Se non fosse stato per te, migliore amica, non ci saremmo mai riusciti.


“Sono un ragazzo tranquillo, molto taciturno, adoro leggere e bere cioccolata rinchiuso in casa mia, sul divano con mille coperte addosso e cantare.

Odio le feste, tipo quella in cui mi trovo adesso.

Per “colpa” del mio lavoro sono sempre impegnato con questo genere di cose... Certo, forse da una parte è bello, insomma mi diverto e conosco gente nuova, ma da una parte è veramente stancante, stare sveglio fino alle 2-3 del mattino e alle 6-7 svegliarsi per incidere, andare ad un intervista, incontrare le fan... A me ‘ste cose stancano..”

Ero ancora immerso nei mie pensieri quando sentii qualcuno battermi su una spalla, mi voltai scocciato e chi mi trovai difronte? Harry completamente ubriaco, strano no?

Z: Uao, riesci ancora a reggerti in piedi? Mi sorprendi!

H: Daii Zayneee, non fareee cooosìì

Strisciava le parole, mi faceva davvero schifo quando era in quello stato.

Z: Vado a dire agli altri che io torno a casa, vuoi venire?

H: NO!

Mi incammina ancora prima di sentire quel “No”, tanto sapevo già la risposta, quando si tratta di bere gratis Harry è il primo a esserci.

Dissi a Liam che andavo, era il più sobrio, mi chiese se volevo un passaggio e dissi di no.

Ero quasi giunto a casa, dopo una camminata di circa, mhm, mezzoretta, e mi suonò il cellulare, la schermata si illuminava a intermittenza, era una chiamata da parte di Haz.

Z: Ohi, che vuoi?

H: No Zay, sei serio?! Sei seriamente andato a casa?

Z: Non iniziare, non sono come te, odio le feste e non mi divertivo a vedervi tutti al quanto andati, quindi si, sono andato a casa, ciao.

Gli attaccai il telefono in faccia, quando Haz ci si metteva era davvero pesante.

Arrivai a casa mi cambiai e mi buttai a letto, non ne potevo davvero più.

Mi svegliai la mattina dopo verso le 8, qualcuno mi stava chiamando e giuro che chiunque esso/a fosse gliene avrei dette di tutti i colori, ma quando lessi il nome, non potei fare a meno di sorridere e rispondere con il tono più allegro e meno addormentoso (?) possibile.

Z: Saaaaaaaaaaaaaaaaaam! Tu... Mi sei mancata stronza!

S: Sì, Zay, anch’io sono felice di sentirti! Appena svegliato?

Z: Si capisce così tanto?

S: Ti conosco da quando siamo usciti dalla vagina, quindi per me è più che capibile.

Z: Mi mancava la tua non finezza, tesoro!

“Lei, la mia piccola grande Sam, la mia migliore amica da sempre, colei che tutti scambiano per la mia fidanzata, anche quel cazzone di Styles, che non si è ancora accorto di quanto cazzo io lo amo...”

S: Oggi, cioè adesso, vengo a prenderti, poi usciamo e ci facciamo vedere da Styles, così magari si ingelosisce un po’.

Z: Sì, ok, a dopo..

Chiuse la chiamata, io corsi a cambiarmi, feci scaldare un po’ di caffè del giorno prima, lo bevetti in fretta e furia poi aspettai Sam seduto sul davanzale della finestra, dove mangiavo quando ero solo.

Pochi minuti dopo suonarono e mi si presentò quella figona di Sam davanti, l’abbracciai e per poco entrambi cademmo per terra.

Finiti i saluti molto mielosi e andammo alla macchina.

Z: No, Sam, andiamo a piedi, basta bus, macchine, moto. Basta!

Lei mi sorrise, mi capiva sempre, qualunque cosa dicessi, facessi.

Onestamente non pensavo di trovare in giro Haz, dopo tutto quello che si era bevuto ieri sera, ma a quanto pare mi sbagliavo.

H: Zayn! Ah, Sam...

Lo guardai di sbieco, era davvero geloso o solo stanco?

S: Mhm, Styles, giusto? Il mio Zay mi parla spesso di te!

Harry parve irrigidirsi alla parola, al quanto calcata, mio.. “Mi sto facendo troppi filmini”.

H: TUO?! Da quando scusa? Zayn non ha mai detto che voi stavate insieme.

“Scenata di gelosia o incazzatura perchè non gli ho detto di lei?”

S: Gliel’ho chiesto io, volevo farmi passare per l’amica di turno, ma a quanto pare le fan se ne sono accorte, quindi perchè non iniziare a uscire allo scoperto con uno dei suoi migliori amici?

Vidi Harry sbiancare, guardarmi con gli occhi lucidi e scappare.. “Che cazzo mi sono perso?!”

Z: Sam, cazzo! Vado a cercarlo, a dopo!

Lei mi sorrise come se avesse saputo come andava a finire, come se fosse stata lei a scrivere la fine.

Corsi a perdi fiato fino a casa di Haz, bussai ma non mi rispose nessuno, provare ad entrare ma era chiusa a chiave, allora provai con la porta sul retro ed era aperta, ispezionai tutta casa, ma di Haz nemmeno una traccia, così corsi fuori e mi avvia verso il nostro posto, dove mi rifugiavo quando lo vedevo con delle tipe e dove lui mi veniva a consolare.

Lo trovai li singhiozzante, mi si spezzò il cuore. Mi avvicinai a lui in modo cauto, avevo troppa paura che scappasse ancora.

Z: Haz?..

H: Zayn, lasciami in pace. Lasciami da solo a crogiolarmi nella mia sofferenza.

Z: No, dimmi cosa c’è che non va, tu ci sei sempre stato, ora tocca a me.

Alzò gli occhi stracolmi di lacrime verso di me, una lacrima scese rapida sulla sua guancia. Sembrava un bambino, un piccolo bimbo indifeso e io mi sentivo estremamente in colpa

.

H: Sai cosa Zayn – disse mentre si alzava – ti facevo più intelligente. Pensavo ci fossi arrivato il giorno del mio compleanno, quando non guardavo le ballerine, guardavo te, guardavo come ti movevi, guardavo quando bevevi, quando aspiravi fumo dalla sigaretta. E quando mi hai abbracciato e mi hai sussurrato “ti voglio bene” io mi sentivo in paradiso. Sai perchè? Perchè sono innamorato di te. Ma ora? Giri con la tua presunta fidanzata del cazzo! E non hai detto niente neanche a noi, a me!

Z: Non vi ho detto niente perchè semplicemente non è la mia ragazza! E’ Sam cazzo! La mia migliore amica dai tempi dell’asilo! Io, Haz, sono gay cazzo, mi piace prenderlo in culo! Ok?!

Lo vedi sbiancare, poi riprendere colore. Smise di piangere, ma non parlò. Ripensai a quello che mi aveva detto “Perchè sono innamorato di te.”

H: Tu... Io... Si... Ok...

Z: Sta zitto.

Detto questo, lo baciai, il bacio più bello di tutta la mia vita. Quando ci staccammo, alcuni minuti dopo, Harry era così rosso in viso che sembrava davvero un bambino.

Z: Ti amo, l’ho sempre fatto e sempre lo farò.

H: Anche io ti amo Zay!

Tornammo a casa, con Sam che aveva già preparato il pranzo per noi tre, finito di pranzare lei se ne andò.

E da quel giorno stemmo per sempre insieme.