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Autore: cecca_1D    19/08/2013    0 recensioni
una ragazza: Holly tomlinson.
un ragazzo: Niall Horan.
le loro strade si incrociarono in una giornata come tutte le altre. ormai lei era rimasta incantata dal suo sorriso, il suo sguardo. ma sarebbe dovuta passare un'intera estate prima di poterlo vedere, oppure sarebbe successo prima? amore, odio e sorprese alimentano questa storia.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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                      -capitolo 4-

“Ciao Louis, ehm..ciao Liam”
Ma che ci faceva Liam a quest’ora a casa mia? Liam accennò un saluto con la mano.
“Sono venuto per parlare con Holly” mi guardò per un momento sorridendomi.
“I-io? Perché?” cosa avrebbe mai voluto da me?
Louis guardava divertito la scena. “Si tu. Non capisci quando ti parla la gente?” mi battè le nocche sulla testa e lo scansai velocemente da me, fulminandolo con lo sguardo. Prima che la situazione degenerasse, intervenne Liam.
“Ieri sera alla festa ho trovato questo braccialetto per terra. Credo che sia della tua amica.” Mi mostrò un braccialetto con scritto Lucy. Si, era prorpio il suo. Glielo avevo regalato io per il suo compleanno. Non credevo che si sarebbe scomodato tanto per un braccialetto. Lo presi e lo ringraziai. La gentilezza di quel ragazzo non avrebbe mai finito di stuprimi.
Fece per andarsene, ma Louis si fermò.
“Ehi, perché non ti fermi a pranzo da noi? I nostri genitori non ci sono, quindi avremo tutta la casa per noi.”
Liam sorrise e accettò subito. Chiamò la madre per avvertirla e andò in cucina con Louis.
Io mi sedetti sul divano in sala. Guardavo in continuazione l’orologio appeso sopra la televisione. Non capivo perché ci mettesse così tanto a venire quel ragazzo.
Quando erano quai le una mi arresi. Ormai non credevo arrivasse più. Mi stesi sul divano a guardare la televisione. Era un po’ delusa. Speravo di rivederlo, ma avevo visto che quella non era l’occasione in cui sarebbe successo.
I miei pensieri furono interrotti dal suono del campanello. Mi precipitai ad aprire la porta, sperando che fosse proprio lui.
E si. Avevo ragione. Era proprio lui.
“Ciao!” il suo sorriso mi scaldò. Sentivo lo stomaco capovolgersi. I suoi occhi azzurri sembravano ancora più luminosi.
“Ciao! Ecco qua i tuoi occhiali. Anche se mi ci sono un po’ affezionata. Ero quasi tentata di tenermeli.” Glieli porsi e per un momento le nostre mani si sfiorano. Eccola di nuovo quella sensazione. Holly non fare la stupida. Riprenditi. Cercai di impormi di stare calma.
“Davvero! Bè, scordateli. Ci tengo troppo per regalarteli. Comunque non ci siamo presentati. Io sono Niall. Niall Horan. E lei che  ha provato ha rubarmeli  è?”
“Cosa? Rubarli! Che sfacciataggine! Forse avrei fatto meglio a tenerli” ridemmo tutti e due. Mi presentai e per un attimo mi persi nel suo sguardo. Non volevo rimanere imbambolata, ma non riuscivo a farne a meno. Fummo interrotti dall’arrivo di mio fratello.
“Ciao! Io sono suo fratello  Louis. E tu?” disse.
“Io sono Niall. Sono venuto per riprendere gli occhiali che avevo perso.” Alla vista di mio fratello sembrava aver perso quella spavalderia che aveva. Risi per la situazione che si era creata.
“Visto che ci sei. Perché non ti fermi a pranzo da noi? Abbiamo già un’ospite.” Gli chiese Louis. Niall si girò verso di me come per avere il permesso e io sorrisi in segno si. Sorrise anche lui e accettò.
Entrò insieme a noi in cucina e si presentò con Liam.
Il pranzo passò velocemente. Scoprii che era un ottimo cuoco e anche un grande amante del cibo. Era divertente e fece presto amicizia con mio fratello e Liam. Passamo veramente un bel pomeriggio. Tra risate e battute.
“Non ti ho mai visto da queste parti. Sei nuovo per caso?” chiesi ad un tratto. Non avevo parlato quasi mai. Preferivo contemplarlo in segreto, quando non si accorgeva.
“Sì. Vengo dall’irlanda. Mi sono traferito tre giorni fa con mia madre, mio padre e mio fratello. Ieri ho conosciuto un certo ragazzo Zayn che mi ha invitato alla festa e li ho trovato Holly.” Mi fissò un po’ e io abbassai lo sguardo.
“Bene.  Allora benvenuto a Doncaster!” esclamò Louis con fare teatrale.
“Di sicuro mi troverò bene. Soltanto che ripartitò subito. Mia madre ha deciso di andare in vacanza. Staremo fuori tutta l’estate e stasera parto.” Il sorriso ebete che avevo, scomparì subito. Cosa? Non lo vedrò per tutta l’estate! E se in quel tempo succedesse qualcosa? Stavo parlando come se fossi fidanzata con lui, ma il dispiacere c’era comunque. Dopo esserci appena conosciuti e aver fatto amicizia, lui doveva partire per tutta l’estate. Quindi ci saremmo visti soltanto con l’inizio della scuola.  Cercai di non pensarci per non rovinarmi la giornata. Se lui partiva, dovevo godermela tutta.
Dopo aver sperecchiato, ci piombammo sul divano per vedere un  film. Mi ritrovai tra mio fratello e Niall.
“Allora, che film guardiamo?” chiesi distrattamente mentre facevo zapping fra i diversi canali.
“Io pensavo ad un film horror. Ne passa uno proprio fra cinque minuti che adoro.” Alle parole di Louis io rabbrividii. Cosa? Io odio i film horror! Non sopportavo di vederli. Gli altri accolsero la proposta con entusiasmo.
“M-ma, se invece di vedere un film facessimo una passeggiata?” per niente al mondo lo avrei visto.
“Ma sorellina, se non ti sei accorta fuori piove. Sarà pure caldo ma piove. Non è che hai paura? Che frignona!” Louis rise di me.
No. Questo non potevo accettarlo. Non mi sarei fatta sottomettere da Louis. Non volevo dare a vedere che avevo paura, soprattutto davanti a Niall.
“Niente affatto. Solo che questo film è vecchio e non fa per niente paura.” Gli concessi uno sguardo di sfida.
“Allora se non fa paura, si può guardare tranquillamente il film. Adesso stai zitta che sta iniziando.” Niente da fare. Dovetti arrendermi all’evidenza. Io che mi ero ripromessa di non guardarne mai uno, mi ritrovavo seduta nel mio salotto ad assistere a scene di sangue che mai avrei potuto pensare qualcuno potesse filmare.
Durante tutto il film, mi nascosi la faccia tra le mani, fregandomene delle risatine di Louis. Preferivo essere presa in giro che non riuscire più a dormire la notte.
Liam rimase sempre impassibile, mentre Louis e Niall continuavano a mandare gridolini e commentare il film.
Ad un certo punto decisi di scostare le mani e di guardare il televisore. Speravo di non averlo mai fatto. Il quel momento passò una delle scene peggiori e, dallo spavento, feci un salto e andai letteralmente sopra a Niall. Strinsi la sua maglia, mentre la mia testa era appoggiata al suo petto ad occhi chiusi. Non mi resi minimamente conto di quello che era successo, finchè due braccia mi avvolsero e delicatamente mi staccarono dal corpo in cui mi ero precipitata.
“Ehi. Tutto bene?” guardai in faccia Niall e le mie guance divamaparono.
“Certo! N-non è niente.” Non parlai più. Mi ricomposi al mio posto, mentre Louis, che non riuciva più a trattenesi, scoppiò a ridere come non aveva mai fatto. Liam sorrideva leggermente. Soffocai il viso nel cuscino e rimasi così per il resto del film.
“è stato bellissimo il film. Vero Holly?” Louis mi diede una spinta alla spalla. Lo scostai bruscamente e boffonchiai qualcosa che non capì nessuno.
“Vero. Dovremmo fare altre serate come queste.” Niall intervenne nella conversazione.
“Ma certo. Forse però io non ci sarò, sapete ho tanti impegni. Non credo di avere tempo per un film.”
“Certo Holly. Tu sei sempre impegnata. Ammettilo che hai paura sorellina!” Louis imitò la voce di un bambino che piange e io, presa da uno scatto di rabbia, gli saltai addosso soffocandolo con un cuscino. Continuammo a battibeccare per il resto della giornata, anche se ormai la rabbia era sbollita e ci prendevamo solo in giro per scherzo.
Arrivò velocemente la sera e Liam dovette andare a casa. Poco dopo anche Niall dovette congedarsi da noi.
Lo accompagnai alla porta, mentre Louis puliava il salotto per l’eventuale arrivo dei nostri genitori.
“Allora ciao. Ci rivedremo l’anno prossimo.” Lo salutai con una punta di rammarico. Con  sorpresa mi abbracciò e io arrossii violentemente.
“Già. Mi mancherai anche se ti conosco da solo un giorno.” Si allontanò per il viale mentre lo scrutavo dall’ingresso.
“non sai quanto mancherai a me.” Sussurai a bassa voce. Sospirai ed entrai in casa per dare una mano a Louis a pulire.
                                                                    
Il giorno dopo non so come, ma non avevo minimamente voglia di alzarmi.
Io e Lucy avevamo deciso di andare per negozi. Ci mancavano diverse cose nella lista per le vacanza che aspettava.
Sinceramente non ne avevo più voglia. L’entusiasmo che mi aveva assalita per il fantastico viaggio, era scomparso con l’arrivo di Niall.
Cosa mi stava succedendo? Perché ero depressa per un ragazzo che avevo conosciuto solo da due giorni? Riprenditi Holly! Non è da te!
Cerca disperatamente le forze per alzarmi dal letto. sentivo di sotto mamma che mi chiamava, a feci finta di non sentirla.
Rimasi così per cinque minuti, finchè qualcuno non mi buttò giù da letto. feci in tempo a riconoscere Louis che rideva sotto i baffi.
“Ma si può sapere cosa cavolo ti prende?” gridai massaggiandomi la testa appena sbattuta.
“Mamma e babbo ci vuole di sotto, quindi non fare storie e muoviti pigrona.” Gli lanciai un cusino in faccia, mentre si chiudeva la porta alle spalle. Massaggiandomi ancora la testa, scesi le scale.
Louis era in salotto seduto sul divano, mentre mamma e babbo erano in piedi a braccia conserte. C’era puzza di guai.
Lentamente mi sedetti viino a Louis che, prima che potessi sedermi, mi diede una spinta facendomi finire con il sedere sul gelido pavimento.
“LOUIS!” balzai in piedi per dargli un pugno mentre lui rideva, ma papà ci fermò, mettendosi fra noi due.
“Sempre a fare i bambini voi due. Adesso basta che dobbiamo dirvi una cosa” si rimise vicino alla mamma a braccia incrociate, mentre aspetava che mi sedessi sull’altra poltrona.
Quandò tutto si calmò, mamma prese parola.
“Allora, come vi abbiamo detto, fra una settimana saremmo dovuti andare dai nonni al mare.” Aspetta? Cosa ho sentito? Saremmo dovuti andare?MA CI DOBBIAMO ANDARE! Mentre mi facevo mille domande, mamma continuò: “ Ieri mi ha telefonato nonna. Purtroppo nonno si sente poco bene e nonna deve stargli sempre accanto e non può più ospitarci. Quindi abbiamo deciso una cosa: voi e i vostri amici vi abbiamo iscritto ad un campo estivo. Vi divertirete di sicuro. So che per voi conta tanto la musica, e lì sarà all’ordine del giorno. Ci saranno attività che vi interesseranno di sicuro e poi farete nuove amicizie. Comunque ho convinto le madri dei vostri amici di mandare anche loro e questo giovedì partirete. Noi dovremmo andare da nonna per aiutarla e non possiamo controllare a voi contemporaneamente. Questa è la soluzione migliore” ci guardò esitante.
Io non sapevo cosa dire. Non volevo partire per uno stupido campus estivo, anche se da un lato era alquanto interessante. Rimasi senza accorgermi a bocca aperta e, non feci in tempo a parlare, che intervenne Louis.
“Cosa? Un campus estivo! Sono maggiorenne, non ho bisogno di una badante!” si alzò di scatto nervoso.
Lo sguardo di papà s’indurì e rispose freddamente:” Niente ma. Ormai vi abbiamo iscritto e non potete farsci niente. Questa è la nostra decisione e non si discute.” Dopo questo partirono tutti e due. Ci salutarono ed uscirono per andare a fare spesa.
Rimanemmo fermi per cinque minuti a fissarci senza sapere cosa dire.
“Questo significa che….” Iniziò Louis.
“Passeremo l’estate chiusi in un campus” finii io in un sussurro. Ci alzammo senza rivolgerci la parola e salimmo nelle nostre rispettive camere.
 Sinceramente non mi dispiaceva l’idea, ma il fatto di doverci stare per l’intera estate non mi entusiasmava.
I miei pensieri furono interrotti dalla suoneria del mio telefono. Era Lucy. Presi il telefono dal camodino e risposi.
“Oi Lucy”
“Te lo hanno detto i tuoi genitori?” dalla voce mi sembrava che non era contenta dell’idea.
“Si. Tranquilla anche io non ne sono felice”
“Ma scherzi?! È la più bella idea che potesse venire ai miei genitori! Tutti insiemi, dormiremo insieme, serate intorno al falò” ok, mi stava letteralmente spiazzando.
“Si e forse mangeremo anche maswmalloh e faremo giro giro tondo. Ma Lucy, senti quello che dici? Un’intera estate chiusa in un campus!” dissi sarcasticamente.
“Ma non è la fine del mondo! Ci divertiremo e poi ci sono io! No Lucy, no party.” Rise e io insieme a lei.
“ahah si hai ragione forse, adesso stacco prima che scleri più di quanto stai facendo adesso.ci incontriamo oggi pomeriggio vicino al centro commerciale alle quattro in punto. Capito? Puntuale!”
“Si, si. Per chi mi hai preso? Ciao a dopo” mi mandò un bacio attraverso il telefono e finalmente staccai. Ormai dovevo arrendermi: il campus estivo mi aspettava.
 
Passammo l’intera giornata tra i negozi del centro commerciale.
Ormai sfinite, ci sedemmo in un bar per bere un frappè. Parlavamo indisturbate quando vedemmo passare Zayn e Liam.
Li salutai distrattamente con la mano ma, notandomi,cambiarono strada e si avvicinarono a noi. Sentii Lucy vicino a me irrigidirsi al loro arrivo. Si sedettero di fronte a noi. Ero perplessa: non mi avevano mai veramente considerato fuori da casa mia.
“Visto che vi abbiamo visti voglio sapere una cosa. Per caso anche a voi i vostri genitori hanno detto del campus?” il primo a parlare fu Zayn. Aveva una voce bassa e calma. Faceva impazzire quelle della classe mia a scuola. Lo ritenevano quello figo.
“Si, non che mi faccia impazzzire così tanto l’idea, ma devo arrendermi all’evidenza. Sarà un’estate noiosissima.” Sbuffai mentre presi un’altra sorsata dal mio frappè. Zayn sorrise dalla mia affermazione e per un po’ mi scrutò. Il fatto che mi fissasse mi misi in agitazione. Detestavo chi mi fissava, mi faceva sembrare che avessi qualcosa di sbagliato. Alla voce di Liam sembrò riscuotersi da quali pensieri invadevano la sua mente e distolse lo sguardo verso la finestra.
“Dai non dire così. Sono sicuro che tutti insieme ci divertiremo. Adesso dobbiamo andare. Ciao Holly, ciao Lucy.” Liam si alzò seguito da Zayn. Solo in quel momento mi accorsi che Lucy rimase per tutta la conversazone in silenzio. Quel ragazzo gli faceva uno strano effetto.
Risi alla sua impacciataggine e la trascinai letteralmente dal bar, diretti verso casa.
Ormai si stava facendo tardi ed era ora di rientrare a casa.

spazio per meeee

questo capitolo è un pò più lungo del solito. non sono bravissima a scriverne di tanto lunghi ( infatti questo era stato diviso in due capitoli, ma li ho uniti) spero comunque che vi piaccia e che continuerete a seguire la storia. un colpo di scena! riesce a conoscere meglio Niall, ma il campus la costringe ad allontanarsi da lui contro la sua volontà. ma la storia non è finita qui...
TO BE CONTINUED...

  
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