Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Ponponfuckyeah    17/08/2013    1 recensioni
“Jake, non riesci neanche a guardarlo in faccia e vieni sempre in questo bar solo per vederlo.”
“Non è vero, qui fanno la cioccolata più buona dello stato.” Afferma sicuro.
Lo guardo alzando un sopracciglio
“E va bene. E’ vero ci sto di merda perché il desiderio di parlargli, di sapere che voce ha o anche solamente incrociare gli occhi mi attanaglia lo stomaco. Ma se mi respingesse starei ancora peggio. La cosa buona sarebbe non venire più qua dentro e cercare di dimenticarmelo; perché le cotte vanno come sono venute. Però la sensazione allo stomaco che sento ogni volta che entra mi fa partire di cervello e tutto questo non mi era mai successo con nessuno. E’ per questo che… ci tengo.”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sam
 
"Cristo Sam non puoi immaginare cosa ti sei perso!" Jake ha una faccia sconvolta
"Fammi indovinare, hai visto un altro gnocco?"
"Non era un semplice gnocco ma, il più gnocco degli gnocchi."
"Lo sai che ogni volta che ne vedi uno dici che è più gnocco del precedente?"
"No ma questa volta è diverso! Ha qualcosa di affascinante, sexy."
"Okay, e chi sarebbe?" dico disinteressato mentre sistemo i libri dell'armadietto
"Non lo so, l'ho visto nell'intervallo al terzo piano mentre prendeva qualcosa alle macchinette, non sono sicuro sia un nuovo alunno, ha un viso più adulto degli altri..." finisce con una calare di voce mentre guarda un punto alle mie spalle.
"Scusami, sapresti dirmi dov'è l'aula d'informatica?" un uomo alto, vestito bene e dai lineamenti marcati si stava rivolgendo a me.
"Ehm" dico e senza rendermene conto inizio a fissare i suoi occhi. Come facevano a essere così blu? Forse il colore e la luminosità era accentuato dal contrasto che i capelli nerissimi e la barba incolta creavano
"Sì al secondo piano davanti all'ufficio informazioni." Risponde raggiante Jake al posto mio
"Vi rigrazio." e con un mezzo sorriso l'uomo si congeda. Jake senza scrupoli si gira e gli squadra il didietro
"Sam era lui! Ma hai visto che pezzo di manzo? Dio Mio."
"Hai mai visto degli occhi così blu?"
"Ma io mi chiedo, un figo così ti rivolge la parole e tu "oh ma hai visto che bei occhietti?" semmai hai visto che culo! Sembrava scolpito nel marmo" finisce mentre con le mani forma un invisibile culo davanti a se.
"Sei un disperato, fattelo dire."
"Io lo seguo. Vado nell'aula d'informatica con una scusa e poi gli parlerò in modo suadente, secondo me è gay. Era troppo curato per essere etero."
"Per te sono tutti gay."
 

Noah

Forse l'unica cosa che sono riuscito a trovare senza l'aiuto di nessuno è l'aula insegnanti. Sto aggirando la macchinetta del caffè da un paio di minuti cercando di capire come funziona mentre la stessa signora di stamattina sulle scale adesso fa avanti e indietro davanti alla porta dell'aula fingendo di pulire il pavimento e fissandomi senza ritegno con un aria tra la sufficienza e l'indignazione; che problema avrà quella contro di me devo ancora scoprirlo.
Non le chiedo come funziona questo aggeggio che minimo mi lancia la scopa, mi immagino la scena e scuoto la testa ridacchiando. La signora si gira di scatto verso di me e alza un sopracciglio, ritorno serissimo.
Sento delle voci femminili e delle risate venire dal corridoio verso l'aula, mi giro per vedere da chi provengono e in un millesimo di secondo succede la peggiore delle cose, avete presente le scene a rallentatore? Ecco:
la ragazza dell'ufficio informazioni che rideva allegramente con la sua collega cammina verso di me senza vedermi, io non faccio in tempo a spostarmi che questa mi sbatte addosso con tanto di caffè bollente in mano, dallo spavento pianta un tacco nel mio piede sinistro, io lancio un urlo strozzato, la ragazza vedendomi si sciocca il doppio e si porta entrambe le mani alla bocca facendo cadere la pila di libri che teneva con l'altra mano.
"Ommiodio sono un danno, scusami tanto, davvero, non l'avevo vista e... Santo cielo! Guardi che pastrocchio che ho combinato!" pastrocchio? Non sentivo quella parola dalle elementari.
"Ah non ci voleva, ma stia tranquilla, non l'ha fatto apposta." Dico cercando di non pensare al dolore al piede e alla scottature del caffè. Provo a rimediare alla macchia sulla mia camicia bianca senza successo.
Intanto la collega con cui stava parlando poco fa sta facendo il possibile per non scoppiare a ridere.
"Ma che diavolo è successo qui?"
Mi volto e vedo il preside della scuola che guarda il disastro per terra per poi arrivare alla mia faccia.
"Ah ma che piacere rivederla signor Evans... Vedo che ha fatto conoscenza con la signorina Stacey." si gira verso di lei e le fa un occhiolino, lei finge di non averlo visto.
"Comunque sia non penso che vorrà tenere la sua ultima lezione in quelle condizioni, giusto signor Evans?"
"Beh ecco, non mi sembra neanche a me il caso ma d’altronde non ho un ricambio dietro."
"Oh ma ci pensiamo noi! Abbiamo tante di quelle divise da basket che non sappiamo più dove metterle"
Oddio, le divise da basket no.
"Ehm... La ringrazio..."
"Penso che la canottiera basti, i suoi jeans sembrano a posto" dice lanciandomi la maglia appallottolata. Non capivo se quell'uomo mi stesse mettendo alla prova o in ridicolo.
Mi sfilo la camicia senza sbottonarla, faccio per aprire la divisa quando mi sento degli occhi puntati addosso. Stacey era diventata di un colorito acceso, la sua collega mi stava squadrato da testa a piedi con un che di famelico, la bidella che continuava a passare la scopa si era bloccata e scuoteva la testa con disapprovazione.
"Insomma che cosa sta facendo! Si copra! Le pare il posto adatto per cambiarsi?"
"Beh mica male il tuo nuovo amico, eh Stacey?" dice la collega.
Se possibile Stacey diventa ancora più rossa.
Porto inutilmente le braccia davanti al petto per coprirmi
Anche il preside è leggermente rosso, ma più che imbarazzo penso sia rabbia. Ma poteva andarmi peggio la giornata?
Mi infilo velocemente la canottiera, mi guardo al riflesso della finestra e... Dio, sembro un idiota.
"Scusatemi e grazie... per la maglietta. V-vado a lezione, sì." e scappo via da quell'aula.
Per le scale diverse ragazze mi sorridono e una finge addirittura di andarmi addosso per poi chiedermi come mi chiamo
Per non parlare dei commenti ricevuti da parte dei maschi. Non vedo l'ora che questa giornata finisca per poi andare a casa, dove ci sarà... Annie, ad aspettarmi con suo solito sorriso stampato in faccia.
 


Sam

Mi suona il cellulare: mamma.
"Hei mamma!"
"Ciao tesoro, com'è andata a scuola?"
"Mh tutto bene, niente di che"
"Ok... Senti ti ho chiamato per avvisarti che rimango qui a fare un turno extra, a casa c'è Dave, mangerai con lui ok?"
"Ma mamma non puoi lasciarmi da solo con Dave, mi mette in soggezione, lo sai."
"Sì, tesoro lo so, ne abbiamo parlato e come ti ho già detto è questione di tempo, vedrai che ti piacerà"
"Non posso mangiare fuori e aspettare che esca di casa?"
"Sam... Smettila di fare il bambino e provaci almeno."
"...Ok, ci proverò."
"Bravo amore, allora ci vediamo stasera a cena e non dimenticare di andare a dare una mano a tuo zio in negozio."
"sì, ciao."
"ciao"
Ed ecco che il buon umore di stamattina inizia a svanire;
Dave è il nuovo compagno di mia madre e non parla quasi mai. La cosa peggiore è quando tira fuori quelle frasi scontante che fosse per lui non direbbe nemmeno. Forse ci tiene a fare una bella impressione su di me perchè tiene a mia madre. Almeno lui ci prova, io no. E' da quando avevo 5 anni che io e mia madre viviamo da soli, non sono ancora abituato ad avere una presenza in più in casa.
In più il cielo si è coperto e una delle cose che mi mette più a terra è il cielo grigio.
Butto a terra lo skate e ci salgo, prendo la strada del mare, quella più lunga per arrivare a casa. Mi metto le cuffiette e parte in riproduzione casuale "Mad World" di Gary Jules, troppo deprimente, cambio, "Here comes the sun" dei Beatles. Ma mi piglia per il culo?
Mi giro per prendere l'ipod dalla tasca dello zaino, ma qualcosa, o meglio qualcuno interrompe il mio tragitto facendomi cadere dallo skate e sbattere contro il suo petto.
"Ma Cristo santo tutte a me oggi? E che cazzo però."
"Scusi mi dispiace, non l’ho vista, non ho fatto in tempo a fermarmi e..."
Era il tipo del corridoio di oggi, quello con gli occhi blu.
"No, scusami te guarda, oggi ne ho passate di tutti i colori. Sono facilmente irritabile."
Perchè ha addosso la divisa della squadra di basket della scuola? Beh l'altezza ce l'ha, magari è un nuovo alunno ed è entrato in squadra. Boh.
"Capita a tutti una giornata no" accenno un sorriso e riprendo il mio skate.
Lui ricambia il mezzo sorriso per cortesia e si volta.
Mi rimetto sulla strada di casa e cerco di pensare a una persona con degli occhi altrettanto blu ma mi viene in mente solo Eliza che poi tanto blu non sono, più un azzurrino anonimo
*
"Linda?"
"No sono Sam."
"Ah, ehm entra pure"
ma cosa mi invita a fare che è casa mia. bah
Respira Sam, provaci, come ha detto mamma.
"Cos'è quest'odore?" sbuco in cucina con finto interesse
"Sto preparando le omelette al prosciutto e formaggio, sono l'unica cosa che mi vengono bene" dice grattandosi la testa.
"Io sono allergico ai latticini."
"Ah. Ecco, non lo sapevo. Adesso sono totalmente inutile"
"eh mannò dai" e invece sì. "Mi aggiusto da solo, stai tranquillo."
C'è un filo di tensione nell'aria ed entrambi lo percepiamo, stiamo in silenzio per un bel po’ mentre io mi preparo una cotoletta e lui mangia soddisfatto le sue omelette.
Quando finisco anche io mi fiondo in camera
"Beh io vado a fare i compiti, verso le 5 esco"
"Ah okay. Dove vai di bello?"
Ma i cavoli tuoi?
"Vado a dare una mano a mio zio, sai ha un negozio di videogiochi..."
"Mh."
“Già..” e mi allontano.
 
Camera mia è uno schifo, come sempre. Butto lo zaino per terra e mi butto a peso morto sul letto. Dopo un po' di secondi rimasto a fissare il soffitto prendo un cuscino, mi ci rannicchio contro e chiudo gli occhi. In certi momenti mi sento così solo.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ponponfuckyeah