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Autore: chibi51    24/02/2008    6 recensioni
Se non fosse stato per quel diario lui non avrebbe mai capito i sentimenti di lei. Sentimenti che anche lui provava. E ora le pagine vuote che erano rimaste le avrebbero scritte insieme. Piccola shot su NaruHina. Enjoy!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Hinata' s diary
Hinata's diary




Un diario non è mai solo un diario.
Chi afferma che sia una cosa inutile è uno sciocco, tanto per non usare termini volgari.
Perchè è importante avere un posto dove conservare i propri pensieri, le proprie speranze e paure.
E' un amico speciale e fedele, che va trattato con cura.
Lei la pensava così, per questo scriveva sulle bianche pagine di quel piccolo quaderno.
Era il solo con cui si potesse confidare, in particolare su cose riguardanti un certo biondino.
Credeva che ciò che gli raccontava sarebbe rimasto lì, senza che nessuno sapesse della sua esistenza.
Si sbagliava di grosso.



 


Naruto Uzumaki conduceva una vita spensierata, priva di qualunque preoccupazione, semplicissima.
Ragazzo dall' aria costantemente allegra anche nelle situazioni più critiche, dal carattere forte e deciso, simpatico e spiritoso in ogni occasione, praticamente faceva invidia a metà scuola.
Le ragazze lo reputavano un comico nato e ridevano ad ogni sua battuta o atteggiamento assurdo.
I maschi invece lo sfottevano, dicendo che era peggio di un bambino di tre anni e che sarebbe dovuto crescere una buona volta.
Tuttavia, lui non ci faceva caso e continuava a comportarsi normalmente.
Ma la parola "normalità" per Naruto voleva dire essere un casinista incallito e trascurare lo studio della matematica, che giudicava una vera seccatura.
Ovviamente non era un genio, ma nemmeno si sforzava per migliorare i suoi voti, in pratica era un nullafacente.
Non contiamo poi il suo interesse per gli affari altrui.
Spesso i suoi amici criticavano questa sua tendenza, ma che poteva farci se era terribilmente curioso?
Ma la sua curiosità sembrò svanire di colpo quando si ritrovò quell' oggetto tra le mani: un diario.
Ora, che volete ci sia di sconvolgente in un minuscolo libricino?
Assolutamente nulla e Naruto lo sapeva.
Ma se quel diario appartiene a Hinata Hyuuga è ovvio che si rimanga sconvolti.
Di certo gli altri non gli avrebbero dato importanza, ma lui sì e parecchia anche, cosa che andava letteralmente fuori dai suoi schemi.
Infatti a Naruto non gli importava di molto, tutto valeva per lui alla stessa maniera.
Ma in quel tutto Hinata Hyuuga non era compresa, diciamo che si trovava nelle grazie del giovane.
Il motivo? Ne era innamorato cotto!
All' inizio la trovava una tipa strana, sempre a balbettare, arrossire e toccarsi gli indici per ogni cosa che lui faceva.
Inoltre, a quel tempo correva dietro a una rosa di nome Sakura Haruno, che non lo considerava neanche talmente era presa da Sasuke Uchiha.
Poi, quando aveva saputo che i due si erano messi insieme aveva abbandonato ogni speranza di conquistare la ragazza.
C' era rimasto un pò male, però era anche felice che il suo migliore amico si fosse finalmente accorto di lei, facendola traboccare di felicità.
E poi in questo modo ebbe la possibilità di guardarsi intorno, scoprendo che Hinata non gli era così indifferente come credeva.
Nonostante la sua timidezza era dolce, gentile, aveva un sorriso stupendo e luminoso e lui l' adorava.
Più volte l' aveva paragonata a un angelo, perchè per la sua bellezza non esistevano altri paragoni.
E pian piano lui si scoprì innamorato di lei.
Non era come con Sakura, ciò che provava non riusciva a spiegarselo con esatezza, ma era consapevole che era un qualcosa di meraviglioso, che lo faceva stare bene, che gli attorcigliava lo stomaco in una maniera che era un mix tra il piacevole ed il doloroso.
Non conosceva il significato della parola "amore", ma era sicuro che il suo lo fosse.
Però non l' aveva ancora confessato alla diretta interessata, troppo spaventato di una sua possibile respinsione.
Tutta la determinazione che lo caratterizzava andava a farsi fottere quando in ballo c' era la mora.
E adesso si trovava lì, con il suo diario personale davanti.
L' aveva trovato per caso, mentre svolgeva il suo turno di pulizie al Konoha Institute, per terra, doveva esserle caduto e lei non accorgendosene se ne era andata lasciandolo lì.
L' aveva raccolto, ignorando che fosse, ma appena lesse il nome inciso sulla facciata frontale una folgorazione l' illuminò.
Avrebbe dovuto ridarlo a Hinata, ma non sapeva dove abitava e il giorno dopo sarebbe stato festivo, quindi se lo portò a casa, non pensando assolutamente che avrebbe potuto metterlo sotto il banco della compagna.
Appena rientrato telefonò subito a Sakura, ben conscio che loro erano amiche, per farsi dire l' indirizzo della giovane, ma la piccola "Fronte spaziosa" non soltanto non glielo rivelò ma gli disse di approfittarne.
Sapeva che a Naruto piaceva la sua amica, glielo aveva confessato lui stesso, dicendole che non l' avrebbe più assillata.
E lei colse la palla al balzo, primo perchè avrebbe potuto vivere in pace con il suo fidanzato per il resto dei suoi giorni, secondo perchè era un' occasione d' oro per Hinata.
Naturalmente non le disse mai dei sentimenti di Naruto, quel baka avrebbe dovuto tirar fuori la grinta e confessarglieli a dovere, però era strasicura che non avrebbe tardato.
Infondo, gli ormoni maschili si trattengono dificilmente.
Perciò cavò fuori quella frase al telefono: "Bhè, approfittane. Quante occasioni del genere capitano? Io non farò la spia, tranquillo. Chissà, magari trovi qualcosa che ti riguarda di parecchio interessante. Buona fortuna!".
Così aveva chiuso la conversazione, lasciando Naruto totalmente allibito e senza parole.
Lui non avrebbe voluto leggere quel diario, non era giusto nei confronti di Hinata e si stupì che la rosa gli avesse detto di non farsi scrupoli.
Al diavolo la curiosità!
Si alzò dal letto di camera sua con l' intento di prendere l' elenco telefonico per cercare il numero di Neji, il cugino della Hyuuga, lui sarebbe stato più accomodante.
Stava per uscire dalla stanza, quando un impulso incontrollabile lo costrinse a fermarsi e tornare sui suoi passi.
Con uno scatto famelico, afferrò l' oggetto del suo tormento e lo aprì di colpo su una pagina a caso.
Autocontrollo: zero. Volubilità: cento.
Ignorando la parte di cervello che gli ordinava di richiuderlo, iniziò a leggere la prima riga.


28 Febbraio

Caro diario, oggi sono riuscita dopo innumerevoli tentativi a parlare con lui senza balbettare.
E' stato fantastico!
Gli ho solamente chiesto se mi poteva raccogliere la penna, che era caduta vicino a lui, ma ce l' ho fatta a fare un discorso sensato!
Vuoi sapere che ha fatto lui?
Mi ha sorriso e me l' ha passata.
Adoro quando sorride, è ancora più bello del solito.
Naruto-kun è veramente stupendo!



Naruto si interruppe per un attimo.
Davvero Hianta pensava questo di lui?
Incredibile.
Decise di proseguire nella lettura, sperando di trovare qualche altro riferimento a lui.



3 Marzo

Caro diario, oggi papà mi ha di nuovo trattato freddamente.
Mi dice sempre che dovrei prendere come esempio mia sorella, facendomi rattristare.
Sono stufa di essere una nullità, andando avanti così Naruto-kun non si accorgerà mai di me.
Non voglio che mi reputi una fallita, non lui.
Che devo fare?



Non poteva credere a ciò che aveva appena letto.
Una fallita? Come poteva anche solo pensare che la reputasse tale?
Non immaginava minimamente di quanto tenesse a lei invece, di quanto la apprezzasse.
Sentì un odio improvviso crescerli dentro, verso il padre di lei.
Non riusciva a tollerare che la trattasse in questo modo.
Con il volto corrucciato, tornò con la testa china sul mini libro.



10 Marzo

Caro diario, ormai non ho più dubbi.
Naruto-kun non mi piace, io...sono innamorata di lui.
Non mi era mai capitato di provare emozioni tanto forti per qualcuno, mai.
Il solo vederlo mi riempie di gioia e mi fa battere il cuore.
Vorrei che anche lui provasse qualcosa per me, ma è impossibile.
Forse farei meglio a dimenticarlo e andare avanti.
Io non lo merito.



In fondo alla pagina notò delle macchioline scure, segno che probabilmente la ragazza aveva pianto.
Che imbecille era stato.
Se le avesse detto subito quello che provava lei non sarebbe giunta alla conclusione che doveva lasciar perdere.
Baka, baka e ancora baka!
Guardò la data in cui quella pagina era stata scritta e notò che risaleva a tre giorni fa.
Forse era ancora in tempo per sistemare le cose.
Prese velocemente il cellulare e compose il numero di Neji, che gli era stranamente tornato in mente.
-Pronto?- pronunciò una voce dall' altro capo della cornetta.
-Neji, sono Naruto- rispose frettoloso il ragazzo.
-Ah, Naruto, come mai mi hai chia...- non fece in tempo a terminare la frase che l' altro lo interruppe.
-Ascolta, devi dirmi dove abita tua cugina immediatamente-
-Sì, ma per...- fu interrotto nuovamente.
-Non posso spiegarti ora, sappi solo che è una questione di vita o di morte- disse d' un fiato.
-O-ok...vive al numero 12 di Shibuya, due isolati più in là della stazione- disse leggermente perplesso dall' agitazione dell' amico.
-Grazie infinite!- e senza aspettare una risposta spense il telefono.
Si fiondò fuori dalla porta, scendendo frettolosamente le scale, rischiando di cadere e rompersi il collo.
Uscì di casa fregandosene di prendere un ombrello per ripararsi dalla pioggia che aveva iniziato a scendere.
Non gli importava di inzupparsi, voleva soltanto arrivare da lei per dirle che anche lui ne era innamorato e di quanto fosse stato stupido nel non essersene reso conto prima, nel non averglielo rivelato e nell' averla costretta a guardarlo da lontano.
Sempre.
Ci mise poco ad arrivare a villa Hyuuga, ma gli mancava completamente il fiato.
Nella tasca del giubotto vi era il diario di Hinata, che aveva preso e ficcato lì dentro prima di uscire.
Sperava non si fosse bagnato.
Suonò il campanello, attendendo impaziente una risposta dal citofono.
-Chi è?- chiese una vocina delicata.
Naruto rimase un secondo immobile, riconoscendo la persona che glia veva risposto: Hinata.
La sua voce era più melodiosa e inconfondibile.
-So-sono Naruto. De-devo darti una...una c-cosa. Posso... posso entrare?- stavolta era lui a balbettare, un pò per il freddo visto che era fradicio, un pò perchè era terrorizzato per quello che le avrebbe detto.
-Ah, ce-certo, o-ora ti apro- anche lei balbettava, ma non era una novità.
La porta innanzi a lui si spalancò, lasciando intravedere un' Hinata rossa in viso con indosso un vestito lungo fino alle ginocchia, nero e senza maniche.
Lui la trovò tremendamente attraente.
Perso nei suoi pensieri, non si sccorse che lei gli si era avvicinata e l' aveva preso per un braccio.
-Ma sei totalmente inzuppato! Presto, vieni dentro, devi asciugarti!-
Il giovane allora si riscosse.
-D' a...d' accordo.
Così entrò, seguendo la mora, che lo condusse fino alla sua camera.
-Aspetta qui, vado a prenderti degli asciugamani e dei vestiti asciutti- detto ciò sparì, lasciandolo solo.
Lui si guardò intorno, notando gli innumerevoli peluche che addobbavano la stanza, lo scaffale colmo di libri e la grande porta-finestra che si affacciava su balcone, difronte al letto.
-Eccomi- Hinata rientrò con dei panni, una camicia e un paio di pantaloni tra le mani, che gli porse.
-Grazie-
-Figurati-
-...-
-...-
-Ehm, ti potresti voltare così mi cambio?- disse imbarazzato il biondino.
-Sì, scusami!- rispose lei altrettanto imbarazzata e voltandosi da tutt' altra parte, anche se una sbirciatina non le sarebbe dispiaciuta.
Ci volle un attimo perchè Naruto si cambiasse.
-Ho fatto-
-Bene-
Seguirono interminabili minuti di silenzio, che nessuno riusciva a colmare.
-I tuoi genitori non ci sono?- chiese per sciogliere il ghiaccio il ragazzo.
-No, sia loro che mia sorella sono usciti per incontrare un socio di papà, a proposito quei vestiti sono suoi ma non penso che gli dispiacerà che te gli ho prestati-
Cercava di sembrare impassibaile, ma in realtà era triste come tutte le volte in cui la sua famiglia la piantava lì da sola.
-Se lo dici tu, ad ogni modo ero venuto per restituirti questo- disse tirando fuori dal giubotto accanto a lui il diario con cui era venuto a conoscenza dei sentimenti di Hinata.
-L' avevi dimenticato in classe. Spero che l' acqua non l' abbia rovinato- e glielo porse.
Lei lo prese con esitazione.
-Ma...sei venuto fin qui, con questa pioggia solo per riportarmi il diario?- chiese confusa.
Ecco, il momento era arrivato.
Si alzò, avvicinandosi a lei, tentando di non abbassare il capo per poter fissarla negli occhi, quegli occhi bianchi e profondi.
-In realtà, era solo un pretesto per poterti vedere. Vedi io...- esitò, un nodo in gola.
-Io...volevo dirti che io...IO TI AMO!- l' aveva detto, ci era riuscito.
Aveva strizzato gli occhi per la paura di vedere la sua reazione, d' altro canto lei poteva aver cambiato opinione su di lui.
Hinata, che fino ad allora era rimasta immobile ad ascoltare il discorso di lui, si riscosse, scoppiando in un sonoro pianto e portandosi la mano davanti alla bocca.
-No, non piangere. Scusami, avrei dovuto stare zitto- disse lui rammaricato per averla ridotta in quello stato.
Senza pensarci l' abbracciò per consolarla e la tenne stretta a sè.
Hinata lasciò cadere il diario e si strinse a lui, poi però si staccò, anche se non di molto, giusto per poterlo guardare in faccia.
-Anch' io...anch' io ti amo, Naruto-kun- riuscì a dire tra i singhiozzi.
Lui le asciugò le lacrime con le dita e la fissò, cercando uno sguardo di approvazione da parte di lei.
Hinata annuì col capo, capendo immediatamente le sue intenzioni.
Si sollevò sulle punte dei piedi facendo avvicinare i loro volti.
Naruto si protese in avanti, fino a congiungere le loro labbra in un tenero bacio.
Inizialmente fu dolce e casto, ma poi cominciò ad approfondirsi, mettendo in gioco anche le loro lingue.
Presi com' erano non si accorsero neanche che si stavo avvicinando al letto, sempre baciandosi vi si stesero sopra e le loro mani fecero il resto.
Fu al termine della pioggia che si separarono, stendensosi l' uno accanto all' altra.
-E' stato bellissimo- disse piano la ragazza.
-Già- concordò lui.
Avevano fatto l' amore ed era la prima volta di entrambi.
Forse era un tantino presto, ma quando scopri che la persona che ami ti ricambia è normale volere solamente stare con lei.
Hinata si accocolò tra le braccia di lui, ascoltando i battiti accellerati del suo cuore.
Battiti che era rivolti unicamente a lei.
Naruto le baciò i morbidi capelli, assaporandone il profumo.
Entrambi si addormentarono, cullati da Morfeo.
E intanto quel diario giaceva sul pavimento, aperto su una nuova pagina che doveva essere ancora riempita.
E l' avrebbero scritta insieme.











Madonna, quattro ore per scrivere stà shot, sono esausta! Perciò scusate se vado di fretta. Vorrei dire poche parole: fatemi sapere che ne pensate! Intanto ringrazio tutti coloro che hanno commentato le mie storie, siete mitici! Ovviamente anche chi le ha solo lette. Avete tutta la mia stima.
Bacioni!
















  
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