Above the noise

Capitolo 1


"I saw
in the corner there is a photograph

No doubt in my mind it’s a picture of you

It lies there alone on its bed of broken glass

This bed was never made for two

I’ll keep my eyes wide open

I’ll keep my arms wide open".

Se ne stava lì,come tutte le mattine ormai. Chris se ne stava seduto sotto la grande quercia con le cuffie nelle orecchie e un libro fra le mani. Lui amava trascorrere del tempo sotto la quercia,da solo, a canticchiare la sue canzoni preferite e leggere il suo prezioso libro di poesie soprattutto nelle giornate di pioggia. Trascorreva ore intere lì estraniato dal mondo. Soltanto lui e la sua musica. Lui e i suoi libri. Lui con i suoi pensieri e non c'era altro che lui potesse desiderare. Nonostante avesse sedici anni,Chris era un ragazzo poco socievole,non amava la confusione e la sua quercia,fin da quando lui era piccolo,era stato l'unico luogo dove lui poteva essere se stesso e dove poteva tenersi lontano dal mondo. I suoi genitori si erano separati quando lui aveva sei anni e da allora erano talmente impegnati ad odiarsi fino ad arrivare a trascurare il proprio figlio,come se lui non esistesse più nella loro vita. E in un certo senso,Chris qualche volta aveva desiderato di sparire. Con quelle cuffie nelle orecchie lui entrava in un altro mondo e si sentiva in pace con se stesso. Aveva appena appoggiato la schiena contro il lungo tronco della quercia e aveva appena socchiuso gli occhi quando udì una voce piccola e dolce chiamarlo da lontano. Tolse le cuffie dalle orecchie e aspettò che la voce le si avvicinasse sempre di più. La ragazza dalla lunga chioma castana e dalle iridi cerulee prese posto accanto al ragazzo e lo salutò con un lieve bacio sulla guancia destra.

<<"Ero sicura che fossi qui Chris,ti cercavo">> - La ragazza ripose ordinatamente un ciuffo di capelli color miele dietro l'orecchio. Continuava a guardare il ragazzo con espressione interrogativa in attesa di una risposta.

<<"Non ci sentiamo da giorni,non siamo stati mai lontani per tanto tempo,mi sei mancata Hope!">> - disse Chris allargando le braccia e lasciando accomodare la sua amica sul suo petto,stringendola a sè.

<<"Già,sai mia nonna adesso sta meglio,dice che la mia visita è stata importante per lei e che sono una specie di angelo..>> - Hope si sollevò dal petto dell'amico e iniziò a guardare quest'ultimo nuovamente con aria interrogativa. Improvvisamente sorrise e Chris penso che forse il suo era uno dei sorrisi più belli del mondo,Lui avrebbe fatto di tutto per vedere ogni giorno quel sorriso che nessuno possedeva all'infuori di lei. Dopotutto la nonna non aveva torto,somigliava davvero ad un angelo. <<"Ma gli angeli stanno in cielo,sempre se esistano! Ho sempre avuto dei dubbi su ciò. Tu cosa ne pensi?">> - Chris si abbandonò a una risata liberatoria. Portò le sue mani al morbido viso della ragazza avvicinandola sempre di più a sè.

<<"Sai cosa penso? che dovresti chiudere la bocca ogni tanto!>> - Disse in tono scherzoso,poi si alzò rapidamente da terra scotolando accuratamente i vestiti che aveva in dosso,raccolse tutte le sue cose e iniziò a correre verso la veranda di casa sua. La ragazza lo raggiunse poco dopo.

Casa Smith non era mai stata più tetra di quel giorno. Le stanze erano buie e disordinate e Hope non impiegò molto a capire che l'amico aveva trascorso dei giorni solo in quella casa. Le tende erano chiuse e dalle finestre non passava uno spiraglio di luce. In cucina una luce fioca era accessa sul soffito. Hope se ne stava seduta compostamente sul divano. Guardava attentamente il suo amico compiere movimenti impacciati e nervosi e quasi non riuscì a trattenere una piccola risata.

<<"Tua madre? Dov'è?">> - Disse lei per interrompere il silenzio che era calato nella stanza.

<<"è andata a fare la spesa,sarà qui a momenti!">> - Disse l'amico rivolgendole un caldo sorriso.

La madre di Chris era più in ritardo del solito e Hope per non lasciarlo solo decise di intrattenersi più a lungo. Era sempre stato così. Erano cresciuti insieme,non c'era momento che l'uno fosse senza l'altro e se per qualche motivo dovevano separarsi per qualche tempo,non c'era momento nel quale l'uno non pensasse all'altro. Hope era l'unica amica di cui si fidava e la sentiva completamente sua e la stessa cosa era per Hope riguardo Chris.

Nel silenzio si udì il rumore della porta spalancarsi per poi chiudersi nuovamente. La madre di Chris entrò in cucina con aria stanca di chi non dorme da giorni. Poggiò le buste della spesa sul bancone e soltanto dopo si accorse della presenza di Hope.

<<"Oh cara,quanto tempo! com'è andato il viaggio?">>

<<"Davvero bene,grazie Elisabeth!">> - Disse la ragazza mentre si carezzava accuratamente la sua lunga chioma color miele. Era un gesto che le dava sicurezza e che la faceva sentire a proprio agio. Le due si sorrisero complici e Chris rimase a guardarle. Inizarono a sudargli le mani, e sentiva i battiti del suo cuore accellerare sempre di più. Guardò nuovamente quella scena presente davanti i suoi occhi,poi sua madre e poi il suo sguardo si spostò su Hope. Le immagini iniziarono a farsi lontane,a sbiadirsi e poi il buio.

Spazio autrice
Salve a tuttii c: non è la prima volta che scrivo ma questa è la prima volta che pubblico una storia. Spero che come inizio vi sia piaciuto e che la fine vi abbia fatto incuriosire,essendo che è la prima storia mi piacerebbe che magari lasciaste una recensione per capire come continuare e "se" continuare. Leggete in numerosi,mi raccomando ;)

Alla prossima <3