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Autore: giulidirectioner    17/08/2013    1 recensioni
Lei, una ragazza con un passato difficile, che vuole gettare via la sua vita e che ogni giorno si rinchiude in bagno a tagliuzzarsi la pelle con delle stupide lamette... lui, un ragazzo duro e che ama stuzzicare, ma allo stesso tempo sa essere dolce e affettuoso... un incidente li farà incontrare e innamorare l'uno dell'altra... ma non sarà così facile, qualcosa li farà separare forse per sempre o forse no... si chiama vita, già, proprio così, si chiama vita quello strano percorso di ognuno di noi che neanche un grande libro o un grande film potrebbero descrivere mai, per quanto è complicato e imprevedibile, per quanto in un secondo tutto può cambiare, niente resta com'è...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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mi chiamo Ariah, ed ho 17 anni, 18 fra un mese, non ho avuto un bel passato, ho solo un padre, mia madre é morta...
*inizio flashback*
avevo 12 anni, era un giorno come un altro, io e mamma dovevamo andare in un posto lontano... ci trovavamo in stazione, a quell'ora nn girava nessuno, nessuno aspettava il treno, solo noi...
sentì un rumore, era il treno che stava arrivando, ad un tratto spuntarono dalle scale tre ragazzi che ci osservavano, si avvicinavano, e mia madre preoccupandosi mi strinse a se, io avevo paura ma mantenevo la calma, aspettavo impaziente che arrivasse il treno...
i ragazzi continuavano a girarci in torno, ad un tratto uno dei tre tiró fuori una pistola e la puntó contro mia madre dicendole di dargli la borsa e di non guardarlo in faccia dal momento che questi tre delinquenti non avevano il passamontagna, mia madre in preda al panico mi spinse dietro di lei per proteggermi e diede subito la borsa al ragazzo con la pistola che continuava a ripetere di non guardarlo in faccia... una volta presa la borsa, arrivó il treno e i tre ragazzi salirono, le porte stavano chiudendosi quando mia madre per istinto alzó lo sguardo, uno dei tre ragazzi se ne accorse e proprio quando il peggio sembrava passato, alzò la mano e senza pensarci sparó un colpo dritto dritto nella fronte di mia madre che cadde a terra... il treno partí portando via quei tre delinquenti, mentre io urlavo disperata...
*fine flashback*
purtroppo certe cose una bambina di soli 12 anni non le dimentica piú...
la sua morte mi cambió molto, non sorridevo piú, ero riservata e scontrosa, cominciai anche ad autolesionarmi, mi chiudevo in bagno per delle ore a piangere e a tagliuzzarmi la pelle con delle lamette lasciando scorrere il sangue sui miei polsi fino a finire per terra, dire che lo facevo sarebbe sbagliato perchè lo faccio ancora adesso, per non parlare dei miei mille tentativi di suicidio, ovviamente tutti non riusciti altrimenti non sarei qui, ormai tutti mi conoscevano come "la pazza", così a 16 anni, stufa di vivere in italia per il brutto passato, mi trasferí a londra in una casa bellissima che condivido tutt'ora con la mia migliore amica Hope.
ed ora sono qui quasi da due anni a londra...

mi svegliai, erano le 9.00, decisi di andare al mio solito posto, una sporgenza sul lago che mi isolava da tutto e da tutti che mi permetteva di stare sola con me stessa...
nonostante fosse estate indossavo la mia solita giacca college a maniche lunghe ovviamente, per non far vedere i tagli sui miei polsi, dei pantaloni larghi e le mie all star, ero li tranquilla a pensare quando a un tratto... sentí delle urla e delle voci di alcuni ragazzi, uno diceva
x: fiu, qui dubito ci troveranno,
x1: giá...
sentivo quelle voci vicino a me ma non vedevo nessuno cosí lasciai perdere, tornai al mio posticino, mi misi gli auricolari e cominciai ad ascoltare musica metal,
all'improvviso qualcosa mi venne addosso ed io finì in acqua, ero sotto e non riuscivo a tenere gli occhi aperti, cercai peró di tornare su a galleggiare ma non potevo il piede mi si era incastrato da qualche parte, cosí rimasi li a dimenarmi, finché capí che qualcuno si era tuffato perché ero circondata da bolle, ma smisi di muovermi, credo di essere svenuta, perché poi mi ritrovai sdraiata su una panchina li vicino con cinque facce rivolte verso di me con sguardo preoccupato...


* My space*
ciao a tutte ragazzeeeeeeeeeeee!! alluuura.. cosa ne dite? lo so che come primo capitolo è un po' corto ma gli altri saranno sicuramente più lunghi...credo.. c'è boh, non lo so.
coomunque vi è piaciuto? ah vorrei dire che sono iscritta a efp da qualche ora quindi non ci capisco più di tanto, e se doveste trovare qualcosa di strano nella presentazione della mia ff ovvero dove ti chiedono il bollino, i personaggi, eccetera, ecco lasciate stare perchè visto che pur essendoci la spiegazione non ho ben compreso cosa volevano dire tutte quelle dannate parole del tipo OOC, AU, e altre beh ho messo un po' a caso e quindi boh.. non fateci caso.
comunque volevo dirvi che siccome ho già pronti tutti i prossimi capitoli fino al dodicesimo, ecco volevo dirvi che inizialmente questi capitoli sono tutti abbastanza comici, ma dal dodicesimo in poi le cose cominciano a diventare tutte più tristi perchè si mi andava di farla così, visto che la vita non è tutta rose e fiori, quindi ci saranno anche moooolti colpi di scena che non potete neanche immaginarvi ehehehe non vedo l'oraaaaaa!
beh e niente credo di aver detto tutto, se questo capitolo vi è piaciuto vi prego di farmelo sapere recensendo (?) si può dire recensendo? boh va beh la grammatica l'ho mandata a quel paese da tempo e quindi nulla.. voi avete capito cosa intendevo.
beh ringrazio chi leggerà!
recensite recensite e recensiteeeee
ciao ciao belle e alla prossimaaa!

 
  
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