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Autore: izzswhip    19/08/2013    1 recensioni
Probabilmente se solo avesse visto New York poco prima, con le sue strade affollate, i suoi enormi palazzi, il fumo che usciva tiranno da troppe bocche per disperdersi nell'aria secca, le facce piene di pensieri e gli odiosi slang americani, avrebbe mandato al diavolo tutti, si sarebbe immediatamente disegnato una runa dell'invisibilità e sarebbe tornato nella sua Londra.
Ma questo sarebbe stato nove mesi fa, quando il cielo era ancora di un azzurro proprio, quando i colori risplendevano ancora, quando un sorriso gli aleggiava perennemente sul viso, quando Cameron Montclaire aveva ancora un cuore.
Adesso però il cielo era scuro, era il 31 dicembre 2013, Cameron era solo un'altra faccia cupa e non aveva più un cuore, tanto meno aveva più un'anima.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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If you were gonna leave this world how could it be without me?
Now it's all over my tongue and still it has no taste,
'cause without you there is no me.
There's no me at all.
 
 
 
"Tenga il resto" aveva detto al tassista prima di farsi scaricare su un marciapiede, in una strada uguale alle altre, con negozi di tatuaggi permanenti e troppo smog.
 
Probabilmente se solo avesse visto New York poco prima, con le sue strade affollate, i palazzi enormi, il fumo che usciva tiranno da troppe bocche per disperdersi nell'aria secca, le facce piene di pensieri e gli odiosi slang americani, avrebbe mandato al diavolo tutti, si sarebbe immediatamente disegnato una runa dell'invisibilità e sarebbe tornato nella sua Londra. Ma questo sarebbe stato nove mesi fa, quando il cielo era ancora di un azzurro proprio, quando i colori risplendevano ancora, quando un sorriso gli aleggiava perennemente sul viso, quando Cameron Montclaire aveva ancora un cuore.
Adesso però il cielo era scuro, era il 31 dicembre 2013, Cameron era solo un'altra faccia cupa e non aveva più un cuore, non aveva più un'anima.
 
 
Sospirò passandosi distrattamente una mano tra i capelli, ritti e non pettinati, perchè aveva sviluppato questo tik nevoso, perchè certamente star sotto la pioggia invernale di Londra per intere ore faceva bene alla mente quanto faceva male ai suoi capelli sempre zuppi, perchè quella mattina nessuno era entrato in camera sua per intrufolarsi nel suo letto, perchè nessuno lo svegliava più da nove mesi.
Cameron aveva attervasato poi la strada, la piccola valigia nera al seguito, e aveva suonato ad un campanello a cui non avrebbe mai pensato di suonare. Una donna dai capelli biondi gli aveva sorriso, piccole rughe si erano formate vicino agli occhi, e occhi così simili ai suoi lo avevano scrutato felici.
"Sono felice che tu sia venuto Cameron" gli aveva poi detto e lui si era ritrovato ad annuire. Anche se era in totale disaccorso, perchè lui non era felice di essere lì. Era tutt'altro che felice di rivedere sua madre, dopo dieci anni.
Aveva pensato fosse morta, perchè era così che suo padre gli aveva detto e Cameron era cresciuto nella convinzione di una madre morta, non di una madre che era fuggita dall'Eclave e ripugnava quello che era stata per tutta la vita.
"E' stato meglio così per tutti, Cameron" aveva detto Christopher Montclaire morente, mentre confidava al suo unico figlio che la moglie Alina aveva abbandonato i cacciatori per essere una normale e banale mondana. 
Cameron l'aveva odiata, ma per quei nove mesi non aveva fatto altro che pensare alla scelta fatta dalla madre, perchè forse non era così sbagliata come gli era parsa in un primo momento. Perchè lui aveva perso tutto per colpa di quel mondo, aveva perso la sua migliore amica, aveva perso il suo parabatai ma soprattutto aveva perso l'amore della sua vita, per colpa di quel mondo. Perchè questo era tutto quello che Noel Trueblood rapressentava un tempo per Cameron Montclaire.
"Perchè due parabatai non possono innamorarsi" aveva sostenuto il padre quando aveva accennato alla questione, quasi dodici mesi prima. 
"Entra, starai congelando" aveva detto Alina prima di sparire all'interno dell'abitazione. E aveva ragione.
Cameron stava veramente congelando, ma non per il freddo.
 
 
Salve!
Non sono proprio brava a fare i discorsi da "fine capitolo/qualsiasi altra cosa sia". Mi limito a fare una precisazione, piccola ma decisamente essenziale.
La storia non ha alcuna tangente con alcuna saga di Shadowhunters, probabilmente ci saranno comparse (non sono sicura che si dica così ma anyway) di alcuni personaggi di The Mortal Instruments ma per il resto i personaggi sono di mia totale invenzione e quindi appartengono solo a me! 
Uhm, altra precisazione, Jace Multicognome e il mio Cameron sono lontanamente imparentati da parte di madre, ma non hanno assolutamente niente in comune, tantomeno il carattere.
Uhm, recensite se vi va, scrivetemi, mandatemi segnali di fumo. Giuro accetto tutto! 
Un baaacio!
   
 
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