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Autore: marta_cr_cullen92    19/08/2013    2 recensioni
"Poi un movimento e la sua mano destra si alza e si appoggia sul mio petto dove il mio cuore faceva quasi male tanto correva – e lei poteva decisamente sentirlo. Le sue dita lunghe e sottili si muovevano appena sul cotone della mia camicia ma la mia pelle sotto bruciava dalla voglia di togliere quella stoffa inutile e il mio corpo bramava di poter sentire il suo contro il mio come poco meno di un'ora prima era accaduto."
Eccomi alla mia 2° Originale!!
buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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- Questa storia fa parte della serie 'La ragione del cuore'
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ECCOMI ALLA MIA 2° ORIGINALE!! 

ANCHE QUESTA COME L'ALTRA L'HO PRESA DA UN RACCONTO COMINCIATO UN BEL PO' DI ANNI FA.

Baci
Marta



For The Last Time

If you’re sitting comfortably then let me begin
I want to tell you a tale...

I would kill just to be her man
she’s too cool to give a thought...

I am falling in love with a girl that ain’t mine
I am falling in love for the last time...




Ho 17 anni e frequento qualche lezione con la fanciulla più bella e delicata che abbia mai incontrato: Italia, l'hanno chiamata come il loro paese d'origine.

Durante le lezioni vedo il suo dito che si alza: sento la sua voce pronunciare la risposta esatta e gioisco per i suoi bei voti, la media non troppo alta ma costante e perfetta.

Durante il freddo inverno ho visto il suo naso contro la finestra per vedere oltre la nebbia e ora vedo i suoi occhi scuri scrutare il cielo terso.

Dopo il suono della campanella, a mezzo giorno, saluta le sue amiche con un bacio; nel cortile della scuola aspetta che arrivi il suo ragazzo seduta su una panchina; dall’altro lato del vialetto alberato ci sono io più innamorato che mai di lei. Mi avvicino e la saluto, lei mi guarda e mi risponde con un timido “ciao” come quando saluti una persona che vedi tutti i giorni ma non conosci veramente. Mi saluta sempre così quando la intercetto da sola che esce o entra alle lezioni ma so che lo fa solo perchè io la saluto per primo, è difficile fermarsi a parlare e fare amicizia con uno che se ne sta sempre nel suo cantuccio a studiare e fare esercizi su esercizi con lo scopo di ricevere la borsa di studio per pagarsi l’università: ci sono abituato. Anche se una ragazza l'ho avuta, ci siamo anche baciati ma poi è iniziato il liceo e mi ha scaricato...comunque ho qualche amico che frequenta le mie stesse lezioni, non sono proprio uno sfigato asociale ma non parliamo mai di cose che non riguardino la scuola....comunque...

La mia dolce fata non magia mai alla mensa del liceo: il suo ricco e vuoto fidanzato viene a prenderla tutti i giorni e la porta in un ristorante, poi la riporta a scuola in tempo per le lezioni pomeridiane e i corsi extracurricolari: conosco tutto il suo orario a memoria... sono proprio patetico...

Un rombo mi distrae dai pensieri e senza staccarle gli occhi di dosso la vedo accendersi d'un sorriso beato. Ed eccolo Morìs, bello come il sole che scende dalla sua BMW serie 3 cabrio – sia chiaro, di macchine non me ne intendo ma anche io ho una connessione internet a casa e quella macchina costa tanto quanto guadagna mio padre in un anno di lavoro – le prende la borsa dei libri e le apre la portiera, si china verso di lei... ma decido di togliermi dai piedi e vado in classe in anticipo a studiare, non riesco a sopportare i loro baci: così veri e pieni d'amore di lei ma così falsi e ipocriti di lui.

Già: ipocriti e falsi!

Perchè solo poche fonti ben informate sono a conoscenza delle ripetute visite serali in biblioteca di Morìs, ovvero io, quella bionda ossigenata, finta fino al midollo e ovviamente lui e l'unico che legge durante quelle ore sono io! E ancora mi chiedo come faccia Italia a non accorgersi di niente...probabilmente neanche le sue amiche non lo sanno... comunque andare a leggere di sera è fantastico: c'è una pace... mi metto sempre vicino alla finestra per vedere la luna e le stelle. Il custode mi conosce da quando ho cominciato a leggere – cioè dalla prima elementare – e mi lascia le chiavi quando torna a casa alle 6 e io gliele lascio a mia volta nella cassetta delle lettere a notte fonda.

I miei da quando è si è impiccato mio fratello più grande Charlie, 4 anni e tre mesi fa, non hanno più capito nulla se non lavoro, lavoro, mia sorella più piccola alla Giuliard (bimba prodigio con il violino) e ancora lavoro quindi non li turba minimamente se torno troppo tardi.

Dopo Charlie... io bè me la sono sempre cavata da solo; che bisogno aveva un ragazzino di 13 anni di un sostegno?! Ovvio: nessuno! Ero grande abbastanza, avevo 13 anni, avevo i miei libri... che bisogno avevo che qualcuno mi abbracciasse o che mi confortasse o che semplicemente mi aspettasse a casa con un sorriso?!



***



In biblioteca... Seduto su quella che ormai definisco la mia sedia – dato che ha preso la mia forma – leggo e rileggo storie d'amore e intrighi tra umani, re, regine, cavalieri, vampiri, streghe, uomini di Dio, politici; storie clandestine o alla luce del sole; storie malate o fresche e innocenti... io leggo di tutto tranne che di guerra e di scienza!

Leggo e sogno di parlare con lei per ore di tutto e di più, di tenerle la mano e di poterla baciare...

Sento la porta aprirsi e la bionda con tacco vertiginoso entra con nonchalance: “si sarà resa conto che da un paio di mesi a questa parte entra sempre fuori orario?” Sorrido a questo pensiero: “no, credo proprio di no!”. Pochi minuti dopo altra porta che si apre ma le scarpe sono sportivo-eleganti e con i pantaloni classici che porta si capisce che è appena uscito dall'ufficio... fa l'avvocato.. come suo padre e come suo nonno e come il padre di suo nonno..o meglio: forse LORO facevano gli avvocati lui...bho...scalderà la sedia. Ha finito il liceo solo perchè giocava a pallanuoto nella squadra scolastica e non poteva lasciarla dato che era il capitano, poi ha frequentato giurisprudenza..nel senso che era il re di tutte le feste che facevano quelli del campus e ora “fa l'avvocato”.

Prima che comincino i loro versi e gli scricchiolii del tavolo o delle sedie o degli scaffali mi metto le cuffie del mio blackberry – l'ultimo regalo di Charlie con il suo colore preferito – viola.

La settimana scorre come sempre fino a venerdì...










Note: I'm falling in love for the last time (Lee McDougall)
trad.: Se siete seduti comodi lasciatemi iniziare
Voglio raccontarvi una storia...
Ucciderei per essere il suo uomo
Ma lei è troppo, anche solo per farci un pensiero...
Mi sto innamorando di una ragazza che non è mia
Mi sto innamorando per l'ultima volta...

   
 
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