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Autore: sere221    18/08/2013    2 recensioni
-è impossibile che si sia dimenticato di te.-
L'altro sorrise ironico.
-E tu che ne sai?- domandò.
-Perchè ti ha voluto, e ti vuole, bene, Sherlock!-
[Sherlock&Mycroft / Post-Reichenbach]
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mycroft Holmes , Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Che Sherlock Holmes fosse una persona solitaria lo sapevano tutti ma dall'ultimo scontro con Moriaty si era chiuso ancora più in se stesso.

Per questo quando Mycroft lo vide mentre guardava fuori dalla finestra, pensieroso, lo invitò a prendere una tazza di te assieme a lui.

A causa della sua “finta morte” Sherlock si era trasferito a casa di Mycroft dove il fratello fu felice di accogliere per cercar di rimediare al danno da lui, in parte, causato.

Il minore degli Holmes aveva appena annuito. Si alzò dal letto dove era seduto e raggiunse il salone per sedersi su una delle poltrone poste davanti al caminetto.

Mycroft lo raggiunse poco dopo con due tazze contenenti il tè.

 

Quel pomeriggio a Londra aveva nevicato e Mycroft era felice di potersi, finalmente, concedere un' attimo di riposo e bersi un buon tè caldo.

Un brivido lo percorse, che gli fece chiudere gli occhi, quando bevve il primo sorso della bevanda calda.

Quando li riaprì notò invece che il fratello non aveva portato ancora la tazza alle labbra ma stava continuando a fissarne il contenuto, come pietrificato.

-E mi avesse dimenticato?- domandò d'un tratto Sherlock con gli occhi ancora incollati a guardare il tè.

Mycroft, ovviamente, sapendo a cui si riferiva il fratello, bevve un' altro sorso di tè e poi rispose semplicemente:

-è impossibile che si sia dimenticato di te.-

L'altro sorrise ironico.

-E tu che ne sai?- domandò.

-Perchè ti ha voluto, e ti vuole, bene, Sherlock!-

E per la prima volta dopo giorni Sherlock guardò in faccia il fratello, poi abbassò la testa.

-Forse mi devo rassegnare al fatto che ormai si è fidanzato, poi adesso, vorrà anche una famiglia...mi sono solo illuso a pensare che lui possa tornare a vivere a Baker Street, a catturare i criminali con me, come se non fosse successo niente. Forse dovrei continuar a fingere di essere morto oppure dovrei veramente farla finita e mor...-

Nono finì la frase che Mycroft si alzò dalla poltrona, rovesciando a terra la tazza del tè, e dette uno schiaffo alla guancia sinistra del fratello.

Mycroft non era mai stato un tipo violento, sopratutto con suo fratello.

Ovviamente da bambino usava dei soprannomi come “mostriciattolo” o “piccoletto” che facevano innervosire non poco Sherlock, ma mai lo aveva picchiato.

Sherlock si portò una mano alla guancia dolorante e guardò il fratello.

-Non provar a finir la frase, Sherlock, te lo vieto!-quasi urlò.

 

-Ho rischiato di perderti già una volta, a causa mia, non voglio che succeda una seconda volta....e poi, diamine, sei Sherlock Holmes non puoi stare così male per una persona!-

-Lui non è una persona comune, è John Watson!-

-Lo so che ti manca...certo forse non tornerà a vivere con te a Baker Street ma nessuno gli vieta di tornar a lavorare con te, no?-

Sherlock abbassò la testa continuando a massaggiarsi la guancia dolorante, il colpo che ha ricevuto dev'essere stato troppo forte, mentre Mycroft si inginocchiò a terra davanti alla poltrona di Sherlock, stando attento a non sporcarsi gli abiti e a non prendere i cocci della tazza, ormai in frantumi, per poter guardare il fratello in faccia.

-Sherlock lo so che tu ami John e che vorresti che rimanesse con te per sempre ma devi capire che secondo lui tu, durante quella caduta, sei morto e se lo ami davvero devi lasciarlo andare e dargli l' opportunità di rifarsi una vita. Tu ti sei buttato per salvarlo per questo motivo, no? L'opportunità di vivere la sua vita, no?- il minore gli Holmes, ormai con lacrime agli occhi, annuì lentamente. Mycroft sorrise -Sono sicuro che appena “tornerai in vita” sarà felicissimo di vederti e sopratutto sarà felice di tornar a risolvere i casi insieme a te!-

Una lacrime scese lungo il viso del consulente investigativo che non rispose alle parole del fratello ma continuò a guardare davanti a se.

Mycroft sapendo che il fratello non gli avrebbe risposto si alzò e si diresse verso la cucina per prendere degli stracci per pulire per terra il tè e per prepararsene un'altra tazza. Ma non ebbe il tempo di fare un passo che Sherlock lo chiamò.

Mycroft si voltò e due braccia gli avvolsero le spalle.

-Grazie!- sussurrò tra i singhiozzi sherlock mentre abbracciava il fratello maggiore.

Mycroft non rispose ma avvolse il fratello tra le sue braccia, posandogli una mano sui capelli per accarezzargli i riccioli i neri mentre Sherlock continuava a piangere.

 

 

 

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Se siete arrivati fino alla fine i miei più vivi complimenti, no seriamente, complimenti!

Ok non so come mi sia venuta in mente questa scena ma il mio più grande desiderio è vedere una scena d'amore fraterno tra questi due...quindi dopo mesi, e dopo che mi è arrivata un briciolo di ispirazione, mi sono decisa a scrivere!

 

È la prima storia che pubblico su questo fandom quindi spero di aver fatto un buon lavoro! :D

spero vi sia piaciuta ^.^ a voi i commenti! :D

 

PS se trovate degli eventuali errori perdonatemi, ma avendo per poco tempo internet mi sono dovuta sbrigare nel pubblicare la storia e non ho avuto molto tempo per ricontrollarla! :/

  
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