano i due, che in quel momento si divertivano come bimbi.

Erano già in posizione d'attacco e appena Gohan fece alla figlia cenno di partire lei iniziò a colpirlo con tutta la forza che aveva: lui parava con facilità tutti i colpi di Pan, ma insieme di divertivano troppo.

“Dai papà attaccami, voglio vedere come me la cavo!”
Gohan sapeva di non poterla colpire veramente o le avrebbe fatto male, ma decise di testare i miglioramenti della piccola, così con tutta la delicatezza che aveva in corpo le diede un pugno all'altezza del petto, lei riuscì a bloccarlo abbastanza velocemente: si vedeva che si stava impegnando, infatti la volta precedente non lo aveva parato ed era caduta a terra.

“Brava piccola mia, vedo che sei migliorata!”
“Grazie papi”
Pan adorava ricevere complimenti, ma quelli fatti da suo padre per lei erano speciali, uno solo fatto da lui ne equivaleva a mille fatti da altri, gli voleva un mondo di bene e per lei era la persona più importante della sua vita.

Videl si divertiva a vedere quella scena, ma decise che per Gohan in quel modo era troppo facile e decise di partire all'attacco anche lei: voleva vedere se ce la faceva a parare i colpi di due persone, anche se sapeva di già la risposta. Gohan si stupì di vedere Videl si era schierata dalla parte della piccola, ma non ebbe difficoltà a parare anche i colpi della moglie, anzi: incitò anche al suocero di venire in aiuto delle due.

“Veramente dovrei venire pure io?”
“Certo, anzi mettiamola così: se ce la fate a colpirmi vi pago la cena al ristorante, ci stai Satan?”
Lui ci pensò un po' poi decise che tentare non nuoceva e si scagliò pure lui all'attacco contro il giovane genero. Gohan non aveva difficoltà nel parare i colpi di tre persone, solo Pan era quella un po' più pericolosa, ma nessuno dei tre riuscì a sfiorarlo neppure una volta, Gohan continuava a ridere e ad incitarli maggiormente, ma non ci fu nulla da fare.

“Sei sempre tu il più forte papà”
La piccola disse così mentre si stendeva esausta sull'erba del prato, seguita a ruota dal nonno, solo Videl si avvicinò al marito

“E bravo il mio Saiyan, la tua forza non è diminuita, anzi...”
Lui arrossì, alle volte sembrava tornare l'imbranato sedicenne di una volta, ma si divertiva a vedere le reazioni della moglie e anche lui sapeva che lei amava quella divisa, così l'avvicinò a se e l'abbracciò

“Grazie mille Vidy...”

“Ehi Pan, che ne dici se ti vai a fare una doccia eh? Sei tutta sudata!”
La bimba fece un po' di resistenza, ma alla fine decise di seguire il consiglio della madre, così entrò in casa, mentre Gohan, Videl e Mr Satan chiacchieravano allegramente in giardino. Si stava dirigendo tranquillamente verso il bagno, ma si ricordò di una cosa vista qualche giorno prima: girovagando in soffitta aveva trovato uno scatolone gigante e dentro aveva intravisto degli strani costumi, sembravano travestimenti da carnevale, ma l'arrivo del padre le aveva impossibilitato la scoperta di che cosa fossero, quindi silenziosamente si diresse nuovamente verso la soffitta e raggiunse quello strano scatolone. Aprendolo vide nuovamente due stranissimi costumi che non aveva mai visto prima, li prese e li guardò per bene: uno era una calzamaglia nera con sopra una blusa verde, con una cintura nera, un mantello rosso, guanti e scarpe bianche; l'altro aveva la calzamaglia rossa, la blusa era azzurra, la cintura bianca, il mantello tra il rosato e l'arancio e i guanti e gli stivali sempre bianchi. Pan notò anche due caschi: uno evidentemente maschile e uno femminile, non aveva mai visto quei costumi e sulla scatola notò una strana scritta: “Great Saiyaman 1 e 2”
La bimba non sapeva chi fossero questi personaggi, così decise di lasciar perdere la doccia e andò a chiedere spiegazioni ai genitori, che immediatamente sbiancarono quando videro la figlia con quei due costumi in mano.

“Piccola mia, dove hai trovato quei costumi?”
“In soffitta mamma, sullo scatolone c'era scritto “Great Saiyaman 1 e 2”, che cosa significa tutto questo?”
I due sposi arrossirono di colpo ripensando a tutto ciò che avevano fatto a sedici anni, mentre Satan iniziò a ridere ripensando a tutte quelle strane mosse che i due avevano fatto in pubblico.

“Allora mi rispondete?”
Pan si stava leggermente alterando e pretese in tutti i modi di farsi dare delle spiegazioni, così ai poveri Gohan e Videl toccò raccontare tutto per filo e per segno

“Vedi Pan, quando io e la mamma eravamo giovani abbiamo deciso di batterci contro le ingiustizie che accadevano a Satan City, ma non volevamo farci riconoscere e così abbiamo ideato questi travestimenti...”
Gohan iniziò il suo racconto in modo molto dettagliato, dalla sua decisione di travestirsi fino a quando anche Videl aveva deciso di affiancarlo, aveva raccontato tutto in modo chiaro e sul volto della figlia si poteva leggere un sorriso che pian piano si trasformava in una fragorosa risata di scherno verso i genitori.

“Cosa c'è da ridere Pan?”
“Niente mamma è solo che mi immagino quanto siate stati ridicoli a viaggiare con quei travestimenti a dosso e poi le mosse, oddio non ci credo!”
La donna arrossì leggermente

“E invece è tutto vero amore e vedi che...”
Non terminò la frase perchè il telefono del padre squillò

“Mr Satan abbiamo bisogno di lei: dei ladri stanno rapinando la banca della città e ci serve aiuto, venga lei per favore!”

Pan guardò il nonno che si stava apprestando ad inventare una scusa, poi squadrò i genitori e fece una proposta:
“Mamma, papà: perchè non ci andate voi con i vostri costumi?”
I due avvamparono subito e cercarono una scusa, ma gli occhi dolci di Pan li facevano vacillare

“E dai!! Solo per una volta, l'ultima, voglio solo vedervi all'opera!”
Gohan alla fine cedette

“E va bene, ma questa sarà la nostra ultima apparizione come paladini della giustizia a Satan City chiaro?”
“Grazie mille papi!”
Pan abbracciò prima il padre e poi la madre, che nel frattempo avevano indossato i costumi e avevano spiccato il volo verso Satan City

“Adesso ridiamo nonnino, stasera voglio proprio vedere il notiziario!”
I due intanto erano arrivati sul posto e avevano fatto la loro entrata trionfale: erano tutti stupiti dalla loro apparizione: erano anni che non si vedevano più in giro!

“Dovunque regnerà l'ingiustizia e la prepotenza noi saremo lì per riportare la pace e la serenità! Io sono Great Saiyaman numero uno”
“E io il numero due e questa volta non l'avrete vinta farabutti!”

Dopo il solito balletto di iniziazione e il pubblico che acclamava i due eroi i Great Saiyaman fecero piazza pulita velocemente e aiutarono la polizia ad acciuffare i criminali, tutto era stato nuovamente risolto dai due guerrieri mascherati!
“Grazie mille ragazzi! Avremo modo di rivedervi?”
Videl stava per rispondere in modo negativo, ma Gohan la vinse sul tempo

“Vedremo, non è ne un no ne un si...”
Fece l'occhiolino al pubblico e volò via con la consorte che nel frattempo lo guardava storto.

“Scusami eroe da strapazzo, che vuol dire “Vedremo”?”

“Ahahahahah e dai Vidy non fare l'offesa, ahahahah!”
La sera tutti i notiziari parlavano della nuova apparizione dei leggendari Great Saiyaman e del loro possibile ritorno sulla scena. Pan si stava sbellicando dalle risate vedendo i genitori fare quello strano balletto, ma era anche molto orgogliosa di loro, li amava con tutto io cuore.

“Mamma, papà: siete stati unici!”
“Grazie piccola, ma non ci metteremo in ridicolo un'altra volta!”

Una volta nel letto matrimoniale Videl fece una domanda molto diretta al marito, mentre si stava accoccolando sul suo petto nudo

“Non avrai mica intenzione di ricominciare con questa storia vero amore?”
Gohan sorrise leggermente e prese a giocare con i suoi capelli nerissimi

“Non lo so amore, veramente ci stavo pensando ma...”
Videl lo bloccò subito, non ne aveva la minima intenzione

“No Gohan: questa è stata l'ultima volta!”
Gohan rise e l'abbracciò dolcemente e dopo averla baciata sulle labbra lei si addormentò velocemente stretta al consorte, mentre lui stava ancora rimuginando

“Non so se questa sarà l'ultima volta in effetti...”

   
 
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