Serie TV > Beverly Hills 90210
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Autore: Lila_88    25/02/2008    1 recensioni
Il ritorno inaspettato di Brenda a Beverly Hills, porterà cambiamenti all’interno del gruppo.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RITORNO A BEVERLY HILLS

Dylan era nel retro del Peacth Pit, ad analizzare alcuni conti del locale, quando arrivò Nat.
- Ciao, Dylan, scusa del ritardo, ho cercato di arrivare prima che potevo.
- Non preoccuparti, il locale non è molto affollato, come vedi ho tempo anche per fare due conti.
- Comunque ti ringrazio. Adesso è meglio che vada di là, a lavorare.
Nat stava per lasciare la stanza, ma si voltò nuovamente verso il ragazzo.
- Ah, Dylan?
- Si?
- Sono contento di rivederti di nuovo attivo. Mi sei mancato...
- Grazie. Anche a me mancava un po’ di vita.
A casa Walsh, Valerie continuava a recitare la parte della santarellina, anche se iniziava ad esserne stufa. Da quando era rinsavito, se così si poteva dire, Dylan non aveva più voluto saperne niente di lei. Neanche Steve la voleva più. Anzi, faceva di tutto per evitarla. Avvertiva chiaramente che Kelly non poteva sopportarla. Con Claire, David e Donna, non aveva ancora abbastanza confidenza, perciò... Si sentiva un po’ tagliata fuori dal gruppo. Brandon era l’unico che era ancora gentile con lei, anche se risentiva dell’influenza di Kelly, dato che adesso stavano insieme. Per quello che aveva capito, Kelly non aveva molto di cui sparlare delle altre. A quanto pare anche lei, in fatto di uomini, se ne intendeva piuttosto bene. Era stata con Steve, Dylan e adesso Brandon. David aveva ammesso di aver avuto un debole per lei. Inoltre aveva sentito fare altri nomi, e non pochi. Di tutt’altra pasta sembrava essere fatta Donna. A quanto pare lei si che era una santa! Per quello che aveva dedotto, aveva lasciato David perché l’aveva beccato con una. Ma, d’altronde, cosa avrebbe dovuto fare, povero ragazzo, se lei si rifiutava di portare avanti il loro rapporto? Quanto a Claire, anche lei aveva fatto un po’ il giro... Era stata con Brandon, Steve e David. Insomma, gli mancava solo Dylan! L’altra ragazza del gruppo, Andrea, aveva avuto una bambina da poco tempo. Era rimasta incinta all’università ed era perciò dovuta ricorrere al matrimonio lampo con Jesse. E che dire dei ragazzi di Beverly Hills? David era un ex- tossico dipendente, Dylan era appena uscito dal tunnel dell’alcool. Steve era un tipo così strano... sapeva solo che spesso era finito in guai con la confraternita di cui faceva parte. Perfino il caro Brandon Walsh aveva avuto una storia con la moglie di un professore, all’università. Insomma, avevano ben poco da fare i santarellini. Ognuno di loro aveva degli scheletri nell’armadio. L’unica che forse si salvava era proprio Brenda, di cui però non sempre aveva sentito dir bene. Intanto era l’unica che aveva avuto il coraggio di allontanarsi da Beverly Hills e da quella mandria di pazzi.
Kelly e Brandon erano sulla casa al mare. Mentre Kelly preparava qualcosa da bere, il ragazzo stava alla finestra, un po’ pensieroso.
- Hey, a che pensi?
- Stavo pensando a mia sorella.
- Ti manca?
- Un po’. Mi stavo chiedendo come sarebbero le cose se lei adesso fosse qui.
- Magari, non ci sarebbe Valerie!
- Kelly! Per favore, puoi evitare commenti riguardo Valerie?
- Scusa, Brandon, ma è più forte di me. C’è qualcosa di strano in lei.
- Magari dipende dal fatto che ha trovato suo padre che si era appena suicidato?
- No, non si tratta di questo. Insomma, capisco che venga da una situazione difficile, ma è come se nascondesse la sua vera personalità.
- Basta parlare di lei, per favore.
- Hai ragione. Comunque, lei manca a tutti.
- Lei?
- Brenda. Manca a tutti. Ne ho parlato con Donna, ad esempio. Infatti stavamo pensando di andarla a trovare.
- E non mi dici niente?
- Te l’ho detto adesso.
Intanto, all’aeroporto era appena arrivato un aereo da Londra. Una ragazza, dai capelli neri, faticava a trascinarsi dietro il suo pesante baule. Si portò davanti alla stazione dei taxi e poi si guardò in giro.
- Finalmente a casa!
Claire e Donna fecero rientro a casa, dove trovarono Kelly.
- Ciao, Kelly! Non eri con Brandon?
- Si, ma è tornato a casa. Fra pochi giorni ha un esame e ha bisogno di studiare.
- Non me ne parlare, guarda! Anzi, è meglio che anch’io mi metta sotto.
Claire si diresse nella sua stanza. Donna sorrise a Kelly ed andò a sedersi vicino a lei.
- Come va?
- Bene. Sai, Brandon sta pensando molto a Brenda, in questo periodo.
- Credo che ciò sia dovuto al fatto che il loro compleanno si avvicina.
- Si, non deve essere facile.
- Gli hai parlato delle nostre intenzioni?
- Si.
- E che cosa ha detto?
- Credo che dovremmo portarcelo dietro!
Le due risero.
Brandon era da poco rientrato a casa, quando sentì il campanello suonare. Visto che sua madre era impegnata nella preparazione della cena, decise di andare lui alla porta. Prima che ci giungesse, il campanello suonò nuovamente.
- Arrivo! [quanta fretta!!]
Quando finalmente aprì la porta di casa, rimase piacevolmente senza parole. Sua sorella lo stava osservando.
- Beh? Non mi fai neanche entrare, fratellino?
- Oh mio Dio, Brenda!!
Mentre i due si abbracciavano stretti, gli altri inquilini dell’abitazione accorsero in massa, avendo sentito nominare Brenda. Fu così che, dopo il caloroso abbraccio del fratello, Brenda fu stretta anche dai genitori, per trovarsi, infine, davanti Valerie.
- Quanto tempo, Valerie!
- Ciao Brenda, ben tornata!!
- Tesoro, perché non ci hai avvertito?
- Volevo farvi una sorpresa!
- Beh, ci sei riuscita in pieno!!
In serata, i ragazzi furono tutti convocati al Peacth Pit, in realtà chiuso, da Brandon. Il motivo non fu spiegato. Dylan e Nat erano già li. Donna, Claire e Kelly furono le prima ad arrivare. David arrivò insieme a Steve. Per ultimi arrivarono Jesse, Andrea con la piccola Hannah.
- Allora, qualcuno sa perché siamo qui?
- No, Kelly, tu ne sai niente?
- No, Brandon mi ha detto solo di riunirci tutti qui, questa sera.
- Bene, allora non ci resta altro da fare che aspettare.
Cinque minuti dopo, Valerie entrò nel locale, da sola.
- Siete pronti per una grande sorpresa?
- Valerie, tu sai tutto non è vero? E’ stata una tua idea?
- Steve, stasera non puoi criticarmi per niente. Il motivo per cui io so già tutto è semplicemente per il fatto che ho già assistito alla sorpresa.
- Ehilà!!!
- Brandon, che succede?
- Chiudete tutti gli occhi.
- Ma...
- Avanti, niente storie!
Tutti fecero come disse lui. Erano tutti seduti ad un tavolo. Valerie si sedette con loro, mentre Brandon faceva entrare la sorella silenziosamente, facendola nascondere dietro al bancone.
- Bene, adesso potete riaprire gli occhi.
I ragazzi, curiosi di vedere cosa fosse cambiato, lo fecero. Ma non videro niente di diverso, così fissarono Brandon.
- Cos’è uno scherzo?
- Ma no, via! prendete la vita con più leggerezza! Che ne dite di qualcosa da bere?
- Va bene, vado a prenderlo.
- No, Nat resta seduto. Abbiamo già chi può portarci qualcosa.
Brandon si voltò verso il bancone.
- Un drink per tutti, per favore!!
I ragazzi si guardarono smarriti per un momento, credendo che a Brandon fosse andato di volta il cervello; tuttavia il loro stupore non fu poco, quando videro Brenda emergere dal nulla.
- Cosa desiderate?
- Oh mio Dio!
- Brenda!!!
In un attimo ebbe tutti intorno, pronti ad abbracciarla. La prima fu Donna, entusiasta che la sua migliore amica fosse tornata. Kelly, ancora incredula del ritorno di Brenda, si fiondò fra le sue braccia subito dopo. Mentre tutti i presenti stringevano a sé la ragazza, Dylan osservava il suo passato amore con dolcezza. Cosa che non sfuggì a Valerie. Quando Brenda si fu liberata dalla stretta di Steve, si diresse da Dylan, che non esitò a stringerla fra le braccia.
Pochi attimi più tardi, il gruppo era nuovamente seduto a un tavolo. Tutti continuavano a fare domande a Brenda. L’unica che sembrava un po’ scocciata dell’attenzione rivolta alla ragazza, era Valerie. Era sicura che se mai avesse avuto ancora una piccola speranza con Dylan, l’arrivo di Brenda l’aveva spazzata via.
Poco più tardi, i ragazzi decisero di andare a casa. Si era fatto tardi. Brandon voleva andare da Kelly, ma non voleva lasciare a piedi la sorella. Intuito il problema del ragazzo, Dylan ne approfittò.
- Vai pure con loro, Brandon. Ci penso io ad accompagnare tua sorella a casa.
- Per te va bene, Brenda?
- Certo, fratellino!
Valerie cercò di ostacolare la cosa.
- Bene, Dylan saresti così gentile di portare anche me, a casa?
- Ehm, Valerie, veramente, io volevo parlare di una cosa con te e pensavo di farlo, accompagnandoti a casa.
- Ma Steve, non vorrei farti scomodare, in fondo abito con Brenda, quindi sarebbe più logico che andassi con loro...
- Insisto, su, andiamo.
Steve si trascinò, letteralmente, dietro Valerie, andandosene. Dylan gli fu grato. Non voleva avere intorno proprio Valerie. Si alzò, facendo segno a Brenda di seguirlo. Avevano molte cose da chiarire, loro due.
In macchina di Brandon, Kelly era seduta vicino al conducente, mentre Donna era sul sedile posteriore. Kelly potè notare come Brandon fosse felice dell’improvviso ritorno della sorella. Anche lei ne era entusiasta. In fondo le era mancata la sua migliore amica. Si chiese cosa sarebbe successo adesso. Dylan non aveva staccato gli occhi di dosso a Brenda per tutto il corso della serata. Si sarebbero rimessi insieme quei due? Probabilmente erano destinati a stare insieme per l’eternità.
Dietro, Donna pensava a David. Claire era andata con lui, in macchina. Per quanto le costasse ammetterlo, lei era ancora innamorata di lui e provava un po’ di gelosia nei confronti di Claire. Tuttavia, non aveva ancora completamente perdonato David per quello che aveva fatto quando stavano insieme.
Valerie fulminò con lo sguardo Steve, non appena furono saliti in auto.
- Si può sapere cosa diavolo hai da dirmi?
- Niente, a dire la verità. Volevo solo evitare che ti intromettessi fra Dylan e Brenda. Se quei due hanno ancora una possibilità per ritornare insieme, non voglio che tu rovini le cose, perciò vedi di starne alla larga.
- Non mi sembra che siano affari tuoi.
- Si che lo sono. Brenda è una mia amica. E Dylan lo stesso.
- Ma come, pensavo che ce l’avessi con lui per quello che è successo...
- No, per quello ce l’ho solo con te. Lui non era in sé, quando è successo. Era in pessime condizioni e tu te ne sei approfittata. Come hai potuto constatare, non appena è tornato in sé, ti ha dato il benservito.
Valerie sbuffò, contrariata dal fatto che Steve, in fondo, avesse ragione.
Il viaggio in macchina di Dylan e Brenda era iniziato in silenzio, ed entrambi avevano paura che così finisse. Eppure, nessuno dei due riusciva a parlare. Alla fine, fu la ragazza ha rompere il ghiaccio.
- Allora, cosa è successo a Beverly Hills, in mia assenza?
- Più cose di quanto tu possa immaginare.
- Del tipo?
- Beh, probabilmente io non sono la persona adatta per parlarne.
- Perché?
- Tuo fratello non ti ha detto nulla di me?
- In realtà, ogni volta che chiedevo di te, era un po’ evasivo.
- Lo credo bene. Ti ricordi Suzanne?
- Giusto! Come sta Erika?
- Adesso bene. Ma sono successe molte cose. Suzanne e il marito, in realtà, mi hanno incastrato. Sono scappati con tutti i miei soldi, portandosi via Erika. Dopodiché io sono cascato nuovamente nel tunnel dell’alcool.
- Oh mio Dio! Chissà cosa devi aver passato...
- Beh, ho paura che chi mi era intorno non sia stato molto meglio di me. Ho trattato male molte persone, in primis i tuoi. Mi sembrava di essere al capolinea, solo al mondo. Il fatto che Kelly si fosse messa con Brandon e che tu non saresti tornata da Londra contribuiva alla mia disperata rabbia. Non mi sono fatto vivo per molto tempo. ho lasciato Nat e il Peacth Pit al loro destino.
- Ma adesso stai bene.
- Già. Alla fine sono riuscito a ritrovare Suzanne e l’ho assicurata alla giustizia, con il suo uomo.
- Ed Erika?
- Adesso è alle Hawaii, con mia madre. Lei se ne prenderà cura. Grazie all’aiuto di tutti, dai Walsh, agli amici, sono uscito dalla mia dipendenza e sono tornato alla vita. Ma basta parlare di me. Tu, come stai? Com’era l’Inghilterra?
- Tutto fantastico, ma non vedevo l’ora di tornare a casa. Inizialmente pensavo di rimanere a Londra per tutto l’anno, ma alla fine non ho resistito, lontano da casa e così... eccomi qua. Mi mancava Beverly Hills, i miei genitori, Brandon, gli amici, tu...
Per un attimo, Dylan tolse gli occhi dalla strada per posarli su Brenda. I loro sguardi si incrociarono ed entrambi ricordarono cosa era successo prima che lei partisse.

Brenda e Dylan erano uno davanti l’altra. Erano molto vicini. Lei non voleva stare lontano da lui, l’ultima notte a Beverly Hills.
- Non resterò a Londra per sempre, dammi un motivo per tornare...
Lui si era avvicinato di più e l’aveva baciata. Quella notte, avevano fatto l’amore, nella speranza, un giorno, di essere di nuovo insieme.

Erano arrivati. Dylan fermò l’auto davanti a casa Walsh. Era venuto il momento di salutarsi. I loro sguardi si incontrarono nuovamente. Dylan voleva capire cosa erano adesso.
- Cosa accadrà adesso? Fra noi, intendo...
- Non lo so, dimmelo tu.
- Beh, io ti ho dato un motivo per tornare da Londra, se non ricordo male.
- E io l’ho tenuto in conto. Dylan, io sono tornata anche nella speranza che tu non avessi dimenticato quella notte.
- Non potevo farlo, nonostante quello che mi è successo. Anche se, devo ammetterlo, credevo che ormai tu mi avessi lasciato alle spalle.
- Come avrei potuto? Dylan, io non ti ho mai dimenticato. Non ho mai smesso di amarti, neanche quando tu hai scelto Kelly, al mio posto.
Dylan le accarezzò una guancia, per poi attirarla a sé e baciarla.
Intanto, Valerie era già in casa e stava osservando la scena. Imprecò quando vide che si stavano baciando. Accidenti. Adesso poteva considerare definitivamente out Dylan. Riflettendo bene, però, Valerie arrivò alla conclusione che non tutto fosse perduto. Aveva ancora una carta da giocare. Era possibile che Dylan avesse già raccontato a Brenda delle sue vicissitudini, ma era sicura che avesse tralasciato la relazione che c’era stata tra loro due. Bene, era su quella che aveva intenzione di fare leva. I suoi pensieri furono interrotti dall’entrata in scena della signora Walsh.
- Valerie, per stanotte tu e Brenda dovrete adattarvi a dormire insieme. Ho portato un lettino. A proposito, dove sono Brandon e Brenda?
Prima che Valerie potesse rispondere, Brenda entrò nella stanza.
- Ciao mamma! Brandon sta parcheggiando.
- Bene. Stavo dicendo a Valerie che per stanotte dovrete adattarvi, poi domani studieremo una soluzione.
- Oh, non credo che ci siano problemi. Vero Valerie?
- No, infatti. Così avremo anche del tempo per parlare.
- Si, sono curiosa di sapere come ti sono andati i primi mesi in città.
Valerie sorrise, enigmatica. Già, anche lei voleva parlare dei suoi primi mesi in città.
Dylan rincasò. Sorrise. La sua vita era tornata sui binari giusti. Aveva messo la testa a posto, aveva ritrovato Erika e Brenda era ritornata da lui. Ma non era troppo entusiasta. Aveva un peso sulla coscienza. Non aveva detto tutta la verità a Brenda. Non le aveva detto della sua relazione con Valerie. Ma per lui non contava niente. Era stato un momento di debolezza, dettato dalle sue condizioni. Aveva commesso un errore e ne era cosciente.
Più tardi, dopo che Brandon aveva dato loro la buonanotte, Valerie stava aiutando Brenda a fare il letto.
- Allora, Valerie, cosa ne pensi di Beverly Hills?
- Beh, all’inizio ero un po’ spaventata. Dove sto io, non c’è tutto questa vita. Ma poi mi sono ambientata.
- Hai fatto subito amicizia con il nostro gruppo?
- Brandon mi ha presentato Kelly e Steve, per primi. La prima cosa che ho visto è stato un mezzo litigio fra lui e Brandon.
- Riguardo a che cosa?
- Per quello che ho capito, Steve contava di fare colpo su Kelly, o qualcosa del genere, solo che non sapeva che, nel frattempo, lei si era messa con tuo fratello.
- Niente di nuovo, insomma.
- Che vuoi dire?
- Vedi, quando io e Brandon siamo arrivati in città, Steve e Kelly si erano lasciati da poco. E, da allora, lui ha sempre cercato di riconquistarla. Ma sempre senza successo. Inoltre, non è la prima volta, che si creano nel nostro gruppo, questi “triangoli”. Era già successo, con me e lei, a giocarci Dylan. Ma questa è un’altra storia. Ma continua a raccontare.
- Bene. In seguito ho conosciuto tutti gli altri. Donna, Claire, David, Andrea, Jesse e Dylan.
- Mio Dio, Andrea! Domani devo andare assolutamente a trovarla!! Ma insomma, come ti sembrano?
- Dei bravi ragazzi.
- Anche Dylan?
- A proposito, forse non sai tutto riguardo a Dylan...
- No, ti sbagli, mi ha raccontato tutto.
- Tutto, davvero? Bene, ed è tutto a posto? Voglio dire, non ce l’hai con lui o qualcosa del genere?
- No, come potrei? D’altronde non è colpa sua, se era in quella situazione.
- Oh, bene, adesso sono molto più tranquilla. Pensavo che tu fossi arrabbiata. Mi dispiaceva che magari la nostra amicizia fosse stata rovinata. Ma devi capire. Lui aveva tutti contro, era messo male. Io l’ho conosciuto un po’ per caso. Quello che è successo è stato quasi un modo per stargli vicino. Sembrava che in quel momento, fosse quello ciò di cui aveva bisogno. Ma poi ci siamo accorti dello sbaglio che avevamo fatto.
- No, aspetta. Quale sbaglio?
- Ma come, non avevi detto che Dylan ti aveva raccontato tutto?
Dylan si stava ancora tormentando. I dubbi stavano aumentando. Avrebbe dovuto dirglielo. Doveva farlo, prima che le cose fra loro andassero troppo avanti. Velocemente, Dylan si alzò dal divano, prese le chiavi della macchina, pronto ad andare da Brenda. Ma poi si fermò, sulla porta di casa. Forse non era il caso di andare proprio adesso. Magari era già a letto.
- Si, ma non ha accennato a nessun sbaglio, che vi riguardasse entrambi.
- Ah... Dai, allora, forse è il caso di andare a dormire...
- No, adesso voglio sapere tutto.
- Ne sei sicura?
- Ma certo, avanti parla.
Brenda era incredula. Valerie le aveva detto che aveva avuto una relazione con Dylan, il suo Dylan. E lui non gliene aveva parlato.
- Come è possibile? E tu ci sei stata? Come hai potuto?
- Brenda, se devo essere totalmente sincera con te, quando ci siamo conosciuti, eravamo in un locale. Mi ha abbordata e io ci sono stata. Non sapevo neanche che fosse lui, te lo posso assicurare. E’ durato poco, comunque. Non appena ho capito chi fosse, ho lasciato perdere.
Brenda rimase seduta sul letto, immobile. Non poteva credere che Dylan fosse stato con Valerie e non le avesse detto niente. E pensare che lei si era buttata subito fra le sue braccia. Era tornata nella speranza di poter ricominciare tutto da capo con l’amore della sua vita, invece lui le aveva già mentito. Le sembrava tutto un copione già scritto. Le sembrava di rivivere il suo rientro dal viaggio in Francia con Donna. Allora, quando aveva rivisto Dylan e si era buttata fra le sue braccia, era ignara che lui l’avesse tradita con Kelly. Come poteva fidarsi ancora di lui, dopo tutto ciò? Eppure lei lo amava e aveva come la sensazione che qualcosa non quadrasse, in quello che le aveva raccontato Valerie. Ma che motivo aveva lei per mentirle? Non sapeva che cosa fare. La sua ragione dava retta a Valerie, il suo cuore le diceva che Dylan non poteva averle fatto una cosa del genere. Aveva bisogno di chiarimenti. E c’era una sola persona che poteva darglieli: proprio Dylan. Si alzò, risoluta a fare una visitina al ragazzo.
- Dove stai andando?
- Da Dylan, ho bisogno di parlarci, subito.
- Che cosa?
- Devo sapere da lui che cosa ha significato...
- Cioè, non ce l’hai con lui?
- Valerie, devo andare.
Valerie rimase da sola. Era allibita. Si era aspettata una reazione diversa, da lei. Pensava che si sarebbe infuriata e che non avrebbe più voluto saperne niente di lui. O perlomeno sperava che decidesse di lasciarlo.
Dylan si stupì di sentir bussare a quell’ora così tarda. Era già a letto e si era quasi già addormentato. Si alzò, un po’ controvoglia ed andò ad aprire, così com’era, ossia con un paio di calzoni e una canottiera. Quando vide, attraverso il vetro, che si trattava di Brenda, si affrettò ad aprire.
- Ciao, piccola...
- Ho bisogno di parlare con te.
- Ok. Entra.
Pochi istanti dopo erano seduti sul divano.
- Allora, che cosa c’è?
- Ho fatto due chiacchiere con Valerie.
- ... Ah. Allora credo di capire il motivo della tua visita.
- Esatto. Lei mi ha detto della vostra “relazione”.
- Io non la definirei proprio così.
- Ah no?
- Cosa ti ha detto di preciso, Valerie?
- Che vi siete conosciuti in un locale e tu l’hai abbordata.
- Mi ha beccato nel mio momento peggiore. Andavo tutte le sere a indebitarmi al biliardo, bevendo come una spugna. Mi capitava spesso di svegliarmi la mattina dopo con delle ragazze nel letto. Una sera la conobbi. Non sapevo chi fosse. Ma lei si.
- Lei mi ha detto che non ti conosceva.
- Allora perché sapeva il mio nome? Brenda, se vuoi un consiglio, io non mi fiderei molto di quello che dice Valerie.
- Vai avanti.
- L’ho “frequentata” per qualche sera, finché non mi ha chiesto di riaccompagnarla a casa. E’ stato allora che ho visto che stava da te. Dopo quella volta, mi è girata intorno, peggio di prima. Credo che volesse prendere il tuo posto in tutto, Brenda.
- Che cosa hai fatto, quando hai scoperto chi era?
- All’inizio ero confuso. Ma poi l’alcool aveva preso già tutta la mia ragione. Continuavamo a vederci di nascosto, nonostante lei, ufficialmente, flirtasse apertamente con Steve.
- E tu lo sapevi?
- Brenda, io non ero in me. Quando ho deciso di disintossicarmi per tornare alla vita, la prima cosa che ho fatto, è stata quella di allontanarmi da lei. Mi sono rifiutato di parlarle e di vederla ancora.
Alle parole di Dylan seguì un lungo silenzio. Il ragazzo aspettava una reazione da parte di lei. La ragazza stava intanto riflettendo. Dylan aveva passato dei mesi difficili. L’alcool gli aveva annebbiato la mente. Aveva fatto molte cose sbagliate, ma poi aveva capito gli errori compiuti e aveva cercato di rimediare. Non poteva condannarlo per quello che aveva fatto. Doveva prendere esempio dal resto del gruppo. Loro lo avevano perdonato ed avevano scelto di aiutarlo. Piuttosto, era in collera con Valerie. Le aveva mentito. Forse per gelosia. Lei voleva Dylan, a tutti i costi. Bene, se voleva la guerra... Lei era pronta a lottare. Non avrebbe rinunciato all’amore della sua vita. Pensò di aver fatto attendere Dylan più del dovuto.
- Scusa.
- Come?
- Ho dubitato di te. Ma sapevo che non avevi potuto fare qualcosa del genere, se eri in te.
- Sono io che devo scusarmi. Avrei dovuto parlartene subito, ma non vado fiero di quello che ho fatto quando ero alcolizzato. Vorrei solo dimenticare tutto.
- Io ti aiuterò a farlo.
- E come pensi di aiutarmi?
- Non so, forse così...
Brenda si avvicinò a lui e lo baciò a lungo. Poi si staccò e lo guardò, sorridendo.
- Che ne dici, può funzionare?
- Credo di si. Proviamo...
Stavolta fu il ragazzo ad avvicinarsi a lei, per baciarla con passione.
Il giorno dopo, nella casa al mare, Kelly stava parlando al telefono, quando qualcuno a bussare alla porta. Fu Donna ad andare ad aprire. Brenda era davanti a lei, con un bel sorriso stampato in faccia.
- Buongiorno!!
- Ciao Brenda, vedo che sprizzi gioia da tutti i pori! Hai qualche novità?
- Si. Inoltre, ho una voglia matta di parlare con le mie migliori amiche.
Kelly, che aveva finito di parlare al telefono, si avvicinò alle due ragazze.
- Ciao Brenda!
- Kelly, buongiorno!!
- Accomodati. Se vuoi parlare, siamo qui.
Brenda raccontò tutta la faccenda di Valerie alle ragazze. Kelly e Donna le raccontarono di altri guai che Valerie aveva combinato, da quando era arrivata a Beverly Hills. Le ragazze parlarono per tutta la mattina. Gli argomenti erano tanti, ed ormai era passato un bel po’ di tempo, da quando non parlavano così.
Dopo qualche giorno, Brenda, da sola in casa, decise che fosse l’ora di parlare con Valerie. Quello che aveva sentito dal gruppo, riguardo lei, non le era piaciuto molto e voleva chiarire alcuni punti con la ragazza. Avrebbe aspettato che rientrasse a casa, per parlarci. Non dovette aspettare molto. Infatti, sentì l’auto della ragazza entrare nel vialetto, pochi momenti dopo. Scese per andarle incontro.
Non appena aprì la porta di casa, Valerie si trovò davanti Brenda e, vedendo lo sguardo della ragazza, la cosa non le piacque un granché.
- Ciao, Brenda, hai bisogno di qualcosa?
- Si, di parlare con te, se non ti dispiace.
- No, figurati.
- Bene, allora possiamo anche accomodarci in salotto.
Le due ragazze erano sedute. Valerie aspettava che l’altra le parlasse.
- Sai, Valerie, in questi giorni ho avuto modo di fare due chiacchiere con i miei amici, anche con Dylan.
- Beh, mi fa piacere, è da molto che non li vedevi.
- Si, anche a me ha fatto piacere. Tuttavia, da quello che ho saputo, tu non ti sei comportata molto bene, con loro.
- Brenda, se ti riferisci a quello che è successo con Dylan, ti ho già spiegato...
- No, mi hai mentito. Tu sapevi chi era dal primo momento... inoltre non si tratta solo di Dylan. Ma anche di Steve, tanto per cominciare.
- D’accordo, adesso sai tutto. Che cosa vuoi?
- Voglio sapere perché ti comporti così.
- Perché non sono la brava ragazza che tu e la tua famiglia pensiate che io sia. Da quando sono arrivata qui, tua madre e tuo padre mi hanno trattato come una bambina e i tuoi amici sono stati una noia.
- Non dovresti parlare così, sai? Non dopo tutto quello che i miei genitori hanno fatto per te. Inoltre i miei amici sono dei bravi ragazzi, non so chi tu sia abituata a frequentare. E poi, scusa, ma se ti da noia stare qui, in mezzo a tutte queste persone, perché non te ne vai?
- Per andare dove? Tornare a casa, magari? Così rivivrei la morte di mio padre?
- Non lo so, ma proprio non capisco cosa puoi avere contro di noi!
- Brenda, il fatto è che tutto mi sembra così ipocrita...
- Cosa ti sembra così ipocrita, scusa?
- Il fatto che tutti, da quando sono qui, hanno cercato di comportarsi in modo normale con me, salvo poi commiserarmi alle spalle.
- Che cosa pretendevi, scusa? Che tutti ti facessero sentire ancora peggio, ricordandoti il motivo per il quale tua madre ti ha mandato qui? Lei voleva solo che tu ti rifacessi una vita, lontano da casa tua, dove ogni cosa ti ricordava della tragedia che avevi vissuto. Cosa volevi, me lo spieghi, per favore?
- Non lo so, non lo so!!!
Stupendo per un attimo Brenda, Valerie scoppiò a piangere.
- Io... non so cosa volevo... Non so cosa voglio... Non capisci? Da quando mio padre è morto, la mia vita non ha più senso!! Che senso aveva terminare gli studi? Farmi una famiglia, crearmi un futuro, se la persona più importante per me aveva deciso di abbandonarmi a me stessa?! Volevo seguirlo, sai? Ma poi non ne ho avuto il coraggio. Però poi ho pensato. C’erano molti modi per mandare all’aria la propria vita. E uno di questi era quello di smettere di fare la brava ragazza. E così sono entrata in un giro poco raccomandabile, ho iniziato a fumare erba, finché un giorno, non torno a casa e trovo mia madre con tutte le mie valigie pronte. Aveva già deciso di spedirmi qui, a Beverly Hills.
Brenda abbracciò la ragazza. In fondo ne aveva passate tante e non poteva certo biasimarla. Invece, poteva aiutarla a crearsi davvero una nuova vita. Ma, per fare questo, avrebbe avuto bisogno dell’aiuto dei suoi amici.

Sei mesi dopo...

Nella cucina di casa Walsh, la radio annunciava l’inizio di una nuova giornata di autunno. Quel giorno riprendevano le lezioni al college. Cindy stava preparando la colazione per i due ragazzi di casa che quel giorno avrebbero ripreso gli studi. Pochi istanti dopo, Brandon e Valerie fecero il loro ingresso nella stanza.
- Buongiorno, mamma!
- Cindy, quanta roba hai preparato?
- Beh, dovete essere in forma, oggi. Vi aspetta una giornata piena di impegni!
In quel momento, anche Jim Walsh si aggregò al resto della famiglia.
- Buongiorno a tutti. Allora, siete pronti per tornare al college?
- Si. Fra l’altro Brenda ha convinto Dylan a riprendere gli studi.
- Tua sorella sa essere molto convincente...
- Valerie, in quanto padre di Brenda, avendo intuito in che modo l’abbia convinto, vorrei cambiare discorso.
In un’altra casa, non troppo lontano, altri due ragazzi erano seduti intorno ad un tavolo per fare colazione. Dylan stava osservando la sua ragazza, adesso anche convivente, che mangiava. Lei, accortasi di ciò, smise di mangiare il suo toast.
- Che cosa c’è?
- Non potremmo saltare la scuola, oggi?
- Dylan, stai scherzando?! Oggi è il primo giorno, dobbiamo andare per forza! Anzi, dobbiamo muoverci, altrimenti faremo tardi...
- Solo per oggi, per favore??
- Che ti prende, Dylan?
Il ragazzo si alzò e le andò dietro, mettendole le mani sulle spalle.
- Stavo solo pensando, che quella maglia ti dona molto, così mi sono venute in mente delle cose che potremmo fare se restassimo a casa, divertendoci molto di più...
Dylan la baciò sul collo, ma la ragazza non aveva intenzione di cedere.
- Eh no, mio caro! Non cadrò nella tua tela! Forza, andiamo, o davvero faremo un ritardo pazzesco!!
Mezz’ora dopo, il gruppo era riunito davanti al college. Brenda notò che molte erano le cose cambiate, da quando lei era tornata in città. David e Claire avevano capito che la loro, più che una relazione, era un rapporto fraterno. Inoltre David amava ancora Donna e, finalmente, lei si era sentita pronta a perdonarlo. Così i due erano tornati insieme, mentre Claire era partita per andare a fare un anno di studi all’estero, in Francia. Le cose fra suo fratello Brandon e Kelly andavano a gonfie vele. Valerie aveva cercato il perdono di Steve. Lui all’inizio era un po’ sospettoso, ma adesso stava imparando a fidarsi di lei. Per ora erano solo amici, ma Brenda credeva che, entro poco, le cose tra loro sarebbero andate avanti, e in meglio. Infine, che dire di lei e Dylan? Suo padre aveva dato loro il benestare affinché lei andasse ad abitare da Dylan, quindi: cosa poteva chiedere di meglio?
  
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