In un posto molto lontano, vi era un regno, il regno degli elfi. Il cui re, era un elfo dal bell'aspetto. Capelli lunghi e neri, occhi color ghiaccio e le orecchie a punta. Tutte le donne del regno erano innamorate del re, ma lui non era per niente innamorato di loro. Era molto legato a proteggere il regno che innamorarsi di un'elfa. Al suo fianco vi era un elfo, dai lunghi capelli biondi e con occhi color nocciola. Era il suo prediletto nonché servitore da molti anni, era sempre al suo fianco nelle battaglie contro troll ed orchi. Ma sotto sotto il suo umile servo nascondeva dei segreti, del resto, come tutti gli elfi del regno. Un giorno, mentre il re era alle prese con delle mappe. Il giovane elfo biondo, si intrufolò nella stanza da letto del re, cercava qualcosa...anche se non era preciso cosa stesse cercando. Era solo curioso di conoscere meglio il suo re, nonostante fosse al suo cospetto da molto tempo.

Un giorno, nella stanza reale vi era un silenzio di tomba. Ciò significava che era tutto tranquillo, niente minacce. Solo qualche istante più tardi, irrompe il suo umile elfo e disse al re:

"Signore!"

"Thomas, che succede per essere piombato nella stanza reale."

"Mio signore, abbiamo un problema!"

"Ci sono degli orchi o dei troll che minacciano il regno?"

"No no, mio signore. Peggio!"

"Thomas, parla chiaro."

"Mio signore, è un fatto personale."

"Allora, che cosa vieni da me. È un tuo fatto personale, risolvilo da solo!"

"Non posso!"

"Thomas, vattene da qui. Se non vuoi che ti bandisca per sempre dal regno!"

"Mio signore, non lo faccia...io, la amo!"

"CHE COSA?"

"Sì, io amo lei. Mio signore."

"Thomas, che diavolo..."

"In tutti questi anni ai suoi servigi, ho appurato che provo qualcosa per lei. Ma, se questa rivelazione l'ha sconvolta. Chiedo umilmente perdono, e torno al mio posto, come suo servitore."

Thomas stava per uscire dalla stanza reale quando...

"Thomas, fermati!"

L'elfo si fermò di colpo e si voltò verso il suo re:

"Mio signore, che cosa le serve?"

"Thomas, avvicinati."

Il biondo elfo si avvicinò al re chiese:

"Sono al suo servizio."

"Thomas, non sei più il mio servitore."

"Mio signore, quindi mi sta bandendo da suo servitore e dal regno?"

"No, dal regno no. Ma..." non finì la frase che Adam baciò Thomas solo qualche secondo più tardi, il biondo si staccò da quel bacio

"Mio signore, che significa!"

"Thomas, sono anni e anni da quando sei al mio cospetto che ti osservo, che ti spio che sono innamorato di te."

"Mio signore, allora...il mio sentimento che provo verso di lei è contraccambiato?"

"Certamente mio caro Thomas, certamente."

"Ma, mio signore...tutte le donne di questo regno la amano."

"Che mi amino pure, solo ad un elfo appartiene il mio cuore. Ed appartiene a te."

"Mio signore!!!"

"Basta, con 'mio signore' chiamami Adam."

"Sì, mio... Adam." e il biondo elfo, baciò il re e quando si staccò disse

"Sono l'elfo più felice di questo regno"

"Anch'io Thomas, nonostante sia il re. Ma, un avvertimento. La nostra relazione dev'essere segreta, gli altri elfi del regno non devono sapere niente."

"Oh Adam, la nostra relazione sarà segreta a tutti."

"Bravo mio dolce, caro Thomas."

E ancora una volta i due elfi, si baciarono. Dopo tanto tempo potevano fare ciò che avevano sempre voluto.

I giorni passarono e la loro relazione, era ben segreta anche se un giorno un'elfa decise di andare dal re e chiedere lui delle spiegazioni:

"Mio signore, devo parlarle!"

"Dimmi Angelica."

"Noi tutte vi amiamo, ma da lei mio signore, non riceviamo mai niente. Non vi piacciamo?"

"Angelica, voi tutte siete bellissime. Ma io sono legato al mio...lavoro. Sono il re, quindi per gli amori, non sono predisposto, al momento. Forse, quando invecchierò e avrò un erede se ne può parlare. Ma ora, mia cara Angelica, non posso. Mi dispiace per voi tutte, ma ora come ora, non vi amo."

"Oh, va bene. Era solo per chiarire, perché mi sembrava che lei avesse qualcosa contro di noi."

"Angelica, ma che stai dicendo. No! Non ho nulla contro di voi."

"Bene, ora tolgo il disturbo mio signore."

"Vai pure, cara!"

L'elfa uscì dalla stanza reale e il re tirò un sospiro di sollievo, Angelica credette alle sue parole. Nonostante ebbe detto una bugia, infatti le donne del regno erano tutte bellissime lo ammetteva ma...il suo cuore era innamorato di Thomas il suo umile servo ed ora amante.