costa rica

Due occhi color nocciola scrutavano attenti un alveare di api nascosto tra le fronde di un albero.

Le piccole operaie volavano in tutte le direzioni producendo un forte ronzio.

Sara se ne stava in piedi a qualche metro di distanza dalla scena.

Nella foresta ogni animale produceva il suo suono, animando così il luogo di una musica naturale.

Per l'ex CSI, però, era diverso: il suo sguardo era puntato sui movimenti delle api e le sue orecchie percepivano solo il frullare delle loro piccole ali.

Era talmente concetrata a osservare l'ecosistema dei piccoli insetti gialli e neri, che non si accorse dei passi che muovevano il terriccio alle sue spalle.

''Sara, ti stavo cercando!''.

Nell'udire quella voce la foresta riprese vita anche nella testa della scienziata.

''Gil! Guarda!''

il suo dito affusolato indicava un punto poco più lontano da dove si trovavano e l'entomologo individuò subito la massa giallognola chiamata alverare.

''Non ti sembrano stupende?''

gli occhi di Grissom si spostarono rapidamente sui lineamenti di Sara.

''Da quando trovi così interessanti i miei amici?''

la donna rivolse finalmente lo sguardo al sue ex capo addolcendolo con un grande sorriso

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una leggera smorfia increspava le labbra dell'uomo.

Ora i due innamorati si guardavano negli occhi: nel blu si leggevaancora un po' di insicurezza, anni e anni di sentimenti repressi e allo stesso tempo troppo veri per essere nascosti che all'improvviso esplodono causando gioie e dolori.

Le iridi marroni, invece, parlavano: e narravano di un seme di amore deposto nel cuore che piano piano era germogliato uscendo allo scoperto, ma questo bocciolo era stato trascurato e schiacciato; aveva patito l'inverno più gelido uscendone quasi del tutto sconfitto, ma lui era tenace e si era trasformato in un fiore che ora cresceva e diventava più bello nella primavera del cuore di Sara.

***

Gil Grissom era rannicchiato a terra scrutando con attenzione i movimenti di una colonia di formiche rosse.

Mentre lui prendeva appunti Sara catturava alcuni esemplari per esaminarli

''Sai questa specie è unica al mondo e si trova solo inquesto paese.''

''Cos'ha di tanto speciale?'' chiese la scienziata

''Queste formiche sono monogame, si riproducono con lo stesso esemplare per tutta la vita e se uno dei due muore non cercano un nuovo compagno''

''Come l'uomo insomma''.

La risposta della donna era sincera e spensierata, ma il dottore la contrddisse con un'affermazione molto realista

''L'uomo tradisce eccome Sara!'' lei ne rimase talmente sorpresa che in viso le comparve un'espressione di disappunto e le parole le scivolarono istintivamente dalle labbra

''Io non ti tradirei mai!''.

Durante tutta la conversazione nessuno dei due amanti aveva distolto lo sguardo da ciò che stava facendo, ma ore le iridi blu di Gil stavano fissando il profilo delicato di Sara.

In una frazione di secondo quella scena l'aveva riportato indietro di più di un anno.

Lui e Sara.

Una colonia di api.

La proposta.

Una risposta positiva.

E tutto divenne più chiaro. Non doveva fare altro che ripetere quella scena, seguendo il suo cuore come la sua amata gli aveva insegnato.

''Sposami''

la domanda sottointesa arrivò come un fulmine a ciel sereno e l'ex CSI puntò gli occhi, sbarrati dallo stupore, in quelli del suo compagno.

''Cosa?!''.

Quella domanda suonava come un rifiuto e la speranza scivolò via dal viso dell'uomo, al suo posto si fece largo l'imbarazzo e forse un po' di delusione.

''Se non sei d'accordo...''

lasciò la frase in sospeso così che lei potesse eventualmente contraddirlo, mentre i suoi occhi fuggivano dallo sguardo intenso della donna.

Sara però non aveva imbarazzo o disaccordo negli occhi, ma bensì una dolcezza speciale rivolta solo al suo uomo.

''Sì!!'' rispose mentre si faceva largo sul suo viso un largo sorriso e la sua voce vacillava a causa dell'emozione.

L'entomologo rialzò lo sguardo per incontrare quello di Sara e trovarvi pace e serenità, nel marrone vedeva sicurezza e casa, amore e famiglia.

Grissom lasciò cadere il block notes e si sporse maldestramente per baciare la futura sposa.

Per l'ardore di quelle labbra unite la donna perse l'equilibrio e cadde sul terreno umido.

Lo sposo, derubato del calore di quel corpo, emise uno sbuffo di disapprovazione e nel sentirlo una risata fragorosa usci dalle labbra di lei.

L'ex supervisore le si portò sopra coprendole la visuale del cielo con le sue spalle possenti e catturò gelosamente con le labbra quel suono angelico che era la risata di Sara.

Il secondo bacio fu più passionale del primo e si evolse rapidamente in sospiri bramosi.

Dentro i loro cuori ardeva un amore immenso che si incanalava in quei movimenti dolci e allo stesso tempo frettolosi: mani che slacciano una camicia, che accarezzano tremanti la pelle nuda e brividi di piacere che scendono lungo la schiena.

Si unirono lì nella foresta come per sigillare fra qugli alberi secolari un tacito accordo di reciproco amore.

Lì con testimoni solo insetti e vegetali; al cospetto del cielo e della terra; amandosi, se possibile, più di prima.