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Autore: panda writer    16/08/2013    1 recensioni
tutto è cambiato da quando papà è morto, io non sono più la stessa e cose strane prendono il sopravvento nella mia vita
Genere: Sovrannaturale, Thriller, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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12 agosto 2012





Erano ormai passati cinque mesi dalla morte di mio padre, mia madre fingeva che non fosse successo niente, aveva tolto tutte le sue foto, tutti i suoi abiti dall’armadio, tutto.
Come se non fosse mai esistito, aveva cancellato ogni traccia del suo passato chiudendolo dentro una scatola e riponendolo in soffitta come si fa con un vecchio album.
Ma sapevo che dentro soffriva, lo sentivo, lo vedevo.
Lo leggevo dal suo sguardo ormai privo di emozione se non sofferenza, la trovavo spesso in veranda persa in chissà quali ricordi, ricordi che però non lo riporteranno da noi.
E questo mi bruciava dentro, mi bruciava come aria nelle vene, ma resistevo.
Dovevo essere forte, per me…ma soprattutto per mia madre.
Guardavo la televisione raggomitolata sulla comoda poltrona del salotto, quando la mamma mi chiese di scendere in cantina a prenderle una bottiglia di vino per la cena.
Non avevo proprio voglia di andare in quello scantinato buio dove si a sempre la sensazione di sentire strani rumori o di essere osservati da qualcuno nascosto dietro una vecchia credenza, ma l’assecondai.
Alzai gli occhi al cielo e controvoglia mi diressi verso lo scantinato, girai la chiave ed aprii la porta.
Un odore acre di muffa e di chiuso mi investì come un fiume in piena.
Mi allungai a tastoni verso il muro e pigiai l’interruttore della luce in attesa che si accendesse, ma niente, riprovai, ancora niente.
“Perfetto” pensai “mancherebbe la musica di sotto fondo, un assassino e potrebbe benissimo sembrare la scena di un film horror, meglio di così”.
Scesi lentamente le scale cercando di non cadere, il legno scricchiolava sotto il mio peso, arrivai finalmente in fondo e mi diressi verso sinistra dove si trovava lo scaffale con i vini.
Come se non bastasse inciampai su un vecchio barattolo, cercai di aggrapparmi all’aria ma caddi con un “tonfo” sordo,e, proprio in quel momento un topo mi passò vicino.
Lanciai un gridolino isterico e mi alzai velocemente.
Andai verso lo scaffale, afferrai una bottiglia di vino a caso e mi piombai sulle scale.
Salendo, avvertii un formicolio alle gambe, poi una strana sensazione, come se qualcuno me le avesse afferrate e stesse cercando di tirarmi giù.
Mi voltai lentamente, un urlo mi morì in gola, il cuore perse un battito.
  
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