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Autore: Berith    20/08/2013    2 recensioni
[SPOILER!STAGIONE8]{MEGSTIEL}
Crowley sta tramando qualcosa. Ma che cosa?
Vuole l'aiuto di Sam e Dean. Ma per che cosa ?
Sam e Dean dovranno riportare indietro un demone morto. Ma per che cosa ?
Ma quale demone ?
Castiel non sarà molto utile senza i suoi poteri. Ma sarà contento di vedere quale demone verrà riportato indietro. Avete già capito di chi sto parlando ?
Genere: Avventura, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
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TRAMA: Crowley è stato curato, o forse non proprio. Ma comunque Castiel non è sicuro di lui, lo tiene d'occhio, non appena nota qualche movimento sospetto chiama Sam e Dean. I poveri fratelli in questione credevano di avere un momento di pace, quanto si sbagliavano ...

Che cosa avrà in mente Crowley?
Con grande gioia di Castiel vediamo tornare Meg in questa fan-fiction.



Houston, abbiamo un problema



Shreveport, Louisiana

Era mattina. Sam e Dean occupavano il lettone della piccola e squallida stanza di motel.

O meglio, il più “piccolo” dei Winchester occupava praticamente tutto il letto, che oltre a essere scomodo era piuttosto stretto.Be, non piccolissimo, ma ,considerando che ci dovevano stare un uomo non particolarmente piccolo, anzi abbastanza robusto e muscoloso, e un armadio che era il doppio di lui, era stato abbastanza difficile dormire.

Uno dei due si alzò abbastanza presto, stranamente. Infondo, non c’era nessuna apocalisse e il mondo non era nemmeno invaso da creature che minacciavano di conquistarlo, quindi, tutto sommato, i nostri eroi si potevano permettere di riposare un po’ prima di cercare un’altro caso.

Così, insolitamente, Dean scese dal letto e si diresse nel piccolo -per usare un eufemismo- bagno, mentre il grande e grosso Sammy era ancora tranquillo nel mondo dei sogni. Mentre si sciacquava il viso, dopo essersi sbarbato, Dean pensava a quante volte avevano salvato il mondo, lui e suo fratello, e allo stesso tempo rammendava tutte le volte che non era riuscito a salvare Sammy. Cosa gli poteva importare del mondo, se poi non aveva nemmeno una famiglia con cui condividerlo?Ora si sarebbero presi una bella vacanza da mostri, demoni e figli di puttana vari. Aveva intentenzione di portare Sammy sulle Montagne Rocciose, in un posto dove una volta da piccoli suo padre li aveva portati a fare campeggio. “Chissà se Sammy se lo ricorda ...

- Sammy ! - gridò Dean mentre finiva di vestirsi.
- Co...sa  …. c’è ?...- mugugnò Sam, da sotto le coperte, ancora addormentato.
- E’ ora di svegliarsi -
Sam riuscì ad aprire un occhio e cercare la sveglia: erano le sette.
- Sono… ancora le … sette ! - si lamentò.
- Sono già le sette ! - gli rispose di rimando Dean - Su sveglia soldatino, il sole è già alto nel cielo! -  continuò mentre si allacciava gli scarponi alla meno peggio.
- Ma… che …- Sam non fece in tempo a replicare che Dean era già schizzato fuori per andare a prendere la colazione.

Passando nella Hall notò che il commesso lo guardava, probbabilmente si aspettava che lui e Sam scendessero tardi dopo una notte insonne a fare colazione tra sorrisetti e smancerie. Be, mi dispiace, ma era rimasto deluso. Dean lo salutò con un finto sorriso, mandandolo mentalmente a ‘fanculo per aver insistito a dargli una stanza matrimoniale, credendo che la storia dei fratelli fosse un balla. Se avesse picchiato Sam di tanto in tanto davanti ai commessi dei motel, magari avrebbero acconsentito a dargli una normale stanza con due letti separati. Si annotò mentalmente di provare tale idea, ben sapendo che non l’avrebbe mai fatto. Intanto si dirigeva verso il più vicino bar.

Cinque minuti dopo, Dean aveva già preso delle strisce di bacon che, ancora calde, aspettavano in macchina i due fratelli. Risalì le scale, sperando, neanche troppo, che Sam fosse già pronto. Cercò di non notare come il commesso sembrasse rincuorato dal fatto che Dean fosse stato tanto “carino” ad andare a prendere la colazione, mentre in suo “compagno” ancora dormiva. Certe persone gli davano proprio sui nervi, ma era una bella giornata e non voleva lasciarsela rovinare. Entrato in camera era già pronto all’evenienza di buttar giù dal letto Sammy.

Nei cinque minuti in cui Dean era andato via, il gigante aveva fatto in tempo a riscivolare nel mondo dei sogni. Dormiva così tranquillamente che il suo viso sereno aveva quasi convinto suo fratello più grande a lasciarlo sonnecchiare ancora un po’. Ma infine Dean aveva alzato le spalle, si era rimboccato le maniche e si era diretto verso il letto, dove la sua preda giaceva ignara.

Quando fu interrotto da un improvviso boop  accanto a lui.

Come ogni volta che Castiel si materializzava senza preavviso, Dean si prese un colpo, quasi inciampava negli scarponi mal allacciati.
- Castiel ! -
- Ciao, Dean - salutò l’angelo senza degnarlo di uno sguardo.
Dean si ripeteva che era inutile arrabbiarsi con lui, non aveva il minimo comune buon senso. Sarebbe stato come litigare con un bambino.
- Abbiamo un problema -  
Dean alzò un sopracciglio, ma non fece in tempo a sospirare o a fare domande che Castiel gli aveva afferrato il braccio con una mano e aveva posato l’altra sulla testa del dormiente Sam.

Un’attimo dopo erano nella Chevrolet e Castiel diceva a Dean di mettere in moto.


Alexandria, Louisiana

Quasi due ore più tardi.

Castiel si materializzò accanto a Dean sul sedile anteriore. Il guidatore, nonostante avesse dovuto aspettarsi l’arrivo improvviso dell’angelo, rischiò di finire fuori strada.
- Castiel ! … - gridò Dean trattenendo a stento delle imprecazioni.  
- E’ peggio di quanto pensassi … - disse Castiel quasi tra sè e sè, come un sussurro. Totalmente ignaro, come sempre, di aver fatto prendere l’ennesimo infarto al cacciatore.
Dean non fece in tempo a fare domande neanche questa volta. Venne interrotto.
- Che … succede … ? … - la voce dell’appena svegliato Sam si levò dal sedile posteriore.  
Dean - e anche tutti i lettori, credo, sempre che ce ne siano - si domandò come Sam avesse potuto dormire tutto questo tempo, e soprattutto come avesse fatto a non svegliarsi quando era comparso Castiel e li aveva teletrasportati in macchina. Cosa totalmente inutile, tra l’altro, visto che a Sam e Dean bastava scendere le scale del motel per arrivare all’Impala.
Dean si ricordò delle strisce di bacon, le prese dal cruscotto e le lanciò dietro. Sam le prese al volo, anche se era un po’ frastornato: cercava di mettere a fuoco la situazione.
- Ehm… sono in mutande ? - disse Sam quasi fosse una domanda.
Castiel si girò indietro e squadrò Sam da capo a piedi. Poi sbuffò.
- Figli di Adamo … - ad un suo schiocco di dita, Sam si ritrovò vestito.
Prese le strisce di bacon, ormai fredde, e cominciò a mangiarle.
- Che succede ? - domandò nuovamente.
-Già, Castiel, ci metti in macchina in rotta per New Orleans e poi sparisci di nuovo. Che succede ?- disse Dean, abbastanza seccato di aver dovuto rinunciare al campeggio. Era particolarmente maldisposto. “Fortuna che il buon giorno si vede dal mattino ...
Dean aprì la bocca mentre Sam gli passava qualche striscia di bacon, e mentre entrambi attendevano spiegazioni da Castiel.
L’angelo rispose semplicemente:

- Crowley -

 


NOTA D'AUTRICE: Questa è la mia prima fan-fiction, quindi siate buoni, ma vi prego di segnalarmi qualunque errore, in modo che possa correggere. Se leggete, commentate per favore, fatemi sapere secondo voi se sbaglio qualcosa e dove, ve ne sarei molto grata.
Forse inoltre vi dovrei dire che questa fan-fiction non è ambientata in un momento preciso della trama, non sapevo come creare un contesto che spiegasse tutti gli interrogativi che ha destato il finale dell'ottava stagione. E poi stiamo aspettando la nona proprio per questo, non sono qui per mettermi al posto degli scrittori della serie, ho solo pensato che sarebbe stata una trama carina per un'avventura. Tutto quello che vi serve sapere, è che Crowley è stato curato ... forse. Insomma i nostri protagonisti non ne sono sicuri. Niente notte di San Lorenzo con angeli cadenti, e niente Metatron. Solo i nostri cari vecchi protagonisti e il nostro caro vecchio Crowley.


 

  
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