Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: JaneStevenson    19/08/2013    5 recensioni
Dal primo capitolo..
"I miei passi risuonavano nel silenzio del bosco, le luci della casa si affievolivano sempre di più e Chris era sempre più lontano, sempre più immerso nel buio. Mi affrettai, volevo parlare con lui, volevo piacergli. Non lo conoscevo affatto ma mi bastava sapere che era davvero bello.
Sobbalzai, un qualcosa svolazzò tra gli alberi, mi voltai di scatto e quando mi girai per ritrovare Chris lui non c’era più, era semplicemente sparito. Capii che dovevo davvero farmi una bella dormita.
Ero pazza o l’alcool mi aveva dato alla testa?"
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic Penso sia così. La morte di qualcuno è un modo per ricordarsi che prima o poi moriremo tutti.
Riflettevo su questo mentre tornavo a casa dal funerale di Pete. Non era stato poi così tanto un brav’uomo nella sua vita e  non credo neanche che avesse mai concluso qualcosa, ma sapevo che Pete sarebbe mancato a Donovich, il nostro quartiere , che definiva il suo reame. E di regale Donovich non aveva proprio niente. Passai davanti al pub e mi ricordai di quando io e Tess eravamo sedute al tavolino aspettando l’hamburger e lui, Pete, completamente sbronzo si alzò in piedi sul bancone e iniziò a cantare un pezzo degli U2. Io e Tess eravamo morte dalle risate. Sorrisi al ricordo.
Eh già, prima o poi moriremo tutti. C’è chi muore felice, sapendo di aver fatto tutto il possibile per vivere fino all’ultimo istante di vita, e c’è chi muore all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno , senza che nessuno se lo aspetti. Non so quale delle due opzioni preferirei.
Mentre camminavo verso casa mi ricordai che era finito il latte , entrai al supermarket e come ogni pomeriggio Mike era lì, alla cassa, perfetto come sempre. Le scatolette di carne erano disposte in maniera davvero disordinata , sembrava che qualcuno le avesse scaraventate a terra e poi risistemate di fretta. Salutai Mike e lui ricambiò. La storia della cotta per lui andava avanti da un mese circa e di questo ne era a conoscenza solo Tess. Anche perché lui non se lo sarebbe mai potuto immaginare, visto che eravamo sempre stati amici e niente di più. E infatti per me era così, solo fino a un mese prima. Non so come per me il nostro rapporto era diventato qualcosa di più che semplice amicizia. Forse il fatto che due mesi fa aveva cominciato ad andare in palestra. O forse il fatto che si era fatto crescere quella barbetta sul viso. Oppure il fatto che aveva un di dietro davvero interessante. O forse tutti e tre i fatti. Ma in breve tempo mi sarebbe passata. Presi il latte e andai alla cassa. Pagai e risalutai Mike. Con lui mi sarei rivista l’indomani a scuola. Scrissi a Tess dicendole di passare a casa mia, per finire i compiti. Due minuti dopo lei mi rispose dicendo che dovevo andare immediatamente a casa. Corsi per strada e quando arrivai davanti casa la polizia era lì. Pensai che mio fratello Carl ne avesse combinata un’altra delle sue.

“Scusi.” Ansimai ad un poliziotto. “ Che succede?”
Il poliziotto si girò con aria indifferente. “ Pare che un ragazzo di 17 anni sia scappato di casa. Si chiama Carl. Carl Stevenson.” Rispose.

Si era proprio lui , mio fratello. Restai immobile senza rispondere al poliziotto. Carl ne aveva combinate tante nella sua vita , ma scappare di casa… non era mai successo. Doveva averla fatta grossa questa volta. Gli mandai subito un messaggio scrivendo di tornare perché eravamo tutti molto preoccupati.
Mia madre era seduta sulla soglia della porta con lo sguardo fisso a terra.

“Mamma … va tutto bene? “Le chiesi.
“Si Jane. Tuo fratello tornerà presto a casa.” Disse quasi per convincersi.
“ Certo, lo so.”  Le risposi aiutandola ad alzarsi.
Appena fummo dentro lei mi guardò. “ Io lo so perché è scappato di casa quel delinquente di tuo fratello.”  La guardai aspettando che continuasse. “ Avrà sicuramente messo incinta quella ragazzina con cui si vedeva ultimamente.”
Non ebbi neanche il tempo di rispondere che qualcuno bussò freneticamente alla porta. Mi avvicinai alla porta e la aprii. Era Tess.
“ Allora ?” Domandò, anche se non sembrava molto interessata.
“Ehi” Le risposi “..Non sappiamo ancora niente.”
“ Va bene. Tranquilla , si farà vivo.” Disse ammiccando un sorrisetto . “ Bene. Sei pronta per andare?”
“ Dove.” Le chiesi come se non fosse una domanda.
“ Jane. Festa. Melissa.” Disse spalancando gli occhi.
“ Non credi sia il caso che io resti qui?” Chiesi aspettandomi una risposta ovvia. Ma sentii una risposta venire da dietro.“No vai, tranquilla . Tanto qui non c’è niente da fare.” Fece mia madre.
Lei mi aveva sempre fatto fare tutto ciò che volevo. A volte anche di più. Mi voleva tanto bene e io ne volevo a lei. Ci eravamo legate soprattutto dopo che lei e mio padre avevano divorziato. Ora noi lavoravamo quasi tutti i giorni , compreso mio fratello Steve di 15 anni e lui faceva la bella vita con il suo lavoro da riccone a Chicago. Ogni tanto mandava dei soldi. Ma forse sarebbe stato meglio se avesse mandato delle lettere con su scritto : “ Ehi, voi , come state? Sapete che mi mancate?” Ma non era mai successo e mai sarebbe successo in futuro. Era troppo impegnato a svolgere un’altra vita lontano da noi, lontano dai suoi tre figli, lontano dal nostro quartiere malandato. Ed era vero, Donovich faceva schifo, ma io ci ero cresciuta lì.

“ Jane?” Mi riprese Tess, “andiamo?”
“ Si, scusi.”Dissi velocemente. “ Vado a cambiarmi e torno.”

Avevo già in mente cosa mettermi. Salii su e tirai fuori dall’armadio un vestitino rosso a maniche lunghe e da sotto il letto presi le ballerine bianche. Mi cambiai in un attimo, mi truccai,lasciai i capelli nero corvino sciolti e presi la borsa. Salutai la mamma e io e Tess salimmo in macchina. La patente l’aveva presa da poco quindi era molto orgogliosa di portare qualcuno a bordo.
La casa di Melissa era un po’ lontana dal nostro quartiere ma valeva la pena di andare lì.
Infatti la casa era come mi ricordavo. Stupenda. Un tempo ci passavo quasi tutti i pomeriggi a casa sua. Suo padre ci veniva a prendere dopo la scuola e noi ci divertivamo a giocare a mamma e figlia. Io facevo sempre la mamma.  Poi un giorno, quando avevo compiuto 14 anni da un mese, venne a scoprire che io e il ragazzo per cui aveva una cotta incurabile ci eravamo baciati. Infatti era stato così. Quel giorno lui si presentò davanti a me mi prese per le spalle e mi baciò e io non resistii, non perché David fosse così bello, ma perché mi andava di farlo. Quel bacio era stata una cosa davvero disgustosa. Me ne pentii dopo ,perché avrei voluto fosse stato un bacio migliore ma ormai l’avevo fatto ed ero stata anche un po’ stronza. E così da quel giorno niente più pomeriggi nella casa lussuosissima di Melissa.  Lei si allontanò da me e io feci lo stesso.
Entrammo in giardino. C’era già molta gente, soprattutto in piscina. Melissa ci venne incontro e ci salutammo con un “Ciao” e col sorriso più finto che potesse esistere. Tess si dileguò e io andai a cercare da bere. Trovai il tavolo del punch e mi avvicinai. Me ne versai un poco in un bicchiere e tornai fuori.
Vidi Mike. Parlava con Megan, o meglio lei parlava con lui. Mike non l’ascoltava neanche, così decisi di correre in suo aiuto.

“Ehi, Megan! Come va? Oh, ascolta ho sentito dire dentro che ti stanno cercando disperatamente per un qualcosa , non ho capito bene cosa, ma sembrava urgente!”
“Davvero ?” Disse sorpresa e allo stesso tempo entusiasta. “ Corro!”
“ Certo.” Le risposi ridendo.
“ Ho saputo di tuo fratello.” Disse Mike.
 “ Si l’hanno saputo tutti. Tranquillo , tornerà.”Risposi facendogli l’occhiolino e bevendo un sorso di punch. Era davvero buono.
“ Si ne sono sicuro.” Mi rispose con uno dei suoi sorrisi più smaglianti. Avevo davvero voglia di saltargli addosso ,era irresistibile e quella era la serata adatta per fare ciò che volevo fare davvero. Solo che sentivo qualcosa bloccarmi. Avevo paura di rovinare quel rapporto di amicizia che c’era tra di noi e non volevo che accadesse. Ci conoscevamo fin da quando eravamo bambini avevamo frequentato la maggior parte delle lezioni insieme ed era così anche adesso. Da piccoli andavamo tutti i pomeriggi a comprare il gelato insieme. Poi, dopo essere cresciuti ci allontanammo, non molto, ma il giusto per non raccontarsi a chi hai dato il primo bacio o quando hai avuto il tuo primo ciclo. Non capivo perché c’eravamo allontanati. Era successo e basta, ma non era stata un cosa voluta.
 
 “Ehi, sei venuto con qualcuno?” Gli chiesi improvvisamente con aria interessata.
“Si. Gracy Stanley. Tu?”
Gracy Stanley ? Non aveva niente a che fare con lui. Era più piccola di due anni e poi si sapeva che lei gli sbavava dietro.
“No, no. Solo con Tess.”Risposi decisa.
“Ah… credevo saresti venuta con Jamie.”Disse tagliente.
 Non me ne intendevo di queste cose ma quella sembrava proprio una frecciatina. Jamie era uno degli amici più stretti di Mike. Avevamo avuto una breve relazione, una di quelle estive , anche se ci vedevamo per tutto l’inverno. Per me era stato solo un passatempo, dopo il divorzio dei miei. E anche per lui io ero stato lo stesso. Ne ero abbastanza sicura.
“Oh,no. “ Risposi un po’ sorpresa.” E’ da un po’ che non lo sento.”
Ci fu un momento di silenzio. Imbarazzante. Finii tutto il punch. Quando ad un tratto Mike mi tolse il bicchiere dalle mani.“ Vado a prenderti qualcosa da bere.” E scomparve.
Ma in compenso riapparve Tess. Accanto a lei c’era un ragazzo, alto e con dei bellissimi capelli. Erano corti e scuri,mentre gli occhi erano un po’ più chiari, simili al color nocciola. Era molto abbronzato e indossava una camicia a maniche corte, parecchio attillata e un semplice jeans.
“Ciao Jane! “Disse contentissima. Sembrava un poco brilla. “ Lui è Chris, il mio nuovo amico!”
Dopo di che scoppiò a ridere. Chris mi si avvicinò..

“Ehi, come va?” Fece distraendosi da Tess.
“Ciao! Bene , bene grazie.” Risposi sorridendo. La sua voce era incantevole.
“ Domani m’iscriverò nella vostra stessa scuola. Lo so che è già iniziata da qualche settimana ma prima ho avuto dei problemi in famiglia.” Spiegò.
“ Ah, tranquillo.” Risposi agitando la mano.  “Il programma l’abbiamo iniziato solo qualche giorno fa, se non mi sbaglio.” Ridemmo entrambi. “ Tu di dove sei?”Chiesi interessata. Ma lui non fece in tempo a rispondermi che fummo interrotti.
“Ehi, ti ho portato qualcosa. Non so cosa sia però, mi dispiace.” Mi disse Mike ammiccando un sorriso.
Risi.“ Tranquillo.” Mi voltai a guardare Chris. “ Oh, Mike. Lui è Chris. Domani verrà a iscriversi a scuola.” Dissi sorridendo e fissando i verdi occhi di Mike.
“ Benvenuto!” Esclamò con disinteresse rivolgendogli un’occhiataccia.
“Grazie!” Esclamò l’altro allo stesso modo accennando però un lieve sorrisetto finto.
Dopo ripresi io. “ Di dove hai detto che sei?”Chiesi aggrottando la fronte.
“Ehm, non l’ho detto. Phoenix, comunque”.
“ Ah, bello! E come ci sei arrivato alla festa di Melissa?”
“ Ehm..” Balbettò distratto. “Sono suo cugino.” Disse tutto d’un fiato.
Mi andò di traverso la qualsiasi cosa che stavo bevendo. Un ragazzo così carino e gentile, cugino di quella vipera di Melissa. Anche se dopo quello che le avevo fatto aveva avuto ragione ad allontanarmi, ma mi aveva comunque rifiutato e questo non mi andava bene. Lei era quel tipo di persona. Insultami o fai qualcosa che non mi va a genio e io ti escludo. Tutto qua.
“ Quindi tu saresti suo cugino? Non vi somigliate per niente!”Scoppiai a ridere.
“Eh già..” Fece freddo e disinteressato fissando una ragazza in bikini a bordo piscina.
Cercai di riavere la sua attenzione, con scarso successo.
“Ci vediamo in giro, allora.” Si allontanò con disinvoltura.
Ah bene, bello e pure stronzo.
“ Ehi, Mike, dov’è la tua Gracy?” Chiesi sorridendo.
“Non ne ho idea, tanto neanche mi piace. E’ che lei mi ha chiesto di accompagnarla e io le ho detto si. Non mi andava di fare la parte del cattivo.”
“Ah!” Dissi alzando le sopracciglia.“ Gentile da parte tua!” Ricambiò con un sorriso.
Ad un certo punto vidi lei, la vipera, avvicinarsi. I suoi capelli erano perfetti, come sempre. Aveva un bel vestito. Bianco, attillato e senza spalline, con dei ricami di pizzo.
“ Ehi, Jane! Sempre in mezzo ai maschietti tu, eh?” Disse con una smorfia sul viso.
“Già.” Replicai secca. “ A volte sono più simpatici delle femminucce. Comunque simpatico tuo cugino!”
Rise. “ Quale cugino? Io non ho nessun cugino.” Disse spalancando gli occhi e voltandosi per andare.
Mi voltai verso Mike e gli dissi decisa: “ E’ già ubriaca.”
“Sei davvero bella stasera, Jane.”Disse di punto in bianco.
“Grazie!”Risposi con un gran sorriso.
“Ora devo andare.” Ribatté lui.
Ero un poco stranita. Mike non mi aveva mai detto niente del genere ed io ne ero rimasta davvero sorpresa. Ero troppo stanca per rifletterci su. Volevo andarmene, così decisi di andare a cercare Tess. Ma vidi Chris, che andava verso il bosco e decisi di andargli dietro.
I miei passi risuonavano nel silenzio del bosco, le luci della casa si affievolivano sempre di più e Chris era sempre più lontano, sempre più immerso nel buio. Mi affrettai, volevo parlare con lui, volevo piacergli. Non lo conoscevo affatto ma mi bastava sapere che era davvero bello.
Sobbalzai, un qualcosa svolazzò tra gli alberi, mi voltai di scatto e quando mi girai per ritrovare Chris lui non c’era più, era semplicemente sparito. Capii che dovevo davvero farmi una bella dormita.

Ero pazza o l’alcool mi aveva dato alla testa?
Tornai alla festa un po’ scombussolata, cercai Tess e la pregai di tornare a casa.

Mentre feci per scendere dall’auto le chiesi incuriosita: “ Ehi, come hai conosciuto Chris?”
“E’ venuto da me chiedendomi semplicemente di presentargli qualche mia amica vicina. Notte!” Disse allegramente e andò via.



 

Angolo autrice: Ciao a tutti:) E' la mia prima storia che scrivo e che pubblico qui su EFP. Grazie a tutti coloro che hanno letto il primo capitolo, sono curiosa di sapere cosa ne pensate.. quindi se potete recensite. :)
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: JaneStevenson