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Autore: Lunastorta98    19/08/2013    2 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
E infine Silente, l'ultimo volto che mi comparve in sogno. A lui dovevo davvero molto: lui aveva fatto in modo che io venissi ammesso a Hogwarts nonostante due anni prima fossi diventato un Licantropo; lui mi aveva spinto a non isolarmi e a cercare degli amici a scuola, dicendomi che sicuramente avrei trovato qualcuno che mi avrebbe accettato per come ero; lui mi aveva offerto un posto di lavoro quando ormai non avevo più uno zellino. A Silente dovevo tutto!
Tratto dal secondo capitolo:
Io l'amavo e senza di lei sarei rimasto solo per sempre.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 1
Silente morto. Bill in infermeria, morso da un lupo mannaro non trasformato. Il lamento della fenice che ancora riecheggia nelle orecchie e la sua voce. Dopo averle parlato sono scappato via, allontanandomi da tutti e tutto, rintanandomi nel mio nascondiglio. Il nascondiglio progettato proprio per ospitare me una volta al mese: la Stamberga Strillante. Passai in quella casa distrutta dal tempo tutta la notte, volevo rimanere solo con i  miei pensieri, ormai mi rimanevano solo quelli. Tanti ricordi e nient'altro.
Dopo essere uscito velocemente dal castello raggiunsi a passo sostenuto il passaggio sotto il Platano Picchiatore e arrivai alla Stamberga. Mi misi a sedere su quello che una volta era un letto, adesso sembrava solo un ammasso informe e sfondato di lenzuola stracciate e doghe. Mi presi la testa fra le mani e chiusi gli occhi. Ero nervoso, agitato e forse anche spaventato, cominciai a torcermi le mani, prima di decidere che forse sdraiarmi e addormentarmi sarebbe stata la cosa migliore. Mi stesi lungo sul letto portando le mani dietro la testa, per usarle da appoggio e passato qualche minuto, sorprendentemente cominciai a dormire.
Nel sonno la mia mente inquadrò tutte le persone importanti della mia vita, perdute una dopo l'altra: mio padre per primo, nonostante quello a cui mi aveva condannato, perderlo era stato un dolore atroce. Il ricordo dell'ultima sera trascorso insieme, sempre che così si potesse dire era vivido: eravamo nel piccolo giardino dietro casa, io con un libro in mano (adoravo leggere fin da quando ero piccolo) e mio padre seduto su una sedia. Stavamo aspettando la cena che mia madre era intenta a preparare. Sentimmo dei rumori e, neanche il tempo di riuscire a capire da dove provenissero, mi sono sentito sollevare, intrappolato tra le grinfie di Fenrir Greyback. Mio padre scattò in piedi e iniziarono una discussione di cui ricordo poco o niente, io tentavo invano di liberarmi. Fortuna volle (o forse era tutto premeditato) che quella sera ci sarebbe stata la luna piena e, appena essa fu alta e splendente, Greyback si trasformò e mi morse.
Mi agitai nel sonno ricordando che la mattina dopo, di mio padre non era rimasto niente, divorato dai lupi mannari mi disse mia madre tra le lacrime. Lei era rimasta nascosta dentro casa pietrificata dalla paura.
Vidi anche lei in sogno... Ricordai l'ultima volta che l'avevo vista, prima che mi lasciasse. Avevo sedici anni. Non assistetti alla sua morte perché era a scuola in quel periodo e se non fosse stato per la presenza dei Malandrini non sarei riuscito a superarla.
I Malandrini... Anche di loro non era rimasto nulla: James Potter, sposato con Lily Evans , aveva avuto da appena un anno un bambino. Ricordai il giorno del loro matrimonio e sorrisi nel sonno, ma l'allegria divenne presto dolore quando il viso di Peter Minus mi balzò davanti. Verme traditore, non saprei come altro definirlo e pensare che ho pianto per la sua presunta morte quando invece aveva solo incastrato Sirius Black. In poco tempo avevo perso i miei amici, la mia seconda famiglia.
Ma Sirius era tornato, dopo anni era tornato e sapere come erano andate davvero le cose mi distrusse da un lato (sapere di Felpato, rinchiuso in una cella ad Azkaban in balia dei Dissennatori giorno e notte, mentre Codaliscia trascorreva una vita beata da topo in una famiglia dove era amato) ma dall'altro mi risollevò, non sarei più stato completamente solo.
Avevo torto ancora una volta... Nemmeno un anno fa anche Sirius mi ha lasciato, ucciso da quella sua cugina squilibrata, Bellatrix Lestrange. Eppure in quel caso dovevo essere forte, per Harry. Non ero l'unico ad aver perso qualcuno di davvero importante.
Harry aveva perso tutto quello che gli restava della sua famiglia.
E infine Silente, l'ultimo volto che mi comparve in sogno. A lui dovevo davvero molto: lui aveva fatto in modo che io venissi ammesso a Hogwarts nonostante due anni prima fossi diventato un Licantropo; lui mi aveva spinto a non isolarmi e a cercare degli amici a scuola, dicendomi che sicuramente avrei trovato qualcuno che mi avrebbe accettato per come ero; lui mi aveva offerto un posto di lavoro quando ormai non avevo più uno zellino. A Silene dovevo tutto!
  
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