Poesia scritta all'ombra di una pianta carnivora.
Rovinata in notti vegliate al lume del silenzio.
Distrutta in qualche alba di corallo, nata piano dal grigio sterile del cielo, come una rosa dal cemento.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Scrivo poesie all'ombra di una pianta carnivora
il peso delle esistenze che non ho mai vissuto
mi schiaccia nelle notti
vegliate al lume del silenzio.
Scorgo con gli occhi socchiusi nel buio
poeti suicidi, che strane creature,
fluttuanti nell'aria d'aprile.
La carovana che viene dalla Russia
è nuda di futile oro
smeraldi al collare delle due bestie
il loro muoversi affannato,
bava gocciolonante sulla terra bollente occhi rossi
il sole stordisce i grandi pachidermi
i loro lamenti si levano nell'aria torrida.
Noi raccogliamo alle spiagge d'inverno
conchiglie umide per i nostri capelli
Amore mio, con i piedi lividi nelle gelide acque
Amore mio, che anneghi piano ad occhi chiusi
(Lontani gli istanti di labbra serrate,
credendoci più forti del dolore
credendoci più forti del mondo)
Attraversiamo gli archi della notte
ed il giorno si bloccherà al limitare delle stelle.
Scorgo una poesia fluttuante nell'aria
Con uno spasmo i miei sogni
mi si arrampicano dentro.
I poeti di cartapesta
muoiono impiccati
da bambini televisivi
ammalati di cancri di polvere.
Amore mio, porta le conchiglie per i miei capelli
la mia ultima poesia
tesserò all'alba.
Buonasera!
Sono nuova e "scrivo" da pochissimo, mi piacerebbe ricevere consigli, ogni critica è ben accetta. Aspetto con ansia i vostri pareri e interpretazioni, se ce ne saranno.
Arrivederci!