"Così questa grande costruzione appartenente ai Babbani si chiama Altalena?" chiese Remus. Non ne aveva mai vista una, e di certo vederci Ninfadora seduta sopra non lo rendeva meno sorpreso

"Esatto. Le altalene sono costruzioni che usano i bambini Babbani per giocare -rispose Ninfadora- ce n'è una anche per te,guarda"

Remus guardò l'altalena vuota vicino a quella occupata da Ninfadora

"Non mi fido. E se si rompesse?" chiese Remus

"Beh, è quasi impossibile, ma nel caso in cui succedesse... cadremmo insieme!" rispose Ninfadora, con un sorriso raggiante

Remus rimase in silenzio e si limitò a sedersi con cautela

"Visto? -disse Ninfadora- non succede niente!"

Remus rimase in silezio poi iniziò a parlare "Comunque, Dora -disse- E' una fortuna che la battaglia di Hogwarts sia finita

"Già. Ci sono stati molti feriti e morti purtroppo, ma è finita. I caduti non sono morti invano" rispose Dora con una nota di tristezza nella sua voce. Di certo non poteva essere felice mentre parlava di queste cose.

"Anche Moody. Non me l'aspettavo. Lui era un uomo forte. E lo stesso vale per  Albus Silente" disse Remus a voce bassa

"Loro ci sono ancora. Sono ancora qui con noi. Solo che non li vediamo" disse Ninfadora con un sorriso lieve

"E' difficile da credere per un uomo come me, però immagino che tu abbia ragione" disse Remus con un sorriso lieve e un po' forzato

"Comunque, Remus, ti piace qualcuna?"

"Che domande fai così all'improvviso?" chiese Remus

"Ma io voglio sapere. Dai, magari durante la guerra è successo qualcosa dentro la tua testa e ti sei innamorato! Dai, c'è qualcuna nel tuo cuore?"

Dopo un attimo di esitazione Remus rispose

"C'è -disse-, c'è, ma non ti dico chi è".

"Cosa?! Cattivo! Dai! Dai! Dimmelo" esclamò Ninfadora, impaziente

"Non te lo dico" disse Remus, impassibile

"Ti farò il solletico" lo minacciò Ninfadora

"Tanto sai che non lo soffro" 

"E hai ragione.... però.... io sono curiosa... E va bene! Se non me lo vuoi dire scoprirò chi è da sola! dunque, vi siete già baciati?"

"Non vedo come questa domanda possa portarti a scoprire chi sia" rispose Remus

"Mi serve invece, e ora rispondi!"

"No, non ci siamo ancora baciati" rispose Remus, con il suo solito tono tranquillo

"Come immaginavo..." disse Ninfadora

"Che cosa?" chiese Remus, non capendo il senso della frase detta dalla ragazza

"Tu non avresti mai il coraggio di baciare qualcuno. Fai tanto il duro ma alla fine non riesci mai a fare il primo passo" disse Ninfadora girando la testa dall'altro lato, e voltandosi verso il tramonto che dava al materiale delle altalene uno strano color arancione, come se fossero colorate

"Dora... le tue parole mi stanno annoiando..." disse Remus

"Ah si? E cosa vorresti far-"

Un cigolio dell'altalena e poi, voltandosi di nuovo verso Remus, la sua frase venne interrotta. Ma non dalle parole dell'uomo, da un suo bacio.

Remus staccò le sue labbra da quelle di Ninfadora e sussurrò

"Dicevi?"

La ragazza lo guardò, come se avesse appena visto un fantasma

"Fai tanto il bravo ragazzo ma io l'ho sempre saputo che eri un pervertito" disse infine con un sorrisino sarcastico

"Io non lo sono. Sei tu che mi hai fatto diventare così, in poche parole è colpa tua"

"Sei solo bravo a scaricare la colpa" 

"Ma sentitela. Ecco perchè non ti sopporto" disse Remus con un sorriso, il suo primo, vero, sorriso.

"Nemmeno io" rispose Ninfadora e lo baciò di nuovo.