Il ponte tra noi due
(Fantasma dell’Opera – Il
ponte tra noi due/Il crollo del lampadario)
Gabriella finì di allacciarsi le scarpe da ginnastica. Indosso un paio di jeans e una maglietta nera a barca che le
risaltava il corpo magro, i capelli neri acconciati perfettamente in una coda
alta senza nessun ciuffo che sfuggisse. Al collo una catena d’argento e
ai polsi numerosi braccialetti a cerchio, come d’altronde erano gli orecchini.
Troy le si avvicinò, -Forza,
amore.-
Gabriella sorrise, -Lo so che sei geloso.- gli disse ridendo.
Troy sorrise di sbieco, -Lo saresti anche tu se io cantassi
con Sharpay.-
-Ma qui si tratta di Ryan. E poi devi essere felice. In questa rappresentazione del Fantasma dell’Opera sei Raul.- cercò di
calmarlo prendendogli una mano e parlando piano.
Troy le baciò il palmo della mano, -Non
lo so. Non mi fido.-
Gabriella scosse la testa, -Stai
tranquillo.- gli diede un veloce bacio stampo, a cui si sottrasse subito con
una strana sensazione di essere osservata.
Un forte colpo di tosse li dissuase da quell’attimo
romantico. Era la signora Darbus, che li guardava male, ma anche un po’
intenerita. Da quando erano tornati quell’estate erano molto più affiatati di
prima e questo giovava alle rappresentazioni teatrali. Ma
non era lei che Gabriella sentiva come osservatrice.
Troy lasciò il palco. Ryan invece salì. I due si
scambiarono uno sguardo. Quello di Troy era minaccioso, mentre quello di Ryan
rassegnato.
Non c’era bisogno di ricordargli ogni santo
giorno che non avrebbe mai avuto Gabriella. Per lei era solo un amico. La
raggiunse e le si mise di fianco. Gabriella lo osservò
un attimo. Indossava un paio di jeans e una camicia a maniche corte bianca. Ai
piedi delle semplici All Stars bianche. Non era mai stato così sportivo.
-Bene. Iniziamo con Il ponte fra noi due.- dettò la Darbus.
I due si posizionarono uno di
fronte all’altra, pronti a cantare. La musica partì nello stesso momento in cui
tutti si sedettero pronti ad assistere alle prove generali. Erano due settimane
che si stavano preparando.
Ryan iniziò, cercando di tenere uno sguardo fiero negli
occhi castani di Gabriella.
Passa
il ponte fra noi due
Non
dubitare la tua, la mia bugia
Finisce
qui
Mai,
mai più non so né ma
Nessun
indugio
Dimentica
chi sei e dimmi sì
Che
fuoco mai si inonderà
Che voluttà è rinchiusa in noi
La mia recondita
preziosa
Gabriella rimase un attimo sbalordita.
Ryan aveva la voce calda e austera, come se avesse appena giovato di mille
lezioni di canto in soli due minuti. Indubbiamente la voce del ragazzo era
sempre stata molto bella, ma dovette ammettere a sé
stessa che aveva qualcosa di ipnotico.
Ryan, senza badare alla sua sorpresa, le girò intorno. Le
prese una mano e se la portò sul petto all’altezza del cuore.
Passa
il ponte fra noi due
Non
esitare
Dell’anima
il segreto tu vivrai
Se passi il ponte fra noi due
Gabriella continuò. La voce un po’
tremante all’inizio per il contatto con gli occhi azzurri dell’amico.
Poi divenne più sicura.
Sei con
me qui
Non
abbiamo che il fuoco in noi
Non
abbiamo di più oramai
Tutto tace, tace
Si avvicinò di più al suo petto, come richiedeva la
coreografia. Si alzò in punta di piedi e canto vicino al suo orecchio,
permettendo a Ryan di chiudere gli occhi e inspirare a pieno il suo profumo di
Gelsomino fresco.
Qui con
te io
Ora amore
non chiesi mai
Come un
mare al mio corpo agganciarti
Ai miei
sogni per sempre avvinghiarti
Ed ora vedrai decisa sì
a restare
Restare
Si allontanò, esibendo un sorriso dolce ed imbarazzato.
Gli lasciò la mano e cominciò a camminare sul palco all’indietro, per
raggiungere le scale a chiocciola che erano state allestite e che davano ad un
piccolo palchetto.
Passa
il ponte tra noi due
Nessun
rimorso
La tua
passione infine vincerà
Sì, che sia sbagliato o no
Ti
chiedo questo
Sarà infinito atteso io ti avrò
Se non si plana qui con te
La mia
marea dilagherà
Sei tu
la fiamma che consuma
Cominciò a salire le scale, seguita da Ryan. Nel cantare
cercò di mettere più passione possibile. E le sembrò
così naturale, che ancora una volta non poté che rimanere stupita. Non aveva
mai cantato in quel modo. Nemmeno con Troy. E ci stava
riuscendo con Ryan.
Arrivarono sul palchetto, si presero le mani e con un giro
si abbracciarono. Ryan le cinse la vita da dietro, mentre Gabriella chiudeva
gli occhi e si abbandonava contro il suo petto che respirava affannosamente per
via del canto.
Passa il
ponte fra noi due
Non
esitare
Ti
perderai qui fra le braccia mie
Se passi il ponte fra noi due
La musica si fermò un attimo, lasciando nel più completo
silenzio il teatro della East High. Poi ricominciò.
Ryan sorrise e fece posizionare Gabriella di fronte a
sé senza lasciarle le mani. Cantò la seguente strofa.
Dimmi che tu
mi amerai
Per
sempre
Dimmi che
mai più mi lascerai
Se tu
con il vuoto mio, ti incanto
Dove andrò
Io
voglio ci sia tu
Gabriella,
nient’altro chiedo
La musica si fermò con un botto. Gabriella gli lasciò le
mani, intimorita improvvisamente dallo sguardo di Ryan che prima le era parso
tanto dolce. Lo era ancora in effetti, ma ora il senso di colpa si faceva strada in lei. Per un solo momento aveva pensato di amare Ryan. Solo quando il biondo pronunciò il suo nome
nella canzone, si rese conto dell’errore che aveva fatto.
Si voltò verso i compagni del Drama Club. Troy la stava
osservando sbigottito, mentre Sharpay ridacchiava. Finalmente suo fratello
aveva avuto il coraggio di parlare chiaro. Beh… in quel caso cantare chiaro.
-Oddio… io… Gabriella, scusa…- balbettò Ryan notando lo
sguardo assassino di Troy, -Mi dispiace… adesso Troy si arrabbierà con te…-
Gabriella cercò di rassicurarlo con un
sorriso, -Ci penso io a Troy, tranquillo. E poi
tu non mi ami… giusto?-
Ryan abbassò lo sguardo colpevole, -Mi spiace.-
Gabriella deglutì. Prese un grosso respiro e lo guardò
dritto negli occhi.
-A me di più.- proruppe infatti
per poi superarlo e scendere di corsa le scale.
Troy fece per raggiungerla, ma Gabriella andò dietro al
sipario. Corse giù per le scorciatoie che conosceva dietro al teatro. Non
appena trovò una porta la aprì e si ritrovò nel cortile della scuola. Rientrò
nella scuola e percorse in fretta il corridoio diretta
verso il proprio armadietto. Prese la borsa con i libri e decise di andarsene
via subito.
Aspetto cinque minuti il pullman fuori
da scuola, ma appena arrivò senti una mano cingerle il polso.
Si voltò e il cuore le mancò un battito.
-Ti prego, Gabriella. Ascoltami.-
Gabriella annuì e lo seguì sulla strada di casa a piedi.
-Ryan… non c’è bisogni che ti scusi…- cercò
di dissuaderlo lei.
-Invece devo.- Ryan le si posizionò
davanti prendendo un grosso respiro, -Gabriella… io ti amo. Lo so, lo capisco. Probabilmente-
-Ti amo anche io.- lo interruppe alzando lo sguardo e posizionandolo nel suo, -Me ne sono accorta un po’ di tempo
fa. Ma come una stupida negavo il tutto. Poi oggi ti
ho sentito cantare ed io… ero come ipnotizzata… non so se mi spiego…-
-Sembravo il Fantasma dell’Opera?-
domandò
ridacchiando.
Gabriella rise a sua volta, -Già.- tornò seria, mentre si
asciugava le lacrime con entrambe le mani, -Non voglio
far soffrire Troy.-
-Soffriresti te, Gabriella.- cercò
di farla ragionare Ryan, -Non vuoi essere felice? Almeno una volta.-
Gabriella sorrise, -Sì.- annuì piano.
Sì. Per una volta voleva essere felice. Per una volta non
era Troy che decideva l’esito della loro storia. Ora era lei la scrittrice
della loro relazione. E avrebbe scritto la parola
Fine. Dopo tanto tempo che sognava di scriverla.
La parola Fine venne tracciata a
caratteri indelebili non appena Ryan si chinò sulle sue labbra, a formare un
bacio profondo. Gabriella gli cinse il collo con le braccia, ricambiando il
bacio.
Avevano passato il ponte fra loro due.
The End
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Nuova one-shot basata ovviamente su
Il ponte fra noi due del Fantasma dell’Opera. Dedicata come al
solito alla mia Herm XD Ma la dedico anche a Lui. Perché
spero ancora che Tu la lasci un giorno. E che ti accorga
di me.
Fatemi sapere in tanti
Baci,
bacini, baciotti XD
By Titty90
^^