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Autore: Raya_Cap_Fee    20/08/2013    4 recensioni
Era un ragazzo e sorrideva spavaldo. Dubhe invece tremava sul suo cavallo, ansimava, e i muscoli, che tanto sottili ed elastici sembravano di solito, si gonfiavano sotto la pelle. “Vi ho trovato. Dove credevate di andare? Gli occhi di Thenaar sono ovunque”. Dubhe restò a cavallo, senza muoversi. Così fu l’assassino a fare la prima mossa.
“Turno ha fallito”.
Licia Troisi-Le Guerre del mondo emerso (vol.1)
Il personaggio di questa storia in realtà non è un nuovo personaggio ma compare per circa…una pagina alla fine del primo libro delle Guerre “La setta degli Assassini”. Sinceramente non ho idea di come mi vengano certe idee fatto sta che ho deciso di scrivere sul personaggio di Turno una fan fiction. Alcune vicende della seguente si intrecceranno con quelle di Dubhe nella Casa, altre sono completamente indipendenti con nuovi personaggi. Chissà come sarà la Gilda più da vicino? – Abbiate pietà di me! Buona lettura!
Genere: Drammatico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO: INSANITY









Turno versò il resto dell’ampolla in una delle piscine nella Sala Grande e mormorò sottovoce una preghiera di ringraziamento a Thenaar per aver guidato la sua mano in missione nella terra del Sole.
Egli sollevò poi lo sguardo verso la statua del dio e restò ancora per qualche secondo a rimirarla prima di rimettersi in piedi. 
L’odore di sangue era quasi insopportabile lì dentro ma ormai dopo anni che viveva lì sotto aveva imparato a tollerarlo.
Non si poteva altrimenti.
Imboccò il corridoio proprio quando si udì nell’aria il suono della campana che annunciava l’ora di cena.
Era tornato giusto in tempo a quanto pare e nel mentre che seguiva la folla di Vittoriosi si slacciò il mantello nero lasciando così intravedere gli abiti della Gilda.




Ogni tanto scambiava un cenno del capo, segno di saluto, verso
qualcuno di quei compagni che ormai da anni condividevano con lui quegli spazi ma nulla di più.
Non esisteva l’amicizia nella Gilda, si viveva per compiacere Theenar e svolgere le missioni ma i veri legami tra i Vittoriosi non esistevano.
Quasi mai almeno.

La sala al terzo rintocco era già piena e quindi Turno prese posto al primo tavolo che gli capitò.  C’era solo un lieve brusio che cessò non appena si chiusero le porte al quarto rintocco.
Chi era in ritardo stasera non avrebbe cenato.
Le regole nella Casa erano rigide e andavano rispettate o ci si cacciava in guai seri. I Postulanti cominciarono il loro giro per distribuire da mangiare e nell’attesa Turno si guardava intorno al lungo tavolo dove si era seduto incontrando così un paio di occhi azzurri che lo stavano fissando insistenti.
Sostenne quello sguardo magnetico e mosse appena il capo in cenno di saluto.
La Vittoriosa a pochi metri da lui sollevò un angolo della bocca in un sorriso mesto poi distolse lo sguardo per posarlo su Yeshol.
Turno tenne ancora lo sguardo per qualche attimo sulla ragazza dai capelli biondissimi poi, anche lui guardò Yeshol in attesa del permesso di cominciare con la cena.



 
Era già sdraiato sul letto da un paio d’ore quando udì quell’unico e quasi inavvertibile tocco alla porta.
Prese un respiro profondo quindi con un unico movimento fluido si alzò per aprirla in fretta.
Non appena ebbe lo spazio per passare una chioma bionda fece capolino richiudendo dietro di sé la porta “ Cormia…” mormorò il ragazzo incontrando di nuovo quegli occhi più chiari dei suoi.
La ragazza sorrise “Ci hai messo più tempo del previsto Turno” la sua voce era bassissima.

D’altronde non era permesso condividire le stanza con altri Vittoriosi né prima, né dopo il coprifuoco perciò sarebbe stato pericoloso ma negli ultimi anni ormai succedeva sempre più spesso che loro due si incontrassero.
Cormia aveva un alloggio appena fuori le terme e quel posto non era sicuro poiché capitava comunque che qualcuno andasse a farsi un bagno appena prima dell’alba quando il coprifuoco non c’era correndo così il rischio di farsi beccare.
La stanza del Vittorioso invece era una delle ultime della casa, più lontana, più sicura forse.
La ragazza gli si avvicinò tanto che i loro corpi si sfioravano, non aveva bisogno di chinare lo sguardo per guardarla perché era alta quanto lui e lui era alto.
Era cresciuta bene Cormia.
Si sorrisero e quindi lui le circondò i fianchi minuti con le braccia

“Sei venuta a darmi il bentornato?”

“Sì” rispose e poi prendendogli il volto tra le mani si protese a baciarlo sulle labbra.

Avevano tentato di dare un taglio a quel sentimento ma non era facile, non più, e così la situazione andava avanti.
Rispose a quel bacio e la strinse ancora di più a sé sollevandola appena in modo che lei potesse circondargli i fianchi con le gambe.
Senza interrompere il contatto si diresse verso la parete  e vi appoggiò la schiena della ragazza.
Fece scivolare le mani ai lati del bacino e lei gli circondò il collo con le braccia affondando le dita nei suoi capelli corti. Inspirava il suo odore di pulito mentre lui non doveva proprio avere un buon profumo e infatti lei glielo fece notare.
Staccò appena le labbra dalle sue appoggiandosi al muro e lo guardò con aria divertita

“Ancora non passi dalle terme mhm? Puzzi”

Lui scosse la testa “Volevo aspettare di condividere la piscina con te…”

Lei stese le labbra in un sorriso divertito poi tornò seria e scosse appena la testa “Mi sei mancato lo sai?”

Turno annuì e le depose un breve bacio sul collo sottile

“Sta per arrivare l’allieva di Sarnek qui nella Casa”

Tornò a guardarla sorpreso “Come sono riusciti a convincerla?”

Fece spallucce mentre con le dita gli solleticava la nuca “A quanto pare l’hanno maledetta. Hanno mandato Khray a iniettargli un veleno di Rekla e la ragazza lo ha ucciso, ma non sono sicura che sia tutto… Loro avranno sicuramente tenuto qualche dettaglio da parte”

“E come credono di riuscire a tenerla qui, cosa le impedirà di fuggire?”

Ancora si strinse nelle spalle “La prospettiva di morire, credo”

Erano da poco entrati nella Gilda quando Sarnek aveva tentato di fuggire con la sacerdotessa.
Lei era stata catturata e sacrificata nella Sala mentre lui era riuscito a scappare.
Entrambi ricordavano la faccia cupa della Suprema Guardia, la Casa mezza svuotata alla ricerca del Traditore ed entrambi sapevano che la storia di Sarnek era un monito per loro stessi. L’amore nella casa non doveva esistere.

Turno si accorse dei pensieri cupi della ragazza e appoggiò la fronte alla sua “Non pensare Cormia”

“Devo”

Lui le sorrise “Non devi invece, perché noi siamo diversi da lui”

Lo guardò come se volesse aggiungere qualcosa al riguardo poi però sospirò appena e lo baciò. Le mani di lei si spostarono sotto la sua casacca e lo aiutò a togliersela rimanendo così a torso nudo.
Sorrise passando le mani sul suo petto stando bene attenta a non graffiarlo.

Ogni segno poteva comprometterli, collegarli. Lui lasciò che tornasse a poggiare i piedi per terra mentre armeggiava  con i bottoni del corpetto “Turno…” lui sollevò lo sguardo “Ora devo andare”

“Perché?” chiese

“Perché sappiamo come vanno a finire questi incontri” fece un cenno in direzione del letto addossato alla parete di pietra

“Non mi sembra ti sia mai dispiaciuto…”

Sorrisero “No ma ho finito le erbe e l’ultima cosa che mi serve è crescere un bambino….anzi no, perché mi ammazzerebbero prima di metterlo al mondo…”

Turno fece una leggera smorfia “Beh è stato comunque un piacere vederti”

Lei si sistemò i bottoni neri del corpetto e si strinse la coda “E’ un piacere vedere te..” sorrise maliziosa guardando il suo addome definito dai duri allenamenti della Gilda e fece per avviarsi alla porta.
Il Vittorioso l’afferrò però per una mano e la trasse a sé intrappolandola senza che lei opponesse ovvia resistenza “ Ti amo” mormorò a fior di labbra

“Ti amo anch’io” poi si divincolò dalla sua presa senza sforzo e sgattaiolò fuori.

Turno tornò a letto ma non riuscì a prendere sonno.


 
Angolo autrice:
Bene se siete arrivate qui almeno avete letto parte di questa mia idea forse all’inizio un po’ smielata? E’ il termine giusto? Andando avanti ci sarà più azione, questo è più un capitolo di introduzione alla strana situazione JDitemi cosa ne pensate, se vi interessa che io continui oppure se è meglio che termini qui la cosa, un bacio
RayaFee
 
   
 
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