Era seduta sul suo letto a baldacchino nel dormitorio e pensava... Pensava a quanto avrebbe potuto essere diversa la sua 

vita se solo avesse avuto un po' di corraggio, se solo non fosse stata così vigliacca! Quegli anni ad Hogwarts sarebbero

stati un sogno e lei avrebbe avuto degli amici speciali! Ma non avrebbe mai detto la verità. Credeva, anzi, sapeva di non 

essere abbastanza per loro.

Loro che davano un senso alla parola amicizia, loro che combattevano contro il mondo per difenderla quell'amicizia.

Quell'amicizia che era stata la vera fonte di vittoria. 

Li ammirava, dal profondo del suo cuore: li desiderava accanto ma, dato che era un essere così insignificante le doveva

bastare guardarli da lontano e aiutarli, a suo modo. Sì perché lei li aveva aiutati, più di una volta durante quegli anni...

Non aveva il coraggio di ammetterlo nemmeno a se stessa, non voleva dar spazio alle illusioni... 

Come poteva essere capitata in Grifondoro? Non l'aveva mai capito! 

 

Quando, al primo anno, il cappello parlante l'aveva smistata lì non ci poteva credere! "Grifondoro: culla dei coraggiosi di cuore"

Non era mai stata coraggiosa! Ma il suo cuore di undicenne si era lasciato ingannare e, speranzoso, si era illuso che quello smistamento

significasse qualcosa e che, crescendo, sarebbe diventata più coraggiosa e valorosa! Magari...

 

Come dicevo, le sue erano solo illusioni... Ormai era al settimo anno e nessuno, o quasi, si era accorto di lei a scuola.

Dico quasi perché, in effetti, qualcuno l'aveva notata... Lei non se n'era mai resa conto, ma tre amici che da sempre erano al centro delle

attenzioni di tutti e che, nonostante questo, non si erano mai montati la testa, si erano accorti di quella ragazzina poco sicura di sè!

Loro l'avevano notata, spesso cercavano di coinvolgerla ma lei, timida e poco sicura di se, aveva sempre preferito scappare

inventando una scusa. Non era alla loro altezza! Se anche loro l'avessero accettata, li avrebbe delusi mostrandosi per quello che era: una vigliacca!

Loro, che erano così perfetti, così pieni di affetto sincero, di amore! Loro, contro tutte le difficoltà non solo del nostro

mondo, ma anche di quello babbano, avevano combattuto e avevano vinto! Avevano vinto e sconfitto Tu-sai-chi!

Lei ancora non riusciva a pronunciare il nome di quell'essere...

Quell'essere che aveva distrutto tante vite e tante famiglie, che aveva causato molte perdite... Ricordava Fred. Erano tutte

persone speciali quelle che avevano lasciato il loro corpo privo di vita sul campo di battaglia, ma Fred... Lui era la sua persona!

Era più grande di lei, ma la faceva morire dal ridere e se ne era innamorata pian piano... Timida com'era aveva sempre

guardato lui e George da lontano. Erano entrambi i suoi miti, ma Fred per lei era anche molto di più.

Inizialmente lo guardava solo desiderandolo come un fratello maggiore, e lo ammirava tanto! Poi, nel corso degli anni, guardava a lui con

affetto sempre maggiore. Si era accorta solo al quinto anno di quello che provava... Quando, dopo la loro decisione di andare

via da scuola, lei era rimasta straziata dalla loro mancanza, dalla sua mancanza. Quanto gli era mancato... Non si era mai

accorta che da sempre, senza sforzo, ogni volta che i gemelli erano in giro i suoi occhi si posavano su Fred spontaneamente... Non l'aveva

mai confuso con George, il suo Fred.

Ma ormai era tardi. Fred non era mai stato davvero suo e ormai non avrebbe mai potuto dirgli quello che aveva provato, e che provava tutt'ora.

Presa da questi pensieri, rabbiosa per tutte le occasioni perse, scattò in piedi. Non sapeva cosa stesse facendo ma non

rispondeva più delle sue azioni. Istintivamente lasciò il dormitorio, corse nella sala comune e si precipitò alla ricerca 

del trio. Era appena finita la battaglia, anche lei aveva partecipato, aveva dato il meglio ed era scappata

via nel dormitorio subito dopo la morte di Tu... Di Voldemort! Ora riusciva almeno a pensarlo, quel nome orrendo!

Corse e, senza sapere come, sentì dentro se che non li avrebbe trovati in Sala Grande... Vagò per la scuola per molto tempo 

senza sapere più dove cercarli, decise di tornare verso la Sala Grande ma li trovò vicino all'ufficio del preside. Sfiniti, con gli occhi

gonfi di lacrime, commossi e uniti più che mai! La notarono e la guardarono incuriositi. Lei, con il volto serio e presa da

un entusiasmo che non aveva mai provato prima, confessò tutto: " Grazie, grazie per aver sconfitto V..Vo.. Voldemort! Grazie per

aver difeso la nostra scuola, il nostro mondo, il mondo di tutti noi! Grazie per aver reso questo giorno un giorno felice,

per aver dato giustizia a tutti i nostri caduti e grazie, grazie infinite per essere come siete! Sono onorata di aver passato

gli anni di Hogwarts con voi qui, perché ci avete resi tutti partecipi del grande miracolo dell'amore e dell'amicizia che voi

incarnate, grazie per non aver dimenticato nessuno e per aver lottato al fianco di ognuno di noi, anche quando tutto e tutti,

compresi molti di noi, vi erano contro! Grazie!"

Prese una pausa, non riusciva a credere che stava per dirlo davvero... Mi guardavano tutti e tre con le lacrime agli occhi.

Harry parlò: "Senza ognuno di voi non ce l'avremmo mai fatta..."

"Ti prego, lasciatemi parlare... Altrimenti passerà il coraggio di questo momento e non sarò più in grado di dirvi niente.

Voglio che sia chiaro, tutto quello che sto per dirvi non lo dirò per vantarmi, né per essere ringraziata. Vorrei capiste la

mia ammirazione per voi... Allora," respirai a fondo e dissi...