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Autore: neryloves1D    17/08/2013    1 recensioni
Non comincerò col solito “C’era una volta” perchè questo non è il solito racconto in cui i due protagonisti “vissero per sempre felici e contenti”. Qui si narra l’incontro fra l’eleganza e il lusso dell’800 e le tecnologie dei tempi moderni alle quali tre sorelle dovranno adattarsi. Ma non mi spingerò oltre … lasciatevi coinvolgere dal mix di emozioni della storia di Emily,Rose e Sophie.
Genere: Mistero, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la storia di tre sorelle vissute a cavallo tra due secoli, l’800 e il 900,tre sorelle che si distinguevano perché figlie del re Edoardo I  d’Ungheria e della regina Elisabetta d’Italia,tre principesse conosciute a corte e da tutto il popolo come “le bellezze rare”:Emily,Rose e Sophie ,una diversa dall’altra con caratteri e interessi in forte contrasto,ma con qualcosa che a loro insaputa le accomuna:il loro destino che stravolgerà completamente la monotona vita di corte…

24 dicembre 1882

Il pancione della regina negli ultimi sei mesi di gravidanza era cresciuto a dismisura nonostante lei seguisse una dieta che mantenesse in forze il bambino,ma al contempo non la facesse aumentar troppo di peso. Era così pesante che il re aveva assunto tre assistenti che aiutassero la consorte a spostarsi da un’aula all’altra dell’imponente castello.

Mentre il re sbrigava importanti affari nel suo ufficio in stile barocco,delle urla si elevarono dal piano di sopra così potenti da non poter essere ignorate. Il re infastidito da tutto quel chiasso trovò una soluzione nei tappi con i quali non avrebbe udito alcun rumore,ma mentre li posizionava ecco che la porta si aprì e una folata di vento lo colpì in pieno viso provocandogli dei brividi di freddo lungo la schiena.

-“Sire,la regina…la regina…”-uno degli assistenti cercava di spiegarsi ansimando

-“Calmati Evaristo,cosa è successo a Liz?”-cercò di calmarlo il re buono

-“… sta partorendo”.

Il re non gli permise di continuare che si precipitò lungo le numerose scale del castello dove al piano di sopra  sua moglie lo acclamava a gran voce dimenandosi per trovare il suo aiuto.Il re apprensivo,non solo con la moglie,ma nei confronti di tutti coloro che gli volevano bene,si inginocchiò affianco al letto della moglie e prese la sua candida mano accarenzandone il dorso in segno di conforto.Pochi secondi dopo arrivò l’assistente e il re prese in mano le redini della situazione.

-“Tu,Evaristo,chiama il medico di corte. Oggi gli ho dato il giorno libero,dovrebbe essere nella sua dimora accanto al castello. Tu,Battista,prendi tutte le stuoie che abbiamo e del ghiaccio e tu,Dorothy,aiutami a rassicurare la mia povera moglie”-le ultime parole le sussurrò a bassa voce mentre i suoi occhi pian piano parevano farsi sempre più lucidi

-“Signora non si preoccupi tutto sarà finito in men che non si dica. Non si accorgerà nemmeno di aver dato alla luce un bambino,dopo solo soddisfazione”-la dolce Dorothy obbedì immediatamente al padrone,ma questa volta lo fece più per apprensione che per dovere

-“Hai sentito Liz? Presto sarà tutto finito”

La moglie annuì forzatamente,ma ad un tratto corrugò la fronte,alzò il viso e dischiuse le labbra emettendo l’urlo più straziante che si fosse mai udito a corte e la stuoietta che Battista e il medico avevano accuratamente disposto sotto le fragili gambe della regina si sporcò di un rosso intenso che venne subito occupato dalla testa della più bella creatura che il Signore avesse potuto generare,la testolina piena di riccioli,gli occhietti semidischiusi di un colore ancora indefinito. Un’altra spinta e il bambino…ops,bambina era già completamente fuori.

Il grosso re afferrò con dolcezza la sua creatura come fosse il tesoro più prezioso al mondo e lo poggiò sul ventre della moglie esausta.

-“Aaaaaaaaaaaaaa…Cosa succede ancora?”-disse fra un respiro e l’altro la regina

Il re confuso non seppe spiegarsi perché la moglie soffrisse ancora così tanto nonostante la piccola Emily fosse già stata partorita,ma la risposta fu immediata quando il momento più emozionante della sua vita si ripeté nuovamente. Un’altra minuscola testolina riccioluta era appoggiata alla stuoietta,mentre la moglie affondava le unghie nel braccio del re e spingeva affinché la piccola uscisse.

-“Liz,il Signore ci ha benedetti rendendoci due volte spettatori dello spettacolo migliore della nostra vita”

Con quelle parole la piccola uscì e la madre sfinita cadde in un sonno profondo sfinita dalla doppia gravidanze e dal doppio parto. Purtroppo le gemelle nacquero piccole a causa della dieta della madre che manteneva in forze solo un bambino e quindi le due durante i nove mesi si erano divise il nutrimento ed ora non erano perfettamente in forze,ma poco bastò a rimetterle in sesto,infatti dopo qualche settimana erano due pagnottelle con guanciotte così morbide da sembrare marshmallows.

Il re e la regina decisero di dare alla seconda bambina il nome Rose per il fatto che le sue guance arrossivano o meglio arrosavano molto facilmente. Un anno dopo il castello accolse un’altra creaturina:Sophie. I primi anni della loro vita  furono pieni di felicità,favole e fantasia perché quale bambina sana di mente rifiuterebbe di essere una principessina coccolata e adorata da tutti?

Ma poi con il passare degli anni tutto incominciò a complicarsi per le tre sorelline:quando uscivano con la loro carrozza regalata dal padre per i loro ottimi voti,in paese non vedevano altro che miseria e povertà e quasi si sentivano in colpa per tutte le ricchezze che possedevano,ma purtroppo non potevano far nulla,il padre continuava a ripetere loro che era normale che ci fossero delle differenze e che loro erano delle principesse e quindi dovevano comportarsi come tali mostrando distacco e dimostrando così in un certo qual modo la loro superiorità. E dopo tante prediche a causa del fatto che loro donassero il loro viveri e i loro ori alla gente meno abbiente se ne erano convinte e si lasciavano scivolare tutto addosso indossando quella stupida,fastidiosa e pesante maschera che gli era stata imposta alla nascita.

18 anni dopo …

Le due gemelle dopo duri anni di studio vennero premiate con un viaggio in un’isola del padre dove c’era una villa da lui costruita per la sua luna di miele con Liz molto tempo fa. Le ragazze erano elettrizzate perché non erano mai andate al di fuori dell’Ungheria. Sapevano che il viaggio sarebbe stato a dir poco lungo a causa dei mezzi di allora,ma non erano preoccupate per questo perché erano troppo eccitate per il mese di vacanza che avrebbero trascorso insieme.

Sophie purtroppo era più piccola di un anno e quindi le toccava restare a casa,ma per condividere la gioia delle sorelle maggiori decise almeno di accompagnarle alla carrozze con i bagagli. Vi chiederete perché non abbiano chiesto ad un fattorino per il trasporto data la montagna di soldi che possedeva il padre,ma loro decisero che era già fin troppo il viaggio e che non avrebbe fatto male loro un po’ di movimento,così anche Sophie dovette contribuire al trasporto dei bagagli.

-“Ragazze,ci vuole ancora molto??Di questo passo passerà un altro anno e potrò venire anch’io con voi”

Le gemelle,al piano di sopra stavano dando gli ultimi ritocchi alle valigie aggiungendo le ultime cose che passavano loro sottomano come spazzole,spille,collane e bracciali i perle,profumi e cipria. Insomma,lo stretto necessario per una vacanza come si deve.

Emily per il viaggio indossò un vestito ampio con ricami floreali realizzati a mano dalle migliori maestranze presenti al mondo. Aveva aggiunto una spilla regalatole dal padre per il suo compleanno e per la fine degli studi (oltre al costoso viaggio ) e uno spruzzo di profumo alla lavanda che si intonava perfettamente ai toni delicati del vestito. I riccioli rossi le ricadevano sopra le spalle in disordine incorniciandole il candido viso.

Rose,invece aveva optato per qualcosa di più semplice dato che non era il tipo di ragazza che si metteva in mostra. Al solo pensarlo arrossiva violentemente. Optò per un vestito  morbido che le fasciava il fisico da modella,ma non metteva in mostra le sue forme ,di un colore avorio che si intonava perfettamente alle sue onde rosse. Anche lei, come la sorella, aveva aggiunto al suo vestito la spilla che le aveva regalato il padre e fatto ciò si diede una sbirciatina intorno e infine spalancò la porta della sua camera nel preciso momento in cui  Emily spalancò la porta della sua. Alla coincidenza il corridoio si riempì della risata fragorosa delle due che scesero le scale facendo scivolare la mano destra sulla balaustra,mentre con l’altra tenevano la valigia.

Evaristo e Battista,intanto si occuparono degli altri bagagli.

-“Solo questi?”-chiese confusa Sophie indicando i bagagli che le sorelle tenevano in mano.

-“Vedo che non ci conosci,sorella cara. Evaristo e Battista si stanno occupando del resto”-gesticolò Emily intenta a indossare i guanti di seta bianchi.

Poco dopo i due assistenti scesero le scale affannati inciampano qua e là fra le scale a causa della grandezza dei bagagli che non gli permettevano di guardare le scale.

-“Non ti preoccupare. Ti aiuteremo”- soccorse Rose in aiuto di Sophie che intanto stava riprendendo il suo colorito sparito a causa dello spavento.

Il padre sentendo il brusio di voci nell’atrio uscì dal suo ufficio e indicò agli assistenti di uscire per restare un po’ solo con le sue figliole e la sua cara moglie.

-“Figliole care,è giunto il momento ormai. Siete diventate delle signorine,ma ricordate che per me e per la mamma sarete sempre le nostre stelline. Vi vogliamo bene e quando sentirete la nostra mancanza tenete forte la spilla così vi ricorderete  che saremo sempre qui se ne avrete bisogno”-la voce tremante per la commozione-“Ma ora basta piangere e venite ad abbracciarmi,anche tu Sophie”. Le porte del palazzo si aprirono e le tre sorelle si avviarono con i bagagli in mano verso la carrozza che si trovava qualche isolato più avanti. Dopo mezz’ora si trovarono di fronte una carrozza magnifica,la più bella mai vista fino ad allora. Bastava attraversare la strada e si sarebbe trova lì dentro …

Mentre attraversarono una carrozza in corso venne loro incontro,il cocchiere non sapeva come fermare i cavalli impazziti e pochi secondi dopo il buio. Anni di gioia,sacrificio e sogni sfumati in pochi attimi. Un’altra vita attendeva le tre vite ormai spente …

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Angolo autrice

Salve ragassuoleeee,

siamo due ragazze di tredici anni:Nicoletta e Maria che condividono la stessa passione,gli One Direction. Abbiamo deciso di scrivere questa ff per farvi perdere un po’ di tempo quando non sapete cosa fare. Speriamo vivamente che vi piaccia e non vi disperate perché non ci sono ancora i ragazzi,presto ci saranno,ma non vi vogliamo annunciare niente.

Saremmo veramente felici se recensiste.

Vi abbracciamo,

Nery

  
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