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Autore: Jessica Fletcher    19/08/2013    1 recensioni
Il bambino che Natalia attende sta per nascere....credete però che andrà tutto liscio?
Penso proprio di no
Nuova storia della serie Ryan e Natalia, naturalmente molto molto drammatica
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ryan Wolfe
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ryan e Natalia'
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stella stellina

Stella, stellina


Capitolo 1 - Il mio fratellino


"Ryan, devo parlarti"  il viso di Natalia esprimeva preoccupazione;
"Certo, mia cara....cosa c'è.....stai bene? Il bambino?";
Natalia era incinta di circa 5 mesi e la sua era una gravidanza di quelle considerate a rischio. Com'è naturale suo marito si preoccupava molto per la sua salute e per quella del bambino che doveva arrivare. Ma non era quello il problema, non quella volta.

"Tranquillo, io sto bene e il bambino sta bene. E' Olivia che mi da' dei pensieri....è un po' di tempo che la vedo triste e malinconica, vuole stare sempre da sola, quasi non vuole che mi avvicini. Mangia poco, ho l'impressione che non dorma a sufficienza, la vedo sempre pallida e stanca...e questa mattina, quando la sono andata a svegliare per mandarla a scuola, ho notato che il suo cuscino era bagnato, zuppo, come se avesse trascorso la notte a piangere....";
"Magari è solo gelosa per l'arrivo del fratellino" l'ultima ecografia aveva chiarito che si sarebbe trattato di un maschio "o, forse, c'è qualcuno che le da' noia  a scuola....bisognerebbe cercare di capire; vuoi che le parli io?"
"Preferirei, lo faresti?" ;
"Certo è mia figlia, penso che sia mio dovere. Questa sera temo che dovrò lavorare fino a tardi, penso di non farcela. Ma domani ti assicuro che faremo una chiacchierata io e lei. Ok?"
"Ok".

Invece, proprio quella notte, rientrando tardi dal lavoro, Ryan ebbe modo di udire uno strano suono proveniente dalla camera di sua figlia....una specie di lamento....quasi come il guaito di un cucciolo. Decise, così, di andare a vedere che cosa stava succedendo, entrò nella cameretta di Olivia e la trovò  seduta sul proprio letto, rannicchiata con le braccia intorno alle ginocchia e disperatamente in lacrime.
"Olivia!" la chiamò, la piccola sollevò il viso per mostrare due occhioni gonfi e cerchiati di rosso, "Patatina cosa c'è? Perché stai piangendo?";
"Niente....." fu la risposta;
"Non direi proprio che non c'è niente....se piangi vuol dire che c'è qualcosa che ti fa stare male. Perché non me lo dici?"
La bimba non rispose e si limitò a scuotere il capo,
"Olivia" Ryan le mise una mano sulla guancia, girandole delicatamente la testa in modo che lei lo potesse guardare negli occhi "perché non mi dici niente? Lo sai che avevamo fatto un patto di dirci tutto quello che ci sarebbe successo e che ci faceva stare male? Te lo ricordi?", la bimba annuì;
"Allora, perché non me lo dici? Pensi di essere troppo grande per parlarne col tuo vecchio papi?"
A queste parole Olivia scoppiò in un pianto dirotto, Ryan cercò di abbracciarla ma la piccola si spostò bruscamente;
"Ehi....cosa succede? cosa ti ho fatto, Olivia? Si può sapere una volta per tutte che cos'hai?"
"E' che mi ci devo abituare" fu la risposta appena sussurrata;
"Abituare? a che cosa?";
"A che non mi abbraccerai più e non sarai più il mio papi!"
"Eeeeh? Ma non è assolutamente vero! Ma chi ti ha messo in testa una simile sciocchezza?"
"A scuola, la mia compagna Trisha mi ha detto che, ora che avrete un bambino vostro, tu e la mamma non mi vorrete più con voi e mi manderete in un istituto" e qui la bimba ricominciò a piangere disperatamente "non voglio andare via.....voglio restare con voi....ti prego papi, non mandarmi via!
"No, no....ssshh Olivia, tranquilla, tranquilla piccola mia" questa volta Ryan le afferrò le spalle, sempre con delicatezza, ma in modo fermo e la attirò a se portando la testa della bambina verso il proprio petto "la tua amica ti ha detto una grossa caz....ahem.....cavolata. Non è vero che non ti vogliamo più con noi....ma come puoi anche solo pensare una cosa simile? Tu sei la nostra bambina, esattamente come il tuo fratellino sarà il nostro bambino.....vi ameremo allo stesso identico modo, ci siete arrivati in modo diverso, questo è vero. Ma non vuol dire che tu sei meno importante di lui! Io e la tua mamma ti amiamo tantissimo, tantissimo!"
"Ma Trisha era così sicura!"
Bella stronza, questa Trisha, domani vado a scuola e dico due parole alla sua mamma, le dovrebbe insegnare cos'è l'educazione....ferire così questa creatura, che ha già sofferto tanto.....a volte i bambini sono proprio senza cuore.
"Frega niente di quello che dice quella stronzetta della tua compagna.....credimi Olivia.....mai e poi mai abbiamo pensato di abbandonarti."
"Davvero, papi?"
"Davvero! Cosa ti ho sempre detto? che sei la mia bimba speciale....potrei mai abbandonare la mia bimba speciale?  Eh....pensi davvero che potrei?"
"Beh....no...." rispose la piccola, quasi rassicurata, tirando su col naso
"E allora..... sei convinta che resterai per sempre con noi e che ti ameremo sempre tantissimo, con tutte le nostre forze?"
"Beh, sì......" la voce di Olivia si sentiva appena;
"Come? non ho sentito, dillo più forte!"
"SIIIII!!!!" ora quasi urlava;
"Bene, allora domani mattina andiamo dalla mamma, che era tanto preoccupata per te e le diciamo di stare tranquilla, che va tutto bene. Ok?"
"Ok! ma perché la mamma si era preoccupata?"
"Perché vedeva che eri triste, lei ti vuole tanto bene e stava in pensiero per te. Patatina mia....ti vogliamo un bene immenso!"

"Ehi....che state confabulando voi due?" Natalia stava in piedi, sulla soglia e li guardava sorridendo;
"Niente, mamma" rispose Ryan "è solo che Olivia aveva paura che la abbandonassimo, dopo la nascita del suo fratellino";
"Davvero, piccola mia?" Natalia le si avvicinò e la accarezzò il viso "ma come hai potuto pensare una cosa simile? Io e il tuo papi, come lo chiami tu, ti amiamo moltissimo, non potremmo mai abbandonarti, mai. E poi, scusa, quante  famiglie conosciamo che hanno più di un bambino....non è che abbandonano il primo quando nascono gli altri. Pensa a quante tue amichette hanno dei fratellini o delle sorelline....";
"Ma io sono stata adottata" rispose, non tanto convinta, Olivia "per me è diverso."
"E' la stessa medesima cosa.....solo sei arrivata a noi in un altro modo; ma è la stessa cosa....sei nostra figlia allo stesso modo del bambino che nascerà";
"E' quello che le ho detto io" intervenne Ryan  ma Natalia lasciò cadere il discorso,  prese la mano di Olivia e se la mise sul pancione ....."lo senti? lo senti il tuo fratellino muoversi?";
la bimba annuì;
"gli vuoi bene?"
di nuovo la piccola annuì;
"Perfetto" proseguì la donna, "ora cantagli una canzoncina, così lui sa che lo stai aspettando";
Olivia si soffermò alcuni secondi a pensare e poi iniziò a cantare :

Twinkle, twinkle, little star,
How I wonder what you are.
Up above the world so high,
Like a diamond in the sky.
Twinkle, twinkle, little star,
How I wonder what you are
"Dici che mi sta sentendo?" chiese la piccola alla sua mamma
"Certo che ti sente, il tuo fratellino....."
"Il mio fratellino....." e la bimba accarezzò ed abbracciò il pancione della sua mamma.




Fine, dolcissima e in sospeso, del primo capitolo

In occasione dell'ennesima replica da parte di Italia 1 dell'ingresso di Ryan nella squadra di CSI Miami e in considerazione del fatto che le mie Wolvista sono abbastanza lette (anche se, ahimè, poco commentate) ho pensato bene di postare almeno il primo capitolo di questa nuova fiction, che è il seguito di Una Famiglia e di Wolfe in trappola, che andrebbero lette prima  altrimenti non ci si capisce molto.

Se il primo capitolo è dolce e malinconico il secondo sarà decisamente drammatico, lo preannuncio.

La canzoncina che canta Olivia la trovate a questo link, è molto carina e adatta ai bambini piccoli
http://www.youtube.com/watch?v=gAioeWL1xaU

Infine, se qualcuno si trovasse nella condizione di guardare proprio in questi giorni le puntate di CSI Miami trasmesse da Italia1, ambientate nella terza stagione, di sicuro troverebbe una grande differenza fra il Ryan, ragazzotto ambizioso e rompiballe,  dei telefilm e il padre di famiglia, maturo e responsabile della mia fiction.
Lo so, non fatemi critiche in proposito, la mia fiction è ambientata parecchi anni dopo quelle puntate e il nostro Ryan ha dovuto per forza di cose crescere ed è cambiato .

Per avere un'idea ancorché approssimativa del suo cambiamento provate a leggere le altre mie fan fictio....altrimenti seguitevi tutto CSI Miami, fino alla decima stagione (cosa che vi consiglio) e scoprirete le varie vicende di Ryan

Saluto tutti
A presto
Love
Jessie


PS: un saluto particolare al mio kiwi che adora le mie Wolvista "familiari"
  
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